Sicilia occidentale e Siracusa by foot di se non hai alternativa

Una regione stupenda, ricca di colori, sapori e persone accoglienti
Scritto da: Valeria Fassina
sicilia occidentale e siracusa by foot di se non hai alternativa
Partenza il: 19/07/2016
Ritorno il: 27/07/2016
Viaggiatori: 2/4
Spesa: 500 €
La Sicilia è una regione stupenda, ricca di colori, sapori e persone accoglienti. La scelta di non affittare una macchina è stata fatta per ragioni economiche, ma è stato un bel tram tram, per cui consiglio a chi può di affittarla. Per i backpacker ostinati, vi racconto la nostra avventura, con i nostri consigli su cosa fare e soprattutto cosa non fare, per far sì che non ripetiate i nostri errori.

Regole d’oro

1. informarsi prima sulle cose da vedere

2. Prevenire (per quanto possibile)

3. Esser flessibili

4. Non prevedere più di due spostamenti con mezzi pubblici al giorno

5. Mai basarsi sul primo o ultimo orario.

Giorno 1

Arrivo a Trapani da Torino con volo Ryanair. All’ aeroporto c’è un servizio efficiente di navette della compagnia locale AST che porta al porto di Trapani in mezz’oretta per euro 3,60 (biglietto a bordo).

Trapani è una bella città, tranquilla e luminosa, visitabile in un paio di giorni. Soggiorniamo presso Graziella Apartments per 14 euro a notte a testa in camera doppia, colazione inclusa molto scarsa (un caffè e una brioche da discount), ma comunque pulito e molto disponibile è stata la signora Graziella. Per pranzo Graziella ci consiglia di andare alle tavole calde, frequentati dai locali e quindi decisamente non da turisti, sia come prezzo che come qualità. Andiamo quindi a ”L’Insalatona” in Viale Regina Margherita, esattamente davanti al parco e gustiamo un ottimo cous cous di pesce, piatto tipico del trapanese, dall’aspetto non troppo raffinato, ma dal sapore ottimo e inatteso dato dal connubio di pesce, zafferano e cannella (7 euro con acqua inclusa). Tutto il resto sembrava comunque

Buonissimo.

Nel primo pomeriggio ci dirigiamo a Mozia, almeno quella è l’intenzione. Nonostante sia un luogo turisticamente noto, è abbastanza difficile da raggiungere in quanto bisogna prendere un bus AST/treno per Marsala, da lì prendere un altro bus e poi un traghettino. In accordo con la regola 4, impossibile a meno che non si parta al mattino. A Mozia non ci siamo mai arrivate, ma ne abbiamo approfittato a quel punto per vedere Marsala, visitabile in un paio d’ore, più carina verso sera con tutte le persone che riempiono le enoteche.

Giorno 2: Favignana

Nonostante si pensi sempre che i viaggi in giornata organizzati con pranzo incluso siano una trappola per turisti, in questo caso non è cosi. Per 30 euro questi viaggi organizzati con partenza dal porto offrono un giro completo dell’isola di Favignana con il pranzo a bordo che solitamente è un piatto di pasta o un pane cunzato (panino condito a piacere, ma generalmente ricco d’olio e molto gustoso). Se si vuole fare autonomamente, consiglio di prendere il biglietto del traghetto il giorno prima per partire al mattino presto del giorno dopo, in modo da sfruttare tutta la giornata. Per godersela tranquilli l’ideale sono due giorni, ma anche in un giorno si può arrivare a vederla tutta. Il traghetto costa 16 euro andata e ritorno, ci sono anche compagnie un po’più care con aliscafi più piccoli. Lì sul posto l’ideale è una bicicletta, ma ci sono anche 3 linee di bus che servono l’isola abbastanza bene (biglietto giornaliero 3 euro). Ovviamente la bicicletta o un motorino prevedono un costo maggiore, di conseguenza è più conveniente il giro in barca di cui vi parlavo prima. Ci sono anche viaggi in barca in partenza dal porto di Favignana (tutti partono alle 10:30), ma il costo non è molto diverso da quelli che vi propongono in partenza da Trapani.

Giorno 3: Le saline di Trapani ed Erice

Ancora una volta, nonostante sia un posto turistico, il servizio di trasporti è abbastanza scarso. Il bus per le saline effettua la corsa 3 volte al giorno e si ferma a richiesta, idem per il ritorno, quindi bisogna sapere dove si va e esser svegli a cogliere il bus per il ritorno. In bici teoricamente è possibile, anche se la strada non è delle migliori. A piedi, dopo averlo fatto, lo sconsiglio.

