Settimana Innsbruck-Vienna lowcost

Buon giorno a tutti, vorrei raccontarvi il mio primo viaggio serio. Come nei film, dopo l'esame della maturità io e il mio ragazzo, entrambi diciotteni, abbiamo preso la macchina con destinazione Vienna, pochi soldi in tasca, ma molto spirito d'adattamento. Il mio racconto credo possa servire in questo periodo di crisi per chi voglia fare un...
Scritto da: AdelinaB
settimana innsbruck-vienna lowcost
Partenza il: 29/07/2007
Ritorno il: 04/08/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
Buon giorno a tutti, vorrei raccontarvi il mio primo viaggio serio. Come nei film, dopo l’esame della maturità io e il mio ragazzo, entrambi diciotteni, abbiamo preso la macchina con destinazione Vienna, pochi soldi in tasca, ma molto spirito d’adattamento. Il mio racconto credo possa servire in questo periodo di crisi per chi voglia fare un viaggio completo ed interessante, non troppo lontano e senza esagerate pretese di comodità.

Nell’itinerario che vado a descrivere, scriverò anche i giorni della settimana perchè le visite ai vari siti sono state fatte tenendo conto dei giorni di chiusura.

1° giorno (domenica 29). Partenza ore 10.20 da un paese nella provincia di Novara. 40 euro (1,17 euro al litro) di diesel in una Clio 1.4.

Abbiamo preso l’autostrada in direzione Milano e successivamente Venezia, quando si arriva allo svincolo, abbiamo proseguito per l’A22 in direzione Brennero ed uscire a Vipiteno, così facendo abbiamo di passare la dogana per l’Austriasul ponte a pagamento (obbligatorio in autostrada) ed essendo questa una vacanza low-cost come dice il titolo mi sembra giusto dirlo. Arrivati in frontiera bisogna richiedere la vignette (un abbonamento per utilizzare le autostrade austriache durante il soggiorno), l’abbiamo presa per 10 giorni al costo di 7.90 euro. Abbiamo proseguito per Innsbruck sulla A13 e arrivati alla città ci hanno fatto pagare 2,50 euro ad un casello, nonostante la vignette, non è poi più capitato. Prima di entrare nella citta sulla destra c’è un ufficio informazioni dove parlano sufficientemente italiano, altrimenti un ottimo inglese. Mentre io mi dedicavo alla consultazione di depliant turistici, il mio fidanzato ha chiesto dove potevamo trovare un campeggio e gli hanno dato una chiara cartina della città con il percorso da fare per arrivare al camping.

Arrivati ci hanno dato una piazzola con posto auto, ceniamo con pasta all’italiana portata da casa cucinata su un fornelletto a bombola. Km percorsi: 518. A Innsbruck c’è la possibilità di comprare una card che conferisca sconti per i trasporti e i musei, ma noi non abbiamo intenzione di fermarci molto.

2° giorno (lunedì 30). Partenza ore 9. Avendo trovato nell’ufficio turistico delle informazioni sul castello di Newshwanstein (Germania), convinco il mio compagno di viaggi a prenderci una piccola parentesi lungo il percorso verso la capitale e credetemi ne è valsa davvero la pena. Prendiamo l’autostrada per passare in Germania (lasciando la tenda montata a Innsbruck), le due nazioni che attraverseremo oggi cartelli blu per le strade a pedaggio e verdi per quelle normali, il contrario dell’Italia. Siamo arrivati al castello alle 10.49 e scortati da un parcheggiatore agrigentino abbiamo lasciato l’auto, 4,50 euro per tutta la giornata. Delizioso il posto e le sue casette tipiche. Abbiamo comprato una guida a 3,50 euro (la stessa nel negozio a lato del ristorante ai piedi del castello costava 2,20 euro) e abbiamo pagato i biglietti ridotti 8 euro (interi 9 euro) e per evitare le code ci hanno dato un’orario di entrata. Nel frattempo siamo saliti fino al castello a piedi, ci sono mezzi come carrozza o un camioncino militare del 15-18, che non costano molto, ma anche se la meta sembra lontana, non lasciatevi intimorire è una piacevole passeggiata all’ombra anche se i locali dicono che sono tre quatri d’ora in salita, non è vero e lo dice una che è allergica alla fatica. Abbiamo mangiato con un piatto unico a testa, acqua e mezzo litro di birra nel ristorante vicino per un totale di 19 euro in due. La visita comincia puntualissima come scritto sul biglietto, il castello è bellissimo anche se le sale da visitare sono poche. L’audioguida è compresa nel prezzo e la visita dura una mezzoretta circa, finita la quale ci siamo avviati verso la strada del ritorno e poichè era ancora presto abbiamo deciso di fermarci al museo degli Swarowski alle porte di Innsruck. Ben segnalato in autostrada, non fatichiamo a raggiungere il posto. Per l’entrata sono 8 euro a testa, non è un museo speciale, ma se c’è tempo è piacevole da visitare, anche solo dall’esterno con la sua fontana a forma di testa umana ricoperta d’erba o il labirinto.

Dopo aver cenato in campeggio, con l’auto abbiamo raggiunto il centro della città e visitato gli innumerevoli negozietti aperti fino a mezzanotte comprando qualche souvenir. Curiosi sono i molteplici negozi di palline di natale e uova di Pasqua fuori stagione. Km percorsi: 278.

3° giorno (martedì 31). Partenza ore 10.10. 40 euro di diesel.

