Se sei a dieta non andare in Sicilia

Tutto comincia una domenica di inizio agosto discorrendo di vacanze con una collega. Dopo una lunga estate lavorativa io e mio marito siamo proprio stanchi e sfibrati e da un po’ stiamo valutando mete possibili per due settimane di ferie da metà settembre in poi; la mia collega è appena stata in Sicilia e si è trovata benissimo, tra l’altro...
Scritto da: veronica73
se sei a dieta non andare in sicilia
Partenza il: 14/09/2009
Ritorno il: 25/09/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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Tutto comincia una domenica di inizio agosto discorrendo di vacanze con una collega. Dopo una lunga estate lavorativa io e mio marito siamo proprio stanchi e sfibrati e da un po’ stiamo valutando mete possibili per due settimane di ferie da metà settembre in poi; la mia collega è appena stata in Sicilia e si è trovata benissimo, tra l’altro è uno dei posti dove non sono mai stata ed è incluso nella lista dei possibili viaggi da fare. Così inizio a documentarmi su internet circa costo e disponibilità di biglietti aerei e B&B che a mio parere è la soluzione migliore per questa tipologia di viaggio. Ma la Sicilia è soprattutto molto grande e quindi bisogna pianificare un possibile itinerario. Tenendo conto che è con Ryanair che troviamo l’offerta migliore (a/r da Orio 130 euro in due) decidiamo quindi per lo scalo di Trapani passando da Sciacca ( 4 giorni) e poi la settimana dopo San Vito lo Capo.

Lunedi 14 settembre Si parte alle 8.30 da Orio con destinazione Trapani Birgi. Ritirati i bagagli passiamo al banco della Hertz a ritirare la macchina a noleggio che abbiamo preso in convenzione con Ryanair e al posto della Fiat Punto richiesta ci danno una Ford C Max. Chiediamo la super cover ma ci viene detto che l’assicurazione completa costa 360 euro in più delle 317 già spese. Scegliamo di non farla sperando in Santa Rosalia che ci assista. Così impostiamo il Tom Tom e partiamo in direzione Sciacca; ad un certo punto vediamo le indicazioni per Selinunte e siamo tentati a fermarci ma poi decidiamo di tirare dritto e giungere al più presto a destinazione, la vedremo più avanti. Dopo un’ora e mezza giungiamo così a Sciacca, il nostro B&B è una deliziosa villetta sul mare situata all’estremità del paese, Villa Margherita. I gestori, una coppia gentilissima ci accoglie e ci fa sistemare nell’ampia e pulitissima camera, ci mostra la veranda dove poter riposare e l’angolo colazione sempre in veranda dove si gode una splendida vista del porticciolo; ci chiedono anche cosa desideriamo per colazione, insomma, quasi meglio di essere a casa con i propri genitori!! Sistemati i bagagli scendiamo subito nella spiaggia sottostante e lì trascorriamo il pomeriggio al caldo sole siciliano, la sera usciamo a cena al ristorante “La vecchia bussola” su consiglio del nostro padrone di casa e con 20 euro mangiamo un antipasto di pesce, spada alla griglia, verdure acqua e caffè. La stagione è finita e la sera Sciacca è abbastanza deserta. Lontano dal traffico in una posizione perfetta trascorriamo così la prima notte in Sicilia.

