Sei personaggi in cerca di Londra

Periodo: 7/12/07 – 10/12/07 Mezzi di trasporto: andata con Flymonarch su Gatwick, da lì treno fino a Victoria Station che costa circa 6 pounds; e ritorno con Ryanair, su Stansted in pullman a 8 pounds, tutti i voli e i trasporti puntuali ed efficienti. A Londra, metro a 5,10 pounds il giorno per viaggiare illimitatamente tra la zona 1 e 2. La...
Scritto da: silviasantini
Partenza il: 07/12/2007
Ritorno il: 10/12/2007
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
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Periodo: 7/12/07 – 10/12/07 Mezzi di trasporto: andata con Flymonarch su Gatwick, da lì treno fino a Victoria Station che costa circa 6 pounds; e ritorno con Ryanair, su Stansted in pullman a 8 pounds, tutti i voli e i trasporti puntuali ed efficienti. A Londra, metro a 5,10 pounds il giorno per viaggiare illimitatamente tra la zona 1 e 2. La metro smette di viaggiare intorno a mezzanotte.

Alloggio: Lime Tree Hotel, tipicamente inglese, da premiare per la colazione buonissima e la vicinanza con Victoria Station (2 minuti a piedi).

Itinerario: Venerdì arrivo in hotel a metà pomeriggio, ci restano pochi minuti di luce ma partiamo subito: metro fino a St Paul’s Cathedral, per fortuna riusciamo ad entrare prima che finisca la messa e possiamo ammirare l’interno imponente e riccamente decorato. Che emozione dev’esser stata per Lady D sposarsi là dentro! Uscendo, ci dirigiamo verso il Millennium Bridge, detto anche wibbly wobbly bridge per le sue impercettibili oscillazioni dovute alla struttura in ferro che collega le due estremità del Tamigi. La zona in cui arriviamo, la City, è un continuo susseguirsi di palazzi modernissimi sedi di svariati uffici e costruzioni con i tipici mattoncini rossi, che creano un bel contrasto. Ceniamo da Nando’s, non prima di aver fatto un “rito” tipicamente inglese: birra come aperitivo in un pub della zona. Scopriamo infatti che molti londinesi, appena escono dall’ufficio o affrontano temperature siberiane correndo in calzoncini lungo il Tamigi, oppure entrano nei numerosi pub a bere e chiacchierare. Fa effetto vederli in giacca e cravatta ma decisamente alticci! Dopo cena (Nando’s è una catena i bei ristoranti dove si mangia soprattutto pollo, cucina buona ed economica) passiamo accanto al London Bridge, colorato di rosso da luci artificiali che creano un effetto suggestivo. Riattraversiamo il Tamigi sul Tower Bridge, che ci emoziona con la sua imponenza e dal quale fotografiamo la Tower of London, ex carcere adibito a custode dei gioielli della Regina. Arriviamo nel quartiere di St Katherine’s Docks dove restiamo stupidi: il fiume forma una sorta di laghetto dove sono ormeggiati yatch degni di Porto Cervo. Tutt’intorno, negozi “da barca” e bei pub, sembra di stare in un paese di mare invece che nel centro di una metropoli! Sabato: in metro fino al Big Ben, che appare in tutta la sua maestosità proprio appena usciti dall’underground. Peccato che ci tocchi vederlo sotto il diluvio universale, quindi siamo spinti a proseguire dopo pochi minuti e non ci gustiamo appieno la splendida vista dal ponte della House of Parliament (comunque impedibile). Proseguiamo per Westminster Abbey, e qui devo ammettere che sono di parte: adoro questa cattedrale e, anche se la vedo per la seconda volta in vita mia, resto a bocca aperta. Comunque anche qui la pioggia non dà tregua e abbiamo un sacco di cose da vedere, quindi ripartiamo di gran carriera verso Trafalgar Square, passeggiano lungo Whitehall. Guardiamo da lontano la residenza di 10 Downing Street e finalmente arriviamo sotto la colonna dedicata al colonnello Nelson: anche questa piazza regala delle belle emozioni. L’attraversiamo ed entriamo nella National Gallery, pur non essendo esperti d’arte, ma la tentazione di vedere quei capolavori è forte e in effetti usciamo più che soddisfatti. Non contenti di tutta l’acqua presa finora, decidiamo di insistere e zupparci per bene: facciamo a piedi il lungo viale che separa Trafalgar da Buckingham Palace, per fortuna nel frattempo la pioggia ci da un po’ di tregua. Il palazzo della Regina è imponente, ma non particolarmente emozionante per me. Passiamo attraverso Green Park per arrivare in Piccadilly Street, che risaliamo fino all’omonima piazza. In questa strada ci sono bellissimi negozi e pasticcerie fuori dall’ordinario! Inoltre, è tutto addobbato a festa, e non si può descrivere come sia bello. Incrociamo anche una manifestazione di ecologisti, un fiume di gente colorato e chiassoso, ma soprattutto lunghissimo. A Piccadilly, dopo esser rimasti abbagliati dalla famosa colonna di cartelloni pubblicitari luminosi, ci tuffiamo dentro un Kentuchy Fried Chicken (KFC) per mangiare un pollo fritto che digeriremo con buone probabilità a Natale (dell’anno prossimo). Nel pomeriggio proseguiamo fino a Canterbury Street: piena di negozi bellissimi, addobbi natalizi e un mare di gente, è il luogo più colorato e affascinante che visitiamo, se andate a Londra non saltate questa strada! Prendiamo la metro per Covent Garden, il famoso mercato coperto. Anche qui gli addobbi natalizi creano un atmosfera magica, grazie anche al fatto che nel frattempo è calata la sera. Visitiamo il mercatino e osserviamo i vari saltimbanchi che qui non mancano mai. Ceniamo da Ask, ristorante di una catena italiana specializzati in pasta e pizza, in effetti la pizza è buona e il prezzo relativamente onesto (a parte il fatto che siamo “costretti” a bere birra o coca cola: un bottiglia di naturale viene 3,50 pounds!!).

Domenica: giornata all’insegna dello shopping. Cominciamo tra i grandi magazzini e gli eleganti negozi di Oxford Street, per poi piegare, verso l’ora di pranzo, nel quartiere di Soho, dove troviamo negozietti vintage (o finti tali) molto carini. Dopo mangiato, giriamo ancora per Soho, è un quartiere molto bello, dove sembra di stare in un film. Arriviamo nella piazza che è considerata il centro di Londra, Leincester Square, preceduta da una via piena di teatri dove viene fatto ogni genere di musical. Nella piazza le luci si sprecano, l’atmosfera è gioiosa e il luna park rende tutto ancora più sfavillante. Sempre in tema, ci dirigiamo con la metro da Harrod’s: non si può venire a Londra senza fare un giro in questo enorme magazzino. Ci limitiamo al piano terra, dove i reparti macelleria e pescheria ci lasciano davvero stupiti per la quantità e soprattutto la varietà della merce esposta. C’è anche una pizzeria all’interno, dove una margherita costa la modica cifra di 14,50 pounds (oltre 20 euro!) e il pizzaiolo (o meglio, un cantante vestito da pizzaiolo…) intona “Con te partirò” incantando i clienti. Per cena torniamo a Soho, ma purtroppo incappiamo in un pub dove non si mangia benissimo e la cameriera è scorbutica, vabbè. Il giro per il quartiere è divertente: è pieno di locali e personaggi di ogni tipo.

Lunedì: purtroppo è l’ultimo giorno, e abbiamo solo qualche ora la mattina che dedichiamo alla visita, sempre sotto la pioggia, del quartiere di Notting Hill, alla ricerca di Hugh Grant (che naturalmente non vedremo). Il quartiere è carino, pieno di negozi vintage e case bellissime, si vede che è la zona “ricca” della città.

In conclusione, si può dire una sola cosa: Londra è una città magica che resta nel cuore, affascina e stupisce in ogni angolo, non si può non visitarla almeno una volta nella vita!



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