Sharm al Zouara
Ho prenotato un last minute su internet per lo Zouara Swan Enjoy spedendo poco meno di 500 eur a testa (eravamo in due,io e la mia ragazza), trattamento All Inclusive Soft Drinks,volo e trasferimenti inclusi.
Bene.
Preso il volo da Bologna tutto procede bene:velivolo non proprio nuovo,ma personale cordiale e arrivo puntuale a Sharm El Sheik Solita coda per controlli e visti (in tutta la zona del Sinai la polizia egiziana è numerosa, i posti di blocco sulla strada frequenti).
La struttura Veniamo quindi trasferiti all’albergo, che come sapevo era nella baia di Nabq, un poco fuori Naama, in una zona dove stanno attualmente costruendo numerosi altri alberghi e centri commerciali. Al momento lo Zouara è l’unico albergo completato nella zona e l’ultimo sulla costa.
La struttura non è il massimo,ma per la cifra spesa è nel complesso onesto.
Il personale è cortese, l’animazione un po’ troppo stressante. Gli ospiti dell’albergo sono per lo più italiani,giovani, che seguono poco l’animazione e stanno per conto loro oppure ci si conosce a gruppetti. Ci sono poi anche gruppi di inglesi che passano il tempo esclusivamente a bere poiché loro hanno l’All Inclusive con alcolici, ma non sono né ubriachi né molesti.
Le camere sono pulite,magari non curate nei dettagli e qualcosina qua e là è scollata o rotta.
I pasti quelli si che sono un problema. Dispensate pure mance al facchino e a chi pulisce la camera e 50 centesimi od 1 euro sono sufficienti. Dopo i primi giorni avrete imparato cosa evitare e cosa è commestibile. La pessima cucina non è prerogativa di questa struttura ma di tutta la zona,qualsiasi sia la categoria,fatte le dovute eccezioni ovviamente. Per quanto riguarda il trattamento All Inclusive nel resto del giorno si tratta di un vassoio di pizzette (non ottime,ma forse la miglior cosa in circolazione) in tarda mattinata sulla spiaggia e uno in piscina nel pomeriggio, mentre da bere sono disponibili Coca Cola e Sprite serviti in bottiglia, the freddo,karkadè e mango serviti dal dispenser. L’acqua è sempre fornita in bottiglie chiuse da 60cl di marca locale.
All’interno dell’albergo ci sono dei negozietti e i proprietari vi inviteranno a visitarlo e vi offriranno magari un caffé o vi regaleranno qualche ammennicolo. Alla fine sono simpatici e due chiacchiere si scambiano bene. Se sapete leggere tra le righe capirete che sono al quanto poveri e che qualche modo di lavorare con i turisti li rende dei privilegiati e tutti provengono dal Il Cairo e ci tornano per le ferie. Parlano italiano,con un imprevisto accento del sud, ma per molte cose conviene parlare in inglese,che loro dicono di conoscere perfettamente.
La spiaggia La spiaggia è distante 2km dall’albergo e i trasferimenti sono gratuiti con un servizio navetta,ovvero una piccolo van da 8 persone in cui ci sta in di più. Il tragitto è comunque brevissimo visto che spesso l’autista prende una scorciatoia.
La spiaggia è attrezzata con ombrelloni e bar. Gli asciugamani sono offerti dalla struttura,come in piscina del resto. L’acqua è bassa per alcune centinaia di metri e durante la bassa marea il mare si ritira molto. Prima di arrivare al reef, cosa tra l’altro impossibile attraverso la spiaggia dello Zouara, ci sono diversi scogli di corallo con abbondanti branchi di pesci: i primi giorni vi potreste accontentare di dare un occhiata,magari per impratichirvi con lo snorkeling ma prima o poi vorrete vedere il reef. A questo punto è conveniente fare alcuni metri di passeggiata sulla riva e raggiungere un pontile di una struttura adiacente. Il migliore sarebbe uno sulla destra,guardando il mare, che porta direttamente sul reef. Tuttavia questo pontile è a pagamento (credo circa 8 eur) e conviene anzi scendere dal pontile precedente,più corto ma gratuito e raggiungere il reef a piedi. La cosa è un po’ laboriosa ma verrete ricompensati una volta raggiunto il reef dove i pesci sono numerosi ed è davvero uno spettacolo, forse dovuto al fatto che alcuni hanno la cattiva abitudine di dare il pane ai pesci. Se mentre fate il percorso inverso è sopraggiunta la bassa marea potrebbe essere un problema perché l’acqua diventa alta pochi centimetri e si rischia di scivolare. Mettete comunque in conto che insieme ai souvenirs porterete a casa dal Mar Rosso anche taglietti e sbucciature: è inevitabile.
Tuttavia niente di serio e basta al limite qualche cerotto con un po’ di mercurio cromo, ad esempio.
