SICILIA, viaggio tra natura, arte e cucina

Se siete viaggiatori per caso e vi piace girare tra belle città e natura senza un itinerario predefinito, gustando i piaceri di un'ottima cucina, la Sicilia è la meta che fa per voi.
Scritto da: Gramy
sicilia, viaggio tra natura, arte e cucina
Partenza il: 13/08/2010
Ritorno il: 28/08/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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Sfidando i pronostici che ci davano sfiniti dalla torrida calura siciliana ad aprile io ed Alessandro abbiamo organizzato nei minimi dettagli la nostra vacanza in Sicilia per le ultime due settimane di agosto. Nel mio racconto, oltre a dare delle indicazioni sui meravigliosi posti che abbiamo visitato, vorrei anche dare qualche consiglio “organizzativo” a tutti i viaggiatori che come noi preferiscono il classico tour “FAI DA TE NO…..” E’ stata complessivamente una bellissima vacanza, anche se dobbiamo fare due appunti: la natura e l’ambiente dell’isola sono spesso deturpati da immondizia abbandonata da turisti (mozziconi e piccoli rifiuti ovunque in spiaggia, tra le rovine dei siti archeologici), ma da quello che abbiamo visto, anche dagli isolani stessi; non sempre siamo stati accolti con il calore e l’accoglienza (soprattutto nei ristoranti) di cui i siciliani sono famosi. Inizialmente abbiamo programmato il nostro giro in moto e così, sempre via internet, abbiamo prenotato il traghetto andata e ritorno Genova/Palermo ed anche i Bed & Breakfast che ci hanno ospitati durante il nostro tour. Purtroppo a luglio un piccolo disguido di salute ci ha costretti a cambiare il mezzo di trasporto dalla moto all’auto… e qui francamente è sorto il primo inghippo. Il costo del biglietto per due adulti passaggio poltrona A/R ci era costato 430 euro e dopo una prima telefonata alla Moby Lines la modifica del mezzo di trasporto ci sarebbe costata ulteriori 250 eur. Indecisi sul da farsi (rinunciare per motivi di salute? prenotare volo + auto?) richiamiamo nuovamente la compagnia di navigazione e questa volta, grazie all’intervento di un’operatrice più disponibile nel risolvere il nostro problema, riusciamo ad avere il biglietto per l’auto a soli 140 eur aggiuntivi. In poche parole anziché modificare il mezzo di trasporto (+ 250 eur) come suggerito dal primo operatore abbiamo acquistato un nuovo biglietto solo per l’auto (+140 eur) risparmiano, di fatto, ben 110 eur! E tutto questo grazie alla disponibilità di un operatore telefonico.

Detto fatto il 13 agosto alle 21 salpiamo con la nostra auto alla volta della Sicilia. Il viaggio è lungo e trascorre tranquillo e dopo 20 ore arriviamo a Palermo. La nostra prima meta è Custonaci a pochi chilometri da San Vito Lo Capo (dove non abbiamo trovato posto per dormire) al B&B SOLE AZZURRO in contrada Purgatorio gestito dalla Signora Caterina con l’aiuto dei suoi familiari. Dopo un viaggio così lungo devo dire che è stato un vero sollievo entrare nelle belle e pulitissime stanze del nostro bed and breakfast. Cena in una piccola pizzeria di Castelluzzo con primo assaggio della famosa rianata (42 eur pizze ed antipasto) e poi una bella dormita.

15 agosto: la Signora Caterina ci accoglie con una meravigliosa colazione con cornetti freschi ma soprattutto fantastiche torte fatte in casa la mattina stessa; oggi crostata con marmellata di arance e scaglie di pistacchio. Poi su suggerimento della Signora Caterina abbiamo deciso di goderci la prima giornata di vacanza al mare alla Riserva del Monte Cofano, lungo tratto di scogliera bassa con un bel mare azzurro. I parcheggi della riserva e le calette sono tutte collegate con un trenino gratuito e per tanto ci si può rilassare senza il rumore del traffico. Verso le 16 abbandoniamo la tranquillità del Monte Cofano alla volta di San Vito Lo Capo, bella spiaggia ma decisamente troppa confusione. Quindi dopo una granita rinfrescante ci dirigiamo verso Erice. Tornante dopo tornante ci rendiamo conto che i racconti di altri viaggiatori sono proprio veri… in pochi minuti si passa dal mare alla montagna. Peccato che in un’ora non siamo riusciti e trovare parcheggio e così decidiamo di tornare a casa promettendo però di ritornare utilizzando la funivia che parte da Trapani. Cena con Karaoke all’agriturismo Valle dei Tramonti, dove tra gustosi piatti della cucina siciliana e ottimo nero d’avola trascorriamo una piacevole serata. Spesa per la cena 55 euro per tutti e due, devo dire il miglior rapporto qualità prezzo di tutta la vacanza.

16 agosto: crostata del giorno con crema pasticcera e scaglie di cioccolato; con la pancia piena ci prepariamo ad affrontare la seconda giornata di vacanza. Al mattino visitiamo il sito archeologico di Se gesta (10,50 eur a testa), dove ci arriviamo percorrendo una strada panoramica tra vigneti e boschi. Come per tutti i siti visitati decidiamo di andarci al mattino presto per evitare che il caldo sole di mezzogiorno possa guastare la vista di quei meravigliosi palazzi storici. Di tutto il sito ci resta particolarmente impresso il tempio dorico. A pranzo ci godiamo il nostro primo pani cunzato nella caletta di Macari, tra Custonaci e San Vito, e poi ci dirigiamo al porto di San Vito per imbarcarci per una gita organizzata per la Riserva dello Zingaro. Di certo sarebbe stata una bella esperienza percorrere i sentieri della riserva a piedi ma le mie condizioni di salute non me lo permettevano e quindi abbiamo deciso di acquistare un tipico pacchetto per turisti al costo di 20 eur a testa: 4 ore di navigazione, 3 bagni ed 1 aperitivo a bordo. Peccato che nel frattempo il sole si è nascosto tra fitte e nubi. Il capitano prima si salire ci avverte che c’è “MARETTA” (testuali parole) e consiglia a chi soffre di mal di mare di rinviare la gita. Nessuno rinuncia a partiamo alla volta di Scodello allietati dai racconti marinari di Cristoforo, un personaggio che lavora sulla barca. Purtroppo il capitano della nave, forse per non perdere l’incasso della giornata, non è stato molto onesto nel dichiarare le condizioni del mare, molte persone sono state male e la nostra gita, complice un guasto ad un’altra imbarcazione, si è trasformata in un viaggio della speranza: persone che stavano male, persone che in preda all’ansia hanno allertato, tra scenate teatrali, tutte le forze di soccorso esistenti e soccorso realmente fornito dalla guardia costiera. Al rientro al porto non solo non ci è stato offerto l’aperitivo ma nemmeno un simbolico rimborso per la gita mancata. Ironia della sorte nell’unico bagno che sono riuscita a fare nella riserva sono stata punta da una medusa! E pensate la giornata non è nemmeno stata rinfrancata da un buon cous cous (San Vito ne è la patria!). Gnà Sara ristorante raccomandato da altri viaggiatori è impraticabile ed in quello da noi scelto (Carbonella) sia cous cous che vino hanno un sapore decisamente discutibile (spesa 36 eur non abbiamo osato assaggiare altro). Delusi ed un po’ amareggiati per la giornata andiamo a dormire con il rimpianto di non aver potuto assaggiare un vero piatto tipico.

17 agosto: oggi soffice torta con cioccolato e pistacchi. Con dispiacere lasciamo il Sole Azzurro ma non dimenticheremo la Signora Caterina per la sua ospitalità, gentilezza e correttezza. Prima di visitare il centro di Trapani raggiungiamo Erice, questa volta in funivia (costo elevato 6 eur a testa A/R). Bel borgo medioevale che ci ricorda la Provenza ma con una meravigliosa vista sul mare. Poi giro in una Trapani deserta, di cui ricordo un bel centro storico e interessanti bastioni. Pranziamo con un’ottima rianata acquistata calda calda da un panettiere del corso principale. Sulla strada per Selinunte, la nostra prossima meta facciamo tappa alle saline di Mozia ed alle cantine Florio di Marsala ovviamente per acquistare i prodotti locali. Il costo dell’ingresso alle cantine con guida e degustazione è di soli 5 eur. Oltre che un piacere per il palato le cantine sono un ottimo sollievo per il caldo. A Selinunte alloggiamo presso il B&B IL TEMPIO DI HERA, vicinissimo alle rovine è carino e pulito anche se molto più formale rispetto al precedente. Per cena segnalo il ristorante PINETA, semplici tavoli di plastica direttamente sulla spiaggia illuminato da torce, scenografico ottimo cibo anche se non proprio a buon mercato (antipasto per 1, grigliata di pesce e bevande 69 eur).

