Sicilia: non solo mare
Atterriamo di mattino presto a Catania e dopo avere ritirato la macchina noleggiata, molto cara nel periodo di alta stagione, partiamo con direzione sud. Dobbiamo raggiungere per sera il villaggio Athena Resort di Kamarina (RG) base della nostra vacanza, ma prima abbiamo fissato due tappe durante il tragitto: Siracusa e Noto. Siracusa si raggiunge dopo un’ora di auto dall’aeroporto di Catania e parcheggiamo a ridosso del centro storico che inizia dopo l’attraversamento del ponte che collega l’isola di Ortigia alla terra ferma. Da scoprire fonte Aretusa con le piante di papiro (le uniche in Italia) e la sua leggenda, la cattedrale di Santa Lucia, passeggiando tra i vicoli del centro storico con lo sguardo rivolto all’insù per ammirare i balconi, le terrazze e i palazzi barocchi della città. L’agognato pranzo a base di arancini (consiglio Antica Giudecca) e di granita alla mandorla tostata (meno dolce ma più dissetante), ci fa dimenticare il caldo torrido della giornata. Partiamo nel primo pomeriggio per la volta di Noto, distante circa 20 minuti di auto da Siracusa. Sono circa le 14, temperatura 40 gradi, la via principale è un fon accesso. Osiamo salire la scalinata che conduce alla famosissima cattedrale: colpisce il giallo ocra che contraddistingue non solo la chiesa ma anche i palazzi limitrofi, molti dei quali recentemente ristrutturati. Non ci fermiamo molto a Noto: sicuramente da rivedere nelle ore serali quando le luci, la gente e il minor caldo la rendono più godibile.
Il paesaggio che attraversiamo è essenzialmente brullo, tanti terreni arsi dagli incendi provocati dall’uomo e dalla torrida stagione, le strade, anche le secondarie sono ben tenute e scorrevoli. Il panorama cambia verso Ragusa e Modica: basse colline che muovono l’orizzonte e la strada, ben abbinate alle numerose serre di ortaggi ora incolte.
Arriviamo al nostro villaggio a cui dedico due parole. L’Athena resort è una struttura sita a 5 km dal mare raggiungibile tramite navette (efficienti) o mezzi propri (più comodo) di grandi dimensioni caratterizzato da tante strutture sportive altamente professionali: basti citare una piscina olimpionica, una piscina ‘normale’, 8 campi da tennis, campo da basket, bocce, minigof e molto altro. La ristorazione avviene in un ristorante principale e in altri due ristoranti (spiaggia e villaggio) su prenotazione. Nonostante siamo in alta stagione, con conseguente sovraffollamento, tutto è ben organizzato e il personale e sempre disponibile. La spiaggia riservata al villaggio è molto grande di sabbia e ben tenuta con molti ombrelloni disponibili. Il mare non è bellissimo (tipo calette Sardegna) ma accettabile.
Le escursioni che abbiamo organizzato (da soli) ed effettuato sono state le seguenti: Agrigento Valle dei Templi e Scala dei Turchi.
Distante poco meno di due ore di auto dal nostro villaggio raggiungiamo il famoso sito archeologico della Valle dei templi. Non è ben chiaro dove parcheggiare però alla fine capiamo che un posto vale l’altro in quanto in qualsiasi caso o all’andata o al ritorno devi prendere una navetta o taxi se vuoi evitare una lunga camminata in salita. Infatti il sito si sviluppa in una vallata dall’alto verso il basso con due ingressi uno a nord e uno a sud.
Decidiamo per una visita guidata e la scelta è stata molto azzeccata in quanto la guida, oltre che a descrive i famosissimi templi greci, si è soffermata su delle peculiarità e aneddoti che un visitatore poco preparato non riesce a cogliere; vista la stagione self-degustazione di mandorle da cogliere direttamente dagli alberi che caratterizzano tutta la valle dei templi.
Nel pomeriggio visita alla scala dei Turchi, poco distante da Agrigento. E’ un paesaggio molto particolare; una scogliera bianchissima, geologicamente diversa da qualsiasi altra zona siciliana, che si getta nel mare sottostate. Il promontorio è frastagliato in orizzontale e quindi percorribile a piedi a strapiombo sul mare azzurro.
San Lorenzo di Noto, Marzamemi, Portopalo di Capo Passero e Isola delle Correnti
Quest’area rappresenta la punta più meridionale della Sicilia e dell’Italia, è più a sud di Tunisi. E’ anche la zona con il mare più bello e in effetti san Lorenzo di Noto e Porto Palo di Capo Passero confermano spiagge bianche e mare azzurro (affollate ma non troppo). Il pomeriggio lo dedichiamo a Marzamemi, paesino in passato sede di una tonnara e relativo stabilimento per la lavorazione del pesce, che ha saputo riadattarsi a porticciolo turistico con numerosi B&B e localini dove degustare aperitivi al tramonto e cenette a base di pesce in riva al mare. Immancabile la granita alla mandorla e la cremolata al gelso. Isola delle Correnti, 10 minuti di auto da Marzamemi, non ci ha entusiasmato (molte alghe sulla spiaggia) ma è pur sempre un ‘punto geografico’ di interesse perchè vi si incontrano il mare Egeo e Mediterraneo.
Mezza Giornata commissario Montalbano: castello di Donnafugata e Punta Secca
Pomeriggio dedicato ai luoghi del famoso commissario ideato da Camilleri. Da sempre affascinati dalle immagini TV della omonima serie, decidiamo di visitare il vicino castello di Donnafugata, abitazione del boss mafioso locale (in TV), abitazione signorile voluta da una ricca famiglia locale ora castello-museo. Recentemente restaurato domina dall’alto della collina i sottostanti poderi, all’interno ricche sale testimoniano l’agiatezza dei precedenti proprietari.
Altra tappa obbligata è Punta Secca, anonimo paesino che è però metà dei montalbaniani in quanto residenza del commissario. La famosa casa affacciata sul mare è un B&B e solo una piccola targa la rende nota al pubblico come casa di Montalbano.
Ragusa by night
Sulla base dell’esperienza di Noto (caldo torrido) decidiamo di visitare la vicina Ragusa post cena. Scelta azzeccata. La città si inerpica su due colline, anche se la parte storica (Ragusa Ibla) si sviluppo sono su una di esse e culminando con il Duomo di san Giorgio. L’effetto cromatico delle luci notturne rende tutto molto più soft e rilassante e i palazzi barocchi che ti accompagnano lunga la via principale si mostrano nella loro fastosità invitandoti a curiosare alle porte e finestre per cogliere qualche scorcio interno.
Modica, mezza giornata
Dedichiamo una mattinata a Modica, raggiungibile in circa 40 minuti di auto dal nostro villaggio. La fama per il cioccolato è ben sfruttata dai vari negozi di dolci che spesso abbinata alla vendita offrono la spiegazione del ‘segreto’ della loro cioccolata. La città si inerpica sulla collina e il duomo di san Giorgio che si raggiunge dopo 250 gradini (contati), è un buon punto di osservazione verso la cittadina che si sviluppa verso il basso.
Dopo qualche giorno di relax al mare è arrivato il giorno del rientro. La sera ci attende all’aeroporto di Catania il volo di rientro. Non ci facciamo però mancare la ciliegina sulla torta della Sicilia orientale.
Taormina è raggiungibile con navette dei parking a pagamento dislocati fuori città. Arrivarci in auto è un delirio. La passeggiata nella via principale è d’obbligo e l’impatto con i negozi di lusso e i ristoranti rinomati è notevole se paragonato ai luoghi visitati nei giorni appena trascorsi. C’è molta gente. Tappa obbligata il teatro greco-romano anche se onestamente un poco ci delude: più volte visto in TV ora ci pare ridimensionato nel suo reale valore. Riusciamo a rifocillarci senza farci spennare in un panifico che vende anche arancini appena fatti. Il pomeriggio lo trascorriamo sulla spiaggia sassosa della sottostante isola Bella raggiungibile anche con una panoramica funivia.
In sintesi: chi desidera visitare quest’angolo d’Italia deve avere come obiettivo non solo il mare, anzi è ‘obbligatorio’ visitare e vivere le città e i paesi alla scoperta delle bellezze locali e della vita quotidiana. Confermata la peculiarità dell’ottimo cibo con imperdibili arancini, cannoli e granite.