Scuba down

Villaggio Gaviota EdenViaggi c/o Cayo Coco, abbiamo poi visitato molte spiagge vicine e le città di Trinidade, Moron...Havana. E' spesso ventilato. Per i sub segnalo che i fondali non sono eccezionali. Il mare non è eccezionale e non è paragonabile alle maldive. La spiaggia non è curata e gli sport offerti sono lasciati al libero arbitrio e...
Scritto da: Paola Sbrissa
scuba down
Partenza il: 11/12/2004
Ritorno il: 22/12/1996
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
Villaggio Gaviota EdenViaggi c/o Cayo Coco, abbiamo poi visitato molte spiagge vicine e le città di Trinidade, Moron…Havana. E’ spesso ventilato. Per i sub segnalo che i fondali non sono eccezionali. Il mare non è eccezionale e non è paragonabile alle maldive. La spiaggia non è curata e gli sport offerti sono lasciati al libero arbitrio e alla disponibilità di qualcuno che non c’è. Il villaggio è curato. Piccolo composto da piccole casette coloniche che guardano verso la scogliera. Sono arredate con buon gusto, pulite. Molto italiane. La cucina non è un gran che. C’era l’usanza di chiamare per nome le varie pietanze perchè poteva capitare nei giorni successivi di ritrovarle sotto altre vesti. La pasta se non veniva terminata ricompariva nei giorni successivi con lievi variazioni. Il buffet non era molto ricco nè variato per le ragioni ovvie succitate. L’animazione era assente e quando c’era era meglio far altro. I servizi del catalogo non ci sono. Molti si sono lamentati anche se io credo che bisognerebbe far attenzione perchè le lamentele possono costare il posto di lavoro. Lo stipendio mensile al di fuori dei villaggi dorati è di 5-10 dollari, molti vivono delle mance. A me è capitato di chiedere e pagare per un massaggio che si è trasformato in una molestia sessuale. Colpa mia che sono una bella donna, sembro teutonica e chi non ci proverebbe. Non me la sono sentita di mettere a fame nessuno però ve lo segnalo magari voi avrete la possibilità di scegliere.

Dicembre per loro è inverno. Il paese è a fame e tutto è fermo a 60 anni fa. Ci sono tracce del passaggio degli americani e di fasti di un tempo di cui non si è risuciti a conservare e recuperare nulla. L’animo della gente non risuona più con nessuna nota. Non c’è la musica che sentiamo noi quando pensiamo trasognati a cuba. Per lo meno quando non ci siamo ancora stati. C’è solo un desolato senso di oppressione e sfiducia. Le hanno viste e provate tutte. Ti chiedono di tutto (medicinali, vestiti) senza alcun timore. Pensi di donare ad una mamma qualcosa di utile per il suo bambino: medicinali, vestutu, giochi, scarpe… Falso non ha bambini e di solito le cose donate vengono rivendute. Ho viaggiato e visitato tanti paesi incontrato persone povere ma dignitose e ancora fiduciose di un domani migliore. Che peccato il sogno del grande rivoluzionario, del socialismo felice infranto.

Magari voi siete più fortunati. Buon 2005 a tutti. Paola.



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