Sicilia “family tour”
Da Palermo a Siracusa tra spiagge, cibo e cultura
Ascolta i podcast
Quest’anno mia moglie e le mie tre figlie, mi hanno convinto ad organizzare le nostre vacanze in Sicilia così, dopo aver prenotato per cinque adulti i voli con eDreams e una Croma tramite Autoeuropa, abbiamo deciso di soggiornare sei notti a Trapani, una notte ad Agrigento e nove notti a Lido di Noto, queste prenotazioni le abbiamo effettuate tramite Booking e B&B Italia nel mese di febbraio approfittando così di ottimi sconti. Partenza il 31.07 volo Alitalia costo 474,00 Euro, ritorno il 16.08 volo Easy Jet costo 369,00 Euro la Croma a nolo full assurance 830,00 Euro, costo complessivo del tour a persona 1450,00 Euro. L’ ingresso ai siti archeologici o al palazzo dei normanni costa dagli otto ai dieci Euro, tenete presente che: sotto i 18 anni e sopra i 65 anni non si paga; gli studenti universitari iscritti in facoltà d’arte non pagano; gli altri studenti pagano il ridotto ma tutti devono comprovare il loro stato esibendo un documento universitario. Un consiglio prezioso, prenotate sempre il locale per la cena rischiate altrimenti di mangiare dopo le dieci. 1° giorno: Palermo, Trapani, Erice km. 113 – 1h 25’ arriviamo a Palermo, ritiriamo l’auto e proseguiamo per Trapani dove alloggiamo all’Officcina Enogastronomica, questo nuovo piccolo hotel è situato in punto strategico alle porte di Trapani vicino l’uscita dell’autostrada e adiacente la Valderice. L’accoglienza, la pulizia e la colazione, tipicamente siciliana (pane cunzato, dolcetti e torte freschissime) del mattino sono ottime. Saliamo alla bellissima Erice (da vedere il castello, la chiesa madre e le incantevoli viuzze) e ceniamo al ristorante Monte San Giuliano considerato, a ragion veduta, da molti trapanesi il miglior ristorante della città (a mio avviso il migliore tra tutti quelli da noi provati). Dopo cena, più per golosità che per effettiva necessità, capatina per un cannolo fresco alla pasticceria di Mara Grammatico, golosità pienamente appagata. 2° giorno: San Vito lo Capo 30’ finalmente il primo giorno di mare, la spiaggia è bianca sottile, l’acqua è limpida e cristallina, soffia una leggera brezza che ti permette di sopportare il sole con i suoi 36° è un paradiso. Per pranzo deliziamo il nostro palato con le specialità dolciarie di Vito del Laboratorio Dolci Peralta, squisiti. Vorremmo fermarci per cena al ristorante da Alfredo all’entrata di San Vito contrada Valanga (consigliatoci da un nostro amico che ha trascorso qui le sue vacanze), ma la giornata è stata stancante e dopo essere rientrati in hotel andiamo a mangiare all’Antica Hosteria di fronte l’imbarco degli aliscafi, ottimi gli antipasti di pesce. 3° giorno: Palermo, Monreale, Scopello Arriviamo a Palermo e visitiamo: la Cattedrale ove riposano i reali di Svevia, i quattro canti tra via Vittorio Emanuele e via Maqueda, il palazzo dei Normanni, gli appartamenti reali, la cappella Palatina (bellissima), aihmè la chiesa di San Giovanni degli Eremiti al lunedì è chiusa. Ci spostiamo a Monreale per ammirare il Duomo e i relativi mosaici ma troviamo il chiostro del convento chiuso, decidiamo quindi di mangiare un boccone in uno dei pub adiacenti il duomo ma la scelta è pessima, sarà l’unica volta in tutta la vacanza che ci lamenteremo del cibo a noi servito. E’ pomeriggio e ci dirigiamo alla volta di Scopello per prendere un po’ di sole e fare un bagno ma, la giornata non era delle più fortunate, la spiaggia è piccola e anche se costituita da sassi bianchi è polverosa, inoltre il mare era sporco per cui niente bagno. Rientriamo a Trapani e ceniamo in centro al ristorante ai Lumi dove assaporiamo deliziose pietanze a base di pesce. 