Sharm el Sheik, Coral beach Montazah

Siamo stati due settimane a Sharm el Sheik, al Coral beach Montazah, un hotel della catena Rotana. Abbiamo prenotato con un’agenzia Blu vacanze e siamo partiti da Orio al Serio il 23 settembre 2007. Trovare il parcheggio convenzionato è stata veramente un’impresa, venendo da Treviglio non abbiamo trovato nessuna segnalazione, né...
Scritto da: Virgilio Ferrar
sharm el sheik, coral beach montazah
Partenza il: 23/09/2007
Ritorno il: 07/10/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
Siamo stati due settimane a Sharm el Sheik, al Coral beach Montazah, un hotel della catena Rotana. Abbiamo prenotato con un’agenzia Blu vacanze e siamo partiti da Orio al Serio il 23 settembre 2007. Trovare il parcheggio convenzionato è stata veramente un’impresa, venendo da Treviglio non abbiamo trovato nessuna segnalazione, né all’aeroporto né nelle vicinanze. Alle 4 del mattino ero quasi disperato, ma comunque siamo riusciti a trovarlo. Il pulmino ci ha portati all’aeroporto e abbiamo avuto il secondo problema: trovare l’area gruppi. Non avrei mai pensato di cercarla all’esterno dell’aeroporto. Possibile che sia così difficile mettere quattro cartelli indicatori?! Arrivati comunque senza problemi a Sharm all’uscita di quell’aeroporto siamo stati assaliti dal solito facchino improvvisato che voleva a tutti i costi portarci le valige; non era la prima volta che andavamo in Egitto e così abbiamo rintuzzato agevolmente l’attacco. Il personale Going ci ha individuato e guidato velocemente ai pullman diretti ai vari hotel. Giunti in albergo poco dopo mezzogiorno l’abbiamo trovato molto confortevole e pulito. Una stanza molto ampia con due letti quasi matrimoniali, un ampio bagno con una doccia enorme e una pulizia impeccabile sia nell’ambiente che per quanto riguarda la biancheria. Le valigie ci sono state portate velocemente in camera e abbiamo potuto recarci subito al ristorante. Alla sera riunione esplicativa dove ci illustrano ampiamente le escursioni possibili, ma nessuno ci dice dove sono bagno turco, sauna eccetera. Evidentemente le escursioni sono più importanti. Altra cosa che non ci è stata detta, molto importante a nostro parere, è che il braccialetto che ci è stato messo al polso, di colore blu, ci dà diritto all’all inclusive (?) analcolico. Con soli 3 euro al giorno in più per persona è possibile avere quello arancio, che dà diritto anche agli alcolici locali. Lo scopriamo dopo 3 giorni e così possiamo berci una birra o un bicchiere di vino ai pasti, invece della solita acqua minerale, che pare non esistere frizzante in questo albergo. Il perché del punto interrogativo alla voce all inclusive è presto detto. A tavola, senza che noi l’avessimo chiesta, ci viene portata una spremuta di frutta, ottima, e dopo averla bevuta ci viene portato il conto di 15 lire egiziane (2 euro). Noi pensavamo che fosse analcolica, evidentemente ci sbagliavamo! Finito il pranzo al bar chiediamo un caffè e, anche questo analcolico ci sembra, costa 2 euro. Evidentemente all inclusive analcolico in Egitto ha un significato diverso che da noi; le agenzie dovrebbero però essere corrette e specificarlo nel contratto. Noi ci siamo un po’ sentiti presi in giro. La spiaggia è molto ampia, curata e pulita, con teli da mare che vengono cambiati tutti i giorni. Ci sono confortevoli lettini e ombrelloni per tutti. Un pontile, lungo una cinquantina di metri, ci porta direttamente dove termina la barriera corallina e ci si può immergere. Il mare è splendido, anche dal pontile si possono scorgere pesci e coralli di tutti i colori … un incanto. L’acqua è profonda una decina di metri; purtroppo chi non sa nuotare deve fare una passeggiata di un quarto d’ora per raggiungere una piscina naturale con fondo sabbioso dove chiunque può fare agevolmente il bagno. In testa al pontile c’è un bagnino molto gentile che controlla, oltre che la sicurezza dei bagnanti, anche che nessuno cammini sulla barriera. È intatta in questa zona, un vero acquario naturale. Ci sono due scalette da usare per entrare e uscire dall’acqua e la zona per i bagnanti è delimitata da boe, onde evitare che ci entrino i motoscafi. Meglio però uscire dalle boe ed esplorare i dintorni, ne vale veramente la pena. Ho visto, senza allontanarmi dal margine della barriera, pesci napoleone, barracuda, murene, il pesce scorpione che tutte le mattine e le sere veleggia nei pressi del pontile con il balestra picasso dalla buffa maschera azzurra e innumerevoli altri pesci coloratissimi, come i pesci angelo imperatore e reale (il più bello a mio parere), pesci farfalla, pappagallo etc. L’unico problema è il ritorno dalla spiaggia, con una salita molto ripida lunga un centinaio di metri. Ce la si fa tranquillamente, con calma alla nostra età, ma per persone con problemi di motricità (stampelle o sedia a rotelle) è senz’altro un problema che andrebbe