“Sentire” Lisbona: ecco il viaggio

Dolce come la sua cannella, apparentemente malinconica e decadente come il suo #fado ma in fondo giovane e appassionata... semplicemente, immensamente Lisbona
Scritto da: Robysalsa
sentire lisbona: ecco il viaggio
Partenza il: 20/06/2017
Ritorno il: 28/06/2017
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Josè Saramago con una frase ha raffigurato perfettamente l’anima di questa città: “Siamo a Lisbona: da qui non partono strade“, infatti da qui non si va da nessuna parte, non ci sono strade perchè “oltre” esiste solo l’oceano e l’infinito.

A Lisbona si ha la sensazione di essere giunti al punto “finale” e l’aria che si respira è un misto tra mistero, attrazione, fascino sfuggente e nostalgia.

Lisbona è un luogo ospitale e nostalgico, dolcemente nostalgico, ha un potere indescrivibile. “A melhor maneira de viajar è sentir” diceva Fernando Pessoa e Lisbona è la città perfetta per lasciarsi andare e “sentire” tutte le vibrazioni che è capace di trasmettere.

Lisbona, città adagiata su sette colli sull’estuario del fiume Tejo, la “senti” nei suoi vicoli stretti, nelle sue faticose salite, nelle auto parcheggiate distrattamente, nelle facciate un po’ scalcinate di alcuni palazzi dall’aria vissuta e bellissima. “Senti” il carattere moresco dell’Alfama, la parte più antica della città scampata al terremoto del 1775.

Lisbona la “senti” sfiorando gli azulejos, le tantissime e colorate piastrelle che adornano le facciate degli edifici.

La “senti” nelle strade affollate, nei locali mentre sorseggi una tipica ginjinha alla ciliegia o un bicchiere di vinho do Porto del Douro. In Praça do Comércio, una delle piazze più belle d’Europa, adagiata su una piattaforma galleggiante sul Tejo in cui svetta l’arco di trionfo, lasciandoti accarezzare dal vento fresco oceanico sempre lieve e costante.

Lisbona ti cattura quando attraversi i suoi quartieri in un sali-scendi infinito, quando lo scricchiolio del legno del Tram 28 ad ogni manovra ti riporta indietro nel tempo. Quando osservi la strana luce che la illumina… forse è una luce dipinta dal grigio della nostalgia unita al blu dell’oceano e al giallo dei tram.

Ha il potere di ammaliarti con l’inquietudine e il coinvolgimento che il Fado sa suscitare, con le sue canzoni che i marinai portoghesi cantavano dalle navi.

Sa prenderti per la gola con lumache, sardine e bacalhau (che i portoghesi cucinano in ben 366 modi, uno per ogni giorno dell’anno più uno per il 29 febbraio degli anni bisestili) o con i suoi dolci pasteis de nata (tipici dolci di pasta sfoglia ripieni di crema spolverati di zucchero a velo) dallo spiccato profumo di cannella, da assaggiare rilassandosi seduti davanti al Padrão dos Descobrimentos (Monumento alle Scoperte), punto da cui partivano le navi portoghesi in cerca di nuove terre da conquistare.

Lisbona ti conquista con i suoi monumenti dallo stile fregiato manuelino come la Torre di Belém, realizzata con la funzione di faro e fortezza di Restelo. Il complesso del Mosteiro dos Jerónimos, opera nata per celebrare il ritorno del navigatore Vasco de Gama, le cui ricche decorazioni che richiamano il mare ne fanno una nave pietrificata.

È una città estremamente viva e brulicante di gente, di locali che offrono sfiziosi aperitivi come nel Barrio Alto con musica dal vivo fino all’alba.

Una città sicuramente da vivere immergendosi nella tipica atmosfera portoghese, scegliendo magari una base perfetta come l’Hotel Lisboa Tejo, un punto centrale e magico da cui partire alla scoperta delle tante bellezze. Una location suadente in cui il Cliente si sente perfettamente al centro così come nella città stessa.

Lisbona è la capitale retrò della saudade, decadente e al tempo stesso profondamente vera e rassicurante.

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