Scozia Tour con Avvenure Nel Mondo

E-mail: maurogibertoni@gmail.com partenza: lunedì 6 agosto 07 ritorno: martedì 21 agosto 07 percorso: Edimburgo-Glasgow-Inveraray-Ardnamurchan_lighhouse-Mallaig-Fort Augustus-Eilean Donan Castle-Plockton-Torridon-Gairloch-Skye-Ullapool-Tongue-Durness-Cape Wrath-Inchanadamp-Dunrobin Castle-Duncasby Head-Thurso-Urquhart...
Scritto da: MikeCHina
scozia tour con avvenure nel mondo
Partenza il: 06/08/2007
Ritorno il: 21/08/2007
Viaggiatori: in gruppo
Spesa: 2000 €
E-mail: maurogibertoni@gmail.Com partenza: lunedì 6 agosto 07 ritorno: martedì 21 agosto 07 percorso: Edimburgo-Glasgow-Inveraray-Ardnamurchan_lighhouse-Mallaig-Fort Augustus-Eilean Donan Castle-Plockton-Torridon-Gairloch-Skye-Ullapool-Tongue-Durness-Cape Wrath-Inchanadamp-Dunrobin Castle-Duncasby Head-Thurso-Urquhart Castle-Inverness-Aviemore-Dufftown-Elgin-Aberdeen-Pitlochry-Stirling-Roslin-Edimbrgo costo complessivo: 2000€ circa Quest’anno il discorso vacanze stava prendendo veramente una brutta piega, le 3 settimane di ferie si avvicinavano velocemente, preso dal lavoro neanche me ne stavo accorgendo. I miei amici volevano passare le ferie sotto all’ombrellone, ma io non ci sto. Allora mi viene l’idea di guardare sul sito di Avventure nel Mondo, magari non è ancora troppo tardi per prenotare un viaggio. Dopo pochi minuti già ho trovato la mia meta: la Scozia! Per un paio di giorni ci rifletto sopra poi decido di iscrivermi, non ero mai andato in viaggio con Avventure e per di più ero solo, ma chi se ne fraga, mi butto! (l’alternativa era due settimane al Lido degli Estensi…Non è stata neanche poi una decisione così difficile).

GIORNO 1 – lunedì 6/8 Appuntamento allora a Malpensa, ore 9:30 davanti al check-in. Non vedo nessuno! Cercavo un cartello con scritto Avventure, un foulard, una maglietta, ma niente. Allora telefono al coordinatore (che per motivi di privacy chiamerò con le iniziali E.P.), scopro così che i miei futuri compagni di viaggio si trovavano 3 metri dietro alle mie spalle. Perfetto si fa conoscenza immediatamente e consegnamo il bagaglio. Aereo fino a Francoforte, poi lì avremmo incontrato gli altri viaggiatori partiti da Fiumicino, 4 ore in aeroporto per fare ulteriore conoscenza e poi aereo fino a Edimburgo.

Mi è sembrato un po’ inutilmente complicato far scalo a Francoforte, aspettare ben 4 ore prima di ripartire, quando esistono voli che vanno direttamente a Edimburgo. Alcuni compagni di viaggio mi hanno detto che a loro era già capitato con Avventure di perdere molto tempo per gli spostamenti in aereo poco ottimizzati. Vabbè non si può neanche pretendere la luna considerando che ho potuto prenotare questa vacanza con solo 10 giorni di anticipo in alta stagione.

I 16 personaggi, ancora un po estranei fra di loro, atterrano a Edimburgo meeting di gruppo per decidere chi sarà il cassiere e chi saranno i 4 autisti. Quando ho visto che mancava un volontario autista mi sono fatto avanti, anche se non avevo mai guidato sulla sinistra ero troppo curioso di provare.

Le signorine della Europecar hanno fatto un po di casino con i pagamenti, sulla carta di credito di Cristina sono stati scalati più soldi rispetto agli altri, poi qui ci sono i Pounds, la gente che parla inglese, quindi la faccenda è ancora meno chiara. Comunque alla fine riusciamo a sistemare tutto, siamo finalmente pronti per salire in macchina e andare verso l’ostello, il primo di una lunga serie.

