Sinai e il suo the beach
Ero al Cairo,in un hoste (dahab hostel – 20 pound a notte la singola), mentre scendo le scale delpalazzo incontro una signora sui 50 anni e la salutai con il “alan” tipico saluto israeliano. Lei mi guarda e mi domanda “israelian?”… Ed “no ma lo parlo”… Non sò perchè dissi alan… E così, questa donna canado-israeliana/ebrea-buddista mi fece un gran sorriso e continuammo il nostro cammino. Tornato in ostello la vidi seduta mentre si fumava una sigaretta e iniziammo a parlare del più e del meno. Siamo stati un’ora insoieme a chiacchierare lei sarebbe andata ad aswan.
Era un ascrittrice israeliana, aveva già pubblicato tre libri e stava scrivendo ilquarto al “the beach”.
“io vivo in un posto nel Sinai, si trova qui… Vienimi a trovare, quello saràil tuo posto!” E così feci… Dopo i lmio viaggio tra l’Egitto e il sudan mi avviai alla ricerca di questo paradiso ancora poco incontaminato dal turismo del: “si mangia male!”-“è pericoloso andare a Naama?”…
Sono arrivato e questo scrissi nelle memorie dei miei viaggi: … C’è una donna che vive sotto a una grande roccia, sembra una guru indiana, si chiama Shanty, scrittrice… Sono a… Dove ci sono artisti e hippy israeliani ed egiziani. E’ la vecchia Dahab di quando l’avevo lascaiat io.
la sera attorno alfuoco si suonano i tamburi, le chitarre beduine e i flauti. Si chiacchiera, si scrive, si disegna, con personaggi strani ma interessanti… Angelie dalla svizzera francese, Yossi vj di un canale musicale israeliano, Sim ex famosa top model turca, Giancarlo italo-canadese gay regista emergente, Zeahvit pittrice israeliana… Senza corrente elettrica, vanno tutti a dormire presto per svegliarsi all’alba e vedere i colori del cielo.
Anch’io vado a dormire presto per svegliarmi domattina evedere i colori del cielo.
Avevo ragione dentro di me quando pensavo che questo era il mioposto.
L’atmosfera qui è proprio rilassante,la tranquillità nello stare insieme ad altre persone e parlare sotto la tenda beduina raccontando e confessando cos e a personemai viste, e che forse mai rivedrò.
la maggior parte israeliani ed ebrei provenienti da varie parti del mondo. Tutti dalla stessa parte politica, tutti contro la polotica statunitense e Bush, che rovina lui stesso il dialogo tra israelian ed arabi, dove qui,in questo the beach del sinai è incridibelmente pacifico tra israeliani e beduini. La sera,musulmani ed ebrei suonano i bonghi, i flauti le chitarre e cantano insieme e ti fà pensare che è possibile… Se la gente è semplice e dimentica di chi ha la verità… È possibile… Se la gente dimentica chi è giusto davanti agli occhi di DIO… È possibile…
E’ facileè giusto quello che ti avvicina a Dio ed è sbagliato quello che ti allontana da Dio… Ed è personale.
ieri sera mentre io,Sim, Zeahvit, giancarlo, ci raccontavamo storie di giuseppe e i suoi fratelli, della regina Ester, della moabita Ruth, la Kabbalah e il Corano, i beduini e gli israeliani cantavano e suonavano con attorno viaggiatori statunitensi, giapponesi, tedeschi ad ascoltare e a riscaldarsi attorno al fuoco, come una vera e propria comunità. Tutto e tutti, senza saperlo, eravamo vicino a Dio. Tutto è possibile basta che l’essere umano lo voglia.
Ci sarebbe da raccontare tanto di questo posto… Chi vuole andare deve trovarselo e ricordare che per i dialoghi con questi ragazzi deve sapere l’inglese, dormire in bellissimi bungalow ma con un semplice materasso a terra per meno di 2 euro a notte, bagni in comune e niente corrente elettrica, mangiare beduino… E NON LAMENTARSI!!!!!!!!!!!!!!! Ogni tanto vado per rilassarmi e conoscere la bella gente Daniele