Sicilia Estate 2007, Palermo e Ragusano
Con il risparmio ottenuto sul costo del volo abbiamo deciso di noleggiare l’auto. A febbraio, con enorme anticipo, noleggiamo attraverso la Locauto una Renault Megane Grandtour ad un prezzo più che buono (750 € per 20 gg, mantenendo la franchigia su furto e danni). Se avessi prenotato più avanti avrei speso circa 300 € in più.
Arrivati a Palermo dopo un’ora e un quarto di volo ritiriamo i bagagli e ci dirigiamo a piedi verso il centro noleggio che si trova a circa 500 metri dall’aerostazione. Vi era anche la possibilità di una navetta ma c’erano molte persone in attesa.
Sbrighiamo abbastanza rapidamente, con il simpatico addetto Locauto, le formalità di ritiro auto (la fila era tutta per i noleggiatori più rinomati), carico il navigatore portato da casa e ci dirigiamo verso la nostra prima meta dove abbiamo prenotato 4 pernottamenti: MONDELLO.
Il navigatore mi porta senza problemi al B&B Mondello al Baglio situato proprio a 200 metri dalla piazza principale di Mondello. Purtroppo non c’è possibilità di parcheggio ed una volta scaricati i bagagli vado alla ricerca del parcheggio pubblico indicatomi dal titolare della struttura.
Non è proprio a due passi, comunque lascio l’auto e m’informo delle modalità di pagamento dei successivi giorni e scopro che non vi è la possibilità di pagare qualche giorno anticipatamente e che aprendo lo stesso al mattino presto devo andare appena aperto a pagare altrimenti sarei passibile di multa…Quindi sveglia presto se non si vuole rischiare! Torno al b&b, è stato ristrutturato da poco, la camera che ci danno è carina e soprattutto è climatizzata (quanto sarà utile nei giorni successivi!!). Buona anche la prima colazione e staff, con proprietario in primis, amichevole e disponibile senza eccessive confidenze. Abbiamo pagato € 120 a notte con prima colazione. A mio avviso un buon rapporto qualità prezzo tenuto conto della centralissima ubicazione, dell’arredamento e del fatto che eravamo in quattro. Il pagamento del saldo deve esser fatto in contanti.
Il tempo di prendere possesso della camera, tirar fuori qualcosa dalla valigia, infilarsi il costume e via. A 300 metri c’è la spiaggia libera dello spettacolare golfo. Alle 11.30 ero ancora a Torino e alle 17.30 sono in acqua a fare il primo bagno stagionale a Mondello, mi sorprendo ancora come un bambino di quanto le distanze e i tempi a volte siano solo un ostacolo mentale (beh forse anche economico…).
La spiaggia non è che sia il massimo della pulizia a dir la verità, c’è sicuramente un’umanità molto varia e questo contribuisce ad un generale scarso senso civico. Il mare è come me lo aspettavo cioè azzurro chiaro, bellissimo.
Facciamo merenda in un chiosco al limite della spiaggia, non mi dilungherò sulla bonta dei cibi che abbiamo trovato ovunque durante tutto il soggiorno, ricorderò per sempre con piacere che a mondello ho mangiato per la prima volta il pane ca meusa… Purtroppo Mondello è stata per me una delusione dal punto di vista “turistico”. Mi aspettavo una località maggiormente di tono ed invece se facciamo la tara del mare azzurrissimo e della spiaggia bianca (ma non proprio pulitissima) resta ben poco. Una piazza dove si affaccia qualche rosticceria, due bar pasticcerie, parecchi ristoranti e pochissimi negozi. Sinceramente non sapevo cosa aspettarmi ma essendo Mondello molto rinomata pensavo di trovare ad una zona pedonale piena di negozi e di passeggio ed invece molto traffico e passeggiata sul lungomare poco o male illuminata, il degrado sembra essere dietro l’angolo, probabilmente avevo aspettative diverse.
