Seychelles, spendere poco senza farsi mancare nulla
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Volo: noi abbiamo volato con Emirates, prenotando andata e ritorno qualche mese prima e spendendo quindi €504 a testa in economy, un’offerta uscita a fine dicembre. La compagnia è molto buona, l’unica “perdita di tempo” è lo scalo a Dubai. Per ricercare il volo più economico vi consigli di usare siti come Expedia mentre per prenotare andate direttamente sul sito della compagnia di cui avete scelto il volo, risparmiando le commissioni per il sito che vi ha trovato il volo.
Durata della vacanza: la durata ideale della vacanza che sembra mettere d’accordo tutti i turisti delle Seychelles è 10-14 giorni, e io consiglio di non stare solo in un isola ma dividere le notti tra le 3 diverse isole; tornando indietro non cambierei la ripartizione dei giorni: 2 giorni a Mahe, 2 a Praslin e 6 a La Digue.
Pernottamento: quello che consiglio è di prenotare solo per la prima notte a Mahe, e prima di partire di iniziare a cercare alcune guesthouse verificando la disponibilità per le notti che vi interessano e poi prenotandole sul luogo, appena arrivate nelle isole.
Valuta: una volta arrivati vi conviene cambiare almeno 200€ in rupie non alle banche ma agli uffici di cambio nei porti o dai locali. Si possono usare anche gli € ma spesso il cambio nei ristoranti, nei negozi e per i traghetti è sfavorevole. Ora vi racconto quindi il nostro viaggio.
MAHè
A Mahé abbiamo soggiornato 2 notti a “Le Chateau Bleu”, 10 minuti di distanza dall’aereoporto ad Anse aux Pins. Arrivati era il primo pomeriggio quindi abbiamo preso un bus per Anse Takamaka, a mezz’ora di distanza. Il giorno dopo giro dell’isola con un’auto noleggiata tramite il proprietario dell’hotel, a €40. Se avete come noi un giorno, il percorso per apprezzare meglio Mahé è vedere la costa est, e le spiaggie del sud, ovvero Anse Intendance, Takamaka e Anse Soleil. Proseguendo verso Nord, si incontra l’Islette, piccola e abbandonata isoletta a 100 metri dalla costa raggiungibile a piedi con la bassa marea. Occhio però a dove mettete i piedi per non essere infilzati dai coralli! Dal paese di Port Glaud c’è una strada che attraversa l’isola in direzione Victoria ma prima di prenderla siamo proseguiti lungo la costa raggiungendo il parco marino di Baye Ternay, meta di escursioni per lo snorkeling. A un certo punto la strada finisce e siamo quindi tornati indietro di pochi kilometri e, con direzione Victoria, abbiamo visitato la Tea Factory e, sempre su quella strada, da vedere è Mission Lodge, uno dei punti più panoramici di Mahe. Victoria non merita troppo tempo (a meno che ci sia il Carnevale o qualche altra manifestazione), fatevi un giretto tra il tempio indù e la riproduzione del Big Ben come abbiam fatto noi.
PRASLIN
Con il Cat Cocò si raggiunge Praslin in 1ora, informatevi bene se la barca che serve l’orario da voi scelto è quella piccola o più grande, perché spesso il mare è agitato e con quella piccola di traballa di più. Quasi metà dei passeggeri infatti vomitavano. A Praslin siamo stati 2 notti a Coco Bay Villa, a 2 minuti dalla spiaggia di Anse Vobert. Quello che ci interessa di Praslin comunque è Anse Georgette e Anse Lazio. Noi siamo riusciti ad andarci in un giorno facendo il percorso di 2 ore che le collega. Attenzione al sole, portatevi scorte di acqua! Prima di andar ad Anse Georgette comunque chiedete al vostro albergatore prenotarvi l’ingresso (naturalmente gratuito) al Lemuria Resort perché per accedere alla spiaggia bisogna camminare per il loro campo da golf. Da non perdere nessuna di queste due magnifiche spiagge. A Cote d’or si mangia bene da “La Gouloue”, cucina creola economica e se proprio non riuscite a resistere al gelato, andate a gelateria “da Luca”, gestita da 20 anni da gente del posto e non da italiani come viene pubblicizzato!
