Settembre ad Ibiza

Quest’anno io e il mio ragazzo abbiamo voluto provare una vacanza fai da te con prenotazione di voli e albergo su internet. Ci eravamo stufati di appoggiarci ad agenzie che vogliono il 30% in più rispetto all'offerta iniziale. E poi, in realtà, a noi piace molto girovagare, sia di giorno che di notte, per cui dell’agenzia che ci offre all...
Scritto da: BettyBurzum
settembre ad ibiza
Partenza il: 17/09/2006
Ritorno il: 23/09/2006
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
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Quest’anno io e il mio ragazzo abbiamo voluto provare una vacanza fai da te con prenotazione di voli e albergo su internet. Ci eravamo stufati di appoggiarci ad agenzie che vogliono il 30% in più rispetto all’offerta iniziale. E poi, in realtà, a noi piace molto girovagare, sia di giorno che di notte, per cui dell’agenzia che ci offre all inclusive a prezzi vantaggiosi non ce ne facciamo nulla.

Come meta abbiamo scelto Ibiza. E la cosa bella è che con il fai da te abbiamo speso solo 285 euro tra volo a/r e pernottamento una settimana.

Siamo partiti domenica 17 alle 10:20 con la compagnia Easyjet da Milano Malpensa e arrivati in perfetto orario alle 12:10 all’aeroporto di Ibiza. Il check-in Easyjet è semplice e veloce: ti presenti con il numero della prenotazione e loro in 1 minuto preparano la carta di imbarco e caricano direttamente le valigie. Easyjet ha un sistema di assegnazione dei posti molto particolare: innanzitutto non ha posti numerati e in teoria in base all’ora in cui il passeggero si presenta al check-in, gli viene assegnato un gruppo di appartenenza contraddistinto da una lettera (a, b, c o d). In pratica però chi appartiene al gruppo A non ha poi così tanti vantaggi rispetto a chi appartiene al gruppo D, in quanto ti dividono in gruppi ma sul pulmino per l’aereo sei di nuovo tutti assieme e una volta arrivati in aereo tutti salgono quando vogliono e prendono il posto che vogliono.

Facevano prima a dire: entrate e disperdetevi! (come Aldo, Giovanni e Giacomo..) Arrivati a Ibiza c’erano 28 gradi. Io avevo la felpa.. Sai com’è .. A Milano pioveva.. Abbiamo preso immediatamente un taxi per San Antonio, appartamenti Costa Mar (sono locali adibiti ad appartamento, ma situati tutti all’interno dello stesso contesto come se fossero camere di albergo). Anche l’alloggio lo abbiamo prenotato direttamente dal sito www.Toibiza.Com: non avendo mai optato per internet, eravamo un po’ increduli di trovare un posto a 30 euro a notte a camera che non fosse una “sòla”, forse perché eravamo abituati alle tariffe italiane. Invece l’albergo c’era.. Non era un albergo fantasma! Era in una zona poco movimentata, a due chilometri dal centro città. Le camere erano carine, pulite e ordinate, con una vista fantastica. I muri non avevano crepe. Sono stata davvero contenta della sistemazione visto che l’anno prima, sempre ad Ibiza, alla fine di agosto, pagando il triplo con una agenzia di viaggi locale (700 Euro), mi sono ritrovata a dormire in una topaia con vista bidone spazzatura a Playa Bossa, con la muffa sui muri, senza finestra in bagno, con il wc appena dietro la porta e nemmeno una terrazza o qualcosa per asciugare i costumi.

L’unica cosa negativa del Costa Mar è che i letti sono separati, tuttavia con agili manovre il problema si risolve. Comunque, essendo Ibiza una destinazione più per comitive che per coppie, molti degli alloggi che abbiamo visionato su internet presentano la stessa caratteristica.

La camera disponeva di un cucinino con fornelli e lavandino ma noi abbiamo preferito girovagare e assaggiare le varie proposte culinarie dell’isola. Ci sono ristoranti etnici come il thai, il cinese o l’indiano e alcuni più tradizionali che propongono pesce o paella. Ci sono anche molti fast food nelle principali città, ma non abusatene o diventerete dei panini umani! La birra St. Miguel è davvero buona.

La decisione di non cucinare è stata agevolata anche dai prezzi e dai prodotti in vendita nei supermercati locali: pasta 200 grammi a 1,50 Euro, nessun tipo di sugo nemmeno passata, nessun secondo, gli affettati non esistono, ci sono scatolette contenenti roba secondo alcuni commestibile, e così via. Un consiglio: non andate a mangiare in ristoranti italiani. Sebbene l’aspetto dei piatti si avvicini a quello vero, il risultato finale è decisamente lontano dai sapori di casa, nonché decisamente caro. Per quanto riguarda il tempo, la settimana è stata soleggiata con media di 28-30 gradi. Per spostarci abbiamo affittato un motorino da Moto Louis s/a di San Antonio e con 22 euro più 4 euro di assicurazione al giorno ci si sposta con facilità su tutta l’isola.

Sono stata soddisfatta di avere optato per la moto piuttosto che la macchina perché c’erano file interminabili anche a causa dei lavori in corso per la realizzazione di una autostrada (ad Ibiza?? mah..). Inoltre parcheggiare con la macchina vicino ad alcune spiagge o nel centro città è impossibile.

Un altro consiglio: ad ogni benzinaio che incontrate fate benzina. Abbiamo incrociato parecchie persone che trainavano motoretta e passeggero ai bordi della strada.

Per la cronaca in Spagna la benzina costa 98 cent. Al litro.

Grazie al motorino la vacanza non è stata per niente sedentaria: abbiamo visitato tantissime spiagge e con questo sistema in due anni abbiamo perlustrato praticamente ogni spiaggia dell’isola.

Le spiagge a nord sono molto più pulite, la Cala Xarraca è bellissima e l’acqua è molto calda.

Bellissime anche la Cala d’Hort, la Cala Comte, e la Cala Bassa, sul versante Ovest.

La più famosa delle spiagge, ‘platja de ses salines’ è suggestiva e ricca di bancarelle, con la musica che ti accompagna per tutta la giornata, ma non mi ha particolarmente entusiasmato come quelle che ho citato prima.

L’unico giorno, il penultimo, in cui il tempo non era invitante per un bagno in mare, ne abbiamo approfittato per vedere la città di Eivissa. E’ molto bella e ha una storia tutta sua da raccontare essendo stata terra di passaggio di molte culture antiche e recenti. All’interno delle mura della zona antica, che si chiama Dalt villa, ci sono delle illustrazioni e descrizioni (non in italiano!) su dei leggii particolari che ti guidano per tutta la passeggiata. Dalla punta più alta della torre si scorge Formentera (se soleggiato) e si ha una bellissima vista della città di Ibiza fino alla costa sud. Peccato che la mano dell’uomo abbia forzato un po’ troppo sulla natura.

Scesi dalla città vecchia abbiamo iniziato a fare un po’ di shopping sfrenato. Ci sono un sacco di negozietti a buon mercato dove comperare vestiti femminili e maschili davvero carini (che non si trovano in Italia), gioielli e borsette. E soprattutto occhiali, di ogni forma e colore, ma esclusivamente giganti, ideali per coprire quei quattro o cinque metri di occhiaie dovuti alle notti folli dell’isola. Un altro bel posto dove fare shopping è la Playa Bossa: le spiagge non sono molto belle (o meglio, non hanno nulla di particolare a parte la gente nuda e fattissima a qualsiasi ora) ma i negozi sono molto carini.

I souvenir non sono un gran che, nel senso che non c’è nulla di originale da portare a casa come ricordino.

I negozi di merchandising sono molto cari e non sperate che in aeroporto con la scusa dei duty free i prodotti costino meno.. Però è anche vero che la maglietta del Pacha è sempre la maglietta del Pacha! Se per i negozi non trovate nulla di originale di mercoledì a Club Punta Arabi (zona Santa Eularia, a Est dell’isola) c’è il mercatino hippy.. Noi ci andiamo ogni anno, è uno splendore. Ci sono un sacco di idee. Le cose che compro ogni volta sono i gechi in ferro battuto, di varie misure e colori, che vanno appesi sui muri esterni delle case. La tradizione infatti dice che se vedi un geco fuori da una casa ad Ibiza quella è una casa fortunata, così lo si regala per buon auspicio. Altre cose carine da comperare sono i vari monili fatti a mano. Un altro bellissimo pensiero sono le maschere di cuoio.. Ci sono tutti gli anni e la signora che le fabbrica a mano l’ho persino incontrata alla fiera dell’artigianato a Milano. Le maschere piccole costano 15 euro, quelle grandi anche fino a 180. Una di queste grandi, infatti, a Milano non me la sono fatta scappare, mentre acquistarla ad Ibiza avrebbe comportato serissimi problemi di spazio durante il viaggio di ritorno.

L’ultimo giorno siamo andati a Formentera. E’ stata una decisione dell’ultimo minuto infatti non sapevamo nemmeno dove e come prendere il traghetto. Anche il prezzo del biglietto è stata una sorpresona: euro 37 andata e ritorno! Però ne vale la pena. Il mare e le spiagge sono favolose.

Anche lì con 22 euro per il motorino (noi siamo andati da Pujol, è quello davanti al porto appena arrivi) giri tutta l’isola. L’anno scorso, seguendo i consigli di una guida dell’hotel, abbiamo visitato i due estremi dell’isola, oltre alla ‘platja de illetes’ e le spiagge situate a nord (platja de tramontana). Quest’anno invece ci siamo orientati ad un sano rilassamento sulla spiaggia a Sud ( platja de migjorn e les arenals ). La spiaggia degli arenali è bianchissima e il mare limpido e nn ci sono meduse. Siamo tornati a casa il 23 settembre alle 22.35, l’imbarco era previsto per le ore 17.35 e arrivo per le ore 19.25 ma siamo partiti con 3 ore di ritardo. Non credo sia stato un problema di Easyjet in quanto i voli di questa compagnia che partivano prima erano tutti in orario, bensì degli aeroporti italiani che ovunque durante quel fine settimana hanno posticipato rientri. Un ultimo consiglio, che io metterò in pratica sicuramente l’anno prossimo: il giorno della partenza prendete sempre il primo aereo disponibile perché una volta lasciato l’albergo, con le valige sotto braccio non è pratico fare nulla se non piazzarsi in aeroporto.

Ah.. Lo sapete che due passeggeri dopo aver imbarcato i bagagli si sono dati alla fuga e non si sono presentati a bordo dell’aereo?? Forse un improvviso ripensamento … Li capisco perfettamente.

Betty



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