Sharm al tamra beach
Forse la colazione era un pò scarsa rispetto al resto dei pasti ma forse, visto che sono intollerante al glutine, speravo in qualcosa di più internazionale. Pranzo e cena veramente ricchi di alternative e tutto ben cucinato e digeribile. Che dire poi della formula all inclusive, a me sembra a volte uno schiaffo alla povertà e sinceramente non ce ne sarebbe bisogno ma ho notato che tanti non la pensano così e che sono ben contenti di mangiare i vari snack offerti dopo la colazione, prima del pranzo, nel pomeriggio ecc. Ecc. Insomma uno spreco notevole.
A parte il mangiare, lo spettacolo che ci offre il Mar Rosso ci stupisce sempre: c’è un mondo sotto il pelo dell’acqua assolutamente da conoscere e anche se personalmente non sono molto esperta, basta veramente poco. Anche quest’anno ci siamo atttrezzati con muta decathlon, perchè si sta più caldi, pinne e maschera e dal pontile del villaggio accanto (quello del Tamra è sempre in costruzione!!) inizia l’avventura. Pesci pappagallo, chirurgo, farfalla, cernie, pesci ” bluette”, siringa, pesci arancioni e rossi piccolini, angelo imperatore di colori talmente sgargianti da sembrare finti e poi coralli fucsia, gialli, verdolini insomma tutto quello che ci si aspetta da un mare caraibico ma vicino casa! Tutto questo davanti alla barriera dell’albergo.
Purtroppo i primi 2 giorni sono stati di forte vento e quindi impossibile immergersi, poi per fortuna caldo e calma piatta… Tanto piatta che stranamente in mare c’è stato un giorno di forte corrente che si capiva solo una volta entrati e per me è stato uno schock perchè improvvisamente non riuscivo a rientrare alla scaletta, attimi di panico ma tutto sotto controllo e grazie al marito che mi esortava di nuotare e alla mano di un pisano (come noi!) sono sana e salva.
Abbiamo fatto poi un’escursione in barca all’isola di Tiran con il centro diving Gran Blue che è al villaggio e ne vale la pena perchè c’è una ragazza che spiega prima come comportarsi e accompagna poi in acqua le persone, una bella esperienza.
Non abbiamo fatto invece l’escursione ad Abu Galum, buco blu e Daahb per problemi di salute notturna (piccola maledizione di Tutankamon!) ma le persone che sono andate sono tornate per niente soddisfatte.
Che dire poi delle persone conosciute (intendo gli egiziani) secondo me tanti sono sempre ben contenti di parlare e confrontarsi con noi turisti e sono sempre molto gentili e disponibili, altri purtroppo sono invece diventanti insistenti e pressanti nei loro approcci e a volte un pò aggressivi nel voler convincerti all’acquisto, ma basta sempre rispondere con educazione e magari con un sorriso. Insomma a solo 4 ore di volo dall’Italia c’è la possibilità di staccare la spina al caldo del deserto (eravamo sopra i 30°) spendendo meno di una settimana bianca.
Alcune piccole note dolenti riguardano come al solito gli operativi voli che sono assurdi : partenza da Pisa alle 18,30 di domenica con arrivo al villaggio intorno alla mezzanotte quindi come considerarlo un giorno di vacanza?? ripartenza alla domenica alle 11,30 dall’albergo (dopo aver lasciato le stanze alle 9,30) quindi anche questo non è certo un giorno di vacanza e perciò in definitiva i giorni sono solo 6.
Non dico niente dell’animazione perchè non l’ho affatto seguita, ma i ragazzi mi sono sembrati molto gentili. Dimenticavo: la spiaggia è proprio piccolina niente a che vedere con le spiaggie di Marsa Alam o con le spiaggie di shark bay comunque dopo un pò ci si abitua anche se non si possono fare assolutamente passeggiate verso la destra del villaggio perchè c’è una guardia che non ti fa passare, mentre si può andare a sinistra dove il cantiere di un nuovo villaggio è sempre aperto e da li verso altre spiaggie di villaggi prevalentemente di russi. Un saluto a Alberto e Vanna conosciuti in questa vacanza e a tutti quelli che abbiamo incontrato. Al mio Franci un bacio grande per i suoi meravigliosi 5 anni e perchè ancora una volta si è dimostrato un perfetto viaggiatore.