Singapore e Phuket
Partenza il 18/3 da Roma. Il volo per Singapore, circa 12 ore, trascorre piacevolmente: aereo Boing 777 non pieno, servizio impeccabile, video personale anche in economy con decine di film recenti, molti anche in Italiano. La Singapore Airlines non a caso è una delle compagnie a 5 stelle nel ranking delle compagnie aeree di tutto il mondo.
Arrivo la mattina del giorno successivo a Singapore, aeroporto Changi. Questo aeroporto è uno dei più belli al mondo: pulito, fornito di tutti i servizi e non da mai l’impressione di essere affollato, nonostante i milioni di passeggeri che lo frequentano.
Procedura di immigrazione rapida, bagagli già sul nastro al nostro arrivo. Si vede subito l’efficienza e l’organizzazione di questa città-stato, pulita, verde, sicura, situata su un isola, che conta circa 4,5 milioni di abitanti, di moltissime etnie, soprattuto cinesi, indiani e malesiani.
Onde evitare “attriti” fra le varie etnie, spesso con religioni diverse, all’interno dei condomini si deve rispettare un percentuale tra le etnie, onde evitare che si formino dei “ghetti” stile Chinatown e la legge si deve rispettare.
A proposito di leggi da rispettare sul modulo da consegnare all’immigrazione è scrittoin rosso che “a Singapore per i trafficanti di droga è prevista la pena di morte…
Ritiriamo i bagagli e ci dirigiamo verso il banco Signapore Stopover, dove ci consegnano i voucher e ci organizzano il trasferimento all’albergo prenotato dalla compagnia aerea, Royal at Queens.
L’albergo è in posizione centrale, vicino a Orchard Road, il centro di Singapore, ma le camere sono un po datate. Visto che per circa 20-30 Euro in più si può scegliere hotel di categoria superiore suggerisco di scegliere hotel migliori insieme alla prenotazione aerea.
Dopo un riposo di qualche ora in albergo (il jet lag si fa sentire…) compriamo un escursione pomeridiana al banco “Singapore Stopover” presente in ogni albergo compreso nel pacchetto. A Singapore ero già stato per lavoro, quindi sapevo già cosa far vedere a mia moglie: Arab Street, Chinatown, il quartiere indiano, l’escursione in barca sul Singapore River con il simbolo di Singapore, l’animale mezzo leone e mezzo pesce ed il pomeriggio trascorre con l’escursione. Prima di cena andiamo a prenderci il cocktail tipico Singapore Sling al Raffles Hotel, l’hotel coloniale simbolo di Singapore, dove sembra di ritornare indietro nel tempo. Da vedere.
A cena andiamo a Newton Circus: un seefood center frequentato soprattutto da locali con tanti banchi dove vi cucinano pesce fresco e crostacei: si sceglie cosa mangiare, ve lo pesano e vi dicono subito quanto spendete. Raccomando il “black pepper crab”, granchio gigante al pepe nero specialità locale ed i “tiger prowns”, gamberi giganteschi fatti alla griglia da accompagnare a salse varie che vi servano. Il tutto, accompagnato da Tiger Beer (la birra locale molto buona) e da “noodles”, gli spaghetti di soia fritti accompagnati da verdure varie e frutti di mare, ci costa in due circa 40 €. La moneta logale, il dollaro di singapore, vale ora la metà dell’Euro, quindi è facile confrontare i prezzi Italiani con quelli di Singapore.
Dopo andiamo in Taxi al Singapore River (Boat Quay o Clark Quay), dove ci sono tanti locali e ristoranti sul fiume, più belli ma anche più cari.
Usate pure i Taxi per muoversi a Singapore: sono tanti, economici e con tassametro. In alternativa il metro, pulitissimo ed economico. Pensate che se vi trovano a mangiare dentro il treno o con una bibita in mano la multa è 1.000 SG$ (500 €) Il giorno successivo andiamo a Sentosa Island, l’isola parco divertimenti di Singapore: da vedere l’acquario (underwater world). Raccomando di ritornare in citta con la cabinovia panoramica. Nel pomeriggio andiamo a fare un pò di shopping per Orchard Road, l’arteria principale nel centro città, dove ci sono centri commerciali enormi e bellissimi dove si trova di tutto.
La sera andiamo a cena in un ristorante arabo all’Holland Village, una zona dove ci sono locali e ristoranti vari: ottimo cous cous e cena completa 55 Euro in 2.
La mattina successiva ci accompagnano all’aeroporto per prendere il volo per Phuket. Da Singapore è circa 1 ora e 1/2 di volo. La compagnia aerea Silk Air, della Singapore Airlines, è fantastica: servizio perfetto anche in economy, attenzione unica dell’equipaggio. Meglio di un viaggio in business class con una qualsiasi compagnia europea e chi ve lo dice ogni anno per lavoro fa circa 20-30 voli, in tutto il mondo, di solito in business class.
