Seychelles fai da te 5

Indicazioni pratiche perchi decide di recarsi alle isole Seychelles
Scritto da: Anna Codino
seychelles fai da te 5
Partenza il: 31/08/2012
Ritorno il: 15/09/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Seychelles, 31 agosto – 15 settembre 2012

Vogliamo fornire alcune indicazioni pratiche per chi decide di recarsi alle Isole Seychelles con un viaggio fai da te come abbiamo fatto noi utilizzando le indicazioni di diversi racconti di viaggio.

Volo Milano Malpensa – Mahé e ritorno 648 € a persona comprato online con CTS (compresa tessera annuale 12 €) con Qatar (scalo a Doha, posti comodi e spaziosi). Volo Mahé Praslin 45 € a persona comprato online ( aereo da 10/12 posti , per chi teme l’aereo necessario un po’ di coraggio ma fattibile; il volo dura 15 minuti). In alternativa per circa lo stesso prezzo ci si può spostare in traghetto (Cat Cocos 43 € a persona, tragitto di un’ora). Se soffrite il mal di mare munitevi di cerotti, farmaci anti nausea, ecc.. perchè il mare è sempre piuttosto agitato. Quando fate il biglietto chiedete di assegnarvi un posto sopra (c’ è una zona totalmente all’ aperto e un’ altra riparata da teli di plastica) e quando salite chiedete al personale di bordo qual è il lato dove ci si bagna di meno ( dalla parte opposta rischierete di fare una vera e propria doccia). Noi abbiamo scelto di dividere il nostro viaggio in 5 notti a Praslin, 5 La Digue e 4 a Mahè .

Praslin

Abbiamo pernottato all’Aquario ( 80 € la doppia a notte con prima colazione). Per gli alberghi se prenotate prima di partire contrattate il prezzo, chiedete sconti o fatevi includere i trasferimenti, ci vuole un po’ di pazienza ma i prezzi scendono. L’ albergo e’ gestito da Farida e Joseph, accoglienti, gentili e parlano bene italiano. Noi abbiamo deciso di cenare anche da loro sia per i prezzi dei ristoranti non sempre economici sia perché la cucina e’ ottima e abbondante. E’ possibile chiedere specialità locali come la lasagna con il frutto del pane, il curry di pipistrello, l’insalata di papaia verde. Il pesce alla griglia e’ ottimo. La cena costa 23 € a persona escluse le bevande. L’albergo e’ pulito e forniscono i teli mare che cambiano ogni giorno. Ogni stanza ha disposizione uno spazio cucina in comune con un’ altra stanza. Internet a pagamento 5€ all’ ora. Praslin si gira comodamente in autobus (qualsiasi tratta costa 5 rupie; al momento del nostro viaggio il cambio era 1 € = 16 rupie; il biglietto si fa sull’ autobus. Orari non sempre attendibili). Sugli autobus non potete salire con i bagagli quindi quando arrivate o ripartite dovete prendere un taxi. Il taxi dall’ aeroporto ad Anse Volbert noi lo abbiamo pagato 25 € (attenzione non ci sono bancarelle in giro e in alcune zone non c’e’ nulla per cui se vi spostate portatevi sempre qualcosa almeno da bere).

Grand Anse: zona triste e spiagge con molte alghe almeno in questa stagione.

Anse Georgette: spiaggia da cartolina. Per accedervi dovete prenotare telefonando ( in genere se chiedete lo farà il vostro albergo per voi) al Lemuria Resort il giorno prima. Prendete l’ autobus in direzione Mont Plasir, chiedete all’ autista di indicarvi la fermata del Resort, entrate al Lemuria costeggiando il grande campo da golf e vi faranno entrare dicendo il nome della prenotazione. La spiaggia si raggiunge con 40 min di cammino ma ne vale la pena. Correnti forti, fate attenzione a non andare al largo. Sulla spiaggia c’e solo un banchetto che vende frutta. Esiste anche un sentiero che da Anse Lazio raggiunge questa spiaggia in circa un’ ora ma ci hanno detto che non e’ ben segnalato.

Anse Lazio: citata tra le dieci spiagge piu’ belle al mondo, titolo piu’ che meritato. Noi la abbiamo raggiunta con una piacevole passeggiata di circa un’ ora e mezza da Anse Volbert ma si può prendere un autobus sino ad Anse Boudin e poi camminare per un km. Sulla spiaggia ci sono due ristoranti non credo economici.

