Semplicemente ‘na favola
Partenza col vagone letto da Alessandria a Napoli per viaggiare di notte pensando di guadagnare tempo ma senza considerare l’aria condizionata che funziona poco: mai più a luglio. Arrivo a Napoli domenica mattina, cornetto (il migliore della settimana) al bar della stazione marittima di Napoli Beverello ed imbarco senza problemi sul traghetto Caremar per Ischia. Per inciso ci siamo messi di impegno a non prendere aliscafi della Alilauro pur comodi per Forio dove andavamo, dopo che la Alilauro non si è degnata di rispondere nè per mail nè per telefono a ripetute richieste nei giorni precedenti. A sì? e noi non ti vogliamo.
Quindi traghettone per Ischia Porto, poi subito un bus (circolare Sinistra) per Forio, con l’accento sulla i, ed arrivo al nostro hotel. Io sono di quelli che passano ore su Internet a studiare le foto degli alberghi e poi di solito resta deluso. Non in questo caso: hotel Parco Villa Teresa ( , tel. 081/907126 parlare con, indovinate?, Teresa) a Forio, tre stelle, camera superior con terrazza mozzafiato sulla baia di Citara. Da sola la vista dalla terrazza (vera terrazza con ombrellone e lettini e tavolino con sedie non le solite quattro piastrelle con ringhiera spacciata per terrazza) valeva l’albergo. Aggiungiamo una piscina termale di dimensione sufficiente a farmi faticare per farla tutta a nuoto da una parte all’altra, ampio spazio intorno di lettini ed ombrelloni, insomma un albergo del tutto confortevole per essere solo tre stelle. Scelta la mezza pensione, alla sera ci si abbuffava il giusto senza toccare le vette di professionismo dei turisti che al buffet delle verdure si fanno piatti tipo torre di Pisa. Cibi vari , semplici e naturalmente chi vuole l’aragosta vada al ristorante giù in paese. Detto questo come è trascorsa la settimana? Facendoci togliere strati di inverno nella piscina termale con idro, pranzando al bar della piscina con una caprese (si chiama così anche ad Ischia) a facendo a giorni alterni qualche escursione tanto per giustificare le scarpe da tennis e lo zainetto. Ne consiglio due, di gite. Giro in motonave dell’isola e tra le tante proposte in bacheca l’albergo ci ha consigliato la motonave Jolly: gli siamo stati grati. Si tratta di una motonave stile vecchiotto (quel giorno eravamo in 18, tutti simpatici e in stile con la motonave) condotta da tre giovanotti che si danno un gran daffare per rendere piacevole la giornata e ci riescono in pieno. Ricorderò a lungo un bagno con visita di una grottarella semisubacquea e le frittelle di alghe marine: che tipo di alghe solo la Madonna lo sa, ma sta di fatto che erano ottime…
Quindi ricordate, barca Jolly tel 3476544834. La seconda gita è stata quasi casuale: risalendo i 200 gradini del Sorgeto ( a mare sorgente calda, tra gli scogli con vecchietto che ti spennella il fango dove vuoi) ci ferma altro vecchietto che propone di farci vedere Procida con il suo microtaxi, traghetto, giro dell’isola a 40 euro, più pranzo di pesce a 15 euro. Un po’ scettico, pur sentendomi il turista a cui Totò vende la fontana di Trevi, decidiamo di accettare. Ebbene, signori, fatelo anche voi se incontrate Salvatore perchè è stato fantastico. Intanto Procida è fantastica (rileggersi volendo l’Isola di Arturo e Neruda) e poi solo così si gira tra le viuzze. Ma soprattutto prendete nota del ristorante da Giorgio (via roma 36, tel 081/8967910) dove con i previsti 15 euro ci siamo abbuffati di spaghetti al cartoccio, fritto, pastelle al rosmarino, limone condito e una bottiglia di bianco fresco, acqua e limoncello finale. Poi in giro per l’isola col microtaxi di Salvatore che ti rintontisce (entrambi, sia il microtaxi che Salvatore) ma sono quei ricordi che restano indelebili.
Tornando ad Ischia, per quello che abbiamo visto merita senz’altro il borgo di sant’Angelo che credo nulla abbia da invidiare (tranne forse i giapponesi) alla piazzetta di Capri ed i giardini Poseidon con le sue 21 piscine di acqua termale da 40 a 15 gradi per tutte le gradazioni di cuocitura.
Se consideriamo che alla sera ho visto l’Italia battere i tedeschi (nell’hotel ce n’era qualcuno camuffato) e la Francia al ritorno alla domenica sera in un bar vicino alla stazione di Napoli è stata una settimana indimenticabile.
Per lo shopping di ceramiche, cito una bottega un po’ defilata sulla strada dopo Forio per Panza al n. 196, località Cuotto, che si chiama Sole d’Ischia con cose non banali viste da nessun altro (per capirci ha le ceramiche De Simone) che vende ceramiche isolane molto colorate e fini.