All’arrivo a Phuket non comprate il trasferimento all’albergo presso uno dei chioschi dentro l’aeroporto:uscite fuori e andate verso destra. Dopo 50 metri c’è un banco dei Taxi con tassametro TAXAMETER: dite dove volete andare, si aspetta 10 minuti e dopo di parte. Si paga all’arrivo quanto segnato da tassametro. Pensate che quasi un’ora di taxi (50 Km) ci costata l’equivalente di 10 €.
L’albergo, Katapoolside resort, situato a Kata Beach, l’ho prenotato su internet (www.Asiarooms.Com). Mi è costato 52 € a notte la doppia con colazione a buffet. E’ molto carino, non grande, camere ampie e pulite e a 100 metri dal mare. Personale cordiale che parla inglese.
Al ristorante dell’albergo “Lobster & Prawns” in cui si fa colazione si mangia molto bene. Volendo dalle 11 alle 17 con l’happy hour per 100 Bath (poco più di 2 €) si mangia un hamburger o del pollo fritto con patatine e bibita.
Dopo un tuffo in mare a Kata Beach prenotiamo in albergo l’escursione per il giorno dopo. Davanti alla reception c’è infatti un banco dove potete prenotare le escursioni, con personale gentile e cordiale che vi spiega in inglese cosa potete vedere con le varie escursioni.
Andiamo Phi Phi Island: non è vicina ma si fa con motoscafi con 2 motori da 200 CV ciascuno. Primo stop a Phi Phi Lay per Snorkeling, poi navigazione per Maya Bay, la spiaggia dove è stato girato The Beach con L.Di Caprio. E’bellissima, ma ci sono troppe barche di turisti. Sarebbe da vedere all’alba o al tramonto, quando tutti se ne sono andati. Passiamo da Monkey Beach, dove le scimmie vengono a prendere da mangiare dai turisti.
Stop per il pranzo a Phi Phi Don, l’isola principale. Un po di relax e poi ulteriore trasferimento in un’altra spiaggetta. Rientro in hotel verso le 17:30.
Tutto compreso 1500 Bath (32 €) a persona.
Il giorno dopo siamo andati a James Bond Island, l’isola dove è stato girato un film della serie 007, se ricrdo bene con Roger Moore.
Primo stop per fare un escursione con le canoe in alcune grotte: si entra dal mare e si esce in lagune interne mozzafiato. Si osserva e basta, a remare pensa un membro dell’equipaggio. Ulteriore stop per ulteriore escursione con le canoe in un’altra isola. Terzo stop a James Bond island. Pranzo a bordo e trasferimento ad un altra isola, dove ci si ferma per un paio di ore a fare il bagno. Rientro in albergo alle 17:00. Anche questa escursione ci è costata 1500 Bath a persona, tutto compreso (trasferimenti, pranzo, bevute, snorkeling, etc.) Il terzo giorno ci facciamo portare da un Tuk Tuk, i caratteristic taxi locali, a Ao San Beach, a sud di Kata beach. Contrattate sempre il prezzo per i Tuk Tuk, fa parte del gioco.
Questa spiaggia, e la vicina Ao Yai, sono molto più piccole e più tranquille di Kata Beach dove è l’albergo. Anche Kata Noi Beach, la prima a sud di Kata, è più tranquilla e ve la raccomandiamo.
Per cena scegliete uno dei tanti ristoranti di pesce a Kata Beach, anche se il migliore è secondo me quello dell’albergo, dove essendo già clienti vi fanno un 10% di sconto: pesce e molluschi in mostra, si pesa, vi dicono quanto costa e decidete come cucinarlo. Comunque Phuket non è economica quanto Bangkok, dove sono già stato in passato. Per una cena di pesce in due si spendono circa 1600-1700 Bath, ma dipende cosa prendete. Gamberoni ed aragoste costano come in Italia, a Singapore o Bangkok si spende meno.
A chi interessa ci sono anche ristoranti Italiani. Io, quando sono all’estero, non ci vado.
Kata Beach la sera è molto tranquilla, ci sono dei bar e delle bancherelle per comprare abbigliamento taroccato ed economico, ma non come a Bangkok.
Andate la sera a Patong Beach, la Rimini locale. Sono circa 300 Bath con i Tuk Tuk. Molti locali, ristoranti, go go bar, discoteche, etc..
Il giorno dopo facciamo un escursione a Raya e Coral Islands partendo da Rawai: spiagge bianche da cartolina e mare bellissimo. Anche qui si può fare snorkeling. La sera a Rawai ci sono dei ristoranti “spartani” sulla spiagga dove i pescatori cucinano quanto pescato durante il giorno. Si puo andare con i Tuk Tuk.
Andate a vedere i tramonti nei view point, per esempio a Kata view point. Si possono fare delle belle foto anche se, secondo me, a Bali i tramonti sono ancora più suggestivi.
L’ultimo giorno andiamo a Kata Noi beach nei pressi di Kata Beach.
Nel tardo pomeriggio trasferimento all’aeroporto di Phuket, volo per Roma via Singapore,Silk Air e Singapore Airlines. La vacanza è ahimè finita.
Se volete ulteriori suggerimenti contattatemi pure per E-mail.
(m.Pistolesi@alice.It)