Anse Possession: a noi la zona e’ piaciuta molto.Ci sono delle guesthouse molto carine sul mare e una piccola spiaggetta. Potete soggiornare li se non avete problemi a spostarvi a piedi

(supermercati e ristoranti sono a qualche chilometro ad Anse Volbert) o se affittate una macchina. Vallee de Mai: ingresso 20 €, un po’ caro ma il prezzo del biglietto contribuisce alla salvaguardia di alcuni luoghi di interesse naturalistico. Vi potrete passare all’ interno circa due ore ed osservare i coco de mer ed alcuni uccelli colorati.

Escursioni: le escursioni prenotate con gli alberghi sono piuttosto care (circa 110 € Curieuse, Cousin e isolotto di Saint Pierre). Con i ragazzi incontrati in spiaggia si risparmia un po’ ma bisogna fare molta attenzione. Diffidate di un certo Raul che pare sparisca con i vostri soldi (e non e’ l’unico). Noi ci siamo fidati di Cristopher che con qualche bugia ci ha portato a Curiose (vi potete vedere le tartarughe libere che si fanno accarezzare e pranzare con buon pesce fresco in una bella spiaggia) e Saint Pierre per snorkeling non eccezionale. Abbiamo pagato l’escursione 65 € a persona credo circa venti euro in piu’ di quelli che gli erano dovuti (ci ha detto che nell’ escursione era compresa anche Cousin ma neanche l’ombra!). Alle nostre proteste ci ha giurato che ci avrebbe restituito i soldi rimandandoci di giorno in giorno finche’ siamo partiti! Provate a non accettare nessuna escursione sopra i 50 € se riuscite.

Praslin ci e’ piaciuta ma almeno nella zona di Cote d’Or l’atmosfera che si respira non e’ tranquillissima. Un gruppo di ragazzi rasta dominano la zona e a noi non hanno rassicurato un gran che’. In albergo ci hanno confermato che la droga e’ piuttosto diffusa e di conseguenza i furti. Ogni albergo ha le sbarre alle finestre e nei Resort piu’ grandi ci sono guardie a vigilare.

Il taxi da Anse Volbert al porto lo abbiamo pagato 15 €.

Traghetto per La Digue 25€ a persona andata e ritorno ( si risparmiano due euro rispetto alla sola andata) , mare un po’ mosso ma sopportabile. Il tragitto dura 15 minuti ( Cat Rose).

La Digue

Si respira subito un’ atmosfera diversa. Sull’ isola ci sono pochissime macchine e si incontrano ancora carri trainati da buoi. Il modo migliore di girare l’isola e’ affittare una bicicletta

(indispensabile una torcia per la sera meglio se frontale per avere le mani libere). Noi le abbiamo affittate per 100 rupie al giorno ma vicino al porto le potete trovare anche a 75 se le prendete per piu’ giorni. Abbiamo dormito alla Pension Fidele a cinque minuti in bici da La Passe ( zona del porto dove troverete anche alcuni negozietti per turisti e alimentari) per 45 € a notte ( stanza doppia senza colazione). Gentile la Signora che su richiesta vi prepara una cena creola per 15 €. Il marito Daniel ha una barca ( Fidelite) per escursioni. La camera e il bagno ( fuori dalla stanza ma privato) sono puliti e decorosi e ogni due giorni vengono cambiati gli asciugamani. E’ possibile utilizzare uno spazio cucina in comune con gli altri ospiti (ci é stato utile per la colazione dopo avere provveduto a comprare alcune cose al supermercato). Cio’ permette di scambiare opinioni con persone di diverse nazionalita’ il che a noi e’ apparso molto piacevole. In un punto del giardino e’ possibile collegarsi ad internet utilizzando una rete wifi dei proprietari che abitano nella casa accanto ( vi forniranno la password senza problemi chiedendola). Il supermercato piu’ grande e’ Gregoire ma a noi e’ parso caro e non troppo ben fornito ( ad esempio non vendono birra). Noi ci siamo trovati meglio nei supermercati piu’ piccoli in particolare in quello vicino all’ ospedale che offre discreta varieta’ di cibi.

