Seychelles, a tutta natura
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1° giorno: Praslin – Vallè de Mai
Partiamo con la Qatar e facciamo scalo a Doha. Arriviamo puntuali a Mahè. Cambiamo i soldi e compriamo una sim card (attenzione: ci sono tre uffici di cambio: controllate il tasso di cambio più conveniente!). L’autista della Lagun Travel ci porta al porto (20’) dove ci aspettano per consegnarci i biglietti che abbiamo prenotato dall’Italia. La traversata non è delle migliori (piove e il mare e mosso). Quando arriviamo a Praslin (dopo 1h e 15’) troviamo Harold, l’autista che la padrona di casa ha mandato a prenderci. Arriviamo nella villa di Muriel (Cote D’Or) dopo 20’. Ci sistemiamo nelle camere e dopo un’ora torna Harold per portarci a Vallè de Mai. È la soluzione migliore perché ha smesso di piovere, ma è ancora molto nuvoloso. In 20’ arriviamo all’ingresso del sito patrimonio Unesco e più grande concentrazione mondiale di Coco de Mer. Facciamo il giro con Vincenzo, l’unica guida italiana. Senza le spiegazioni e gli aneddoti si perde gran parte del significato e dell’importanza del Parco naturale. All’ingresso c’è un guardaroba dove lasciare gli zaini che rimane aperto fino alle 16.30. Il parco, invece, rimane aperto fino alle 17.30. La passeggiata è davvero piacevole in mezzo a diverse specie di palme e ovviamente in mezzo ai famosi coco de mer sia maschi sia femmine. Facciamo la prima parte del percorso con lui, poi ci lascia al punto panoramico e torniamo da soli per la strada più lunga per completare il giro. Fuori (dopo 2h di passeggiata) ci aspetta Harold. Ci facciamo lasciare in centro a Cote D’Or per fare un giro. E’ domenica e molti negozi sono chiusi. Prima di cena viene Elena Rapp (della Ziblo boat charter) per accordarci sull’escursione del giorno dopo. Piacevole chiacchierata su tanti aspetti della vita Seychellese e dopo una lauta cena, soddisfatti, andiamo a dormire.
Approfondimenti
Quest’area, dichiarata dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità, è il parco più importante delle Seychelles. Il Coco de Mer è la palma che contraddistingue questo arcipelago e cresce esclusivamente nelle isole di Praslin (nella Vallèe de Mai) e nella vicina Curieuse. Gli alberi sono enormi: raggiungono i 40 metri di altezza e possono arrivare a un’età di circa 800 anni. Il Coco de Mer è il seme più grande del mondo. La particolarità di questa noce di cocco delle Seychelles è di avere un’incredibile somiglianza con il fondoschiena femminile, per questo viene chiamato anche Coco d’Amour. Girando l’isola troverete il Coco de Mer femmina in ogni rappresentazione ed è così importante che viene raffigurato anche nel timbro sul passaporto. www.sif.sc
2° giorno: Praslin – escursione Curieuse e S. Pierre
Dopo la colazione di Muriel (toast e marmellata, frutta, latte e caffè), andiamo a piedi (pochi minuti) alla spiaggia di Anse Volbert, dove si parte per l’escursione con la barca di Stephen, il marito di Elena. Prima tappa della gita è la spiaggia di Ile Curieuse, dove c’è un centro di ripopolamento e tutela per le tartarughe giganti di terra (si paga la tassa di ingresso 200 rs/pax). Si visita anche la nursery dove ci sono quelle più piccole. Da qui si fa una passeggiata molto piacevole di una mezz’ora fra le mangrovie (vanno bene i sandali, ma anche le ciabattine perché si passa sulle passerelle) per arrivare alla spiaggia all’altro capo dell’isola all’Anse St Josè, dove si trova la Casa del dottore (che ospita un piccolo museo) e dove ci aspettano dei tavoli all’ombra e in preparazione un ottimo barbecue. Ci ritroviamo tutti per il pranzo a buffet preparato per noi da Elena e i suoi collaboratori: eccellente, oltre che abbondante! Riso, ottimo pesce, pollo, dolce alla banana, con bevande e acqua. Relax e bagni in spiaggia per un’ora circa sulla spiaggia. Verso le 14,30 viene a riprenderci la barca, che sulla rotta di ritorno sosta per lo snorkeling a St Pierre. Il mare era un po’ mosso e il cielo ancora nuvoloso, ma incontriamo i primi pesci seychellesi. Si torna intorno alle 16,00. Escursione davvero consigliata! Un paio di ore libere ad Anse Volbert prima di prepararci per la serata. Elena viene a prenderci con il suo pick up per portarci a Villa Dorigo, dove la cuoca Mariette ci ha preparato un’ottima cena creola.