Martedi 15 settembre Dopo una ricca colazione con i classici prodotti tipici del teritorio quali melone, fichi d’india e poi deliziose paste di mandorla, biscotti fatti in casa… visto che il tempo non è dei migliori decidiamo di visitare la valle dei templi ad Agrigento. Ci mettiamo poco più di un’ora d’auto e muniti di audio guida iniziamo a girare i templi rimasti in piedi e le rovine. Il posto è splendido e il tempo un po’ nuvoloso smorza la calura, nonostante la stagione estiva sia finita è pieno di gente!! Verso le 13 abbiamo finito e ci dirigiamo in spiaggia alla scala dei turchi, una formazione calcarea a strapiombo sul mare e lì passiamo il pomeriggio, peccato solo per il vento fortissimo che ci ha fatto impanare come due cotolette milanesi. La sera sempre su consiglio altrui abbiamo cenato alla trattoria “La vela” che si trova sul porticciolo, con 50 euro ti portano un’infinità di antipasti, due primi, un secondo tutto a base di pesce, 2 dolci e caffè. Meno male che ci eravamo ripromessi di non esagerare, ma era tutto buonissimo! Mercoledi 16 Settembre Oggi ci svegliamo sotto un cielo decisamente nuvoloso e dopo colazione decidiamo di andare a Monreale: nemmeno da noi in Lombardia abbiamo mai trovato un così cattivo tempo come in quel giorno, nubi bassissime che sembrava ci fosse il nebbione, acqua che si rovesciava giù a secchiate, noi senza lo straccio di un ombrello o impermeabile! A Monreale non riusciamo nemmeno a scendere dalla macchina quindi decidiamo velocemente di trovarci un ombrello o tornare indietro: finiamo così a Palermo con almeno mezzo metro d’acqua in giro, sottopassaggi allagati con auto in panne , caos, traffico in tilt. Sfiduciatissimi riprendiamo la via di casa e qui troviamo i nostri padroni di casa preoccupatissimi in quanto mentre noi eravamo in giro loro al telegiornale vedevano tutti questi disastri . Notare bene che a Sciacca aveva fatto solo un veloce acquazzone. Purtroppo il maltempo sarà una costante di questo viaggio e farà un sacco di danni culminati poi nel disastro a Messina.

Giovedi 17 Settembre Ormai manca un giorno alla partenza così oggi visitiamo un bellissimo paesino cioè Caltabellotta, arroccato a circa 850 metri d’altezza e dominato dalle rovine di un castello normanno dove scattare foto con scenari mozzafiato. Dopodichè ridiscendiamo diretti a Eraclea Minoa dove trascorriamo il pomeriggio travolti da un vento fortissimo; la sera cena in una pizzeria del centro di Sciacca e poi un buonissimo gelato ( e sottolineo la parola buonissimo)al gran caffè Scandaglia con un veloce giretto per il paese praticamente semivuoto nel tentativo vano di smaltire la cena. Dopo a casa per preparare i bagagli che domani si và a San Vito! Venerdi 18 Settembre Da Sciacca salutiamo i nostri padroni di casa e loro numerosi e simpatici micetti e ci dirigiamo verso San Vito. Veramente il nostro domicilio è nel paese vicino, Castelluzzo, nel B&B “Alba Marina”, scelta azzeccatissima in quanto struttura nuova, molto carina e soprattutto pulitissima (odore di detersivo sempre nell’aria): dopo esserci sistemati e dopo le dritte date dai nostri nuovi padroni di casa su mete possibili ci fiondiamo a San Vito parcheggiando l’auto nel parcheggio gratuito vicino al porto, quello di fianco al cimitero. Da lì si può prendere la navetta o come noi farsela a piedi, nn è molto lunga. C’è il sole e l’acqua è meravigliosa, forse un po’ troppe alghe a riva. Piantiamo l’ombrellone e ci spaparanziamo sulla sabbia. La sera al ritorno diamo una sbirciatina per qualche viuzza e torniamo a Castelluzzo per poi ritornare x cena in paese. Stasera andiamo al “Timone” e poi ci concediamo un gelato in centro davanti al Santuario. Noi nn lo sapevamo ma su internet prima e poi sul posto ci viene detto che dalla settimana prossima ci sarà in Cous Cous Fest, una manifestazione dove una decina di paesi si sfidano nella preparazione del Cous Cous di ogni tipo, pesce verdure carne e con artisti famosi quali Negrita o Giuliano Palma in concerto.Dopo la cena giretto per le vie del paese gustandoci un buonissimo gelato nella gelateria di fianco al santuario.