Il giorno dopo (domenica) decidiamo di restare a Mondello e fare vita da spiaggia. La maggior parte degli stabilimenti e delle cabine è affittata per l’intera stagione. Su consiglio del titolare del b&b ci dirigiamo verso uno dei pochi varchi aperti ai bagnanti di giornata (escludendo i 300 metri di spiaggia libera nei pressi della piazza), facciamo circa 10 minuti di coda e riusciamo ad ottenere un ombrellone e due lettini per la giornata (25 €). Siamo un po’ stipati, non dimentichiamo che è domenica. Siamo proprio vicini al famoso stabilimento inaugurato nei primi decenni del secolo scorso. Nessun chiosco per fare pranzo nei pressi, prendiamo una delle numerose navette gratuite che ci riporta in centro, non senza aver lasciato gli asciugamani sui lettini che ci daranno più tardi diritto a riavere l’ombrellone ed i lettini che altrimenti sarebbero stati immediatamente affittati ad altri.
Decidiamo che le prossime 48 ore le dedicheremo a visitare Palermo. La nostra intenzione per il giorno dopo è quella di prendere l’autobus che porta in centro e lasciare la macchina, che nel frattempo, per evitare levatacce, ho lasciato a 15 minuti a piedi dal b&b in una zona non a pagamento, a Mondello.
Il lunedì mattina apriamo la porta della nostra camera che dà sul cortile e c’è una inaspettata sorpresa: 42 (quarantadue) gradi ed un vento caldissimo e secco. Ci diranno gli abitanti del luogo che loro stessi non ricordano una cosa del genere, è la prima ondata di calore che colpisce il sud italia questa estate.
Restiamo indecisi sul da farsi, non si può neanche cercare refrigerio in spiaggia perché il vento alza la sabbia e perché comunque il caldo è veramente insopportabile.
Rimandiamo il giro di Palermo città al giorno successivo sperando invano che la temperatura scenda. Decidiamo di prendere la macchina e andare a Monreale. Non descriverò la bellezza del Duomo perché certe sensazioni devono essere vissute in prima persona. Lasciamo la macchina in un parcheggio a circa 500 metri dalla chiesa, purtroppo a causa del caldo, nel frattempo il termometro segna 44.., non facciamo un giro nel paese e dopo la visita alla chiesa torniamo a Mondello dove passiamo tutto il pomeriggio in camera in compagnia del climatizzatore e del televideo che ci aggiorna sulle temperature. Verso le 19 comunque usciamo e decidiamo di andare in spiaggia e fare un bagno. Per la prima volta in vita non ho sentito il bisogno di asciugarmi al termine del bagno perché all’uscita ero già asciutto! Incredibile! Il giorno dopo purtroppo la temperatura non scende, per noi è comunque l’ultimo giorno in zona. Decidiamo quindi di andare lo stesso a Palermo nuovamente con la macchina, cosa che sostanzialmente sconsiglio tenuto conto della difficoltà di trovare parcheggio e dello stile di guida, al quale comunque mi sono rapidamente adattato, un pò anarchico del guidatore in Sicilia in genere.
Sono comunque munito di cartina stradale (non fidatevi del solo navigatore) e avevo dato un’occhiata su internet prima di partire, dopo aver vagato per circa 20 minuti riesco a parcheggiare nei pressi del Palazzo dei Normanni vicino la Porta di Castro.
Purtroppo il caldo condiziona pesantemente il nostro itinerario e vedremo solo una parte di ciò che ci eravamo prefissati. Saltiamo la cappella palatina che sappiamo essere in ristrutturazione, comunque correttamente agli ingressi la cosa è segnalata. Ci dirigiamo verso la Cattedrale, c’è un matrimonio e dobbiamo aspettare per fare il giro completo, nel frattempo visitiamo le tombe reali.
Usciti ci dirigiamo lungo il Corso Vittorio Emanuele tra bei cortili ed alcuni edifici che definire fatiscenti è un eufemismo ed arriviamo ai famosi Quattro Canti, andiamo verso la bellissima chiesa della Martorana, anche qui c’è un matrimonio, comunque riusciamo a vedere sufficientemente bene i famosi mosaici.