È stato possibile, con meno difficoltà del previsto, fare l’autostop più volte in questa vacanza (una di queste per rientrare a Trapani dalle saline). Il servizio di blah blah car, generalmente parlando per la Sicilia, non è ancora troppo in uso, un peccato vista la cordialità dei siciliani e il fatto che quasi tutti utilizzino la macchina a causa della mancanza dei trasporti.

Erice è una cittadina, la cui parte alta si erge sopra Trapani e permette così una vista panoramica delle saline. La parte alta è un piccolo borgo con case di pietra, molto piacevole all’ora dell’aperitivo. Per raggiungerlo si può prendere il bus AST dall’ autostazione di Trapani fino a Erice Vetta (attenzione agli orari!! Alcuni arrivano solo ad Erice valle) oppure l’alternativa un po’più cara è prendere il bus fino a Erice valle e da lì prendere la caratteristica funicolare fino ad Erice vetta. Purtroppo gli orari serali di rientro sono abbastanza presto: verso le 21 il bus, ancora prima la funicolare.

Giorno 4

Ci spostiamo con il nostro zaino a San Vito Lo Capo per poi dirigerci la sera a Palermo.

Per raggiungere San Vito Lo Capo, famoso per la sua spiaggia cristallina e per il festival del cous cous di pesce a settembre, prendiamo il bus AST alle 7:30 che arriva alle 8:30 (circa 4 euro).

A mio parere bella e caratteristica la spiaggia, ma colma di turisti. Decidiamo infatti di vedere la Riserva dello Zingaro, parco naturale tra San vito lo capo e Scopello, ma da San vito lo capo non ci sono bus. I mezzi per arrivare all’ entrata del parco sulla parte di San vito lo capo sono navette private e taxi (5 euro a persona se si è un gruppo da circa 6-8 persone), oppure con la barca che per 20 euro a persona parte alle 9 e ti porta a fare i bagni nelle spiagge più belle della Riserva e dopo il pranzo incluso ( un piatto di penne al pesto trapanese, vino e acqua) ti riporta a San vito lo capo per le 13:30. Lo stesso tipo di giro in barca è organizzato in partenza da Castellammare del Golfo.

Da San vito lo capo per Palermo ci sono i bus della compagnia Russo a circa 10 euro a tratta.

Giorno 5: Palermo

Ottimo soggiorno di due notte a Palermo nell’ appartamento di Marco su Airbnb: pratico, pulito, posizione all’ entrata del mercato del Capo (14 euro a notte a testa). A Palermo vale la pena dedicarci 2-3 giorni perché le cose da visitare sono molte, i mercati sono da vedere e si può approfittare delle spiagge di Mondello e Cefalù non molto distanti (Cefalù si raggiunge in un’ora in treno).

Consigliata la pizzeria Frida in Piazza Sant Onofrio per la sua fantasia di forme e gusti di pizza e l’Antica Focacceria San Francesco (cibo da asporto e ristorante).

Giorno 6: Siracusa

Alle ore 8:30 prendiamo il bus della linea interbus (11 euro preso su internet) per andare a Siracusa da una amica. Ovviamente il fatto di avere come guida una persona del posto fa la differenza del viaggio e visitare Ortigia (la vecchia parte di Siracusa) è un piacere. Le stradine, la piazza bianca con il Duomo, il mercato. Anche qui prendiamo una barca che ci porta a fare un breve giro della costa.

Alloggiamo all’ Hotel Scala Greca a 17 euro a notte in camera doppia con colazione abbondante.

Giorno 7: Noto

Paese barocco piacevole per una passeggiata pomeridiana. Il lido ne vale meno la pena.

Giorno 8

Visita al sito archeologico di Siracusa (5 euro prezzo studenti), molto bello e ancora sfruttato il Teatro Greco per rappresentazioni nel mese di maggio.

Alle ore 14 incomincia il nostro cammino eterno verso Trapani per poter riprendere il volo alle 6:30 del mattino del giorno dopo. Bus, tre ore a Palermo, blah blah car per Trapani (8 euro), direttamente all’ aeroporto alle ore 23 in quanto tanto la prima navetta sarebbe stata alle 4:30 (non consigliata in accordo alla regola 5). Peccato che l’aeroporto di Trapani chiuda da mezzanotte alle 4 am e quindi non ci siamo fatte mancare una scomoda dormita sulle panchine esterne.



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