CHe emozione la prima volta su una macchina con guida a destra, alla prima curva cercavo il cambio vicino al finestrino. CI addentriamo in città, non c’è traffico e raggiungiamo con una certa facilità l’ostello. Mettiamo giù le valigie sono le 19:00, ma usciamo subito per la cena perchè in scozia i locali chiudono la cucina molto presto. Entriamo in un pub tipico molto carino, vediamo già il primo autoctono in kilt. Ordino l’Haggis il piatto tipico scozzese, avevo paura di quello che mi avrebbero portato, ma ho pensato: devo sbrigare subito questa pratica così poi non ci penso più. E’ arrivato una specie di tortino salato, lo strato sotto era la pecora, sopra c’erano rape e purè: non male, è piaciuto anche a tutti gli altri che l’hanno ordinato.

La prima sera si conclude qui, si torna in ostello, E.P. Dà l’appuntamento per la mattina dopo: orario di colazione e orario di partenza, guai a chi ritarda! GIORNO 2 – martedì 7/8 Giornata dedicata a Edimburgo, alla mattina andiamo al tourist office per prendere il biglietto EXPLORER, un biglietto col quale si può entrare in diversi siti collocati anche fuori Edimburgo. Noi speravamo che questo biglietto valesse per tutti i castelli della Scozia, in realtà non siamo riusciti a sfruttarlo molto, l’abbiamo usato per il castello di Edimburgo, il castello di Stirling e il castello Urqhart sul Loch Ness. Acquistati 16 biglietti andiamo in centro sulla via principale il Royal Mile, la via che porta direttamente al castello che sovrasta la città. E’ agosto periodo del festival di Edimburgo, il Royal Mile è invaso da artisti alcuni un po’ improvvisati, altri invece proponevano numeri molto interessanti. C’è strapieno di gente, non si riesce a percorrere due metri senza aver ricevuto 200 volantini dai vari pr. La via è in salita, arriviamo al castello. Prima di entrare mi metto a leggere un po la guida sulla Scozia che Avventure ha fornito ad ogni partecipante e leggo che tutti i giorni alle 13:00 dal castello viene sparata una cannonata. Sarà vero? Ehi ma mancano 5 minuti all’una, meno 4, 3, 2, 1, BOOM!! Allora entriamo con le audio guide che raccontano vita, morte e miracoli di Maria Stuarta. Da quassù comunque si gode di un’ottima vista sulla città, il mare, il porto in lontananza e tira un gran vento. Il clima è molto variabile a seconda delle nuvole che coprono il sole si passa dal caldo al freddo in un attimo con spruzzatine di pioggia al contorno. Ma questo è niente rispetto a quello che dovremo subire a Cape Wrath lunedì prossimo, solo che ancora non lo sapevamo.

Usciti dal castello facciamo ancora due passi per i giardini della città e il cimitero ottocentesco, poi arriva il momento di riprendere le auto, stasera abbiamo l’ostello già prenotato a Glasgow. La strada è bella larga e scorrevole, quando arriviamo sulla tangenziale di Glasgow ormai mi sentivo già uno scozzese alla guida quando sento Fabio gridare: AOHHH! Il tir spagnolo alla nostra sinistra stava per cambiare corsia e quindi ci stava venendo addosso, quando me ne sono accorto era già a un pollice dallo specchietto. Allora mi butto in terza corsia che per fortuna è libera e evito il sinistro, che culo! Entriamo in Glasgow, l’ostello è situato vicino al centro, per arrivare ogni tanto abbiamo percorso delle stradine a senso unico che avranno avuto un’inclinazione di 45° (non esagero). Il centro di Glasgow non è particolarmente bello, sempre ammesso che quello visto da noi fosse il centro. Non era prevista una visita approfondita di Glasgow, solo la sosta per dormire e cenare.

