Sicilia, tra gare, sole, mare

20/05/2009 Malpensa, Catania, Acireale, Pozzillo Eccoci, dopo diciannove anni riprendo l’aereo, questa volta la mia meta è la Sicilia aereoporto di Fontanarossa Catania. Arriviamo a Malpensa per le 8,00 mattutine troviamo Mariangela l’allenatore della squadra di In Line che da domani sarà impegnata nei Campionati Italiani specialità corsa...
Scritto da: al papone
sicilia, tra gare, sole, mare
Partenza il: 20/05/2009
Ritorno il: 23/05/2009
Viaggiatori: in gruppo
Spesa: 500 €
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20/05/2009 Malpensa, Catania, Acireale, Pozzillo Eccoci, dopo diciannove anni riprendo l’aereo, questa volta la mia meta è la Sicilia aereoporto di Fontanarossa Catania.

Arriviamo a Malpensa per le 8,00 mattutine troviamo Mariangela l’allenatore della squadra di In Line che da domani sarà impegnata nei Campionati Italiani specialità corsa ad Acireale, sono in compagnia di Marco e di sua figlia Francesca che con Matteo mio figlio compongono la formazione gareggiante.

Dopo il check in e un breve caffè, ci dirigiamo verso la zona imbarco dove alle 9,30 è previsto il decollo che avviene con qualche minuto di ritardo per poi procede liscio e veloce senza beccheggi o vuoti d’aria, tanto che atterriamo a Catania con circa 10 minuti di anticipo sulla tabella Alitalia.

Sbrigate le formalità per il ritiro dell’auto che avevamo prenotato da casa, carichiamo e partiamo destinazione Pozzillo, piccolo centro costiero a 8 km da Acireale, piccolo borgo marinaro dove arrivando ci imbattiamo in vicoli e viuzze talmente strette che essendo a doppia circolazione si rischiano sempre frontali con altre vetture in transito, ma senza difficoltà con l’aiuto dell’inseparabile navigatore giungiamo alla meta via Ercole Patti dove è ubicato il b+b Pizzillo.

Restiamo meravigliati dal porticciolo dove l’acqua è così cristallina al punto che delle barche si vede la chiglia, passeggiando sul molo assistiamo anche ad una scena bellissima quella di un pescatore che, pescata la sua cena (nella fattispecie un’orata) la eviscera con le mani e fa cadere nell’acqua il tutto, nel giro di qualche frazione di secondo un nugolo di pesciolini stile favo di api si avventa sulle frattaglie facendole sparire in un baleno.

Il b+b è stato sempre prenotato da casa e, risulta ottimo come sistemazione camere ne ha una matrimoniale che ospiterà le donne del gruppo e una a tre letti che ospiterà i maschi, un ampio soggiorno dove trova posto un divano letto, due ampi servizi, ma ancora di più come panorama visto che dopo l’ampio terrazzino (che sfrutteremo per le colazioni) ha un giardinetto a picco sugli scogli lavici e sul mare, ma veramente sul mare (secondo me quando le onde sono alte si rischia di averle in casa ci saranno 10-15 metri massimo), che riconcilia con il buon umore e rende piacevole il risveglio mattutino.

Il tempo di sistemare le valige, accordarci con i proprietari e su loro consiglio (e ce ne daranno di ottimi), via al ristorante “La Conchiglia” di Stazzo paesino di pescatori a 5 minuti da Pozzillo, proviamo per la prima volta l’ospitalità Siciliana e constatiamo che è veramente superlativa, al punto che non ordineremo mai alla carta ma solo facendoci consigliare sempre dall’Oste.

Dopo circa un’oretta risaliamo in macchina per dirigerci ad Acireale, dove nel parcheggio dello stadio Tupparello è stato ricavato il tracciato di gara, qui finalmente i nostri due atleti saggeranno il nuovissimo campo di gara che diversamente da come ce lo apettavamo ha un piccolo tratto in discesa e un lungo tratto fino all’arrivo in salita, ed il relativo asfalto per la prima volta.

Ore 18,30 ritorniamo al b+b per una rigenerante doccia una rilassante chiacchierata fronte mare e poi di nuovo alla Conchiglia per la cena.

Ore 22,30 a nanna domani la sveglia suonerà alle 6,15.

21/05/2009 gare, Santa Tecla Io alle 5,00 sono sveglio, non sono riuscito a dormire bene, anche e forse perché il mio letto cigolava, non importa mi godo l’aria fresca e l’alba che sta pian piano nascendo con sullo sfondo il promontorio di Taormina e le lampare impegnate nella pesca.

E’ la prima mattina, dopo che tutti sono svegli ci viene portata la colazione a base di granita al caffè, latte caldo, caffè, cornetti, pane al sesamo e marmellate varie (ribadisco questa è ospitalità).

Ci prepariamo e via verso una mattinata di gare che alle 8,00 avrà il suo inizio.

Finiamo presto e dopo una doccia veloce degli atleti, ci fermiamo a Santa Tecla delizioso paesino costruito tra la strada provinciale e il mare, dove troviamo una panetteria tipica con forno a legna sempre caldo, che ci serve delle ciambelle di pane da 500gr che debitamente farcito (mozzarella di bufala, pomodorini pachino, olive verdi e nere abbondante olio extra vergine) diventa il famoso pane cunzatu, ci prendiamo anche lo sfincione (tipica pasta di pane con sopra del pomodoro) e dolci di pasta di mandorle che una volata in tavola spariscono in un batter d’occhio.

Ritornati in pista nel pomeriggio assistiamo ad altre prove e per l’ora di cena portiamo i componenti di una squadra della nostra stessa provincia a mangiare alla “Conchiglia” dove in un tripudio di pesce, risotti ai frutti di mare vino bianco della casa e dolci tipici facciamo le 23,00, ora conciliante il sonno che arriva subito e fino al mattino successivo rigenera le forze.

