Seychelles: La Digue!

Spiagge da sogno, trekking, biciclette e ottima cucina. Se adorate la natura incontaminata, La Digue vi stregherà...
Scritto da: Diego&Sara
seychelles: la digue!
Partenza il: 25/06/2010
Ritorno il: 04/07/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Ascolta i podcast
 
Abbiamo trascorso una settimana meravigliosa a La Digue dal 26 Giugno al 3 Luglio 2010, girando in lungo ed in largo l’isola e, dunque, pensiamo di poter dare degli utili consigli a chi volesse visitarla:

1. STRUTTURE ALBERGHIERE: nell’isola ci sono 2 hotel di buon livello (Patatran e Domain de l’Orangerie) nel nord dell’isola e 1 villaggio (La Digue Island Lodge) che di solito e’ la meta obbligata dall’Italia, visto che i principali tour operator non danno alternative. Attualmente stanno ampliando il Domain de l’Orangerie (Luglio 2010) , costruendo un’area di lusso estesa fino al mare, ma i lavori difficilmente saranno conclusi prima del 2011.

2. GUESTHOUSE: ce ne sono una quindicina, e la maggior parte sono dei self-cathering, ossia non offrono servizi di cucina. La cosa può rappresentare un problema, dal momento che spostarsi dopo le 19.30 richiede le torce… una cosa divertente… ma farlo tutte le sere può diventare un problema. Inoltre l’isola non ha molti ristoranti: dalle recensioni in rete l’unico decente pare essere Zerof. Noi abbiamo alloggiato a “LA DIGUOISE”, e ci siamo trovati splendidamente. E’ una struttura relativamente grande, con un bellissimo giardino tropicale con tanto di laghetto, camere di diversi livelli qualitativi (superior, standard e 2 bungalow) ma comunque sempre più che adeguate, con condizionatori (nuovi) in tutte, piccola piscina (molto coreografica), protetta efficacemente da un bellissimo e affettuoso pastore tedesco, che potrebbe incutere un certo timore solo se non siete particolarmente amanti degli animali. Oltre ad essere molto bella, la DIGUOISE offre, per 20 euro extra a testa, la possibilità di cenare nel vostro portico, grazie ad un servizio di cucina interno gestito dalla proprietaria: si mangia benissimo con un menù diverso tutte le sere. Deve però essere chiaro che non si tratta di un ristorante vero e proprio: la cena ha un menù fisso creolo, dunque se volete fiorentina e patatine … restate in Italia e prenotatevi un agriturismo in Toscana!. La proprietaria ed il personale non parlano Italiano. Le mountain-bike (nuove) si possono affittare direttamente in loco per 7 euro al giorno. La DIGUOISE è prenotabile dall’Italia tramite Seychelles-Incanto, un’ agenzia di viaggio di Firenze con la quale abbiamo perfezionato ogni pratica via e-mail, fax e telefono: sono degli ottimi professionisti. La DIGUOISE può sicuramente essere contattata direttamente, ma non crediamo che, a conti fatti, ne valga veramente la pena. Noi abbiamo speso, tutto compreso (volo A/R, tasse aeroportuali, trasferimento A/R Mahe’-Praslin in aereo, trasferimento A/R in barca Praslin-La Digue, soggiorno (7 notti), colazione + cene incluse, assistenza sul posto e negli aereoporti, assicurazione con possibilità di disdetta fino a 24 ore prima del volo): 1880 euro. Vi abbiamo allegato un breve filmato della guesthouse in formato Divx.

3. LINGUA: in tutta l’isola si parla SOLO francese ed inglese. Probabilmente all’Island Lodge parlano anche Italiano.

4. EURO: vengono accettati in tutti i ristoranti, nei negozi e al supermercato (Gregoire’s). Il cambio abituale è lo stesso della banca (15 rupie = 1 euro). Spesso il resto è in euro, a volte in rupie. L’unico motivo valido per cambiare euro in rupie (da eseguire in una delle banche, aperte dalle 8.30 alle 13 dal lunedi al venerdi; 1 banca rimane aperta anche il sabato mattina; vi chiederanno un documento di identità e il domicilio nell’isola) è l’ingresso all’ Union Estate Park, dove praticano un cambio da furto: 100 rupie = 10 euro.