4° giorno: San Vito lo Capo ritorniamo nella bellissima spiaggia di San Vito attrezzati con un mega ombrellone ed un vassoio di rustici tipici siciliani preparati per noi da una gastronomia di Trapani La Busiata (via Marconi 86) arancini, parmiggiana di melanzane, panelle, cascioni, cassatelle, involtini di melanzane ecc. Sono veramente sublimi, leggeri e buonissimi a prezzi irrisori. La sera per cena all’unanimità decidiamo di tornare a mangiare ad Erice al ristorante Monte San Giuliano per gustare le pietanze che non abbiamo ancora provato (pienamente soddisfatti ci complimentiamo con il propietario per l’eccellente servizio, le buonissime e abbondanti portate e l’onestissimo listino). 5° giorno: Segesta km. 38 – 30’, lido di Trapani Stamani di buon ora, alle 9,00, arriviamo a Segesta per vedere il teatro greco, il castello ed il tempio dorico situati sulle pendici della fortezza di Calatafimi, un consiglio conviene vedere il castello ed il teatro prima del tempio perchè bisogna utilizzare un bus che non appena giungano al sito i pulman pieni di turisti risulta molto difficile da prendere. Il tempio, praticamente integro è spettacolare e infonde un profondo senso di spiritualità. Rientriamo a Trapani e pranziamo con i primi caldi al Raviolo Valdericino, via Trapani 33 a Valderice, questo pastificio infatti cucina al momento la pasta fresca appena fatta per pocchissimi euro. Quindi andiamo sul lungomare di Trapani dove si trovano delle belle spiaggie attrezzate e qui rimaniamo sino a tardo pomeriggio. Per cena andiamo al Ristorante Taverna Paradiso, locale elegante con un’ottima cucina siciliana (il menù proposto è un po’ più caro rispetto agli altri ristoranti ma le pietanze sono molto curate), quindi passeggiamo per le affollate ed eleganti vie del centro ove molti negozi tengono aperto sino a tarda notte. 6° giorno: isola di Levanzo 30’, cala Minolla Raggiungiamo con l’aliscafo la più piccola delle isole Egadi, con le sue piccole spiaggie ed il mare cristallino è una piccola oasi sul mare. A piedi dal porto per circa 15’ raggiungiamo cala Minnola a ridosso della quale c’è una bella pineta che ci consente di approfittare di un po’ di fresco quando la temperatura diventa insopportabile. Consumiamo le delicate specialità gastronomiche acquistate alla Busiata, qui infatti non ci sono molti ristori e quelli presenti sono un po’ cari, ci godiamoquindi tanto relax immersi nelle fresche acque della piccola insenatura. La sera decidiamo di andare a mangiare alla pizzeria Amicimiei, sul lungo mare Dante Alighieri accanto la Taverna Paradiso, il tramonto che ci godiamo è impareggiabbile. La pizza è alta ma ben lievitata il sapore è squisito il prezzo in linea con il continente. Un consiglio, il biglietto dell’aliscafo costa circa nove euro a persona e conviene farlo andata e ritorno per risparmiare qualcosa, inoltre e bene acquistarlo il giorno prima per evitare la fila e non attendere all’imbarco. 7° giorno: Selinunte km. 70 – 1h, Eraclea Minoa, Scala dei turchi, Agrigento 100 km. 1h Lasciamo dopo la colazione Trapani, con la speranza di tornarci in un prossimo futuro, prendiamo l’autostrada per Mazzara e ci dirigiamo al parco archeologico di Selinunte, (il più grande d’Europa) dove entriamo esibendo lo stesso biglietto d’ngresso di Segesta (il biglietto vale tre giorni). Per la visita dei templi e dell’acropoli di Selinunte (V sec. A.c) decidiamo di non utilizzare le piccole navette elettriche e di passeggiare tra i resti di queste splendide rovine. Proseguendo per Agrigento ci fermiamo a: Eraclea, che la leggenda vuole fondata da Ercole per essere poi distrutta dai Cartaginesi; ed alla scala dei turchi. Arriviamo nel primo