22/05/2009 Gare, Acireale, Taormina Dopo la nuova pantagruelica colazione siamo di nuovo alla pista e finite le batterie di Matteo abbiamo finalmente la mattina libera da dedicare al vero turismo e decidiamo come apertura Acireale centro con il suo barocco. Parcheggiamo in piazza Cappuccini dove è situato un ampio parcheggio a pagamento su 3 livelli stradali, percorriamo via Roma e sbuchiamo in Corso Umberto cuore di Acireale, arriviamo così nella bellissima piazza del Duomo con la Cattedrale Maria Santissima Annunziata con a fianco la Basilica dei Santi Pietro e Paolo, continuando con la Basilica di San Sebastiano, il palazzo Comunale, e tutta una serie di facciate di palazzi ottocenteschi affacciati su corso Umberto che riportano alla mente le immagini del Gattopardo di Visconti, vi garantisco che è rimasto tutto fermo ad un’epoca lontana dalla nostra frenesia settentrionale.

Un breve pranzo e poi via verso Taormina attraversando con l’autostrada (l’unica a pedaggio) vallate brulle e promontori verdissimi di oleandri, fichi d’india, palme, all’uscita dell’autostrada decidiamo di attaccare le rampe che portano in città anziché parcheggiare alla marina e prendere la funivia, arriviamo così al parcheggio sotterraneo prendiamo la navetta che ci deposita all’ingresso della zona pedonale di Taormina, da qui proseguiamo verso il teatro greco splendido in tutto dal panorama sul golfo di Naxos all’incombenza dell’Etna che rammenta a tutti con la sua maestosità il suo potere, proseguendo il giro arriviamo nella piazza principale che fa anche da terrazza panoramica scattiamo qualche fotografia e ci addentriamo nella zona sciopping, che stranamente assomiglia ai carrugi liguri con i negozi di Montenapoleone a Milano.

In serata di ritorno al b+b incontriamo il proprietario che, mai parco di consigli ci indirizza verso un ristorante nel centro di Acireale a due passi dal duomo il cui nome è “L’Oste Scuro”, seduti al tavolo dopo bruschette e ghiaccio al limone (bevanda tipica nei ristoranti del posto) veniamo letteralmente travolti dagli antipasti che ci siamo fatti consigliare (ricordate niente ordinazioni alla carta), per poi arrivare al tris di primi dive su tutti spiccano le linguine ai ricci di mare.

In chiusura il proprietario ci offre malvasia di produzione propria e biscottini al sesamo ancora caldi, che sommati al fantastico vini bianco fermo tipico ci fanno alzare con allegria dal tavolo per il rientro al b+b ed il meritato riposo dopo tanto sole, caldo e venticello che facilità l’abbronzatura.

23/05/2009 fine gare, Catania Sveglia alle 6,00, ultime gare doccia per gli atleti, finiamo le valigie e via verso Catania per la visita di rito prima della partenza che è prevista per le 20,30.

Al nostro arrivo in città provenendo dalla strada statale che ci fa attraversare tutti i vari Aci della serie troviamo subito parcheggio a due passi dalla Duomo dove sono le spoglie di Sant’Agata e Vincenzo Bellini, visitiamo il mercato che troviamo nelle stradine adiacenti (molto paesi mediorientali), pieno di spezie verdure frutta e carne a prezzi molto più bassi di quelli a cui noi siamo abituati dalle nostre parti e sorpresi dalla fame ci fermiamo in una piazza Mazzini adiacente alla casa nativa del compositore V. Bellini ed al bellissimo teatro Greco, dove troviamo la trattoria “Antichi Sapori” conosciamo il suo proprietario che prima della comanda ci invita all’interno al banco antipasti che si dimostra degno dei precedenti con una chicca in più, un polipo bollito servito in piedi da tagliare a pezzi a piacimento del cliente.

Anche qui pesce, una fantastica fritturina mista di pesciolini e moscardini, spada alla griglia, verdure grigliate, pasta allo spada con sugo di pomodori secchi, insalata, dolci tipici, finiti i quali ci congediamo. Ritorniamo alla visita della città che ci offre le Terme Romane diventate anche chiesa paleocristiana, una mostra di arte moderna ospitata in una parte della chiesa di San Benedetto, poi gironzolando per le viette e i vicoli scopriamo angoli di una Catania non turistica ma di vita vissuta che rendono l’idea di una città di grande storia, sbuchiamo infine sulla via Etnea, l’arteria dello struscio Catanese dove vediamo con i nostri occhi quello che da tre giorni pensiamo cioè che in questa parte di Italia la vita è più rilassata e meno frenetica tranne il traffico automobilistico caotico e poco regolamentato (abbiamo contato si e no 10 semafori in 60 km).

Purtroppo l’impegno delle gare ci ha consentito solo dei mordi e fuggi turistici, con un piccolo puccino dei piedi nel mare che era troppo freddo per un bagno, ma con delle fotografie del fondo fatte dall’esterno splendide, spero potremo rifarci la prossima volta che ritengo non sarà lontana.

Posso comunque affermare, ora che la vacanza sportiva stà finendo, che i rapporti umani e la qualità/prezzo in ogni ristorante da noi sperimentato è sempre stato ottimo.

Dopo l’ultimo cannolo gustato in una piccola pasticceria del centro storico, risaliamo in macchina e ci dirigiamo verso l’aereo che ci riporta al tran tran Lombardo, ma quello che diamo nel tunnel d’imbarco è solo un arrivederci a presto Sicilia. Mancano le informazioni viarie ma penso che possa andare



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