5. PERIODO: a detta dei locali, il periodo migliore è Ottobre-Marzo, ma anche Maggio-Settembre è molto bello. Nel primo c’è meno vento, dunque il mare è piatto, lo snorkeling diventa molto più facile e le uscite in barca (Coco-Felicitè) sono sicuramente più agevoli. Nel secondo c’è più vento, dunque l’umidità è più sopportabile, ma uscite in barca e snorkeling ne risentono.

6. PIOGGE e CLIMA: l’umidità è alta, le piogge sono frequenti, il sole picchia forte … d’altra parte siamo ai tropici e non potrebbe essere diversamente. Tenete presente che qui piove spessissimo, anche 4-5 volte nello stesso giorno, ma è spesso una vera benedizione: dura pochi minuti ed è una specie di vaporizzazione umida piacevole … provare per credere! A volte invece le piogge sono più insistenti e durano per l’intera giornata. In 1 settimana mettete in preventivo almeno 1 giornata così e tenetevela per acquistare souvenir e cartoline.

7. BICICLETTE: assolutamente indispensabili, prendetevele subito, appena arrivati. In genere le strutture alberghiere e le guesthouse le hanno in sede, anche se probabilmente potrete risparmiare qualcosa affittandole al porto. L’isola ha una pista ciclabile larga più o meno quanto una singola carreggiata delle nostre strade comunali, che permette di fare quasi tutto il giro dell’isola: dalla ciclabile principale partono vari sentieri sterrati che permettono di raggiungere le case interne. La parte sud dell’isola non è percorsa da ciclabili. Fino a non troppi anni fa a La Digue non c’erano autovetture private e leggerete che i trasporti venivano effettuati con carri trainati da buoi: oggi i carri (ce ne sono 2) sono solo un’attrazione folcloristica … e forse è meglio così: di sicuro i buoi non si divertivano! Oggi ci sono circa 20 automezzi circolanti in tutta l’isola, compreso l’ambulanza, il fuoristrada della polizia, il camion della spazzatura, 2-3 taxi e i pulmini degli hotel, ma la sensazione è che il parco-macchine sia inevitabilmente destinato ad aumentare, ed infatti stanno finendo di costruire un moderno distributore di carburante con tanto di autolavaggio.

8. DIVERTIMENTI: se pensate di fare qualcosa di diverso da spiaggia-relax-sole-mare .. tipo ad esempio uscire la sera per andare in qualche localino carino … evitare di venire a La Digue e risparmiatevi 2000 euro (minimo) e 16-18 ore di trasferimenti per arrivarci.

9. TELEFONI (tariffe Vodafone): la ricezione cellulare tramite rete locale (AIRTEL) è buona, le tariffe un po’ meno: 3 euro al minuto per telefonare, 2 euro per ricevere. Gli SMS partono ed arrivano (0.5 Euro), ma spesso non sono istantanei ed partono/arrivano tutti insieme dopo ore. Ricordatevi di attivare il roaming internazionale e di usare nei numeri da chiamare il prefisso +39 anche prima dei numeri dei cellulari.

10. Lasciate a casa i TELI DA MARE: occupano solo spazio nella valigia e non vi serviranno a nulla. L’umidità molto elevata (75-80%) rende lunghissimi i tempi di asciugatura e un’intera notte potrebbe non essere sufficiente. Sono molto più utili dei PAREI: si asciugano velocemente, sono leggerissimi, non occupano spazio nello zaino.

11. Portatevi da casa le SCARPETTE DA SCOGLIO. Non sono indispensabili, visto che le spiagge sono di sabbia, ma sono comunque molto utili se si vuole entrare in mare in completa sicurezza.