pomeriggio in località San Leone, guardiamo il lungo mare di Agrigento e pranziamo alla Trattoria da Caico dove plachiamo la nostra fame con sublimi portate. Giungiamo quindi ad Agrigento prendiamo alloggio al nuovissimo B&B City Bed, in pieno centro storico vicino al teatro Pirandello ed alla via Atenea, quindi ci fiondiamo alla Valle dei templi (8,30-19 20,30-22,30) per la visita serale (prevista nel mese di Agosto) così evitiamo il sole cocente del mattino, imponenti e meravigliosi trasmettono al visitatore l’antica gloria della città. Dopo la visita ci facciamo delle enormi briosc con gelato e panna passeggiando sul belvedere del Viale della Vittoria. 8° giorno: Gela km. 68 – 50’, Ragusa 1h 15’, Modica, Noto 1h, lido di Noto 15’ Dopo una deliziosa colazione partiamo e ci fermiamo a Ragusa per vedere la cattedrale ed il giardino Ibleo, quindi proseguiamo per Noto. Questa città barocca famosa in tutto il mondo per la sua Cattedrale e le altre bellissime chiese ci ammalia e ci conduce in un romantico viaggio indietro nel tempo. Molti i locali dove mangiar bene, anche se i prezzi medi sono leggermente superiori a quelli operati a Trapani. All’ingresso di Porta Reale la rosticceria Porta Reale, nella strada parallela al corso alle spalle del comune la pasticceria da Costanzo, dove cannoli, sfogliatelle e granite con gelato sono super i migliori della zona (da provare il gelato al gelsomino o la granita al limone il famoso femminello siracusano). Come ristoranti io vi consiglierei Al Giglio di fronte la pasticceria da Costanzo, locale molto alla mano dove le pietanze sono buone, abbondanti ed economiche. Amici di Noto ci hanno consigliato anche altri locali (Trattoria del Carmine, il Gattopardo) ma la sera a Noto non essendoci la brezza marina fa caldo e quindi abbiamo preferito cenare in località marittime. La sera arriviamo al B&B da Salvatore a lido di Noto, qui gentilissimi i familiari di Salvatore ci accolgono e ci danno molte utili informazioni. Accanto al B&B vi è un mini market a gestione familiare, diverrà nei giorni seguenti il nostro punto di riferimento quotidiano per l’acquisto di ottimi panini farciti, frutta, bevande ed altre specialità da portare in spiaggia per pranzo. Da segnalare la pizzeria Baglieri, buona la pizza e a basso prezzo gli altri ristoranti sono molto turistici e cari. 9° giorno: Oasi di Vendicari spiaggia di Eloro 10’ da lido di Noto, Marzamemi 30’ Le giornate all’oasi sono di totale relax, la macchina viene fatta lasciare in appositi parcheggi a pagamento e poi si prosegue a piedi verso la spiaggia prescelta. La sabbia è fine color ocra bellissima, l’acqua è cristallina e caldissima la macchia mediterranea che circonda la spiaggia è lussureggiante. L’assenza di costruzioni, il divieto per i natanti di approdaree la pulizia della spiaggia rendono quest’oasi esotica. Le spiagge di Eloro sono due e si raggiungono in 5 o dieci minuti, la seconda più piccola e meno frequentata è un piccolo paradiso, rimaniamo in spiaggia sino alle sei. Per cena andiamo a Marzamemi, un piccolo e bellissimo paesino di pescatori, pieno di locali e bancarelle il più frequentato della costa. Consigliamo qui la cena o al Giramapao oppure al Boccone, da assaggiare assolutamente la specialità del luogo la cremolata di frutta fresca, una granita composta al 100%da frutta fresca senza aggiunta di acqua (provate il gusto gelsi o ai fichi). I ristoranti a Marzamemi applicano i listini più cari di tutto il tour probabilmente perché questa parte di costa è molto frequentata. Qui vi sono anche due ex tonnare ove potete comprare molti prodotti tipici locali a buon prezzo: pesce spada affumicato, tonno, pomodorini secchi di pachino, cioccolato