LA DIGUE
Eccoci all’ultime delle 3 Inner Islands abitate, La Digue. Tutti dicevano che è l’isola più belle e le aspettative non hanno deluso: solo qualche taxi e camioncino vicino al porto disturbano la quiete, quasi tutti invece girano in bici per quest’isola che ospita tanta bellezza di vegetazione e spiagge. A La Digue abbiamo trovato un donna del posto che sta aprendo una guesthouse e c’ha fatto un buon prezzo per una camera tripla, appena dopo il supermercato Greogorie’s, sulla sinistra, una posizone non lontana dal porta ma che si avvicina anche a Source d’Argent (l’ingresso è €4 ma la mattina verso le 8.30 noi siamo entrati senza nessuno che ci controllasse, sempre dal cancello principale)e alle 3 baie del sud senza barriera corallina, Grand Anse, Petit Anse e Anse Coco. Tra l’altro sulla strada che va a Grand Anse c’è un chioschetto di succhi tropicali, assolutamente da provare! (noi ci abbiamo fatto l’abitudine e ogni volta che passavamo di lì facevamo colazione con dei bei frullati fatti al momento). In quest’isola abbiamo noleggiato le biciclette per tutta la permanenza; più i giorni sono tanti più il costo giornaliero della bici diminuisce. La Digue bisogna girarla tutta, è piccola e in qualche giorno riuscirete ad apprezzarne tutta la bellezza. Noi siamo andati più volte negli stessi posti vedendoli a ore diverse del giorno; una volta a La Digue dovete trovare un mattino libero per fare l’escursione alle isolette vicine, ne vale veramente la pena. Noi abbiamo chiesto al porto ad un pescatore e un ragazzo ci ha portato con la sua barca a fare snorkeling a Grand Soeur (bellissimi pesci e abbiamo anche incontrato una tartaruga che ci è venuta incontro lasciandosi accarezzare) e Coco Island mentre siamo sbarcati a Felicitè andando in alcuni posti panoramici. Se non volete proprio farvi mancare l’avventura, prenotate un’escursione con una guida ad Anse Marron, noi abbiamo trovato Roland, esperto di piante segnalato dalla Lonely Planet. Dopo mezz’ora di sentiero in mezzo alle rocce con alcuni passaggi impegnativi siamo arrivati in spiaggia e ci ha preparato pesce alla griglia, salamina e frutta fresca. Da Anse Marron siamo quindi andati a Source d’Argent passando per la foresta e poi camminando in acqua. La sera a La Digue Tarosa Restaurant organizza qualcosa ma noi abbiamo preso da bere a Le Domaine d’Orangerie, sofisticato e suggestivo albergo vicino al porto dove c’era musica dal vivo. Il ristorante più famoso dell’isola è Chez Marston, ma vicino a Gregorie’s c’è un’ottima pizzeria e ristorante italiano molto più economico.
COSTI PER 3 PERSONE
Oltre al volo (€1514 in 3 persone) abbiamo speso €90 a notte a Le Chateau Bleau, €70 a notte a Coco Bay Villa e lo stesso a La Digue. L’auto a Mahé è costata €40, il bus costa 5rupie, neanche 50centesimi di €. A La Digue le biciclette una quaratina di € per 5 giorni per 3 persone, l’escursione ad Anse Marron 25€ a testa compreso il pranzo e mezza giornata in barca 50€a testa. Nei vari ristoranti si spendeva tra i 30 e i 60€ in 3. Tante volte abbiamo preso cibo al supermercato tenendoci leggeri a pranzo. Le spese più grandi sono state quelle dei trasferimenti Mahe-Praslin-La Digue e ritorno (circa 150€ a testa). Da Mahè a La Digue c’è anche una gondoletta che impiega 3 ore e mezza, informatevi, ma non ce la siamo sentiti di rischiare altro vomito. In 3 in totale abbiamo quindi speso intorno ai 3600€, una modica cifra rispetto alle cifre proposte dalle agenzie di 7 giorni in un hotel senza vedere tutto quello che abbiamo visto noi.
Bene, se avete intenzione di andare alle Seychelles, ritenetevi fortunati, non ne rimarrete delusi!