GIORNO 3 – mercoledì 8/8 Colazione scozzese in ostello con uova, pancetta, fagioli e pomodoro, poi si parte oggi si lasciano le grandi città e si cominciano ad esplorare colline, laghi, fiumi e fiordi. Prima di uscire da Glasgow facciamo una breve sosta alla cattedrale e al cimitero annesso, la chiesa è piuttosto piccola per essere una cattedrale ma carina. Ripartiamo per Luss un delizioso paesino caratteristico sulle rive del Loch Lomond. Viene da pensare che tutto sia così curato e perfetto solo per attirare i turisti, ma in tutta la Scozia le case sono molto particolari, col loro giardinetto impeccabile e i tetti fiabeschi. Oggi fa abbastanza caldo, ci fermiamo un po al porticiolo a fare un po di foto stupide tra di noi. Proseguiamo poi alla volta del castello di Inveraray, il castello da fuori è molto bello, dentro non ci appassiona troppo a meno che uno non sia appassionato di armi d’epoca e fra noi non c’erano! Poi facciamo due passi a Inveraray, paesino piccolissimo, vediamo le pelli di pecora esposte in alcuni negozi. Entriamo in un bar per il the delle cinque con fetta di torta al seguito. Il bello è che Paolo ordina dal menu una large biscuit cake e che gli portano? Un Kit Kat! Con ancora la confezione di carta attorno e come se non bastasse c’era pure la faccia di Homer Simpson sulla confezione! Che presa per i fondelli. Tutto buono però! Arriviamo verso sera a Onich dove ci fermeremo per due notti, siamo in una specie di baita tutta per noi, dall’aspetto della stanza tutta in legno sembra quasi di essere in montagna. Di certo in Scozia non fa caldo comunque.

GIORNO 4 -giovedì 9/8 Dopo una colazione a base di burro di arachidi si torna di nuovo in macchina. Gli equipaggi cambiano, come da regolamento, per conoscerci meglio. Oggi facciamo un giro nei dintorni, siamo al confine con le highland, qui spesso la strada è a una sola corsia per ogni 100m circa c’è sempre uno slargo per consentire il passaggio delle auto che vengono nel senso contrario. Ci spingiamo fino al faro di Ardnamurchan, il punto più a ovest della gran bretagna, gran panorama. La cosa particolare di tutto il lato ovest della Scozia, è che quando si guarda il mare, anzi l’oceano, non si vede mai l’acqua fino all’orizzonte, c’è sempre un’isola o un promontorio lontano che riempie il paesaggio. E mentre si viaggia in auto non si fanno più di due miglia senza trovare un lago, un fiume o un’insenatura di mare. E’ veramente bello! AL pomeriggio arriviamo a Mallaig, un paesino di pescatori. Qui facciamo spesa per la sera, le ragazze si danno da fare in cucina e ne esce una spaghettata eccellente, birra alla mano! Dopo cena affronto una sfida a dama pesantissima con Fabio, era da una vita che non giocavo, la partita ha avuto una durata come se fossi uno scacchi, dopo ho dovuto andare al pub a farmi un’altra birra con gli altri altrimenti non avrei saputo accettare la sconfitta.

GIORNO 5 -venerdì 10/8 Oggi ci dirigiamo decisamente verso Nord, passiamo per Fort Augustus un ridente paesino che si trova nella punta ovest del Loch Ness, qui c’è una serie di chiuse a diversi dislivelli che collegano il lago al fiume. Il paesino sembra tutto finto da tanto che è curato, colorato, ma questa è la Scozia. Proseguiamo per la visita all’Eilean Donan Castle, castello dove sono state girate alcune scene di Highlander. Anche qui, il castello da fuori è molto bello, ciò che lo rende speciale è la sua particolare collocazione su un’isoletta in mezzo al fiordo raggiungibile tramite un antico ponte di pietra. Poi una volta dentro la visita è veloce, nulla di particolarmente interessante. Ci rifocilliamo al coffee shop e facciamo rifornimento di shortbread i biscotti al burro tanto buoni quanto pesanti, l’ideale per tenersi svegli nella guida pomeridiana. Continuiamo per una stradina panoramica che sale anche molto in alto qui il territorio è collinare-montuoso, costeggiamo anche una ferrovia a binario unico tutta arrugginita, altro che TAV! Ci fermiamo nel villaggio di Plockton, c’è un isolotto erboso collegato alla riva da un piccolo corridoio di terra, tutti ci vanno per vedere il panorama della baia, peccato che nel giro di pochi minuti viene l’alta marea. Io vado ad avvertirli ma gli ultimi si sono dovuti bagnare i piedi per tornare.