18 agosto: ci manca la colazione del Sole Azzurro! Partiamo per la visita del grande parco archeologico di Selinunte. Certo che gli antichi avevo proprio un ottimo gusto nel scegliere i luoghi dove costruire imponenti palazzi. Dalle rovine si vede la bella spiaggia di Trascina dopo poi trascorriamo il resto della giornata in relax. Qui il paesaggio di mare è molto diverso rispetto alla zona di San Vito, il mare azzurro lascia spazio ad una morbida sabbia rossiccia ed un mare verde. Cena al ristorante PIERROT di Salinunte, buona combinazione qualità prezzo (41 eur primi e contorni).

19 agosto:partiamo con destinazione Agrigento. Sulla strada visitiamo Sciacca e poi avremmo voluto trascorrere una giornata di mare ad Heracela Minoa, lunga spiaggia consigliata da guide e viaggiatori ma decisamente affollata e con grandi problemi per il parcheggio (se si trova un posto questo è solo a pagamento ed è molto caro). Per nostra fortuna decidiamo di andare alla riserva naturale di Torre Salsa (ingresso 3,00 eur) con un mare meraviglioso, sembra una piscina tanto che per la sua bellezza ma anche per il caldo stiamo in acqua praticamente tutto il giorno. Al tramonto raggiungiamo il nostro B&B VILLA SAN MARCO, bel casolare di campagna ad Agrigento con una vista mozzafiato sui più famosi templi della valle. Vi assicuro che fare colazione ammirando il tempio di Ercole non è poca cosa! In Sicilia si cena tardi e quindi approfittiamo per una visita notturna alla valle dei templi: già di giorno la visita è emozionante ma di notte, immersi nel buio, con i templi illuminati è un’esperienza da non perdere. Per cena, su suggerimenti di amici, andiamo a Porto Empedocle in una rustica trattoria di fronte al porto di cui però non sappiamo il nome ma che è facile individuare. Quando vi sarete seduti non ordinate nulla, non c’è un vero e proprio menù ed il cameriere non ama molto chiacchierare; a soli 25 eur a testa assaggerete dell’ottimo pesce fresco dall’antipasto ai secondi (abbiamo chiesto il bis di gamberoni) annaffiato da un vino corposo da allungare con della gazzosa.

20 agosto: visitiamo il centro di Agrigento. Nulla di interessante a parte piazza Pirandello, anzi direi che ho trovato molte zone fatiscenti e per nulla interessanti. Il resto della giornata lo trascorriamo alla Scala dei Turchi, meta di mare da non perdere assolutamente, soprattutto per la stupenda vista del tramonto dalla bianca scogliera. Non preoccupatevi se vi capiterà di vedere persone dipinte come aborigeni, è che nessun turista può resistere alla tentazione di ricoprirsi dei fanghi bianchi che si formano con lo sgretolamento delle rocce. La serata la passiamo a San Leone quartiere di mare di Agrigento con classiche bancarelle e molta gente in giro. Purtroppo il nostro stile di vacanza (vedere più cose possibili durante il giorno) non ci consente folli nottate e quindi lasciamo la confusione di San Leone ed andiamo a riposarci per la giornata successiva.