Ad Anse Severe potrete pranzare in un chioschetto a prezzi modici con panini, insalate di pesce affumicato, piatti di frutta fresca. Per la sera abbiamo trovato ottimo il Take away Gala sulla strada per Grand Anse che prepara piatti serviti con riso, pure’ di lenticchie e insalata di papaia per 50 rupie l’ uno (circa 3 €). Potete consumare i piatti nei tavolini accanto al take away o portarli via. Il menú cambia ogni sera. La proprietaria é simpatica e parla un pó di italiano. Anse Source d’Argent: tratto di costa molto selvaggia con alcune spiaggette che si riducono molto quando c’é l’alta marea. Si dice sia la spiaggia piu’ fotografata delle Seychelles. Si trova all’ interno del parco Union State per cui per accedervi dovete pagare un biglietto di’ ingresso di 100 rupie. Se vi andate per tre giorni consecutivi conservate i biglietti dei primi due giorni, il terzo e’ gratis. Quando la marea é piú bassa potete raggiungere la spiaggia senza pagare : accanto alla pista di atterraggio dell’ elicottero entrate in mare camminando inizialmente con l’ acqua alla vita e procedete guardando il mare sulla sinistra. Camminate per un bel pezzo, superate il ristorante ed arrivate alla spiaggia. Vicino alla spiaggia nel ristorante Lambousir potrete pranzare con meno di 15 € con piatti creoli.

Grand Anse: nella parte meridionale dell’isola a 4 km da La Passe percorribili in bici la spiaggia e’ da vedere per le grandi onde che rendono impossibile la balneazione ma offrono uno spettacolo eccezionale. Proseguendo sul sentiero a sinistra del ristorante ( ben segnalato) dopo 15 min di cammino non troppo faticoso si raggiunge Petite Anse e proseguendo ancora per 25 min Anse Cocos. Quest’ ultima ci é piaciuta particolarmente e nonostante sia ventosa e anch’essa con mare con forti correnti se andate sino alla fine troverete vicino alle rocce una zona maggiormente riparata dove é anche possibile entrare in acqua senza pericolo anche se non nuotare. Sulla strada per Grand Anse fermatevi al chiosco di Bibi che prepara ottimi succhi di frutta (arancio, lime, mango o misti).

Superando il porto potete visitare la costa orientale incontrando dopo Anse Severe Anse Patates (se il mare non è troppo agitato sono spiagge indicate per lo snorkeling), Anse Grosse Roche ed Anse Banane. Qui fermatevi al chioschetto con le tartarughe dove un sorridente signore vi preparerá succhi freschi e una meravigliosa insalata di polpo ( 100 rupie porzione abbondante, noi ci abbiamo pranzato in due). Alla fine della strada ciclabile abbiamo provato ad affrontare il sentiero che si arrampica sulle rocce e che arriva sino ad Anse Cocos ma siamo tornati indietro dopo un breve pezzo perché è veramente impegnativo. Sull’ isola è possibile fare giri di mezza giornata con una guida ( 25/35 €) che vi accompagna nei posti meno accessibili come ad esempio la spiaggetta di Anse Marron che noi non siamo riusciti a trovare da soli. Quest’ ultima é raggiungibile anche via mare con la bassa marea da Anse Source d’ Argent ma fate attenzione alla marea che si rialzerà perché dovrete anche tornare indietro. Noi non abbiamo fatto escursioni a La Digue ma i prezzi che ci hanno chiesto erano 50 € per la mezza giornata ( Ile Cocos, Felicité, buon snorkeling) e 80/90 € per la giornata intera ( con in più Grande Soeur e pranzo). Molto meno presente la gara per fregare il turista, al porto potreste venire avvicinati da alcuni ragazzi che vi propongono le escursioni ma sono gentili e per nulla insistenti. In generale La Digue presenta bei paesaggi e una piacevole atmosfera rilassata. Nel mese di settembre il mare peró è abbastanza agitato ovunque quindi per fare il bagno dovete cercare angoli piú riparati o entrare in acqua fermandovi in riva o poco piú in la dove le correnti non vi disturberanno.

Mahè

E’ delle tre l’ isola più grande e la più popolata. Abbiamo soggiornato al Palmont Complex nella zona di Blue Vallon. Il proprietario Viraf (potete contattarlo anche tramite Blue Vallon Villa che è di sua proprietá) ci è venuto a prendere gratuitamente al porto (lo abbiamo concordato via mail al momento della prenotazione) e ci ha fornito alcune informazioni sulla zona. Abbiamo pagato 40 € a notte un vero e proprio appartamento fornito di ampia cucina ad uso solo nostro, lavatrice, ferro da stiro, forno a microonde. Bagno ( con una grande vasca) e camera puliti. Il prezzo è per la camera con ventilatore, se volete l’aria condizionata costa 10 € a notte in più. Viraf con noi è stato onestissimo poichè inizialmente avevamo pagato le 4 notti con l’aria condizionata ma visto che non funzionava bene l’ultimo giorno ci ha restituito 40 €.

Davanti alla cucina vi è un giardino con due lettini, alcuni giochi per bambini e un barbecue che si può utilizzare. Vengono forniti i teli mare ed è presente una rete wifi. Nella zona ci sono alcuni piccoli supermercati e una spiaggia molto lunga. Vicino si trova la fermata dell’ autobus con il quale in 15 minuti potrete recarvi a Vittoria. Noi ci siamo diretti alla stazione degli autobus dove per 5 rupie puoi avere gli orari degli autobus che servono tutta l’ isola ( biglietto 5 rupie si fa sull’ autobus). Vittoria non offre molto da vedere ma è comunque piacevole trascorrerci alcune ore. Potrete visitare il mercato ( pesce, frutta, verdura e qualche negozio di souvenir), osservare la copia del Big Ben di Londra in miniatura, il tempio indù e il giardino botanico.

Dopo aver pranzato vicino alla spiaggia pagando 25 € per due hamburger poco gustosi e due bibite abbiamo provato ad utilizzare i take away. Ce ne sono due nella zona ma entrambi sono aperti solo all’ ora di pranzo. Uno dei due alla sera fa pizza da asporto (commestibile per essere una pizza mangiata all’estero). Anche il ristorante cinese fa servizio take away ma i prezzi sono maggiori di quelli che siamo abituati a pagare dai nostri cinesi e la qualitá pessima. Molto meglio il cibo delle bancarelle che in alcune sere sino alle 19.30 sono sul lungomare ( carne e pesce serviti con riso e insalata di papaia per 60 rupie a piatto); noi portavamo a casa il cibo e lo scaldavamo col microonde.

Se avete voglia di camminare potete fare una passeggiata da Danzil alla spiaggia di Anse Major all’interno del Morne Seychellois Park. Prendete l’ autobus n 21 per Bel Ombre e scendete al capolinea. Davanti al ristorante La scala prendete la strada in salita e poi il sentiero ben indicato per la spiaggia che raggiungerete in poco più di un’ora. Meglio se con scarpe da ginnastica perchè il sentiero presenta alcune pietre che con pioggerellina possono diventare scivolose. Poco prima di arrivare alla spiaggia veniamo avvicinati da un poliziotto sbucato dal nulla che ci avverte di stare attenti ai furti che pare siano molto frequenti. Nonostante la cosa ci stupisca, visto che la spiaggia non è poi così facilmente raggiungibile, decidiamo di accettare il suo consiglio e ci diamo i turni per fare snorkeling. È possibile vedere un pò di pesci colorati e qualcuno dice anche qualche manta. Se non volete ripercorrere la stessa strada a piedi per il ritorno potete prendere il taxi boat che per 10 € a persona vi porta a Bel Ombre per 15€ a Beau Vallon. Portatevi acqua e cibo, all’ inizio del sentiero c’è una fontanella di acqua potabile ma poi non troverete più nulla. A Danzil siamo stati chiamati da un signore che abita lungo la strada che ci ha invitato a vedere il suo pipistrello…suo nel senso che l’ animaletto gira di notte andando a cercare frutta da mangiare e di giorno se ne torna a dormire in una gabbia aperta davanti a casa di questo signore da quindici anni! Vederlo da vicino appeso a testa in giù e avvolto nelle sue ali che ogni tanto apriva facendo grandi sbadigli ( del che abbiamo dedotto che abbiamo interrotto il suo sonno!) è stata proprio una bella esperienza tanto che ci siamo fermati anche al ritorno. Abbiamo capito perchè questi bat fruit vengono anche chiamati volpi volanti visto che il loro musetto assomiglia davvero a quello di una volpe così come il loro pelo rossiccio.

Il mercoledì sera dalle 17 alle 21 sul lungomare di Blue Vallon viene allestito un bazar con cibo locale e qualche bancarella dove potrete cenare con poche rupie.