Continuiamo la strada panoramica, passiamo per Torridon e alla fine arriviamo a Gairloch dove ci attende lo Youth Hostel, questo luogo è spettacolare, l’ostello è isolato dal mondo, si trova su una stradina che costeggia il mare, il panorama è stupendo, c’è l’insenatura e un’ isola di fronte. E l’ostello è lì, dentro c’è una sala lettura con i binocoli per osservare il panorama, un pianoforte, un camino, una piccola biblioteca, insomma la stanza del relax più assoluto. Mi piace la solitudine scozzese! Dopo la cena la serata termina in ostello con una partita a 7 e mezzo innaffiata da birra doc.

GIORNO 6-sabato 11/8 Oggi recuperiamo la giornata all’isola di Skye ma non abbiamo l’ostello prenotato per stasera, ce lo troveremo in loco. Il clima è piovigginoso, giornataccia, dobbiamo tornare verso sud e ripercorrere la strada del giorno prima per arrivare a Skye. Ci spingiamo fino a Portree, i B&B incontrati sulla strada sono tutti pieni, fuori mettono la scritta NO VACANCIES. Comincia ad aleggiare nell’aria la possibilità di passare la notte in macchina, alcuni sono tristi, altri accettano il destino da stoici, altri non si danno per vinti e si danno da fare per cercare un posto per la notte. Il tuorist information centre dice che è tutto full, allora ci incamminiamo per le vie del paese e ad ogni B&B bussiamo, a un certo punto ci dividiamo poi arriva la chiamata di alcuni “abbiamo trovato 6 posti, forse ce ne trovano altri 4”. Rimediamo così 10 posti su 16. Mentre chi ha già il posto assicurato si imbarca in un improbabile trekking sotto la pioggia sprovvisti di equipaggiamento, i 6 senzatetto non si danno per vinti e continuano la ricerca, alla fine tutti riescono a dormire sotto un tetto, siamo dislocati in 5 posti diversi, ma ci troviamo comunque tutti insieme per la cena e a seguire birra al pub per chi ha ancora un po di energia da spendere.

