Seychelles, il vento e il mare
Premetto che ero partita con qualche pregiudizio nei confronti di queste isole, temendo si trattasse di una meta troppo sfruttata turisticamente, di un luogo spersonalizzato. Niente di più falso. Le Seychelles sono ancora una terra autentica, dove è ppossibile intraprendere un vero viaggio di scoperta e conoscenza, se lo si vuole. Nonostante il tempo biricchino (quasi tutta la settimana vento sostenuto, e quindi mare con onde, e cielo pieno di nubi, con pochi sprazzi di sereno, a causa del ciclone che ha colpito le Mauritius), i colori, il suono del mare, il canto degli uccelli, la luce bianca quanto la sabbia, il caldo e timido sorriso delle persone, ci hanno infuso energia e tranquillità allo stesso tempo, facendoci trascorrere 10 giorni bellissimi.
PERNOTTAMENTI: a Praslin consigliamo vivamente la guesthouse L’Hirondelle, per la posizione (malgrado la vicinanza della strada c’è tanta pace), la gentilezza della proprietaria, la possibilità di prepararsi da mangiare, la pulizia. Se si decide per il regime in B&B, e non per il solo pernottamento, la colazione viene preparata da una ragazza della guesthouse direttamente in camera di ognuno! TRASPORTI: a Praslin noi ci siamo mossi con gli autobus locali ed è stato bellissimo, oltre che molto economico (3 rupie a viaggio). Fondamentale è essere alla fermata almeno 5 minuti prima dell’orario di partenza previsto perchè a volte arrivano in anticipo.
Importante: il traghetto Praslin-La Digue si può pagare solo in euro contanti.
CAMBIO: a oggi il cambio al mercato nero va fatto a non meno di 16. Consigliamo di cambiare 50/max 100 euro alla volta, perchè non sempre si riescono a spendere. Sicuramente a La Digue i ristoranti permettono il pagamento in rupie più che a Praslin.
PASTI:è vero, come già scritto da qualcuno, che i prezzi sono aumentati e che in molti ristoranti (come stabilito da una legge da poco varata) si richiede il pagamento in euro. Noi abbiamo trovato ottimi i Take-away frequentati dalle persone del posto, sia per la qualità del cibo che per la spesa. In particolare consigliamo il take-away Briz, a Baie st. Anne, Praslin. Vera e squisita cucina creola, razione abbondante (il piatto principale viene sempre servito con riso, verdure e chutney di lenticchie) a sole 30 rupie a testa, neanche 2 euro! E’ meglio andare entro le 13.30, non troppo tardi, perchè le cose migliori finiscono! Altro ottimo take away a La Digue (non mi ricordo il nome, ma si trova a pochi passi dal porto, direzione Chez Marston, di fianco a un internet cafè, c’è un’insegna sulla via principale). Sempre a La Digue, il tanto decantato Zarof, invece, ci ha riservato una delusione grandissima: abbiamo mangiato veramente male. Che il cuoco fosse in ferie?!? In generale, per risparmiare, consigliamo di scegliere una sistemazione che dia la possibilità di cucinare in casa. VISITE: A la Digue il parco dell’Union, dove si trova Anse Source d’Argent, prevede un biglietto di ingresso di 4 euro, però dopo due ingressi il 3° è gratuito. INSETTI: c’è qualche zanzara, ma soprattutto dei moscerini che pizzicano in modo un po’ fastidioso e per combattere i quali, come ci ha suggerito una signora seychellese, è bene ungersi la pelle con un prodotto tipo olio Baby Johnson (in vendita anche sul posto).
TELEFONO: come già segnalato su altri itinerari di viaggio, è assolutamente conveniente comprare una sim card di un operatore locale.
Mi sembra tutto, o almeno tutto l’essenziale. Buon viaggio ai fortunati in procinto di partire. Noi, per ora, ci teniamo stretti ai ricordi.