12. CREMA SOLARE: serve sempre, anche con il cielo completamente coperto. Non dimenticatevi che siamo praticamente all’ equatore: ci si brucia in un attimo. Se il cielo e’ completamente sereno state molto attenti: utilizzate la protezione 30, anche se siete neri come il carbone. Nuvole? Protezione 15. Bambini? Schermo totale.

13. PROTEZIONE ZANZARE: sinceramente credevamo peggio … forse siamo stati particolarmente fortunati ma non abbiamo avuto particolari problemi con le zanzare. Ovviamente comunque portatevi fornelletti, pastiglie, spray e stick di protezione. Alcuni turisti hanno avuto dei problemi con dei moscerini neri con le ali bianche, piccolissimi e bastardissimi, che possono dare veramente fastidio e ti riempiono di piccoli ponfi pruriginosi.

14. FARMACI: nell’isola c’è un micro-ospedale, dove ovviamente non vi potete certo recare per banalità tipo diarrea, punture di zanzara, congiuntiviti o altro. Inoltre Noi non abbiamo visto nessuna farmacia, dunque portate con voi TUTTO il necessario. Vi potrebbe essere utile: – Antalgici tipo Nimesulide, Aulin, Mesulid, Brufen … per piccoli traumi, cefalea, febbre – Antidiarroici: Lopemid o Dissenten – Antispastici: Buscopan o Rilaten per coliche o dolore mestruale – Antibiotici: 1 ciclo completo per 5 giorni (Augmentin o equivalente oppure Levoxacin 250 mg) – Gentalyn beta crema: per ustioni leggere – Antistaminici: per le punture di insetto – Collirio decongestionante – Garze, disinfettante (fazzolettini pre-medicati), garza crespata 1 rotolo piccolo, cerotti – 1 termometro – Farmaci che utilizzate in terapia continuativa

15. SOUVENIR: a La Passe ci sono 2 negozietti carini per l’acquisto di souvenir e cartoline. Oggetti in legno e cocco, collane, braccialetti, maschere, saponi, essenze sono i principali articoli.

16. ADATTATORI: la presa elettrica standard e’ quella inglese, quindi gli adattatori sono necessari. In genere in camera ve ne danno almeno uno, ma è meglio portarseli dall’ Italia, anche perchè gli adattatori normali (anche quelli acquistabili in Italia) escono con un’uscita a 2 poli, mentre quasi tutto quello che porterete con voi avrà spine a 3 poli (phon, caricabatterie della fotocamera/telecamera/cellulare). Nei negozi di materiale elettrico vendono adattatori universali con uscita anche a 3 poli, che vi sarà molto utile.

17. BAMBINI: La Digue è il paradiso della coppia senza figli a seguito. Bambini di età inferiore a 5-6 anni saranno un problema di gestione (scottature, niente ombrelloni, biciclette sempre necessarie, salite a volte ripide e discese con un certo grado di pericolosità, foresta, trekking). Figli di età superiore a 12 anni si annoieranno: i divertimenti per loro qui non esistono.

18. CHIOSCHI per spremute di frutta: a parte quelli in spiaggia ad Anse Source d’Argent, ce ne sono anche alcuni lungo le ciclabili. Li troverete: – lungo la salita a Grand Anse – nella ciclabile del lato est, all’ altezza di Anse Banane – ad Anse Severe: fanno anche panini e tramezzini

19. SPIAGGE: sono fantastiche, forse le più belle del mondo tra le destinazioni abbordabili dai comuni mortali. E ve lo diciamo dopo aver visto Messico (Tulun), Barbados, Santo Domingo, Cuba (Varadero e Cayo Largo), Grecia, Egitto (Marsa Alam), Tunisia (Djerba), Marocco (Agadir), Maldive (Giravaru), Mauritius, Ceylon, Malesia. Per godersele veramente e’ necessario un soggiorno di 1 settimana. Le caratteristiche tipiche delle spiagge di La Digue sono: mare multicolore, vegetazione lussureggiante, mega-massi di granito, sabbia farinosa, ma questi 4 elementi non sono sempre rappresentati contemporaneamente. Qui di seguito vi descriviamo le principali (guardatevi anche le foto allegate):