GIORNO 7-domenica 12/8 Oggi ci aspetta una gran trasferta perchè dobbiamo raggiungere la cima della gran bretagna, la destinazione è durness, ma naturalmente non mancheranno le soste panoramiche. La prima tappa significativa è Ullapool un paesino di pescatori. Carino il porto, con la puzza del porto, negozietti di cianfrusaglie, fish and chips, c’è tutto dell’ambiente nordico. Proseguiamo addentrandoci nell’entroterra scozzese, la guida ci segnala una cascata in cui si possono vedere i salmone risalire la corrente. Che spettacolo, che salti, questi pesci sfidano davvero le leggi della fisica, spiccano il volo, eseguono parabole in aria, non si capisce proprio come possano riuscirci. Questa sosta ci ripaga completamente della fatica del viaggio che è ancora lungo. Arrivati alla costa nord ancora paesaggi mitici, qui però si comincia a vedere il mare incontaminato da isole il mare fino all’orizzonte e tutto è blu,cielo e mare. Arrivati a Durness, poche case silenziose a picco sul mare, scopriamo che dietro l’ostello c’è un percorso che porta a una cascata dentro una caverna. Altra sorpresa! Ogni sguardo è una cartolina indimenticabile, il Nord è la parte migliore della Scozia! GIORNO 8-lunedì 13/8 Oggi è prevista escursione a Cape Wrath il punto più a Nord della Gran Bretagna. Ci dissero che si sarebbe fatta una gita un po in traghetto un po in pulmann. Benissimo allora andiamo al luogo indica, ma piove e fa freddissimo oggi, e il traghetto dov’è? Ci dicono che arriverà fra due ore, allora stiamo un po in auto a giocare a carte, in mare c’è solo un motoscafo abbandonato. Solo più tardi scopriremo che in realtà quello è il nostro traghetto! Con quello attraverseremo un piccolo specchio di mare fino alla parte opposta dell’insenatura. Là un autista barbuto con sigaro ci ha caricato e portato per mezz’ora lungo una stradina a mezza corsia, tra le colline. Qui non ci sono strade pubbliche, solo terra eppure c’è una casa e c’è un abitante al quale l’autista lascia giù una tanica di benzina. Durante il percorso vediamo un gruppo di cervi che corrono paralleli e appena ci vedono si fermano contemporaneamente e ci guardano zitti. Siamo marziani. Arriviamo a Cape Wrath, c’è un faro a picco sull’oceano, dei faraglioni. Natura viva e cruda, i gabbiani volano su questo panorama mozzafiato, roccia verticale, si intravede una spiaggietta di sabbia lontana, ma non esiste strada per raggiungerla. Un luogo dimenticato dalla società incastrato in un era senza tempo. Superbo! Purtroppo solo 45 minuti ci sono concessi in questo paradiso piovoso, non rispettiamo i tempi e l’autista si arrabbia. La giornata continua piovosa, raggiungiamo presto l’ostello a Inchanadamp, un signor ostello, una villa su una collina, tenuto molto bene, la doccia calda è un autentico toccasana. Fuori può adesso può anche continuare a piovere, oggi abbiamo comunque fatto giornata. La sera festeggiamo il compleanno di Francesca e poi si prosegue con il poker, visto che l’ostello è ben fornito di giochi di società e tante fish! GIORNO 9-martedì 14/8 Il tempo oggi si fa decisamente perdonare, dopo la pioggia ininterrotta di ieri oggi splende il sole. Cambiamo costa, ci dirigiamo a est verso il mare del nord. La strada è scorrevole e in poco tempo raggiungiamo il Dunrobin Castle, uno dei più belli tra quelli visti. Grande, pieno di stanze, con arredamenti ricchissimi, ma soprattutto un giardino fantastico posto tra la facciata del castello e il mare. Giochi floreali, il mare è una tavola perfetta in cui il sole si riflette. In un prato del giardino assistiamo estasiati allo spettacolo di falconeria. L’addestratore fa volare rasenti sopra le nostre teste un falco, un gufo e un falcone, la gente è a bocca aperta, Usciti dal Dunrobin costeggiamo il litorale in direzione nord, questo lato della scozia è molto diverso rispetto a quello ovest. Qui infatti la costa è molto lineare, priva di insenature e non ci sono isole che si oppongono all’orizzonte. Arriviamo sulla punta nord-est a John’o’Groats per ammirare i faraglioni di Duncasby Head. Parcheggiamo vicino al solito faro e ci incamminiamo sul ciglio della montagna, sotto il mare, le pecore ci accompagnano guardinghe. Arriviamo a vedere i faraglioni hanno una forma incredibile, non si sa come abbia lavorato il tempo per creare mostri del genere. Questo è sicuramente il luogo per me più bello di tutto il viaggio. Da non perdere.

Alla sera siamo a Thurso, fa un strano effetto tornare in una cittadine seppur piccola dopo aver passato le ultime notti in posti molto isolati. Prima di cena facciamo un giretto in centro, i negozi sono già chiusi e in giro non c’è quasi nessuno. Un gruppetto di teenagers ci guardano stranite, mi sento davvero un forestiero qui, per la prima volta e la cosa non mi dispiace affatto. Ciò che mi colpisce maggiormente sono i gabbiani: nel silenzio delle vie il verso dei gabbiani imperversa, sembrano loro i padroni della città, si sentono dappertutto fortissimo, mi fanno venire in mente “uccelli” il film di Hitchcock.