Sabato 19 Settembre Ma è possibile che anche oggi il tempo sia bruttino?Come da precedenti accordi andiamo a farci un giretto e decidiamo per Trapani ed Erice. Ma una volta partiti cambiamo idea e preferiamo ritornare a Monreale e Palermo che dopo la disavventura della scorsa volta ci sono rimasti qua…Prendiamo l’autostrada, passiamo dal luogo della strage di Capaci dove hanno eretto un monumento e dove facciamo qualche foto e poi ci catapultiamo nel traffico palermitano del sabato, praticamente da masochisti!! Oggi siamo realistici, sappiamo che riusciremo a vedere poco quindi la nostra prima scelta sono le Catacombe dei Cappuccini quindi Palazzo dei Normanni e la Cattedrale. Il traffico è un caos, bisogna armarsi di spirito di iniziativa (leggi violazioni del codice stradale) altrimenti sei finito, tanta tanta santa pazienza e se possibile un potente analgesico contro improvvisi attacchi di mal di testa da nervoso!! Relativamente con poco sforzo arriviamo alle Catacombe e riusciamo anche a parcheggiare vicino!! La piazza è già piena di turisti che come noi sono alla ricerca delle bellezze palermitane. Non visitiamo il cimitero con la tomba di Tomasi di Lampedusa ma scendiamo subito nei sotterranei dove ci attendono circa 8000 corpi mummificati, è uno spettacolo fascinosamente macabro che ha il suo pezzo forte nel corpo di Rosalia Lombardo morta a due anni nel 1920, splendida bambola dormiente. Ritornati alla luce del sole andiamo verso palazzo dei Normanni che dista circa 1500 metri dai cappuccini ma qui il traffico si fa sempre più caotico, arriviamo a Piazza Indipendenza e iniziamo a cercare un parcheggio;gira gira esauriamo la pazienza e decidiamo di andare a Monreale a vedere il Duomo, 5 km di tragitto in 30 minuti di strada, tanto per rendere l’idea della bolgia dantesca dove siamo finiti. Arrivati a Monreale è tutto più semplice, c’è un grande parcheggio vicino al centro dove lasciare l’auto e le fermate dei bus con la linea 389 che successivamente ci riporterà in Palermo per completare il nostro giro. Così finalmente visitiamo lo splendido Duomo di Monreale a mezz’ora dalla chiusura e facendo foto da ogni angolazione possibile, circondati da nugoli di turisti stranieri impressionati da tanta maestosità. Per pranzo ci fermiamo in una panetteria davanti al Duomo e sotto una pioggerellina sottile ci mangiamo un bel pane cunzato, uno sfincione e un pezzo di pizza, tutto buonissimo e che ci terrà pasto fino a stasera, in più ci portiamo via dei biscotti all’arancio e una tortina alla ricotta e delle paste di mandorla che verranno degustate nei giorni seguenti. Lasciamo tutta la spesa in auto, prendiamo l’autobus per Palermo, scendiamo a Piazza Indipendenza attraversiamo la rotonda ed eccoci a Palazzo dei Normanni: zero coda per entrare e subito andiamo a vedere la Cappella Palatina, un piccolo gioiello!! Per vedere gli appartamenti reali c’è invece un po’ di attesa, non si possono fare fotografie in quanto la struttura fa parte dell’Assemblea regionale Siciliana, la guida ci spiega i rifacimenti subiti da questa antica fortezza trasformata più volte nel corso dei secoli e ci mostra alla fine la splendida Sala di re Ruggero, proprio una cosina minima e insignificante…Peccato che il giro sia così breve! Usciti in strada pioviggina, così ci mettiamo in cerca della cattedrale che vediamo ergersi maestosa dopo circa 1 km di cammino. Contrapposto all’esterno l’interno della cattedrale appare un po’ spoglio soprattutto se paragonato a tutto quello che abbiamo visto in precedenza; qui vediamo le tombe dei re normanni la cripta ed il tesoro della cattedrale. Finita la visita sono quasi le 17 ed è ora di riprendere il bus fino a Monreale e tornare a casa a Castelluzzo.

