Settimana provenzale, in primavera

Eh, la Provenza…chi non ne conosce, per averle visitate o anche solo per sentito dire, le bellezze? Avendo già girato, anni fa, per la Camargue, facendo tappa ad Arles e Nîmes, abbiamo approfittato di qualche giorno di ferie per vedere un altro spicchio di questa bella regione. Siamo così partiti a fine marzo, carichi di aspettative…e di...
Scritto da: Arianna Corti
settimana provenzale, in primavera
Partenza il: 21/03/2009
Ritorno il: 28/03/2009
Spesa: 1000 €
Eh, la Provenza…Chi non ne conosce, per averle visitate o anche solo per sentito dire, le bellezze? Avendo già girato, anni fa, per la Camargue, facendo tappa ad Arles e Nîmes, abbiamo approfittato di qualche giorno di ferie per vedere un altro spicchio di questa bella regione. Siamo così partiti a fine marzo, carichi di aspettative…E di bagagli ( quasi tutti da addebitarsi al nostro piccolino di 18 mesi) per una settimana nel sud della Francia.

Abbiamo prenotato da casa un appartamento, nel residence Debussy di Carnoux en Provence (www.Odalys-vacances.Com): la scelta si è rivelata felice, l’appartamento carino e decisamente economico (195 euro per una settimana).

Carnoux è un paese di nascita recentissima, fondato da francesi “pieds-noir” costretti a lasciare l’Algeria dopo l’indipendenza: inutile, quindi, cercare un centro storico o qualche monumento significativo da visitare.

La posizione, però, è davvero strategica, a pochi km dalla costa e non lontano dalle meraviglie dell’ entroterra.

Per noi, che volevamo conciliare una visita più ‘tradizionale’ con qualche giornata da passare al mare, è stata veramente un’ottima sistemazione.

Cassis è davvero una perla: questo paesino di pescatori, con un bel porticciolo ed un castello che lo domina, è diventato meta di turismo per le bellezze della costa: spiaggette incantevoli si alternano alle Calanques, insenature frastagliate e selvagge. Cap Canaille osserva placidamente dai suoi 394 km di altezza, che ne fanno una delle scogliere più alte d’ Europa. Proprio nel mare in cui si specchia questa scogliera rossastra sono stati ritrovati anni fa quelli che vengono ritenuti i resti dell’ aereo di Saint-Exupery, il creatore del Piccolo Principe.

Consigliamo di passare qualche ora al sole sulla bella spiaggia di Bestouan, e di avventurarsi per uno dei molti percorsi a piedi che partono da Cassis: noi abbiamo seguito il meno impegnativo (col bimbo accoccolato, a turno, sulle nostre spalle..) ma la vista sulle bellezze della costa è davvero superlativa.

A pochi minuti di macchina da Carnoux c’è Aubagne, una città abbastanza grande, di cui avevamo sentito parlare perché c’è nato lo scrittore Marcel Pagnol, e perché è la sede della Legione Straniera.

Spendo poche parole per Aubagne perché non c’è molto da dire, l’ abbiamo trovata caotica e poco interessante. Sulla strada per Avignone, in una giornata assolata ma freddissima, abbiamo deviato in direzione del Pont du Gard, il maestoso acquedotto costruito dai romani. Le indicazioni stradali sono chiare, e raggiungerlo è semplice.

Noi siamo arrivati sulla sponda sinistra del ponte, e c’è un solo parcheggio, a pagamento (tariffa fissa: 5 euro tutta la giornata) ma poi l’accesso al sito è gratuito.

Che dire, il ponte lascia a bocca aperta, per le dimensioni, per come si staglia contro il cielo azzurro, per la maestria usata nel costruirlo.

E’ da vedere assolutamente! Arrivati ad Avignone intorno a mezzogiorno, abbiamo parcheggiato fuori dalle mura, e ci siamo tuffati alla scoperta della città.

Camminando verso Place de l’ Horloge, ed osservando il Palazzo dei Papi, ci siamo resi conto che Avignone ha un’anima decadente e un po’ malinconica, o almeno questa è l’impressione che ci ha lasciato. Una città tutta tesa al passato, questo ci è parso di cogliere. Il nostro stato d’animo è stato senza dubbio condizionato dal fatto che ci fosse davvero pochissima gente per le strade, sicuramente a causa del tremendo mistral che ha iniziato a soffiare senza tregua, spingendo (letteralmente) anche noi sulla strada del ritorno.

Il cruccio è quello di non essere riusciti a gustare appieno questa città, da cui ci aspettavamo molto.

O forse, chi lo sa, abbiamo invece visto la vera Avignone, che si fa bella con i viali alberati e i tavolini all’ aperto ma che nasconde una grande malinconia per un passato che non c’è più.

Per continuare nel nostro viaggio…Una visita la merita anche La Ciotat, un grosso centro balneare a poca distanza da Marsiglia.

Un bel dedalo di strade pedonali, simile al “budello” di tanti paesini liguri, conduce al porto ed è una passeggiata piacevole.

Per gli amanti del cinema la curiosità è che la stazione ferroviaria de La Ciotat ha fatto da sfondo ad una delle prime realizzazioni dei fratelli Lumière…Quella appunto in cui si riprende un treno che arriva in stazione.

Ultima tappa del nostro soggiorno… Aix.. La porta della Provenza, nonché città natale di Paul Cezanne.

Se arrivate con la A8, l’autostrada che attraversa tutto il sud della Francia, prendete l’uscita Pont de l’Arc e, percorrendo un viale di platani, nel giro di qualche minuto vi troverete nella centralissima Place de Gaulle.

Consigliamo di lasciare l’auto in uno dei numerosi parcheggi a pagamento segnalati intorno alla piazza, che non hanno tariffe molto alte.

Senza il fastidioso mistral (finalmente!) e accolti da un bel cielo blu…Abbiamo iniziato la nostra passeggiata a zonzo tra le strade della città vecchia, veramente molto pittoresca. Con i suoi musicisti ad ogni angolo di strada, le piazzette assolate che ti sorprendono all’improvviso, ci ha ricordato certe zone di Parigi! Molto piacevole è stato gustarsi l’animato mercato di Place des Prêcheurs, dalle coloratissime bancarelle di frutta e verdura, e quelle profumate delle spezie. Interessanti sono le bancarelle che vendono libri usati a pochi euro ed oggetti di arredamento di ogni tipo…Come un vero e proprio mercatino delle pulci.

Concedetevi un caffè o un bicchiere di buon vino provenzale seduti ad un tavolino di Cours Mirabeau, o di Place de la Mairie, e, per uno spuntino, provate le baguettes di “Paul” (due negozi, nella città vecchia) sono eccezionali! E, davvero, lasciatevi cullare da quello che i francesi chiamano “flaner”, il passeggiare senza meta sotto i tetti della vecchia Aix… Salutiamo la Provenza con un arrivederci, e concludiamo il nostro viaggio; in attesa del prossimo..Bon voyage a tutti!



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