Grand Anse: è la spiaggia più grande dell’isola, ottima per prendere il sole di mattina, bellissima da vedere con le sue onde spumeggianti che purtroppo però impediscono la balneazione: ogni anno qualche imbecille che sfida la sorte muore annegato. E’ la spiaggia preferita dai locali. Si raggiunge in bicicletta con una salita ripida (che spesso costringe a scendere e spingere) e una divertente discesa. Ottimo il ristorante, con un buffet di pesce alla brace a 300 rupie (20 euro). Chiedendo, vi danno anche piatti di frutta. Voto: 7.5

Petite Anse: si raggiunge facilmente da Grand Anse e ne ricopia le caratteristiche, ma è molto meno frequentata perché raggiungibile con un breve trekking di 10-15 minuti. Il sentiero comincia a sinistra dell’albero alla fine dello sterrato per entrare in spiaggia, e rimane parallelo alla spiaggia stessa. Dopo circa 100 mt cominciano le rocce: seguite il sentiero che si inerpica a destra e supererete il piccolo promontorio, arrivando a Petite Anse. Voto: 8

Anse Cocos: appena finito il sentiero per arrivare ad Petite Anse inizia quello per Anse Cocos, che seguirete rimanendo paralleli alla spiaggia. Dopo circa 150 mt si divide: a destra tornerete alla spiaggia, a sinistra si va avanti. Dopo 30 mt ci sono 2 ponticelli ed inizia un area che ricorda i set dei film di guerra in Vietnam. Si muore dal caldo. Alla fine si arriva alle rocce: puntate a destra e salite, seguendo il sentiero sempre più in alto finchè comincia la discesa. Al termine puntate verso il mare (lo sentirete chiaramente) che troverete attraverso un sentiero appena abbozzato. Ci impiegherete circa 20 minuti, ma ne vale la pena: e’ meravigliosa. Grande, deserta, sabbia bianchissima, alberi e palme che quasi entrano in acqua, onde maestose nella parte centrale, ma piscine naturali balneabili (con la bassa marea) all’estrema destra e una piccola laguna all’estrema sinistra protetta da massi giganti. Ricorda vagamente l’isola di Lost … anche perchè dal margine della spiaggia si vedono 2 costruzioni abbandonate ricoperte di foresta. Fantastica. Voto: 10

Anse Source d’Argent: è la spiaggia più famosa e ovviamente la più frequentata dai turisti, che arrivano dal Domain de l’Orangerie (in pulmino) e da Praslin verso le 10.00, rovinando tutto l’incanto. Per entrare si paga l’ingresso al parco (10 euro o 100 rupie, la 3° volta è gratis, se lo chiedete: non ci sono cartelli che lo specificano!). Leggenda vuole che abbiano girato qui scene di Cast Away, laguna Blu, Pirati dei caraibi, gli spot del Bounty e della Bilboa: non sappiamo se sia vero … ma ci piace crederlo. E’ tra le spiagge più fotografate del mondo e di sicuro, nel suo complesso, è semplicemente meravigliosa, se vista nelle condizioni ideali … e qui cominciano i “problemi”. Infatti, per poterla apprezzare in tutto il suo splendore si devono realizzare contemporaneamente le seguenti condizioni: bassa marea, sole, niente turisti. La spiaggia è costituita dall’unione di piccole calette delimitate da immensi massi che arrivano quasi fino a riva: con la marea la superficie della spiaggia rapidamente diminuisce fino a sparire completamente. In ogni caso, anche nelle migliori condizioni, la spiaggia è piccola, e dopo le 10.00 con i turisti che la fotografano continuamente con neo-mogliettine che si improvvisano super-modelle e costringono i mariti a centinaia di scatti in tutte le posizioni immaginabili diventa ingestibile. Insomma, se volte godervela veramente, entrateci alle 8-8.30, in una bella giornata di tempo stabile, sperando che la marea sia bassa, e fotografatela dal mare: capirete perché è così famosa. Nella spiaggia ci sono 3 baracchini che affittano lettini e vendono frutta: noi vi consigliamo l’ultimo, gestito da un rasta di nome Jude, che fa dei cestini a 100 rupie semplicemente stra-to-sfe-ri-ci. Inoltre è la guida giusta per andare ad Anse Marron. Il mare non è mai agitato e in molti ci fanno snorkeling. All’interno del parco ci sono anche la vasca delle tartarughe giganti, il recinto dei cavalli (decisamente malnutriti), l’antico cimitero, ma soprattutto un ottimo ristorantino che per 150 rupie (10 euro) o poco più vi farà degli ottimi piatti, persino troppo abbondanti. Voto: 10 (nelle condizioni ideali)

Anse Patate: molto carina, e’, in pratica, la spiaggia “privata” dell’ Hotel Patatran (subito sopra), ma in realtà, come tutte le spiagge dell’isola, è libera. Ovviamente però non la troverete mai deserta. L’accesso e’ permesso da una scala a sinistra della ciclabile, subito dopo l’ Ocean restaurant (il ristorante del Patatran). Voto: 8

Anse Severe: bella, ampia, ottima per prendere il sole nel pomeriggio anche se c’è alta marea, visto che non scompare mai completamente, con numerosi grandi alberi che vi permettono di restare all’ombra, se vorrete. Ottima anche per fare il bagno, perchè protetta dalla barriera. Se restate fermi immobili verrete presto circondati da piccoli granchietti bianchi bellissimi. Voto: 7.5

Anse Fourmis: alla fine della ciclabile del lato est dell’isola, caratterizzata da una palma enorme che sporge verso il mare che permette delle foto stile “classica spiaggia tropicale da sogno”. Normalmente deserta, è perfetta per prendere il sole la mattina, fare il bagno, protetti dalla barriera. Portatevi dei panini, dell’acqua e le scarpette da scoglio per il bagno. Non ha i tipici massi granitici e la sabbia è meno fine rispetto ad altre spiagge. Voto: 7.5

Anse Marron: è la spiaggia più inaccessibile dell’isola, raggiungibile solo dopo un trekking di 1 ora e mezza, ASSOLUTAMENTE CON GUIDA locale. Si parte da Anse Source d’Argent, dove Jude, il venditore di frutta dell’ultimo chiosco chiede 20 euro a testa per partenze collettive verso le 12-12.30. Varie altre guide si offriranno di portarvici. Il trekking è lungo, a tratti difficile e prevede anche 2 passaggi in mare , sfruttando la bassa marea. L’ideale sarebbe calzare dei sandali di gomma o delle scarpette da scoglio. La spiaggia è veramente bella, con alcuni enormi massi assolutamente indescrivibili che proteggono dalle onde una laguna balneabile meravigliosa. Ovviamente si resta solo mezz’ora, dopo di che con la guida si torna indietro … ma vi possiamo assicurare che ne vale la pena. Da non perdere. Peccato solo che non ci sia vegetazione. Voto: 9

Concludendo: La Digue è la soluzione se volte tagliare i ponti con il mondo del rumore, della TV, dei telegiornali, di internet, di facebook e delle chat-line, delle auto, dell’ happy-hour, dei pub, della musica a tutto volume, delle micro-gonne, dei super-bicipiti e dei paradisi artificiali. Potete VERAMENTE rinunciare a tutto? Sicuri? Qui ci sono spiagge, sole, palme, biciclette, cucina locale e del sano sesso con il vostro partner. Il resto non c’è. Volete VERAMENTE solo questo? Se la risposta è un doppio “Sì” ed avete 2000 euro da spendere, affrettatevi. La Digue, così come l’abbiamo vista Noi, purtroppo, non durerà a lungo.



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche