Sifnos: una perla raffinata! Kythons: un diamante grezzo!
Partiamo in 5: io, Pinuccia, Pier, Alessandro e Roberto da Malpensa con easy jet su Atene. Il volo ha 2 ore di ritardo e arrivati ad Atene ci fiondiamo sul taxi prenotato dall’Italia alla volta del Pireo per il primo traghetto verso Sifnos. Arrivati al porto, causa il ritardo aereo, la nave aveva appena lasciato la banchina. Un po’ di sconforto e poi scopriamo che siccome il giorno dopo ci sarebbe stato uno sciopero generale dei traghetti, avevano predisposto una nave alle 21. Lunga attesa in un bar al Pireo e poi finalmente… l’imbarco verso Sifnos. Giungiamo a Kamares verso le 24 e a piedi raggiungiamo l’hotel prenotato su booking, Myrtho hotel, che dista 350 mt dal centro e dal porto. La signora ci accoglie (nonostante l’ora) gentilmente e ci consegna le due camere adiacenti e con un bel cortiletto privato con tavolo e sedie, circondato da gerani e piante grasse.
SIFNOS è un’isola delle Cicladi, situata fra Serifos e Milos, delicata e piccola, visitabile in 3/4 giorni, raffinata, leggermente distaccata, ma preziosa. Si respira un’aria serena, quasi magica, Sifnos è genuina e aristocratica, vanitosa, ruspante e sofisticata, ma anche religiosa, ha circa 360 chiese (si dice una x ogni giorno dell’anno), difficilmente ho trovato tutte queste qualità in una sola isola. Se ne parla ancora poco, ma ha tutto, mare bellissimo, paesini incantevoli, natura, cucina per diventare meta pregiata.
3 luglio: Un po’ la stanchezza, un po’ la voglia di mare accumulata, ci portano a decidere di passare il primo giorno sulla spiaggia di Kamares . Dopo la colazione in hotel (9 euro) ci sistemiamo su sdrai e con ombrellini (4 euro cad). Nonostante il porto, la spiaggia è molto bella, acqua cristallina e sullo sfondo il piccolo paesino, un gioiello completamente bianco, in mezzo una via pedonale con diversi negozi e taverne. Ci rilassiamo tutto il giorno tra bagni e sole.
4 luglio: Affiatiamo una macchina per 3 giorni (35 euro al giorno) e ci muoviamo in direzione di Vathi. Non una delle più grandi spiagge di Sifnos ma una tra le più belle, la spiaggia di Vathi si trova nella parte sud-occidentale dell’isola. Vathi è una spiaggia ideale per le famiglie , ha una bella chiesa, sdrai e ombrelloni, un market e alcune taverne,peccato che il mare abbia “divorato” in alcuni punti la spiaggia, ma la giornata è leggermente ventilata e si sta benissimo. Nel pomeriggio inoltrato ci fermiamo ad Apollonia, la capitale. Case appoggiate su un crinale che separa le due coste di Sifnos, costruita ad anfiteatro su tre colline. È bella,il nome deriva dal dio Apollo , meta serale dei turisti per i suoi bar raffinati e le taverne, negozi eleganti e un po’ di movida. Qui nel famoso vicolo il “steno” (via stretta), si trovano concentrati i negozi commerciali, ristoranti, bar e locali che sono aperti fino a tarda notte!
5 luglio: Facciamo una capatina a Platia Gialos, una delle spiagge più ricercate di sifnos e poi verso il monastero di Panagia Chrissopigi, costruito su una roccia, anzi su una penisola collegata alla terraferma. È l’immagine di Sifnos, questo monastero bianco e blu, quasi in mezzo al mare, maestoso, ma nel contempo delicato e semplice. La purezza! Ci fermiamo al villaggio di Faros .Il villaggio balneare di Faros combina storia, splendidi panorami e 3 belle spiagge sabbiose consecutive, secondo me le più belle (Faros, Fasolou e Glyfos). Chiese pittoresche, miniere, un vecchio faro e monumenti antichi. Relax assoluto, con davanti un mare quasi ineguagliabile. Verso sera è la volta di Kastro, il villaggio cicladico più bello dell’isola. Poco abitato, ma veramente perfetto.
Kastro, abbarbicato sul mare e accecante di bianco. Il villaggio di Kastro ha un’eccellente panorama sul Mar Egeo. Il nome Kastro deriva dal castello che fu fondato nel XV e XVI secolo durante il periodo della dominazione dell’isola. Ha alcune taverne e piccoli negozi, una strada che circonda il paesino, percorribile solo a piedi, quasi a strapiombo sul mare, la parola giusta e “raffinatezza”. Dopo raggiungiamo la vicina Artemonas, La passeggiata nei suoi vicoli è una bella esperienza in quanto si possono vedere alcune bellissime palazzine con giardini verdeggianti, molto chic, e, so che molti italiani stanno comprando casa in questo luogo. (una futura Mykonos????)
6 luglio: Verso il nord e la strategica, quasi innaturale per la tanta bellezza, Cherronissos. Un micro porticciolo, qualche casa, barche colorate, gabbiani, una striscia di sabbia nel blu del mare. Che dire? La parola giusta è “ magia”. Pomeriggio nella spiaggia di Platia Gialos e verso sera sulla strada per Kato Petali, una visita ad un piccolo cimitero . Ultima cena a Sifnos.
7 luglio: mattinata in spiaggia a Kamares e alle 16 prendiamo il traghetto verso la nostra seconda meta: KYTHNOS
KYTHNOS deve la sua fortuna alla vicinanza ad Atene, al suo mare pescoso e alla sua terra fertile. Frequentata per lo più da turisti greci è ancora poco conosciuta e valorizzata. Ricca di uliveti e mandorli, ma aspra e selvaggia, ha un passato affascinante e un’anima davvero greca. Baciata da un mare splendido ha delle fonte termali e paesini tipici, strade tortuose, un paesaggio roccioso e a tratti molto arido, mitigato dal cielo blu, tanti terrazzamenti dove una volta si coltivava orzo , qui la dimensione terra /cielo, è molto ben definita, con colori ben precisi. Direi che Kythnos è essenziale, veramente essenziale. Grecia allo stato puro. La costa è frastagliata, ha circa 70 spiagge , molte non raggiungibili via terra,lontana dal disordine caotico di isole più famose non ha moltissime strutture alberghiere, ma appartamenti o studios. Noi alloggiamo al Foinikas studios a Merichas.
8 luglio: Affittiamo una macchina e ci dirigiamo verso Flabouria, e poi scendiamo verso sud ad agios dimitrios, una bella spiaggia con due taverne e un mare da cartolina. Ci sono ombrelloni e sdrai (2,50 euro) poca gente , amache e un leggero venticello. Nel tardo pomeriggio è la volta del paesino di Driopida, un gioiello di Kythnos,un trionfo di tegole rosse e vicoli bianchi, secondo la mitologia anticamente abitato dai Driopi, con un’anima semplice e la vita che pare sospesa a qualche decennio fa, questo villaggio incanta. La parola giusta è “Magia”. Cena a Merichas che ha quasi tutte le sue taverne sulla spiaggia.
9 luglio:Verso Loutra e le fonti termali. Loutra è un paesino costiero , famoso per la sua acqua solforosa che sgorga di fianco alla spiaggia e tuffandosi in mare crea delle conche di acqua bollente. Ci divertiamo ad immergerci e poi ci spostiamo alla spiaggia Irini, a circa 1 Km. Qui è da cartolina, con alcune case dalle porte e finestre colorate, un bar, una taverna, un negozio, una chiesetta e il mare calmo come un lago. Sostiamo alla taverna Aria’s, ci mostrano i pesci appena pescati e decidiamo di approfittarne. Location splendida e cibo ottimo, più caro della media greca, ma ne vale la pena! Verso sera è la volta della Chora, la capitale, edificata in stile medioevale, dietro ad ogni angolo è possibile vedere dipinti di residenti che raccontano la vita quotidiana. È carina, viuzze bianche e tortuose, taverne e bar arredati con colori vivaci, negozi e un che di modaiolo, in un’isola che alla moda non è.
10 luglio: Verso la tanto attesa Kolona e la sua spiaggia più fotografata. Ci andiamo in auto, una Panda , la strada è semplice, ma sterrata, solo in un piccolo tratto richiede attenzione (se avete paura da Merichas partono delle barche taxi). Giungiamo verso le 10 del mattino, la spiaggia è deserta ( in Grecia prima delle 12 è difficile trovare spiagge affollate), una meravigliosa striscia di sabbia divide in due il mare, poco lontano delle capre, silenzio, un piccolo paradiso in terra. All’arrivo di persone e ombrelloni, decidiamo di dirigerci altrove, in spiagge dove possiamo trovare ombra di ombrelloni economici o tamerici. Qui a Kolona da alcuni mesi hanno introdotto un pezzo di spiaggia attrezzata , ma a prezzi non tipicamente greci. Ci siamo goduti per un paio di ore il mare, il sole e la spiaggia quasi deserta, ma è ora di andare. E allora scegliamo Megali Ammos, per poi visitare il paese di Kanala. Qui davanti ad mare trasparente, con la taverna alle spalle, ci godiamo il pomeriggio. Al tramonto visitiamo il monastero di Panagia Kanala, dedicato al patrono dell’isola. Dal monastero si gode una bella vista sulla baia, resa ancora più romantica e scenografica dagli archi a picco sul mare. Una pace e una serenità ci invadono, nel monastero sono conservate icone che pare abbiano poteri curativi. La parola giusta è “semplicità”. Cena a Merichas
11 luglio: Visitiamo le spiagge di Episkopi, Martinakia, Aprokoussi, che sono le più vicine al porto, sono belle, attrezzate, ma cerchiamo la chicca, e allora Noussa, incredibile , bellissima, deserta. C’è vento (l’unico giorno di vento) il mare luccica, e davanti alla chiesetta su una lingua di terra quasi in mezzo al mare , ci rendiamo conto che parola giusta è “genuinità”.
12 luglio: Alle 12 il traghetto ci “strapperà” a Kythnos e da Lavrio proseguiremo per Atene e (purtroppo) verso casa. Alla fine posso dire che queste due isole, cosi diverse tra loro, m hanno colpito, ognuna ha il suo senso, il suo fascino, la sua anima. Non scelgo quale sia la migliore, non me lo domando nemmeno, entrambe mi hanno affascinato, attratto, ho cercato parole per descrivere le emozioni che mi hanno regalato e se può esserci qualcosa che le accomuna è che sono isole particolari , lontane dall’idea di una Grecia legata ad immagini di isole più famose, due isole per un itinerario un po’ controcorrente ma decisamente appagante.
Luisa Deninotti