Siena da Sogno
La partenza era prevista per giovedì 30 aprile alle ore 19 circa da Genova in macchina. Pessima scelta visto l’interminabile imbottigliamento per uscire dal capoluogo ma agli orari di lavoro non si comanda e così via con l’autoradio.
Grazie al nostro fido TomTom il viaggio è stato spedito (eccezionale il servizio di rilevazione degli autovelox che nella statale tra Firenze e Siena abbondano) e siamo arrivati intorno alle 23 a destinazione.
La mia ragazza si è fatta paranoie a partire dalle ore 21 perchè temeva che i padroni dell’agriturismo non ci avrebbero aperto vista l’ora e invece al nostro tardo arrivo ecco la sorpresa: il giovane marito della padrona di casa ci ha accolto calorosamente celando alla perfezione tutto il sonno che doveva avere, ci ha fatto strada fino alla camera e ci ha pure offerto dell’acqua ristoratrice. Dopo ore di viaggio questo piccolo pensiero ci ha fatto presagire che sarebbero stati tre giorni da sogno.
Due parole sul B&B “La Verbena”: la scelta è ricaduta su questa struttura dopo aver sfogliato le pagine di questo sito.
Ottima la location, collegata al centro di Siena da comodi autobus locali, pulizia impeccabile, silenzio assoluto a parte per un simpatico gallo che ci dava il buongiorno al mattino. Ma ora arriviamo al pezzo forte: la colazione. Il cappuccino servito dalla padrona di casa è qualcosa di sublime, una crema così non l’ho mai assaggiata da nessuna parte. Per non parlare poi delle torte, più da agriturismo che da B&B, le vere torte della nonna, genuine e soffici.
La prima mattina (1 maggio) è stata dedicata alla visita dei dintorni di Siena: San Giminiano , Volterra e Monteriggioni.
I tre paesini sono semplicemente incantevoli. Salto a piè pari alla cena per consigliarvi un ristorante da leccarsi i baffi: “La sosta del Papa” vicino a Barberino Val D’elsa. Menù a base di carne innaffiato da ottimi vini locali. Spesa intorno ai 30 euro a testa.
Il secondo giorno interamente dedicato a Siena e alla mostra “Arte, genio e follia” organizzata in quei giorni.
In Siena si respira un’aria profondamente medioevale, sembra come che il tempo si sia fermato. Consigliamo di girare senza cartina e di lasciarsi trasportare dalla folla che riempe le vie della città. Una piccola nota comica. Mi sono soffermato a leggere le locandine dei giornali locali, nella nostra regione il giornale ligure per eccellenza è il Secolo XIX altrimenti detto la “ciatella” ma qui abbiamo trovato di meglio, il Vernacoliere, un goliardico esempio di letteratura locale , lo raccomandiamo caldamente come souvenir insieme ad altri prodotti tipici locali quali i Pici, un tipo di pasta tipico del senese ed i cantucci.
La sera ci siamo nuovamente diretti verso Barberino Val d’elsa per cenare. Due parole su questo paesino, in parte fuori dalle rotte turistiche ma non per questo meno interessante ed incantevole. Un borgo medioevale in piena regola , curatissimo e pulito, il cui pezzo forte è la terrazza di fronte alla chiesa aperta sui colli che si perdono a vista d’occhio, lo consigliamo specialmente alle giovani coppie, possibilmente verso il tramonto.
Il nostro consiglio si estende al ristorante il cui nome è tutto un programma : “Il campanellino” a due passi dalla terrazza di cui abbiamo parlato in precedenza.
La cucina di questo ristorante è sublime, vi consigliamo di prenotare perchè il ristorante, specie in alta stagione, è sempre affollatissimo.
I due piatti principali sono la fiorentina e la peposa entrambe, ovviamente, a base di carne.
Una parola anche sul vino: noi abbiamo scelto un rosato consigliato dalla casa e prodotto da un’azienda viticola locale, vi dico solo che ho riportato la mia ragazza alla macchina in braccio.
Anche qui la spesa si aggira circa su 30/35 euro a testa, vini inclusi.
Ultimo giorno purtroppo dedicato al rientro.
Anche qui l’ottima padrona di casa ci ha premurosamente offerto acqua e cantucci per accompagnare il nostro viaggio.
Questa vacanza ci è rimasta nel cuore, breve ma intensa e ci ha fatto riflettere su quali bellezze abbiamo nel nostro paese, spesso ingiustamente trascurate per mete esotiche.