Il modo migliore per visitare l’isola è affittare una macchina. Noi lo abbiamo fatto per una giornata utilizzandola dalle 9 alle 17 senza fermarci troppo nelle varie spiagge ma se desiderate sostare qualche ora nei posti che visiterete saranno necessari due giorni. Abbiamo pagato l’ affitto della macchina 35 € dopo contrattazione ( chiedendo ai vari autonoleggi i prezzi vanno da 50 € in giù) da Seycar nel cortile del nostro appartamento. Nella guida ( a sinistra e quindi giá per noi un pò più complicata) occorre prudenza soprattutto perchè alcune strade sono strette e non hanno protezioni ai lati, anzi molte hanno dei fossati ai margini che fanno un pò paura. Proprio a causa di questi fossati abbiamo deciso di evitare la guida quando si faceva buio. Molte delle macchine a noleggio hanno il cambio automatico il che facilita la guida. Da Beau Vallon siamo andati verso Victoria proseguendo per la strada, larga ed agevole, verso l’aeroporto. Abbiamo proseguito sino ad Anse Forbans senza fermarci perchè non ci pareva ci fossero luoghi di particolare interesse. Abbiamo preso poi la strada che porta verso la costa occidentale dove invece ci sono diversi posti che meritano una sosta. In questa parte la strada diventa più stretta e tortuosa e necessita di maggiore attenzione soprattutto quando si incrociano gli autobus che non rallentano. Abbiamo fatto la prima sosta ad Anse Takamaka, una lunga spiaggia orlata di alberi. Proseguendo ci siamo messi, non senza qualche difficoltá dal momento che non ci sono troppe indicazioni ( procuratevi una cartina con i nomi degli alberghi che spesso sono invece indicati; la potete trovare all’aeroporto e negli uffici di informazione), alla ricerca di Anse Soleil finendo prima ad Anse Gouvernment che non ci è sembrata niente di speciale. Risalendo e seguendo le indicazioni per il Four Season abbiamo deciso di lasciare la macchina nel parcheggio di questo grande Resort dal momento che la discesa (e quindi salita!) verso la spiaggia non ci convinceva per nulla e proseguire a piedi. Con un pò di attenzione potete scendere anche con la macchina ma la strada è molto stretta. La spiaggia di Anse Soleil è un vero gioiellino e non ha nulla da invidiare alle tanto decantate spiagge di Anse Georgette o Anse Lazio di Praslin. Abbiamo pranzato al Anse Soleil Café proprio sulla spiaggia ( 41 € per un antipasto di polpo, un curry di calamari servito con riso e insalata di papaia e due bibite, porzioni non abbondanti) e a malincuore siamo ripartiti per proseguire il nostro giro. Ci siamo fermati a curiosare ad Anse à La Mouche dove però la spiaggia era quasi inesistente per l’ alta marea. Poco più avanti vale invece una sosta Anse Louis spiaggia dell’ esclusivo Maia Resort ma accessibile a tutti. Proseguendo verso Nord e superando Port Glaud dopo l’Ephelia Resort l’ultima spiaggia visitata è stata Port Launay meravigliosa per i suoi colori. Poco più avanti la strada termina ( non ci siamo addentrati sino al parco marino della Baia Ternay avendo letto che la spiaggia è accessibile solo via mare) per cui siamo tornati indietro decidendo di passare sulla costa orientale tramite la strada che taglia per La Reserve perchè sulla cartina ci sembrava la meno tortuosa delle prime due possibili ( Sans Souci e La Misere). Ci siamo quindi diretti verso Victoria molto trafficata a metá pomeriggio e siamo tornati alla base fermandoci a riempire il serbatoio della benzina utilizzata ( 100 rupie). Con il senno di poi abbiamo pensato che poteva essere una buona idea affittare una macchina all’ aeroporto recandovisi con un autobus l’ultimo giorno del nostro viaggio risparmiando quindi i 20 € di taxi del trasferimento da Beau Vallon all’aeroporto. L’ultimo giorno siamo tornati a Port Launay con l’ autobus. Dalla stazione degli autobus di Victoria si può prendere il 13 (via La Misere 1 ora) o il 14 (via Sans Souci 45 min). Gli autobus sono frequenti e abbastanza puntuali. La zona è parco marino ed infatti abbiamo fatto qui lo snorkeling più bello di tutta la vacanza ( non è il Mar Rosso ma si vedono molti pesci alcuni dei quali con bellissimi colori). Sulla spiaggia stazionano tre poliziotti che ci hanno detto di andare tranquillamente a fare snorkeling lasciando le borse in spiaggia.

Consigli pratici

– Vi saranno utili le scarpette da scoglio per entrare in acqua in alcune zone senza farvi male.