21 agosto: partiamo alla volta di Torre di Mezzo (zona di Marina di Ragusa) e sulla strada ci fermiamo a Modica, grazioso paese nella zona del Barocco. Da non perdere una visita ed acquisti alla cioccolateria Bonaiuto…..ho assaggiato il loro cioccolato anche io che di solito non ne mangio. E’ diverso da quello a cui siamo abituati. Nel primo pomeriggio raggiungiamo il B&B MARE INDACO gestito dalla Signora Angela e dalla famiglia immerso tra le serre per la produzione di pomodoro ciliegino. Il posto è molto carino e non abbiate paura di chiedere dove andare per un buon pasto. La Signora Angela ed il marito sono ben lieti di cucinare per voi una splendida cena. Così dopo una tuffo a Punta Braccetto ci godiamo, in compagnia di tutta la famiglia ed amici, delle vere delizie siciliane fatte in casa tra cui un’ottima pasta con le arselle pescate da due simpaticissime signore di Roma in compagnia delle loro tre chihuahua: Atena, Afrodite e Kira. Pensate che lo scorso Natale la Signora Angela ha festeggiato con amici e parenti proprio sotto lo stesso porticato dove abbiamo cenato noi!

22 agosto: anche qui la colazione è una meraviglia, torte, cornetti, pane e marmellate bio fatte in casa! E la Signora ci ha anche offerto del vero succo d’arancia. Una delizia! La giornata parte con una tappa obbligatoria a Punta Secca alla casa di Montalbano……da non perdere per i fan del famoso commissario. Non potete sbagliare perchè vedrete moltissime persone che si fanno immortalare davanti alla nota verandina. A seguire gita tra le contrade iblee e poi con riposo in una delle tante spiagge della zona. Nel tardo pomeriggio ci dirigiamo a Ragusa Ibla, bella soprattutto al tramonto, un vero gioiello. Sembra un piccolo presepe da girare con il naso all’insù senza una meta precisa. Ci sono dei balconcini con delle decorazioni memorabili. Cena sotto il pergolato della Trattoria Ragusana, ottimi primi ad un giusto prezzo (42 eur due primi ed antipasto).

23 agosto: partiamo dal mare indaco carichi di ottime marmellate biologiche fatte dalla Signora Angela, con la frutta prodotta dal marito, alla volta di Portopalo di Capopassero. Sulla strada ci fermiamo ad un altro piccolo presepio, il paese di Scicli. Vale la pena organizzare nuovamente un viaggio per conoscere meglio la zona. Arrivati a Portopalo ci incontriamo con il gestore del nostro B&B. Come da accordi avremmo dovuto soggiornare alla “NAVE FANTASMA” casolare immerso nel verde con tanto di possibilità di barbecue. Invece, per omissione di comunicazione dei gestori, ci collocano in un monolocale in centro paese. Il posto, a parte il fatto che il resto dell’immobile è tutt’ora in costruzione, è molto carino e confortevole però non è quello che abbiamo prenotato e per cui abbiamo pagato. Il gestore non ci è neanche venuto incontro economicamente per ripagare la scarsa correttezza avuta al momento della prenotazione. Vi consiglio qualora decideste di prenotare presso di loro di accertarvi bene dove vi ospiteranno. Decisamente infastiditi sciogliamo le tensioni con un bagno tra le splendide acque del mare di Portopalo toccando anche le spiagge di Isola delle Correnti e Carratois. Belle spiagge con locali decisamente modaioli (per certi versi mi ricordava molto Formentera e devo dire che si sentiva parlare quasi più milanese che siciliano). Pazienza il tramonto da uno dei bar sulla spiaggia è molto suggestivo. Per cena siamo andati nel borgo di Marzamemi. Vi consiglio senz’altro un giro serale alla tonnara ed ai suoi locali molto ben ristrutturati che si adattano perfettamente all’atmosfera di mare nonché ai negozi che vendono (dopo giusta degustazione) i prodotti tipici della zona.

24 agosto: in preda ad un terribile male di cervicale (l’aria condizionata colpisce anche qui) ci avviamo a Noto con l’intento di fermarci in diverse cantine per degustare l’ottimo nero d’avola, vino che a detta di un produttore si fa solo in tre province e mezzo: Avola, Pacino, Noto e una punta d’Ispica! Ovviamente non potevamo mancare di acquistare diverse etichette. Arrivati a Noto con l’aiuto di un gentilissimo farmacista riesco a ridurre il dolore al collo godendomi sia la bellezza della cittadina che un gelato per il quale Noto è famosa in tutta Italia. Nel pomeriggio decidiamo di andare alla spiaggia di Calamosche nell’oasi di Vendicari. Il cammino per raggiungere le spiaggia è piuttosto lungo ed assolato e la spiaggia avendo un mare meraviglioso e sovraffollata. Dovrebbero limitarne gli accessi perché manca lo spazio vitale. Giusto il tempo di un bagno ristoratore e poi andiamo alla ricerca di altre cantine per degustazione. Cena al ristorante U Piscatori di Portopalo, porzioni abbondantissime non ordinate subito tutte le pietanze potreste non riuscire a finirle, e nel caso avanzaste troppo sono attrezzati con delle nostrane Doggy Bag! Unica pecca…ottimo cibo ma pessimo servizio ai tavoli, se ci andate armatevi di molta pazienza (grigliata di pesce, spada alla griglia con bevande 59 eur).

25 agosto: ci muoviamo per la nostra ultima tappa Palermo. Sulla strada visitiamo Siracusa ed Ortigia il suo bellissimo centro storico. Peccato averla visitata solo di passaggio sarebbe stato bene potersi fermare un paio di giorni. La visita alle rovine ed all’orecchio di Dioniso è perfetta anche sotto il sole di mezzogiorno poiché tutto il sito è ricoperto da una fitta vegetazione mentre quella tra i palazzi di Ortigia ci ha lasciato davvero sorpresi. Girate tranquilli per l’isola godendovi la vista dei bianchi palazzi e delle sue chiese. Non dimenticate di vedere il crocefisso di Giotto. Dopo pranzo imbocchiamo l’ultima autostrada (come tutte le altre gratuita, cosa alla quale non siamo abituati) e dopo circa due ore siamo a Palermo. Il nostro B&B THE GARDEN si trova a Sferracavallo. Ci accoglie Enza persona veramente gentile, disponibile e di buon cuore. Trascorriamo la serata a Sferracavallo per goderci uno degli ultimi bagni prima del rientro ed una cena a base di pece in uno dei tanti ristorantini sul mare (si può spendere anche molto poco).

26 agosto: ultimo giorno. Dedichiamo la mattinata e parte del Pomeriggio a Palermo. Che dire. Bellissima città che non mi aspettavo di trovare così ordinata e ben organizzata (ci siamo mossi con i mezzi pubblici). Abbiamo cercato di vedere tutto il possibile: Teatro Massimo, Politeama, le sue Chiese, uno sguardo al famoso tribunale, poi via fino ai Quattrocanti gironzolando per tutte le stradine e per i suoi tanti negozi, tra cui il Cappellaio Matto dove potrete acquistare una originalissima coppola siciliana. Abbiamo macinato veramente tanto chilometri ma ne valeva davvero la pena. Pranzo alla famosa Focacceria San Francesco dove si possono assaggiare molte delle specialità siciliane (pane e panelle, crocchi, capponatine) tra cui il pane con la milza…specialità da provare almeno una volta. Prima dell’ultima cena in terra siciliana ci godiamo le ultime ore di mare alla terrazza dei Candelai fino ad uno spettacolare tramonto.

27 agosto: questa sera riparte il traghetto che ci riporta a Genova. Anche oggi dedichiamo la giornata a Palermo visitando tre dei sui mercati: Ballarò, Capo e Vucciria. E’ stato bello vedere il modo invitante con cui espongono frutta verdura e pesce. Tra i richiami a voce alta dei rivenditori acquistiamo a prezzi interessanti molti generi alimentari tipici per poter organizzare al nostro rientro una cena siciliana con familiari ed amici. Non potevamo lasciare la Sicilia senza visitare il famoso duomo di Monreale con i suoi mosaici, nonché assaggiare un vero cannolo ed una buona cassata. Non siamo molto golosi e spesso decidiamo di non mangiare il dolce ma non potevano partire senza aver provato queste due specialità. Ore 21 il traghetto riparte ci attende una lunga navigata ma lasciamo la Sicilia con un buon ricordo e la voglia di tornare a visitare tutto quello che questa volta non siamo riusciti a vedere….sperando con l’impegno dei turisti ma anche dei siciliani di trovare un ambiente un po’ più pulito.



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