3° giorno: Pralins – Anse Georgette e Anse Lazio
Destinazione costa nord-ovest dell’isola, Anse Georgette è considerata una delle spiagge più esclusive delle Seychelles. Visto che il cancello apre alle 10 e non abbiamo fretta, decidiamo di prendere l’autobus fuori casa di Muriel. Da lì ne passano 2 (uno che va via Consolacion e l’altro che passa per la strada interna per Vallè de Mai). In 45’ di bus arriviamo all’ingresso del Lemuria, dove hanno la lista con i nostri nomi. Anse Georgette è raggiungibile in barca a noleggio oppure tramite il lussuoso Lemure Resort il quale pone un numero limitato giornaliero di visitatori ed occorre quindi prenotare l’accesso (gratuito). Si può anche arrivare da Anse Lazio con un sentiero che sale e scende per circa 1 ora lungo costa, sugli scogli ricoperti di vegetazione. Attraversiamo il campo da golf immerso nella più lussureggiante vegetazione tropicale e dopo una ventina di minuti, arriviamo ad Anse Georgette che è semplicemente meravigliosa! Il mare brilla e le onde impetuose non ci spaventano, andiamo subito in acqua a rinfrescarci, il sole oggi scotta e fortunatamente le palme ci regalano un po’ di riparo. Restiamo fino alle 14,00 quando viene a prenderci Harold che ci porta con il suo camioncino ad Anse Lazio facendo tutto il giro dell’isola. Anse Lazio ha la fama di essere la spiaggia più bella dell’isola, la sabbia è sottile e bianca. Il mare è abbastanza profondo da poter fare il bagno anche con la bassa marea. Le estremità della baia sono dominate da grossi blocchi di granito che offrono anche un piacevole riparo per un po’ di ombra e riposo. Oltre le rocce si apre un’altra caletta in un’ambientazione paradisiaca. Foto, bagni in mare e relax fino al tramonto. Ci viene a prendere il nostro Harold per riportarci a casa. Volendo c’è anche il bus che torna a Cote D’Or, ma pare che gli orari non siano mai rispettati e bisogna ottimizzare i tempi. Docce a tempo di record e alle 19.30 siamo al Ristorante Laurier per un’ottima cena.
4° giorno: La Digue – Grand Anse, Petit Anse e Anse Coco
Partenza dal Porto di Praslin alle 9. Dopo 15’ di navigazione siamo al jetty di La Digue dove vengono a prenderci dal Residence Chez Michelin. La guesthouse è vicinissima al porto (10’ a piedi). Ci sistemiamo nelle camere e prendiamo subito le biciclette che useremo per tutto il periodo del soggiorno. Ci dirigiamo in bici verso Grand Anse (25’ con sali e scendi, ripido l’ultimo tratto) immersi in una fitta vegetazione costellata da casette e bancarelle lungo strada che fanno frullati di frutta tropicale. La strada termina davanti all’unico ristorante della zona. Qui lasciamo le bicicletta. La spiaggia molto è lunga e profonda. Il mare è mosso e non c’è ombra. Da Grand Anse si prosegue a piedi per 5-10 minuti verso nord-ovest su sentiero (indicato) con brevi sali scendi per Petit Anse. Anche qui non c’è ombra, verso monte ci sono alcuni ripari costruiti con foglie di palma e bambù. Anche questa spiaggia è molto bella e ci sono pochissime persone, la sensazione è sempre quella di grande pace e tranquillità. Per fortuna il turismo di massa non ha snaturato questo paradiso terrestre. Ci incamminiamo poi verso Anse Coco. Il percorso è più lungo e impegnativo (meglio evitare le ciabattine). Anche qua la vegetazione è ricchissima, ogni scorcio merita una foto: il sentiero si inerpica oltre le rocce prima di arrivare alla bella spiaggia. Occorrono circa 30 minuti facendo il percorso con calma ma ne vale la pena. Percorriamo tutta la spiaggia fino alle rocce in granito che si trovano nella parte opposta, scopriamo un’insenatura nascosta dietro ai massi, qui l’acqua è molto bassa e calma, sembra un angolo di paradiso!
5° giorno: La Digue – Anse Severe, Anse Banane, Anse Patate, Anse Fourmis
Dopo la colazione fai da te (con la cucina a disposizione), alle 8,30 partiamo con le bici per Anse Severe e le altre spiagge. E’ molto piacevole passeggiare in bici lungo l’isola perché l’assenza quasi totale di auto la rende a dimensione d’uomo. Anse Severe è molto bella e lunga, con la barriera corallina e tanti pesci. Proseguiamo fino ad Anse Banana e Anse Fourmis dove finisce la strada. Facciamo tante foto agli scorci che ci si presentano, c’è anche la classica palma che orizzontalmente si tuffa nel mare. Ci fermiamo nel baracchino del bar Takatama che prepara ottimi piatti di frutta, sandwich e succhi buonissimi. E’ un po’ nuvoloso per cui è il momento giusto per arrivare con le bici alla strada ripida che porta al Belle Vue, che raggiungiamo in un’ora di camminata tranquilla a piedi (troppo ripido per le bici). Pranzo e foto dall’alto al bel panorama. La discesa è più veloce. Riprendiamo le bici e andiamo a farci il bagno a Anse Reunion. Ceniamo a Villa Hortensia a base di pesce grigliato. Rientriamo alla base a piedi con una piacevole passeggiata.
6° giorno: La Digue – Ile Cocos e Ile Félicité (Escursione in barca)
Partenza alle 9 per la gita in barca. Prima sosta di fronte a Felicitè, dove sbarcano quelli che non fanno snorkeling. La seconda tappa è Ile Coco fra i giganteschi massi granitici neri che sono un po’ il simbolo di La Digue. La barriera non è un gran che, ma ci sono moltissimi pesci tropicali e tartarughe. Terza tappa snorkeling tra Grande e Petit Soeur, dove avvistiamo uno squaletto. Arriviamo sull’isola di Felicitè dove ci preparano il pranzo a base di riso al curry, insalata, pesce alla griglia. Considerazione: mezza giornata è più che sufficiente per apprezzare i luoghi e il loro barbecue non vale la differenza di prezzo. Passiamo il resto del pomeriggio ad Anse Sourse D’Argent. Vi si accede arrivando in bici attraverso l’Union Estate, una proprietà privata accessibile e percorribile a piedi e in bici. Ingresso a pagamento 115 rs/pax (gratis se vi si accede a piedi via mare eludendo la guardiola di ingresso che chiude alle 17). Nella grande piantagione di cocco e vaniglia si trova anche un grande recinto con un allevamento delle grandi tartarughe, tipiche delle Seychelles. Da dove si lasciano le bici, si prosegue a piedi ed inizia il bellissimo percorso tra rocce e insenature con bellissimi scorci sul mare e sull’entroterra. La zona è molto frequentata e spesso si incontrano alcuni baretti che vendono frutta, frullati e bibite. La sera ceniamo al Ristorante Patatran e facciamo una piacevole passeggiata con meravigliosa stellata.
7° giorno: La Digue – Trekking Anse Marron – Anse Sourse D’Argent
L’appuntamento è alle ore 9.00 davanti alla pista dell’eliporto. Ci aspetta Rondy, la guida che ho contattato per accompagnarci. Partiamo con una macchina elettrica che ci accompagna fino a Grand Anse, punto di partenza del trekking. Verso le 9.15 ci incamminiamo lungo il percorso che, dapprima inizia con una fitta vegetazione di mangrovie e prosegue con una foresta tropicale di palme, felci e altri alberi. Dopo poco ci ritroviamo di fronte al mare che costeggiamo rimanendo a 15/20 metri dalla spiaggia. Qui inizia il percorso che si inerpica lungo la costa passando in parte nella foresta, in parte sui tipici massi di granito in continui sali e scendi. Camminiamo, attraversiamo piccoli corsi d’acqua, ci arrampichiamo tra le rocce e in alcuni punti le scavalchiamo anche, troviamo cunicoli e passaggi stretti. Il percorso non è facilissimo, a tratti impegnativo, ma ogni ostacolo o roccia superata è una conquista. La guida, che fa il percorso scalzo, ci aiuta ad ogni difficoltà. Le guide partono sempre scaglionate in modo da non creare ingorghi durante il trekking. Dopo un paio d’ore di cammino e alcune pause foto, arriviamo ad Anse Marron. Sono circa le 11.00, facciamo un bel bagno rigenerante nella piscina naturale dietro alle rocce granitiche battute dalle grosse onde. Mentre ci riposiamo ci prepara un enorme piatto di frutta tropicale per pranzo. Rimaniamo un paio d’ore in questa bella spiaggia. Verso l’una ripartiamo per la seconda parte del trekking che ci porterà fino ad Anse Source D’Argent. Il paesaggio è bellissimo in tutto il percorso, sia nella prima che nella seconda parte. Camminiamo ancora per un’ora e mezza prima di prendere una barchetta (in alternativa si può fare a nuoto, ma attenti alle correnti!) che ci porta ad Anse Source D’Argent dove il trekking finisce.
Attenzione: portate acqua perché non vi viene data dalla guida. Suggerisco anche vestiti molto corti perché, a tratti, l’acqua arriva alle cosce, meglio in costume. Portare meno cose possibili. Lo spray anti zanzare non è servito, non c’erano insetti. Consiglio di effettuare il trekking con delle comode scarpe da scoglio o sandali da trekking, che permettono di attraversare agilmente sia la parte in acqua, sia la parte della foresta. Portarsi uno zainetto resistente all’acqua perché potrebbe bagnarsi.
Torniamo a La Passe per lo shopping dell’ultimo giorno. Ceniamo da Lindy, in una villetta molto carina di una famiglia del posto, con una veranda dove hanno allestito il nostro tavolo. Ottima cena!
8° giorno: Mahé
Partiamo con il ferry delle 7 che passa a Praslin e in un’ora e mezza arriva a Mahè. Anche questa traversata non è proprio tranquilla. Ci aspetta il nostro driver per il giro dell’isola di Mahè (8h).
Queste sono le tappe:
· Spiaggia di Beau Vallon
· Belvedere da Takamaka
· Missione (Sans Soucis)
· Spiaggia dell’Ephelia Resort
· Sauzier waterfalls
· Anse Takamaka
· Surfers beach restaurant (pranzo)
· Aeroporto (partenza per l’Italia)
Buon viaggio!
Stefania