Domenica 20 e Lunedi 21 Settembre Per due giorni finalmente c’è un po’ di sole e vediamo di godercelo in spiaggia a San Vito; le avverse condizioni meteo hanno imperversato nella nostra vacanza e ci hanno fatto escludere alcune mete come la riserva dello Zingaro, una giornata a Favignana, Scopello ecc, anche Segesta e Selinunte sono state accantonate anche se siamo certi di ritornare e colmare queste lacune. Ci rilassiamo tranquillamente in spiaggia e la sera andiamo a cena da “La carbonella” e poi da “Gna Sara” dove poi torneremo ancora e sarà il nostro ristorante preferito e quindi in giro per San Vito a degustare le caloricissime delizie quali cannoli, cascatelle e chi più ne ha più ne metta. Martedi 22 Settembre Cous Cous fest Day! XII edizione qui a San Vito. Nel paese ci sono grandi stand dove con 10 euro ci si può prendere un piatto di cous cous cucinato in almeno dieci varianti e un bicchiere di vino. Visto che ogni mattina ci guardiamo il meteo e da domani danno brutto anche oggi rimaniamo in spiaggia a San Vito convivendo con i nuvoloni che poi lasciano spazio al sole. La sera andiamo ancora da “Gna Sara” dove mio marito si spazzola un piattone di spaghetti alle cozze e poi un buonissimo gelato. Sul palco allestito davanti al santuario viene ufficialmente aperto il festival con la presentazione delle nazioni in gara e i giurati dopodiché alle 23 grande concerto dei Negrita.

Mercoledi 23 Settembre Stamattina apriamo le persiane ed è brutto così dopo colazione ce ne andiamo a Erice. Passiamo per Trapani con l’intenzione di prendere la funicolare ma non la troviamo così saliamo in macchina per i tornanti che ci portano a 750 metri. Parcheggiata l’auto saliamo per le viuzze e scattiamo un sacco di foto anche se il tempo non è dei migliori, soprattutto dal Castello di Venere dove c’è una vista spettacolare che abbraccia da una parte Trapani, le saline e in lontananza le Egadi mentre dall’altra si vede la vallata sottostante.Giriamo un po’ per i negozietti ed assaggiamo un buonissimo rosolio al pistacchio. A pranzo andiamo a mangiare alla “Pentolaccia” locale raccomandato dalla Lonely dove proviamo le buonissime busiate al pesto trapanese mentre il dessert lo prendiamo alla pasticceria Maria Grammatico, un cannolo una cassatina e una genovese alla crema mmmmm…Il brutto è che appena usciamo dalla pasticceria comincia a piovere rendendo viscide e molto molto molto scivolose le stradine lastricate. Arriviamo alla macchina lavati ma sani e salvi dopo essere scivolati un paio di volte ed aver sbagliato strada. Riusciamo ad uscire dall’abitato e a tornare a valle. In conclusione per Erice scarpe comode e ombrello o k way e se piove se possibile rimandare. La sera a Castelluzzo si scatena un fortissimo temporale, i lampi sul mare sono impressionanti. Andiamo a cena da “Alfredo” prendendoci la solita ramazzata d’acqua e poi torniamo in camera.

Giovedi 24 e venerdi 25 Settembre Per questi due giorni il tempo non è dei migliori ma la nostra vacanza stà per finire, per almeno un anno non rivedremo il mare e ce lo vogliamo godere il più possibile alla faccia dei nuvoloni che ci minacciano quotidianamente. Il giovedi stiamo alla baia di Macari e ce ne andiamo scacciati dal temporale mentre venerdi il tempo è un va e vieni di sole e nuvoloni e lo passiamo tra gli stand del cous cous a San Vito con una coppia conosciuta al b&b. Verso le 17 li salutiamo facciamo incetta di dolci vari nel laboratorio di pasticceria davanti al Santuario e torniamo a Trapani Birgi per riconsegnare l’auto e partire alle 21 per Milano. Ricordo la frase di una signora che all’arrivo appena scesi dall’aereo si congratulava con noi per il posto scelto e per il periodo che secondo lei era dei migliori. Beh per il primo nulla da dire per il tempo è andata così. In futuro vedremo di tornare e di rifarci! Alberto e Veronica



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