segnalato nel depliant. Al ristorante c’è una sufficiente scelta in tutti i pasti serviti. C’è una zona verdure, cotte e crude, con antipasti vari come insalata di pollo, di pesce etc., una linea di secondi (carne, pesce e pollo preparati in vari modi) con altre verdure cotte e riso e una tavolata con i dolci più disparati, oltre che un Oriental corner con specialità locali e un tavolo con molti tipi di pane. Inoltre ci sono spesso pizza, cannelloni o lasagne e la pasta viene sempre preparata la momento. Non ne ho assaggiato e non posso esprimere giudizi; però ho visto che per averne c’era sempre la coda. Come frutta c’erano melone, guava (una specie di pera locale), melograni, banane, caki e datteri. All’entrata a mezzogiorno c’è la griglia che prepara ogni giorno specialità diverse (hamburger, pesce, hot dog etc.). I nomi dei piatti sono scritti, in inglese a volte approssimativo, fuori dal contenitore, ma non fateci molto affidamento. Ho trovato scritto “gulasch” davanti a contenitori che contenevano verdure, carne in pasta sfoglia o persino dolci, ma mai davanti ad uno spezzatino come mi sarei aspettato. Ma basta guardare cosa c’è nei contenitori o assaggiare una piccola porzione prima di servirsi. Abbiamo sempre mangiato discretamente senza morire di fame, anzi qualche chilo in più ce lo siamo guadagnato. La scelta è abbastanza vasta e qualcosa che ci piace la si trova sempre. Dimenticavo la colazione: oltre a the, caffè, latte o cioccolata, c’erano youghurt, cereali, marmellate, succhi di frutta e una serie di dolci, oltre all’angolo english breakfast con formaggi etc. Un cuoco prepara piccole crepes, uova e fritatte al momento. Se ci sono rimostranze da fare queste non riguardano i cibi, ma l’organizzazione. Mi spiego con alcuni esempi. Al mattino è difficile trovare sul tavolo le tazzine per il caffè (o the o cioccolata) e se ci sono mancano i cucchiaini. Ai pasti mi è capitato spesso di avere come posate solo 4 coltelli o 3 forchette oppure è stato dimenticato a lungo il vassoio con i rifiuti proprio attaccato al tavolo dove stavamo mangiando. Quando si sparecchiano i tavoli i ragazzi cercano di mettere tutto (piatti, bicchieri, posate e resti) su un piccolo vassoio per portare via il tutto; non vi dico quante rotture ho visto. Basterebbe un separé in un angolo dietro al quale mettere poche bacinelle in cui raccogliere il tutto. Da bere ottimi succhi di frutta (vedi poi come sono al bar) acqua (naturale) o coca; con il braccialetto arancio anche birra e vini locali che non sono male. Ci sono alcuni bar in cui si può bere, ma attenzione. I succhi di frutta quando vengono versati nel contenitore sono buoni ma, dopo numerose aggiunte successive di ghiaccio, diventano acqua colorata, allungati e senza sapore. Non mi è piaciuta l’abitudine di alcuni clienti di prendere al bar in spiaggia l’acqua minerale e usarla per inumidirsi il corpo. D’accordo che è gratis, ma mi sembra uno spreco indecente. Si prende una bottiglietta vuota e la si riempie alle docce. Al bar della piscina ogni mattina e pomeriggio viene servito un rinfresco con dolcetti e altro (non ci siamo mai stati, ne abbiamo solo sentito parlare). L’animazione c’è dalle 10.30 alle 23, con corsi (danza del ventre, stretching, ballo latino americano), tornei (freccette, beach volley, calcetto, carte) e uno spettacolino serale, a volte bello (fachiro e folklore egiziano) altre volte un po’ naif. I ragazzi sono molto disponibili ma discreti e se, come noi, non vi volete far coinvolgere vi lasciano in pace. Lo staff Going, di cui si parla sul depliant, era composto da una sola persona, però sempre presente e disponibile. La sera ci sono due navette per Nahama bay e quasi sempre, verso le 23, un ulteriore pullman per raggiungere una discoteca o un casino. In una scala da 1 a 10 direi hotel (camere, pulizia) 9, ristorante 7 (organizzazione 4), spiaggia 8 e mare 10 e lode con bacio accademico. Da parte nostra ci torneremo di sicuro, un mare così è da favola e l’albergo ci è piaciuto molto: di fronte a questo le pecche elencate evidenziate passano in secondo piano.

Un’ultima raccomandazione: i ragazzi di servizio sono molto volonterosi e guadagnano pochissimo per i nostri standard, una piccola mancia li fa felici, non dimenticatevi di ringraziare in questo modo le loro premure. Durante il viaggio di ritorno scopro che una vicina di posto ha avuto lo sconto in quanto over 60 … l’agenzia avrebbe potuto anche avvisarci; non ci è stato presentato alcun catalogo con i prezzi, supplementi o sconto possibili. Dimenticavo … al ritorno a Bergamo ritiro la macchina al parcheggio convenzionato Park to fly e sorpresa … dalla macchina mancano un paio di euro che tengo per i carrelli dei supermercati … qualche morto di fame se li è presi. Questo sistema di dover lasciare le chiavi in macchina non mi piace.



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