Naama Bay L’albergo organizza navette dal villaggio al Naama Bay, una specie di quartiere con un sacco di negozi di vario genere,costruito per uso e consumo dei turisti. Questa navetta si paga, 3 eur andata e ritorno, e ci sono due corse. La sosta a Naama Bay dura 3 ore e vi saranno sufficienti. Prenotate in anticipo perché i posti sono limitati e i taxi costosi perché ovviamente il personale dell’albergo ci specula sopra (questo fenomeno è da considerare in ogni aspetto delle compravendite: se qualcuno ci può mangiare sopra sicuramente lo farà).
Probabilmente il primo giorno a Naama Bay sarete un po’ spaesati e i locali se ne renderanno conto. Fin dal primo metro vi bombarderanno per visitare i loro negozi e colle scuse più assurde e fantasiosi vi fermeranno fino ad offrirvi un qualche prodotto. Da parte mia una volta può essere divertente, ma poi diventa stressante e innervosisce. Tuttavia nelle altre uscite avrete imparato a comportarvi e tutto sarà più soft. I prodotti tipici sono i papiri egiziani,ma fate attenzione che non siano falsi,ovvero fatti con canna da zucchero anziché papiro, e le essenze di profumo che dicono di vendere alle profumerie francesi. Effettivamente sono del tutto identici alle marche più famose ma non so dire se si tratti di falsi di buona qualità oppure se la storia regga davvero.
Si possono poi trovare carabattole di tutti i tipi e equipaggiamenti da snorkeling. Vengono anche venduti qualsiasi tipo di prodotti contraffatti, probabilmente provenienti dalla Cina, ed anche le sigarette, che costano 8 eur la stecca, non sono ovviamente originali. Negli acquisti tenete presente che le cianfrusaglie e gli oggetti locali costano anche il 70% in meno di quanto chiedono all’inizio, mentre le cose meno locali forse un 50%. Ricordate che se tutto il mondo è paese, lì lo è ancora di più. Come disse una signora argentina, in tono scherzoso, “todos banditos”.
Le escursioni Questo argomento riguarda tutti gli alberghi Le escursioni sono diverse e vi verranno offerte al briefing serale appena arrivate all’albergo. Vi saranno proposti prezzi e orari e modalità di prenotazione. Bene. Se però andate a Naama Bay agenzie locali offrono le stesse escursioni, e molte altre, a meno della metà. Queste agenzie sono molte, alcuni con nomi italiani se volete stare più tranquilli ma tanto sono tutti egiziani, e sono sicure. I russi ad esempio usano solo quelle locali.I prezzi sono espressi in euro e dollari. Scoprirete che il dollaro è quasi cambiato a 1,1-1,2 e se avete dollari con voi vi conviene pagare con quelli. Per intenderci andare a Il Cairo costa 40eur oppure 45$ Ovviamente gli animatori vi sconsiglieranno di prenotare lì (chissà perché) ma vedrete che la voce di queste offerte si spargerà prezzo e alla fine quasi nessuno prenota escursioni in hotel. Le agenzie locali vi prendono e vi portano dall’albergo,il pranzo è incluso ma non le bevande (l’acqua tuttavia si paga,trattando,50 centesimi oppure ve ne portate 5 o 6 bottigliette dall’albergo) e vogliono una parte della quota pagata subito. Io ho visto il parco di Abu Gabul e sono andato a Il Cairo il pullman. Le guide parlavano italiano. La seconda escursione, quella ritenuta più faticosa, non lo è se si dorme un po’ in pullman,cosa non impossibile. Inoltre sul pullman ci sono due poliziotti armati e non dovrebbe esserci alcun problema. Potete così vedere le piramidi,fare un piccolo giro sul Nilo e vedere il Museo Egizio. Una escursione che va per la maggiore è la visita al parco di Ras Mohammed: costa poco,con 20 euro od anche meno ve la cavate e sembra che la barriera sia fantastica. Se non siete abili nuotatori magari fatela via terra, perché vi mare dovrete tuffarvi dalla barca e a molti il fatto che il fondale sia profondo anche 800m (così dicono) può dare fastidio,anche perché l’acqua è limpidissima e guardando in basso si vede davvero l’abisso. Via terra invece sarete lasciati sulla spiaggia dal pullman e arriverete un po’ nuotando e un po’ camminando al reef. Cosa strana: nelle escursioni si mangia meglio che in albergo, o almeno per me è stato così ma anche per persone provenienti da altre strutture.
Colgo l’occasione per salutare i due ragazzi di Isernia, la coppia di Iesolo che si è prodigata nell’aiutarmi l’ultimo giorno quando la maledizione del faraone mi ha colpito (brutta storia), la famiglia di Cesenatico e il signore coi baffi di Torino e la moglie che mi ha offerto la tachipirina.