Una settimana sulle alpi tirolesi

In montagna tra sport, cultura e relax
Scritto da: LucaBene
una settimana sulle alpi tirolesi
Partenza il: 21/03/2015
Ritorno il: 29/03/2015
Viaggiatori: 2
Spesa: Fino a €250 €

Una settimana tra le Alpi del Tirolo, una regione transfrontaliera che comprende le provincie di Trento, Bolzano, Innsbruck e Lienz unite dalla lingua Ladina e dal Tedesco, paesaggi meravigliosi che per quanto mi riguarda rappresentano l’immagine classica delle Alpi.

Giorno 1 – in viaggio verso il Tirolo

Il nostro viaggio comincia il Sabato pomeriggio. Partiamo dopo mezzogiorno in auto da Bologna direzione Brennero che raggiungiamo in poco più di tre ore. Facciamo una sosta per l’acquisto della Vignetta, il pedaggio per le autostrade Austriache da applicare al vetro dell’auto che può essere settimanale o anche più duraturo per poi pagare un ulteriore pedaggio prima dell’entrata in Austria di 9 Euro. Arrivati a Innsbruck svoltiamo verso sinistra direzione Bregenz e dopo circa 40 Km raggiungiamo la valle Otzal, una valle lunga 65 Km che termina sui monti di Solden nota località sciistica e che collega l’Italia e la Valle Venosta tramite il Passo Resia. La valle è famosa anche per essere il luogo di ritrovamento della mummia di Similaun chiamata comunemente Otzi.

La nostra meta è il paese di Oetz, il primo che si incontra entrando nella valle, e subito troviamo il nostro alloggio, Haus Tirolerland, un bellissimo B&B molto curato sia all’esterno con i tipici decori Tirolesi sia all’interno con camere moderne e un’accogliente sala colazione il tutto gestito da Karoline, una gentile signora che parla un buon Italiano. Nonostante la pioggia usciamo per una prima visita del paese che si rivela tipicamente Tirolese con tante case storiche decorate e dipinte.

Ceniamo nel bel Posthotel Kassl con Tiroler Grosstel un piatto con carne speck patate e uova, buono ma un po’ pesante, e birra Zipfer.

Giorno 2 – terme tra le alpi

Il mattino dopo facciamo una buona colazione con pane di vari tipi marmellate fatte in casa da Karoline, uova con speck e altri prodotti freschi. Questa prima giornata la vogliamo dedicare al relax ed è anche per questo che siamo arrivati nella valle dell’Otzal. Partiamo in auto e risaliamo la valle diretti a Langendolf. La giornata è ancora un po’ piovosa e più si sale e più l’acqua diventa neve come quella che è caduta nella notte regalandoci così un bel paesaggio che ci accompagna fino alla nostra meta, lo stabilimento termale Aqua Dome.

Diciamo subito che la spesa per una giornata è stata alta, non tanto per l’entrata alle Terme, che con 30 Euro rientra più o meno nella norma, ma i 26 Euro per 2 insalate 2 bottigliette di acqua e un dolce mi è sembrato veramente esagerato. Le terme sono bellissime, tra le migliori d’Europa con due piscine interne e due esterne ma la particolarità che le rende originali sono 3 grandi vasche esterne sopraelevate dalle quali si gode di uno splendido panorama sulle vette innevate circostanti. All’interno sono a disposizione altre attività con una zona saune a pagamento dove si può entrare solamente se si è nudi, cosa che noi evitiamo ma che già ci era capitato di fare alle terme di Merano.

Trascorriamo così una bella giornata in assoluto relax, all’uscita facciamo una passeggiata tra i boschi e il paese di Langenfeld, più moderno e meno tipico di Oetz, per poi raggiungere con la macchina in pochi minuti la famosa località di Solden dove migliaia di sciatori affollano le piste. Facciamo un breve giro giusto per renderci conto della situazione per poi fare ritorno a Oetz e approfittare della luce per fotografare le bellissime case del centro storico. Dopo una sosta in camera usciamo per cenare nel Gasthof Stern, un’antica locanda del ‘500 con grandi saloni arredati in stile Tirolese e una magnifica facciata tutta affrescata. Ceniamo con un ottimo tris di Knodel (Canederli formaggio, speck e spinaci e birra Forst.

Giorno 3 – monte Patscherkofel e Innsbruck

Facciamo colazione e salutiamo la proprietaria del b&b. La giornata è splendente e scopriamo vette circostanti che a causa delle nuvole fino ad ora non avevamo visto. Con la macchina ci dirigiamo verso Innsbruck per poi uscire a Igls pochi km dopo Innsbruck direzione Brennero. Qui prendiamo la funivia che porta sul monte Patscherkofel. Dalla stazione a monte partono alcune funivie per chi vuole sciare. Sono piste bellissime, noi prendiamo la skiroute 1, un sentiero di neve ben battuta che porta sulla vetta del monte.

Abbiamo con noi le ciaspole ma visto che la neve nel sentiero è battuta ci limitiamo a mettere dei ramponi di gomma chiodati. Il percorso è bellissimo, inizialmente si cammina tra gli alberi per poi godere di uno splendido panorama tra monti innevati e la città di Innsbruck in fondo alla valle. Arriviamo ai 2.248 metri del rifugio Gipfelstube e qui indossiamo le ciaspole per raggiungere il punto più alto del monte dove camminiamo su neve fresca. Entriamo nel rifugio e ci gustiamo due zuppe con farro e gulash per poi ridiscendere fino alla stazione della funivia godendo sempre di una fantastica vista.

Tornati alla macchina in pochi minuti ci ritroviamo nel centro di Innsbruck, lasciamo l’auto in un parcheggio nei pressi della stazione ferroviaria e a piedi ci incamminiamo verso il vicino centro storico e il nostro Hotel, il Goldene Krone, centralissimo, a fianco dell’arco di Trionfo. L’Hotel è in un bel palazzo storico ma le camere sono molto spartane e il bagno è in stile camper. Dopo un po’ di riposo usciamo per cenare da Ludwig, un bel locale giovane e moderno dove si mangiano ottimi hamburger preparati al momento e fare poi una prima visita di questa città che ci piace veramente tanto.

Giorno 4 – Hakelefarspitze e tettuccio d’oro

Facciamo una colazione abbastanza deludente come del resto si è rivelato l’Hotel che ha come unico pregio la posizione nella centralissima Maria Therese Strasse. Usciamo abbastanza presto perché vogliamo raggiungere la zona alpina della Nordkette, la particolarità di questa zona è che la si può raggiungere partendo dal centro città prendendo una funicolare e due funivie.

La funicolare parte dal palazzo dei congressi e sale fino ai 850 metri del Hungerbug con una fermata intermedia per chi vuole visitare l’Alpenzoo, uno zoo dedicato alla fauna Alpina che dicono essere molto bello, ma personalmente ho deciso di non visitare più zoo. La stazione a monte della funicolare è un bel esempio di architettura moderna. Da qui si gode di un bel panorama sulla città. Si possono fare passeggiate e prendere la funivia che sale ai 1900 metri del Seegrube, il cuore della Nordkette dove ci sono bellissime piste e altri svaghi per gli amanti dello sci. Oltre al ristorante e l’hotel c’è anche il Cloud 9, un grande Igloo Bar dove sembra che ci si diverta molto. Noi prendiamo l’ultimo tratto di funivia che porta ai 2.300 del Hakelefar e da qui con i ramponi di gomma ai piedi raggiungiamo i 2.600 metri del picco Hakelefarspitze, una bella camminata sulla neve. Ci prendiamo i nostri tempi per scattare foto e godere del panorama per poi scendere al Seegrube per una sosta sugli sdraio sotto al sole.

Tornati in città facciamo una spesa allo Spar e torniamo in camera per pranzo e riposo. Usciamo per un tour della città percorrendo la Maria Therese Strasse fino all’Hofburg il palazzo imperiale e la Hofkiche, la chiesa che ospita il mausoleo di Massimiliano I e un bel museo dedicato al Tirolo. Visitiamo la cattedrale St. Jakob per poi addentrarci tra i vicoli del centro fino ad arrivare davanti al Golden Dachl, il simbolo della città, un terrazzino coperto da un tettuccio d’Oro che sporge da una bella facciata affrescata. Camminiamo fino al vicino fiume Inn da dove ammiriamo sulla riva opposta una lunga fila di belle case dai tanti colori con sullo sfondo le Alpi innevate, forse la cartolina più bella della città.

Giorno 5 – Compatsch e lezione di sci

Recuperiamo l’auto, facciamo rientro in Italia e usciamo a Ponte Gardena, 60 Km dopo il Brennero, da qui saliamo fino al paese di Siusi da dove prenderemo la funivia che porta a Compatsch, un piccolo paesino sull’altopiano dell’Alpe di Siusi, Seiseer Alm in Tedesco, base per sciatori ed escursionisti di questo gioiello della natura.

L’altopiano e il paese di Compatsch possono essere raggiunti anche in auto ma solo a certi orari, la strada è chiusa al traffico privato dalle 09,00 alle 17,00. Alla base della funivia prendiamo accordi per fare un ora di lezione di sci di fondo e facciamo un abbonamento di tre giorni alla funivia compreso di Nordik Pass che ci consentirà di avere accesso alle piste di fondo al costo di 44 Euro. Arrivati a Compatsch dopo 12 minuti di funivia noleggiamo sci e scarponi e alle 13 incontriamo Karolina che ci insegna le regole base. Io trovo difficoltà nelle discese e tendo a cadere rovinosamente, mentre la mia compagna sapendo fare sci alpino, si destreggia molto meglio. Salutata l’insegnante decidiamo di rimanere sulle piste, fortunatamente poco affollate, alla ricerca di qualche soddisfazione. Al termine del nostro primo giorno di sci, stanchi ma contenti, scendiamo a valle.

Raggiungiamo il vicino paese di Castelrotto, Kastelruth, dove alloggeremo per le prossime 4 notti al Garnì Doris, un bell’hotel dove ci viene assegnata una camera con vista sul paese. Siamo parecchio provati dalla nostra prima lezione e usciamo solo per cenare nel vicino Gasthof Toni con canederli allo speck in brodo , salsiccia con patate e crauti e birra Forst .

Giorno 6 – Sci di fondo a Ritsch

Ottima colazione con grande scelta tra dolce, salato, yogurt, muesli e tanto altro. La giornata è brutta, piove e cominciamo facendo una passeggiata in questo piccolo gioiello di paese dalle case dipinte in stile tipicamente Tirolese con il campanile simbolo della città al centro della piazza. Torniamo in hotel e ci prepariamo per la nostra giornata sulle piste di fondo, prendiamo la funivia e in pochi minuti ci ritroviamo avvolti dalla nubi e praticamente non vediamo al di la del vetro fino ad arrivare a Compatsch dove ci attende una bella nevicata che ci accompagnerà per tutta la giornata. Tra neve e misto pioggia faremo ritorno in hotel belli fradici.

Dopo avere noleggiato gli sci partiamo per la nostra prima escursione che tra qualche difficoltà ci porta a Ritsch dopo circa 3 km, questo è il vero punto di partenza per tante piste di fondo di varie difficoltà. Noi siamo già soddisfatti, anche perché ci attende il ritorno, e ci fermiamo al ristorante Ritsch per un ottimo yogurt con mirtilli e una strepitosa fetta di Strudel con salsa alla vaniglia. Facciamo ritorno a Compatsch con prove finali per migliorare la discesa. Ritorno a valle e di corsa in hotel per riprenderci dalla fatica il freddo l’umidità che abbiamo addosso. Cena da Toni con due ottime pizze e birra poi a letto bolliti.

Giorno 7 – Sci di fondo a Ritsch

Finalmente il tempo sembra volgere al meglio e quando arriviamo in cima all’Alpe davanti a noi si apre uno scenario, che i due giorni precedenti causa maltempo non potevamo certo immaginare. Ci sentiamo anche più pronti e alla fine della giornata avremmo percorso con gli sci quasi una ventina di chilometri. Da Compatsch raggiungiamo sempre Ritsch e da qui ci inoltriamo in un paesaggio indimenticabile, circondati solo da neve alberi e piccole baite sparse qua e là. Le piste ci portano a scoprire l’altopiano con lo spettacolo delle cime del Sassolungo e Sassopiatto di fronte a noi, per me è un’esperienza fantastica, ho voluto provare lo sci di fondo proprio per questo perché sapevo che mi avrebbe portato a contatto con una natura incontaminata e con il passare del tempo oltre alla fatica ci si riesce anche a divertire. Trascorriamo così splendidi momenti tra la neve candida e il cielo azzurrissimo. Pausa pranzo all’Hotel Ritsch con salsiccia canederli e crauti per poi fare l’ultimo tratto che ci porta a Compatsch con il panorama dello Scilliar di fronte a noi. Tornati a Castelrotto ne approfittiamo della bella giornata per scattare delle foto in paese, spesa al market e cena in camera.

Giorno 8 – Ultimo giorno all’Alpe di Siusi

Ultimo giorno sull’Alpe di Siusi, oggi niente fondo. Contenti di non esserci fatti male e per evitare la folla degli sciatori arrivati per il week end, ci dedichiamo ad un’escursione lungo sentieri innevati. Arrivati al parcheggio della funivia infatti subito notiamo che, a differenza degli altri giorni, oggi le piste saranno molto affollate. Arrivati a Compatsch prendiamo una seggiovia che ci porta al rifugio Panorama e, dopo avere messo i ramponi di gomma sotto gli scarponi, seguiamo il sentiero che porta alla Punta d’Oro, un altro rifugio servito da seggiovia. Proseguiamo poi diretti verso il rifugio Molignon che raggiungiamo dopo un’ora di cammino con il panorama del Sassolungo e il Sassopiatto sempre di fronte a noi. Il sentiero è ben battuto, siamo circondati da un classico ambiente invernale. È una splendida giornata di sole e ci godiamo questa camminata fino al rifugio dove pranziamo con canederli allo speck e burro fuso, Grosstel speck patate e uova e birra Forst. La giornata prosegue facendo ritorno al rifugio Panorama dove decidiamo di scendere a piedi fino a Compatsch, sosta in paese per un ultimo shopping e uno spuntino. Poi facciamo ritorno a valle e in hotel perché alla fine di queste giornate bellissime ma intense siamo sempre molto stanchi, oltretutto l’indomani mattina ci sveglieremo presto per raggiungere il Lago di Caldaro, lontano una cinquantina di chilometri, dove ho partecipato ad una corsa podistica, per poi fare ritorno a casa nel primo pomeriggio.

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