Sharm el Sheikh… non solo mare
L’indomani affrontiamo il buffet della colazione: a prima vista non siamo molto convinti, ma riusciamo a destreggiarci tra dolci strani e la colazione è fatta. Il minibus ci porta in spiaggia: qui abbiamo a disposizione un ombrellone e lettini. Questa mattina è possibile prenotarsi per un corso di sub, naturalmente dopo una veloce prova in piscina, del resto il Mar Rosso è ricco di fauna unica e meravigliosa! Non aspettiamo oltre e ci tuffiamo subito in mare con pinne, maschera e boccaglio per fare un po’ di snorkeling: ci sono delle sorprendenti meraviglie nascoste nel Mar Rosso, specialmente la barriera corallina è un’esplosione di luci e riflessi. Pesci di tutti i colori entrano ed escono dai piccoli rifugi forniti dalla barriera, creando uno spettacolo unico. L’acqua poi è straordinariamente limpida! La mattinata scorre via in un attimo, travolti come siamo da tanta meraviglia. Rientrando in camera, troviamo una sorpresa: con i nostri asciugamani, gli addetti alle camere hanno fatto due cigni ed un pavone, la cui ruota è formata da un mio pareo colorato che avevo lasciato in camera. Dopo pranzo optiamo per un po’ di relax in piscina ma poi torniamo in spiaggia da cui parte una lunghissima passerella dentro l’acqua, che si percorre a piedi ondeggiando fino a giungere un bel po’ avanti. I pesci sono tantissimi e spiccano nell’acqua trasparente! Questa sera dopo cena, ci aspetta la prima escursione per una notte di… spese! Il pullman ci attende e quindi andiamo. Per prima cosa la nostra guida ci porta a vedere la Moschea di Mubarak, che si trova nella località turistica di Naama Bay. Non è possibile accedere al suo interno, ma si possono scattare foto dai due portoni principali. E’ una moschea di recente costruzione, con un alto minareto illuminato e belle colonne di marmo di Carrara, dedicata al capo di stato Mubarak. L’interno è meraviglioso, con pietre preziose, ori e dipinti; il lampadario centrale ha qualcosa di molto familiare per noi italiani, infatti è stato realizzato in vetro di Murano. Torniamo al pullman per andare a fare acquisti a Sharm Vecchia. L’Old Market è un centro commerciale pieno di negozi: qui veniamo letteralmente presi d’assalto dai venditori, che vorrebbero venderci di tutto. Contrattare è obbligatorio, ed anche noi rispettiamo la tradizione, cercando di strappare il prezzo migliore, anche se immaginiamo che ormai si tratta solo di una forma di folclore: in fin dei conti sappiamo di pagare il prezzo stabilito, senza tanti sconti come vogliono farci credere. La notte da sogno prosegue lungo il Boulevard Principe del Bahrain a Naama Bay, dove luci e suoni si mescolano alla notte, mentre una folla di gente passeggia tranquillamente, nonostante l’ora tarda. Abbiamo un po’ di pacchetti che contengono regalini per noi, per amici e parenti: siamo piuttosto soddisfatti dopo le contrattazioni che ci hanno impegnato non poco, ma che sono state divertenti. Non sono mancati gli acquisti all’Hard Rock naturalmente, come è d’obbligo per noi. Per finire, la guida ci porta al Casinò, dove facciamo una puntatina… senza vincere nulla, forse perchè siamo fortunati in amore?
Stanchissimi, rientriamo in albergo.
Ecco un nuovo giorno!
Dopo un’abbondante colazione questa mattina ci fermiamo un po’ in piscina perchè ci sono gli animatori, alcuni e quali si sono vestiti da donna e vanno in giro ad importunare gli uomini. Approfittiamo per scattare foto in allegria, poi scendiamo in spiaggia, per ammirare ancora i pesci del Mar Rosso, che guizzano nell’acqua trasparente. Quanti e che colori! La giornata oggi è di relax completo, mentre per questa sera è prevista una cena a base di pesce con spettacolo tipico. Ecco il nostro tavolo prenotato e mentre gustiamo dell’ottimo pesce arrosto, ammiriamo dei bravi ballerini e cantanti ben preparati, ma rimaniamo senza fiato davanti all’esibizione dei Dervisci rotanti. Lo spettacolo è sorprendente perchè questi ballerini ruotano su loro stessi per lungo tempo, mentre la loro ampia gonna colorata si gonfia e viene sollevata e abbassata ritmicamente a formare un turbinio di sfumature multicolori. Siamo a bocca aperta per lo stupore e lo spettacolo ci cattura totalmente. Anche la sera dopo si replica lo spettacolo dei Dervisci rotanti, anche se più breve e ne siamo contenti.
L’indomani, siamo al 9 ottobre, ci attende una giornata di escursioni molto interessanti ed impegnative. Attraversiamo il deserto del Sinai per giungere al Monastero di Santa Caterina. Capita di scorgere un po’ di vita anche tra sabbia e rocce e la Valle delle Gazzelle è un luogo di sosta per i turisti. Qui veniamo circondati da un nugolo di bambini che ci offrono ricordini di pietra e chiedono “bum bum”, cioè la gomma da masticare, come ci spiega la guida. Paesaggi diversi si aprono ai nostri occhi e prima di arrivare al Monastero, dobbiamo passare ben quattro posti di blocco della polizia, che sale sul pulmino,dà un’occhiata, parla con la guida e per fortuna si prosegue. Non è molto rassicurante questa situazione, sono proprio dei brutti ceffi e per di più armati. Giungiamo finalmente a destinazione dopo quasi tre ore di viaggio. Saliamo verso il monastero che si trova a 1500 metri di altezza, alle pendici del monte Sinai ed è il più antico monastero cristiano ancora esistente. La guida ci dice che qui sono conservati scritti antichissimi che formano la più vasta biblioteca di testi antichi bizantini, dopo quella del Vaticano a Roma. Il Monastero è circondato da mura alte fino a 15 metri con un tratto ancora originale. Pian piano, tra la ressa, riusciamo ad entrare anche noi e visitiamo l’ossario, il pozzo di Mosè ed il “roveto ardente”, il cui arbusto è tutt’ora miracolosamente verde e vegeta regolarmente. Con un solo colpo d’occhio abbiamo davanti a noi i simboli delle tra grandi religioni: il Cristianesimo con la chiesa, l’Islam con la moschea e l’Ebraismo con la sinagoga, il tutto racchiuso dalle alte mura; inoltre la guida ci spiega che secondo la tradizione del monastero, le campane della chiesa della Trasfigurazione, dall’alto del campanile, ogni mattina battono 33 rintocchi, simboleggiando gli anni di Cristo, per annunciare un nuovo giorno. Per il pranzo ci dirigiamo in un ristorante al paesino di Santa Caterina e quindi riprendiamo il viaggio per una nuova tappa: Dahab. Qui abbiamo del tempo libero per fare acquisti e girare un po’ per fare foto. Dahab è una cittadina che sorge su un promontorio che delimita due baie con una sabbia finissima color oro. Infatti nella lingua beduina, “dahab” significa “oro”. Riprendiamo la via del ritorno che è ancora abbastanza lunga, siamo infatti a circa 90 chilometri dall’albergo. Questa sera andiamo a dormire piuttosto presto perchè per l’indomani abbiamo la sveglia prestissimo: alle 4 è una levataccia, però ci aspetta qualcosa di indimenticabile. Un’uscita in “quad” è un’occasione unica per esplorare il deserto e per assistere al sorgere del sole tra le dune dorate. La guida si è raccomandata:scarpe chiuse, pantaloni, occhiali da sole e kefia, il tipico fazzoletto che copre bocca e naso. Guidare questa specie di “trattorino”, non è poi così difficile e facciamo subito pratica. Siamo partiti col buio, nel silenzio del deserto, rotto solo dal rombo dei “quad”; piano piano la notte lascia il posto al primo chiarore e circondati da grandi alture rocciose, assistiamo al sorgere del sole tutti in silenzio. E’ uno spettacolo che merita l’assoluto rispetto: è un incanto!
Alle 5.30 il sole fa capolino dai monti e un ’emozione forte ci pervade mentre respiriamo a fondo l’odore fresco del deserto. Che esperienza! Non dimenticherò mai questo momento! Risaliamo sui “quad” e tutti in fila indiana ci dirigiamo in un villaggio di beduini, dove ci hanno preparato il tè caldo. Rientriamo in albergo per un’altra giornata di relax e di sonno sul lettino, sognando l’alba nel deserto. La giornata scorre meravigliosamente lenta; per la sera è stata organizzata una festa in spiaggia, con musica e balli. Naturalmente non manchiamo a questo appuntamento molto divertente. Siamo così arrivati all’11 ottobre, ultimo giorno di questa indimenticabile vacanza: domani si torna a casa. Ci godiamo quest’altro giorno tra piscina e mare e la sera ancora uno spettacolino tipico ed un buon
drink fino a tardi perchè è un peccato andare a dormire con questa serata fresca e rilassante ai tavoli del bar. Abbiamo tante foto da riportare a casa, ma soprattutto tanti bei ricordi impressi nella mente: sicuramente non dimenticheremo l’avventura nel deserto, quando con il sorgere del sole ci siamo sentiti rilassati ed in pace con il mondo intero. Questa bellissima sensazione la porteremo sempre con noi, insieme ai tanti altri bei ricordi di questa vacanza.