di Modica, pistacchi di Bronte, mandorle di Avola, bottarda, sugo alle sarde, pesto ai pistacchi, pasta di mandorle ecc. 10° giorno: Siracusa 38 km. 30’ Oggi visitiamo la città di Archimede, l’anfiteatro romano (9-18), l’orecchio di Dionisio,il teatro Greco, (le Latomie sono chiuse per crolli), l’isola di Ortigia con il tempio di Apollo ed il castello, la fonte Aretusa, il bellissimo duomo. La mia famiglia oltre ad aver apprezzato tutti i siti è rimasta molto colpita dalla bellezza della città nel suo insieme. Da segnalare: (ristorante la finanziera tr. Di corso Gerone via Ierone) (pasticceria Midolo corso Umberto) (fornaio Marchese in piazza S. Lucia) (il negozio di prodotti di bellezza marchio Ortigia vicino la piazza Archimede). 11° giorno: Capo Passero isola delle correnti 38 km. 45’ Oggi ci dirigiamo all’estremità sud della Sicilia, il viaggio è piacevole, si attraversano tutte le coltivazioni del famoso pomodorino di Pachino nelle sue due varietà: il tondino ed il datterino, seguiamo le indicazioni isola delle correnti e decidiamo di parcheggiare al Cabana da zio Pino ( 3 euro ). La spiaggia è molto bella e delimita la congiunzione dei due mari, attraversando un piccolo molo diroccato si arriva al faro di isola delle correnti, questa piccola isola non presenta particolare attenzioni se non la presenza di piccoli affioramenti di zolfo. La spiaggia di capo Passero è di sabbia e ad un certo punto si frastaglia con la presenza di rocce di origine vulcanica che creano un clima di relax inimmaginabile. Da provare la granita di mandorle dello zio Pino. 12° giorno: Oasi di Vendicari spiaggia di Calamosche 15’ Seconda spiaggia di Vendicari per raggiungerla fare attenzione alle indicazioni dipinte sui cigli stradali. Una volta svoltato dalla statale si prosegue per una strada non asfaltata e si parcheggia la macchina all’interno dell’agriturismo Calamosca, dove si mangia abbondantemente con poco. Lasciata la macchina si entra a piedi nell’oasi e dopo venti minuti di passeggiata si arriva a Calamosche, la fatica viene subito ricompensata dalla bellezza del luogo e dalla limpidezza dell’acqua. Restiamo sino a sera ritorniamo in parcheggio, facciamo la doccia (libera a disposizione dei clienti) e decidiamo di onorare la tavola immersi nel silenzio della campagna. 13° giorno: Marina di Ragusa 1h 30’ Abbiamo molte aspettative per queste molto decantate spiagge torniamo quindi nella bella Ragusa. Purtroppo rimaniamo delusi, la presenza lungo tutta la costa di fabbricati o stabilimenti che deturpano il paesaggio (dopo aver visto le oasi siamo divenuti molto esigenti) l’acqua non troppo pulita, l’affollamento e la lontananza ci fanno desistere dal programmare una nuova incursione in questi luoghi. 14° giorno: Capo Passero torniamo a Capo passero, ci è molto piaciuto decidiamo quindi di ripetere l’esperienza. La sera rientrando ci fermiamo in una fattoria che costeggia la strada e compriamo i pomodorini secchi per fare la conserva sott’olio. La signora è gentilissima e dopo avermi fatto assaggiare diverse varietà ci saluta calorosamente. La sera decidiamo di vedere Avola, la cittadina è molto graziosa ma vuota, torniamo quindi a Noto dove la movida prosegue sino a tardi. 15°,16°,17° giorno: Oasi di Vendicari ultimi giorni prima del rientro, all’unanimità dopo aver visto le spiagge di: San Lorenzo e lido di Noto (troppo affollate per i nostri gusti), Marzamemi (piccole anche se caratteristiche), decidiamo di trascorrere questi ultimi giorni all’interno dell’oasi per imprimere bene nella memoria il ricordo della limpidezza della calda acqua marina, del colore azzurro del cielo e delle carezze del sole mitigato dal leggero vento sempre presente.