Usciti torniamo sui nostri passi ed andiamo a mangiare (bene) in un locale segnalato dalla guida dello slow food in Piazza Bologni, qui incapperemo in un black out di un’ora abbondante che, a rotazione, paralizza la città. La sera ci sarà il black out durante la cena a Mondello… La nostra famiglia è relativamente abituata a girare a piedi per le città, non ci spaventa camminare, tuttavia oggi le condizioni climatiche sono veramente proibitive. Decidiamo di tornare verso la macchina, ripassiamo ancora una volta in Cattedrale e vediamo dall’esterno S. Giovanni degli Eremiti, dall’esterno perché correttamente il custode ci informa che l’interno è completamente spoglio per ristrutturazione.
Torniamo a Mondello dove abbiamo ancora il tempo per fare il bagno nelle sue spettacolari acque.
Il giorno dopo (mercoledì) partiamo dopo colazione un po’ dispiaciuti di non aver visto Palermo come volevamo. La nostra destinazione intermedia è la Villa del Casale a Piazza Armerina.
Arriviamo verso la tarda mattinata dopo aver lasciato il mare ed esserci addentrati attraverso l’autostrada nei collinari e spopolati paesaggi dell’interno della Sicilia. Il traffico è stato praticamente inesistente.
Visitiamo la Villa con i suoi celeberrimi mosaici, la Villa è ancora in ristrutturazione e si vedono all’opera i resauratori, si cammina lungo pensiline in acciaio e plexiglass che in giornate calde come queste diventano una sorta di sauna.
Dopo aver mangiato (bene) nel solito risto slow food a 1 km dalla Villa, partiamo per la nostra meta finale, quella che ci ospiterà per il resto del soggiorno: Donnalucata, frazione marina del comune di Scicli (RG).
Imposto il navigatore e si parte, subito si sommano imprecisione del navigatore ad assenza od incuria, purtroppo costanti per il resto del soggiorno, di segnali stradali. Al terzo tentativo prendiamo la deserta statale in direzione Gela. Arrivati poco dopo Gela decidiamo di “forzare” il percorso suggerito dal navigatore e optiamo per la strada litoranea che attraversa Scoglitti, Camarina, Punta Secca, Marina di Ragusa. Incontriamo spiagge deserte e larghe, l’interno è un susseguirsi di serre, qui la frutticoltura è sviluppatissima.
Ci avviciniamo finalmente alla nostra meta. Una meta trovata grazie alla bacheca del sito!! I simpaticissimi e cortesissimi oltre ogni immaginazione Rita e Daniele ci hanno affittato il piano terra della loro casa al mare (al primo piano ci sono loro). Non basterebbero molte pagine per descrivere la loro estrema disponibilità e cortesia mostrata attraverso tanti piccoli e grandi gesti. Li ringrazio ancora per come siamo stati trattati. Per la prima volta oltre l’aspetto turistico-balneare in questa vacanza c’è anche stato un importante aspetto umano.
La casa si trova a 3 km dal centro di Donnalucata immersa tra le serre a 100 metri dalla spiaggia che si potrebbe definire, quasi a ragione, privata. Spiaggia di sabbia con frangiflutti che creano piccole insenature, a breve distanza c’è uno stabilimento balneare. Qui gli spazi sono immensi e se avete la fortuna, come noi, di fare le vacanze fuori dai periodi di altissima stagione potrete godere, se ricercate quello e non sfrenati divertimenti, di calma e quiete.
Nei giorni successivi abbiamo alternato mare a visite ad alcuni centri del famoso Barocco del Val di Noto. SCICLI: E’ stato il nostro comune di riferimento. Bellissimo!! Un centro storico tutto da vedere, ogni palazzo, ogni via presenta un fascino particolare specie la sera. Raccomando un ristorante posto proprio di fronte al comune, si mangia bene e sicuramente a buon mercato in un ambiente tra i più suggestivi che io ricordi. Ci torneremo, eccome se ci torneremo! MODICA: Anche qui un po’ di approsimazione nei segnali turistici, bello il duomo di S. Giorgio e spettacolare (e faticoso) arrivarci percorrendo la scalinata da corso Umberto. Anche qui è bello girare senza una meta precisa, si passa anche davanti la casa di Salvatore Quasimodo.
RAGUSA: Abbiamo seguito il consiglio di Daniele ed abbiamo lasciato la macchina ad Ibla nei pressi del giardino risparmiandoci un po’ di scale. Siamo stati solo ad Ibla arrivando fino a S. Maria dell’Idria. Ibla è veramente molto bella, anche qui si sta molto con il naso all’insù per ammirare palazzi, balconi, scale. Bello il Duomo. Anche qui mangiato strabene, le porzioni sono sempre abbondanti, il ristoratore quasi si è scusato..
NOTO: Il posto peggiore per ciò che concerne la segnaletica. Abbiamo parcheggiato all’interno del campo sportivo all’inizio della via principale. Siamo stati fortunati perché la Cattedrale era stata riaperta un mese prima del nostro arrivo. Bella la via principale completamente pedonalizzata e belle le atmosfere che si assaporano di sera, purtroppo Ragusa, Siracusa e Modica non le abbiamo viste di sera. SIRACUSA: Abbiamo comodamente parcheggiato nei pressi della posta all’imbocco della penisola di Ortigia. Abbiamo girato a piedi tutta la penisola vedendo i principali monumenti. Bella la Piazza del Duomo e molto bello l’interno del Duomo. Dopo un buonissimo spuntino in uno dei numerosi bar del centro ci siamo diretti in macchina verso la zona archeologica. Bello e singolare il famoso Orecchio di Dionisio.
POZZALLO: Nulla dal punto di vista architettonico ma bellissima la spiaggia delle Pietre Nere e quella solo pochi km dopo sulla strada per Pachino, una distesa credo di 10 km con dune e arbusti fin quasi in riva al mare con scarsissima presenza umana. Fantastica! Purtroppo tra mare e città d’arte arriva troppo presto venerdì 13 luglio. Salutiamo con un po’ di tristezza Rita Daniele e le loro simpatiche bambine e partiamo per tagliare nuovamente la Sicilia, il nostro volo è previsto alle 14.30 e dobbiamo anche riconsegnare l’auto. Arriviamo in orario nonostante una mega coda sulla circonvallazione di Palermo. L’addetto al ritiro, lo stesso che c’era al nostro arrivo, ci chiede come ci siamo trovati e se ritorneremo in sicilia. La stessa domanda ci era stata fatta dal benzinaio prima di partire da Donnalucata, naturalmente la mia risposta è con convinzione affermativa. Faccio ancora in tempo a degustare due mega cannoli prima della partenza… In conclusione posso dire che la vacanza è stata positiva tranne per la parte climatica durante la permanenza a Palermo e forse per qualche giornata ventosa di troppo a Donnalucata. Non abbiamo avuto problemi di nessun tipo, non abbiamo mai avuto la sensazione di sentirci insicuri. Tutte le persone con le quali siamo venute a contatto sono state molto cortesi e disponibili, sicuramente molto più cortesi e disponibili di quelle che avevamo trovato durante la nostra vacanza a S. Vito lo Capo nell’estate 2004. La zona del Ragusano nonostante sia turisticamente in espansione probabilmente non ha ancora quella reazione nei confronti del turista tipica di chi è già arrivato e può permettersi di prendere a pesci in faccia chi in fondo apporta reddito. Speriamo continui così. Purtroppo non siamo riusciti a vedere tutto quello che avevamo in mente, il mare è molto bello ed invoglia a restare, le viabilità non è il massimo e quindi anche distanze nell’ordine degli 80-100 km possono diventare un po’ dispersive in termini di tempo. Forse è meglio così, chissà cosa potrebbe diventare quella zona in preda ad un turismo di massa senza regole. Vorrà dire che avremo qualche buon motivo per ritornare. Concludo con una piccola annotazione sperando di non offendere i guidatori che guidano in sicilia. Se decidete di affittare un auto pensate a fare la copertura totale dei danni perché la guida è generalmente pessima e il rischio di incidenti è alto. Ringrazio Rita e Daniele per ogni loro gentilezza e ringrazio chi ha avuto la pazienza di leggere tutto questo diario fino in fondo.
Un cordiale saluto Acromion