– Portate con voi creme per le punture d’ insetto e se volete farmaci antistaminici. I Sandflies sulle spiagge ci hanno letteralmente massacrato e a nulla servivano i nostri spray contro svariati tipi di insetti. Le punture non sono pericolose ma sono fastidiosissime e durano più giorni. Qualcuno dice che è efficace spalmarsi di olio Jonshon ma non abbiamo provato.

– Vi sará utile un k-way o un ombrello portatile. Noi siamo stati veramente sfortunati con il tempo, in 15 giorni abbiamo visto raramente il sole e non per l’ intera giornata e ha comunque piovuto tutti i giorni (nonostante sulla guida settembre sia indicato tra i mesi più asciutti…). Ma anche in altri mesi dell’anno ci è stato detto che la pioggia è frequente ed improvvisa.

– In tutte e tre le isole dovrete cenare intorno alle 19.30/20.00 perchè i ristoranti chiudono molto presto. Non ci sono molti locali in cui passare il dopo cena per cui munitevi di occupazioni serali. Noi ci siamo goduti svariati libri che avevamo portato.

– Per la corrente avrete bisogno di un adattatore di tipo inglese ( a tre punte).

– La formula da noi utilizzata per le sistemazioni è stata il Self Catering (appartamenti con uso cucina più economici degli alberghi; ogni giorno vengono effettuate le pulizie e rifatti i letti). Se avete voglia di cucinare qualche sera (pentole e piatti sono a disposizione) potrebbe essere utile e aiutare il risparmio visto che i ristoranti non son proprio a buon prezzo, portare dall’ Italia qualche sugo pronto o qualche busta di risotto e cenare in casa. La pasta si trova e a detta di chi l’ha assaggiata è di qualitá lievemente inferiore alla nostra ma commestibile. Nei supermercati trovate scarsa scelta di verdure (pomodori, carote, melanzane), carne solo surgelata e dalll’ aspetto non troppo invitante, salumi rari e non buoni, formaggi solo spalmabili o tipo sottilette, uova, pane a fette o tipo baguette ma di diversa consistenza, carne in scatola, tonno, pelati, biscotti e svariati succhi di frutta ( più costosi dei nostri). La birra al supermercato (Seybrew) costa 22/23 rupie, una bottiglia di acqua da litro 17 rupie ( se avete il frigo e in tutti i self Catering c’è, conviene il bidone da 5 litri).

– Anche questa volta come nostra abitudine quando andiamo all’estero abbiamo acquistato all’aeroporto di Mahè una Sim locale per 25 rupie con 25 rupie di traffico incluse. È sicuramente la maniera più conveniente per telefonare e mandare sms in Italia (costo di un sms poco più di 1 rupia). La potete ricaricare nei supermercati.

– L’abitudine dei self Catering è farsi pagare la cifra corrispondente a tutte le notti che avete prenotato il primo giorno ma fate attenzione. Se non siete soddisfatti della sistemazione potrebbero non restituirvi i soldi, meglio pagare solo una parte e saldare alla partenza.

– Souvenir: non abbiamo trovato molto da comprare se non un pesce dipinto per la nostra collezione di pesci da vacanza. In tutti i negozi si trovano cose poco originali: parei cari, collanine di conchiglia, saponette a forma di coco di mer, olio di cocco.

– Un ultima impressione sulla gente locale: noi ci siamo trovati molto bene con i gestori dei self Catering, gentili e cordiali. Anche le persone per strada a cui abbiamo chiesto qualche informazione si sono mostrate disponibili. Purtroppo non possiamo dire la stessa cosa per commessi dei negozi, camerieri, locali che gestiscono bancarelle. Abbiamo incontrato solo poche persone sorridenti, la maggior parte ci sono sembrati frettolosi e scocciati ma magari la nostra è un’ impressione dovuta ad incontri particolari.

Costo totale del viaggio 1600 euro a persona.

Le Seychelles sono una destinazione che potrebbe costarvi molto di più. Tuttavia fare una vacanza non spendendo troppo è possibile cercando con attenzione le sistemazioni (più che decenti, pulite e decorose) prima di partire, contrattando i prezzi, non esagerando con ristoranti (molti dei quali cari come i nostri se non di più). Prima di partire consultate questi due siti: www.seychelles.com (cliccando l’opzione in italiano) www.seychelles.it. Per consigli sulle sistemazioni, sentieri escursionistici, spiagge. Sul sito ufficiale delle Seychelles trovate l’indirizzo dell’ufficio del turismo seychellese in Italia. Se lo contattate vi invieranno velocemente materiale e vi daranno indicazioni.



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