Prima di partire paghiamo il conto delle due notti in campeggio, che è di 38,20 euro a coppia e ci lasciano un biglietto con lo sconto del 10% da utilizzare nel campeggio successivo. Passiamo la giornata a viaggiare e arriviamo nel nostro campeggio di Vienna, paghiamo anticipatamente 73 euro per due persone per 4 notti, calcolato già lo sconto. Alla reception acquistiamo la ViennaCard che ci da l’utilizzo gratuito dei mezzi e sconti per i musei. Km percorsi: 584.

4° giorno (mercoledì 1). Pertenza ore 7.44.

La prima tappa è stato il castello di Shoenbrunn. Prendiamo il bus 91A all’entrata del campeggio, fino alla fermata dove si vede un grosso cartello “U” (U-Bahn, metropolitana, il nome della fermata della metro è Kaisermuhlen). Parlo come persona che ha visto Versailles più volte e vi dico che è un incanto e non parlo della residenza solamente, ma dei giardini, dello zoo, delle serre. Abbiamo cercato di risparmiare in tutto ma qui non si può, abbiamo preso il Pass Gold che permette l’entrata a tutto quanto c’è da vedere e lo consiglio vivamente ance se il suo costo è di 36 euro a testa. La serra delle palme e quella del deserto sono da vedere, così come il museo delle carrozze e la Gloriette merita di essere raggiunta anche se è un po’ faticoso perchè la vista del panorama è speciale. Lo zoo originale fatto costruire dalla regina è una cosa che non si vede ovunque e gli animali sembrano tenuti bene in ampi spazi. Fuori dall’entrata principale dello zoo c’è un chiosco che vende hotdog a 3 euro, lì abbiamo pranzato. Per vedere tutto ci vuole una giornata intera presa con comodo. La sera abbiamo cenato in campeggio cucinandocelo.

5° giorno (giovedì 2). Pertenza ore 8.

Con la metro siamo giunti al duomo di Santo Stefano. Abbiamo visitato nella mattinata il castello di Hofburg, la quale visita si completa con la visione di un museo dedicato alla vita della principessa Sissi e alle sale contenenti la porcellane e le argenterie di corte. Davvero interessante e particolare. Il prezzo di tutto è stato di 8,90 euro a testa. Per le donne, ricordo un piccolo negozietto in galleria vicino all’entrata di Hofburg con creazioni a piccolo punto, bellissime quanto inavvicinabili nel prezzo, merita almeno uno sguardo alla vetrina per sognare un po’. Abbiamo pranzato con panini che ci eravamo preparati al mattino e il pomeriggio abbiamo proseguito per il museo dei papiri, meno di 2 euro l’ingresso, ma assolutamente sconsigliabile. Molto carina è invece la Biblioteca nazionale (4,50 euro a testa). Putroppo non siamo riusciti a trovare il museo dei globi, perchè io ho una passione per i mappamondi antichi. Cena come il giorno prima.

6° giorno (venerdì 3). Pertenza ore 9.

La giornata è stata dedicata alla visita del museo di storia naturale (6 euro a testa), simile a quello di altre capitali europee, ma che a me affascina molto e che mi sentirei di consigliare, qualche giro per negozi e la visita al Prater. Il giro sulla famosa ruota panoramica costa ben 8 euro a persona e non ne vale la pena, ma si può andare a Vienna e non salirci? No, di certo, mi ha consolato il piccolo museo sulla vita della ruota, creato per smaltire la coda, ricavato all’interno di 15 delle 30 cabine che dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale non sono più stati messi in funzione. Abbiamo preso un libro che ne descrivesse la storia nel negozio di souvenir a 4.50 euro. Prima di tornare a casa abbiamo fatto un giro nella casa degli spettri, dove io sono morta di paura, ma una persona normale immagino di no, e mangiato frutta caramellata delle bancarelle.

7° giorno (sabato 4). Partenza ore 10.20. 20 euro di diesel verso la fine del viaggio.

La giornata è spesa praticamente solo in viaggio, è il momento di tornare a casa. Durante il ritorno ripercorriamo tutte le tappe del nostro viaggio. Sono convinta di aver visto tutto quello che c’era da vedere, non ci siamo fatti mancare nulla, non abbiamo forse dormito al Grand Hotel ma credo che un po’ di spirito di avventura se non lo si ha a ventanni, quando? Sono soddifatta, forse sono anche riuscita a dimagrire un po’. Torniamo a casa dove i miei genitori staranno aspettando con ansia di vedere lo stato della propria macchina più che della loro bambina. Entrambe in splendida forma comunque. A un centinaio di km da casa ci siamo fermati all’Ikea di Milano Carugate perchè avevo voglia di dolcetti svedesi al cioccolato.

Km percorsi: 950 circa. Posso capire che forse possa essere considerata una “tirata”, in ogni caso non penso che una tappa intermedia possa cambiare lo spirito low-cost del viaggio.

Vengono circa 500 euro a coppia, prendendo nota di tutte le spese che ho registrato. Sono da aggiungere qualche decina di euro per l’autostrada in Italia, dipende dal luogo di partenza e la spesa per il pranzo che abbiamo fatto quasi interamente a casa prima della partenza e che non consiste in molto. Spero queste informazioni possano essere di utilità a qualche ragazzo come noi, giovane e con qualche soldo in tasca da voler spendere per visitare questi posti. Vi auguro… Tanta voglia di viaggiare!



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche