Secondo viaggio in Cina
Siamo sull’autostrada Shangai Nanchino, lunga ca 300 km.
Nell’imboccare un lungo vialone d’accesso di ca 10 km, molto ben tenuto e pieno di alberi ben curati, ho la sensazione di trovarmi a Singapore. Ye, la guida, mi chiarisce che la realizzazione e’ opera di investitori singaporegni, che in jv con il governo, hanno realizzato la struttura ed il parco industriale viene affittato a ditte per lo piu’ straniere. La citta’, una delle piu’ belle della Cina, e’ attraversata dal canale imperiale, che parte da Pechino e si snoda per ben 1800 km. Ne sono ora navigabili solo 800.
Contro i 15 milioni di abitanti di Pechino e dintorni, qui sembra di stare in un paesino con soli 6 milioni.
Suzhou ha piu’ di tremila anni di storia ed e’ famosa soprattutto per i suoi giardini. Dei 200 originari ne sono rimasti 56 e soltanto 18 sono visitabili.
Cominciamo con la visita del Giardino dello Amministratore Umile, un mandarino accusato di corruzione, il quale si era ritirato in quest’oasi di pace.
Risale al 1500 e comprende torrenti, stagni, ponti e isole di bambu’, nonche’ una casa da te’ e un piccolo museo in cui sono illustrati i concetti dell’architettura cinese dei giardini. Rimaniamo stupefatti e ci sembra di stare in Giappone, per come abbiamo sempre percepito questa nazione. Varie opere dei poeti dell’epoca, sono appese alle pareti. Secondo loro in natura i tre suoni piu’ belli sono i seguenti: La pioggia che cade sulle foglie di banano.
Il vento che si insinua in un boschetto di bambu’ Vento e pioggia che lambiscono le rocce.
Al museo della seta, acquistiamo quattro dipinti su seta che rappresentano rispettivamente: i glicini la primavera, il fior di loto l’estate, i bambu’ l’autunno e le prugne l’inverno.
Grande ca un decimo del giardino dell’amministratore unico, il Giardino del Maestro delle Reti e’ il piu’ bello di tutti. La peculiarita’ consiste nell’uso intelligente dello spazio. Il gardino ospita edifici di grande dimensioni, ma non ne risulta minimante soffocato.
Nella Collina della Tigre si trova la tomba di He Lu, padre fondatore di Suzhou, morto nel VI sec. A.C. La leggenda narra che sia stato seppellito con una collezione di 3000 spade e che sia sorvegliato da una tigre bianca.
L’albergo, il New World Aster, e’ in piena ristrutturazione e salvo il ristorante, tutte le altre facilities sono chiuse.
Numero chiuso per ottenere nuove targhe, nell’intento di limitare la polluzione. A Shangai ad esempio una nuova licenza costa 200 e viene rivenduta al mercato nero per ca 4/5 mila €. Il mercato dell’auto e’ dominato dalla VW, che e’stata la prima a fare una JV con i cinesi e dalle sue fabbriche in loco immette ora sul mercato modelli recentissimi. Di contro la Fiat, durante il viaggio non ho mai visto una sua macchina, produce vicino a Nanchino modelli obsoleti quali la Palio, Siena etc.