Sicilia occidentale accessibile
Si può volare con Easyjet partendo il venerdì mattina alle 7:15 ed arrivare a Palermo alle 8:30, si riparte alle 2130 con arrivo alle 23:00 a Milano, insomma tre giornate belle piene.
Appena arrivi vedi immediatamente il mare: l’aeroporto si affaccia sulle onde.
Noleggiamo un’auto in aeroporto e ci dirigiamo verso Palermo con la preoccupazione di trovare un traffico allucinante e di non riuscire a cavarcela, sono stati in molti a dirci che guidare all’interno di Palermo è un impresa quasi impossibile, soprattutto per noi nordici, un po’ inquadrati alle regole del codice della strada. Io non guido, trovare un auto modificata è sempre un’impresa, quindi faccio da navigatore, anzi nemmeno quello, infatti per quel ruolo c’è “Marisa” il mio navigatore che è più brava di me, però ho la responsabilità di tenerla in mano e caricarla quando è scarica. Ci accorgiamo molto presto che il traffico palermitano non è poi così allucinante, certo non è semplice, ma anche quello milanese non è cosa da poco, come spesso accade quando ci si prepara al peggio poi alla fine tutto diventa più semplice. Quello che mi scompensa maggiormente è che non ci sono zone pedonali, quindi si è sempre in mezzo al traffico, soprattutto in mezzo alla danza dei motorini che arrivano da tutte le parti. Devo stare attento alle rotelle che non entrino nelle buche e al ciottolato che è sempre motivo di ribaltamento, a tutto questo bisogna porre molta attenzione ai motorini che sfrecciano accanto e ti sgassano in faccia. Scivoli non ce ne sono pertanto devo rotellare in mezzo alla strada, insomma non è una situazione propriamente accessibile, anzi diciamo che quando vi sono delle parti accessibili ti sorprendi. Certo me l’aspettavo ma questo non mi rincuora, mi chiedo i rotellati palermitani come vivano tutto questo??!!!
A parte questo, Palermo ha il suo fascino dovuto alle meravigliose costruzioni e ai quartieri chiassosi e senza regole di Ballarò o Vucciria.
Mi chiedo perché proprio questo “disordine” è considerato affascinante ?? Perché i turisti, soprattutto stranieri, trovano affascinante questo “caos”?? forse perché loro non ci vivono e lo vedono come fosse Gardaland??
Dormiamo a Santa Agata di Militello graziosa località di mare, certo il brutto tempo non ce la mostra al meglio ma i colori del mare sono un incanto. L’agriturismo “Country House Villa Luca” è accessibile, la camera abbastanza ampia e il bagno è a norma ed è grande, il tutto è immerso in un bel giardino, la piscina non è raggiungibile alle rotelle.
La giornata di sabato la dedichiamo quasi totalmente a Cefalù, bella, tra le vie strette e medioevali e in salita, per arrivare alla piazzetta in cui padroneggia il Duomo. Per qualche minuto mi sembra persino di essere in Marocco o Tunisia, le palme e i colori che ci sono in questa piazza mi fanno pensare di essere in Nord Africa. Mi chiedo se è veramente necessario lasciare che le tracce del tempo passino sul case del porticciolo e non solo, se non si potrebbero levare i tendoni colorati dai terrazzini fatiscenti, togliere o meglio nascondere tutti quegli orribili ventilatori e se è proprio necessario stendere i panni tra le vie e le piazzette più belle del paese, in fin dei conti non sono paesi sono dei piccoli gioielli architettonici e naturalistici che vanno curati ed anche un po’ confezionati. Forse sarebbe meno “caratteristico” o forse è proprio questo “disordine” a rendere questi paesi particolari e probabilmente sono troppo svizzero inside.
Facciamo anche una tappa al santuario della Madonna Nera di Tindari in cui vi è una delle viste panoramiche più belle d’Italia in cui si possono ammirare le lagune.
L’ultimo giorno del week end siculo, visto che piove e fa freddo come se fosse novembre, decidiamo di dedicarlo quasi totalmente a Monreale. Il Duomo è stato progettato dallo stesso architetto del Duomo di Cefalù, infatti sono diverse le somiglianze, anche se lo sfarzo e la bellezza dei dipinti che vi sono a Monreale sono imparagonabili, fa quasi impressione vedere quanto oro vi è in solo luogo.
Durante la visita a Palermo o nei vari paesi in cui sono passato, mi sono reso conto di quanto sono stato fortunato a nascere in un posto, che per quanto vi sia ancora molto e sottolineo molto da fare per l’abbattimento delle barriere architettoniche, non è paragonabile alla situazione di molti luoghi meridionali. Mi chiedo se fossi nato al sud e ancora di più mi chiedo come fanno i rotellati, per esempio, palermitani, ad andare al lavoro o a fare un po’ di shopping da soli, girare e passeggiare per le vie del paese, che sono certamente meravigliose ma inaccessibili, se non accompagnati da qualcuno. Molte volte mi sono chiesto come sarebbe potuta essere diversa la mia vita se fossi nato in un paese super accessibile come gli Stati Uniti oppure in una città come Berlino, ma poi vedendo le barriere che vi sono in molti paesi d’Italia, ritengo di essere fortunato di stare dove sto, in cui se non agevolmente, riesco comunque a strotellare, certo non ho il mare, il bel clima, ma devo pur uscire di casa e vivere le bellezze che mi circondano altrimenti tanto vale….
A Palermo, a Begheria, a Cefalù, a Santa Agata di Militello i marciapiedi hanno tutti gli scalini, non c’è nemmeno la volontà di mettere degli scivoli, molti sono sconnessi e con voragini che inghiottirebbero dei camion, figuriamoci delle carrozzine. Si è pertanto costretti a viaggiare in mezzo alla strada, pregando tutti i santi che i motorini o le auto non ti scaraventino direttamente sul primo palo di fronte a te.