GIORNO 10-mercoledì 15/8 Ci muoviamo da Thurso ripercorrendo la costa verso sud. Dopo venti minuti dalla partenza Cristina si accorge di essersi dimenticata il cellulare in ostello. “Pazienza” dico io, ma poi mi tocca tornare indietro altrimenti mi uccideva. Torniamo all’ostello e vediamo il gestore in strada col suo cellulare in mano, l’aveva appena trovato, ma che coincidenza..Il resto del gruppo nel frattempo ha proseguito il viaggio, noi invece dobbiamo recuperare, ci ritroviamo a Inverness per mangiare ma non ci fermiamo e proseguiamo verso il Loch Ness. Costeggiamo questo lago avvolto nel mistero fino al castello Urquhart. Un prato verdissimo introduce il castello o meglio i resti del castello che si trovano proprio in riva al lago. Il cielo è coperto e minaccia di piovere, l’atmosfera è perfetta. Anche i più scettici non possono fare a meno di osservare le acque torbide del Loch Ness e sperare di vedere qualcosa muoversi. Il castello è un’accozzaglia di ricordi romantici, la collocazione è il suo punto di forza. Secondo alcuni compagni di viaggio è questo il luogo più suggestivo tra quelli visti.

Usciti dal castello abbiamo ancora diverso a tempo a disposizione, alcuni vanno a visitare il museo sul mostro di Loch Ness, ma ad alcuni (me compreso) non interessa, quindi ne approfitto per riposare un po. Più tardi ci riuniamo e andiamo a fare una visita veloce a Inverness. Cittadina carina col suo fiume che passa, col suo castello che domina. Alla sera arriviamo ad Aviemore dove ci aspetto lo Youth Hostel. Questo ostello è molto bello e grande, c’è una sala col biliardo, con tante poltrone e divani, si sta talmente bene che ci dimentichiamo di uscire come si era detto, restiamo un po a chiacchierare e a scrivere i nostri diari.

GIORNO 11-gioverdì 16/8 Ci troviamo nella zona delle distillerie scozzesi, c’è solo l’imbarazzo della scelta, le distillerie sono dei musei, ognuna organizza dei tour all’interno dell’azienda. Noi capitiamo a Dufftown nella distilleria del Glennfiddich, il tour è organizzato molto bene con la guida in italiano (ed è pure gratuito!). Visitiamo tutte le stanze della distilleria, in ognuno avviene una fase ben precisa del processo. Sembra di essere nel film Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato. La stanza più bella è quella degli alambicchi giganti dove avviene appunto la distillazione. Alla fine del tour ci viene anche offerto un assaggino di whisky.

Pranziamo a Dufftown e nel pomeriggio visitiamo la cattedrale di Elgin, una chiesa mezza distrutta circondata da tombe, si respira un clima di decadenza, molto bella la vista che si ha dall’alto.

Proseguiamo il tour costeggiando un po la costa, c’è freddo e tira il vento, ci fermiamo in una spiaggia deserta ad ammirare le onde che si infragono contro le rocce e ad un tratto qualcuno grida “Guardate là! Una foca in mare!” Ma troppo lontana per farsi fotografare, peccato! Alla sera arriviamo ad Aberdeen per dormire, la città grigia. Un lungo viale attraversa il centro, ci sono molti locali aperti, addirittura anche le chiese in realtà sono dei locali. Anche qui i gabbiani ci inseguono, volano sovrani su di noi e atterrano sui marciapiedi appena vedono un po di cibo.

GIORNO 12-venerdì 17/8 Stamattina finalmente ci svegliamo con calma poi facciamo un giro in centro ad Aberdeen e visitiamo il museo marittino (entrata gratuita). Non molto grande, ma comunque carino, situato vicino al porto. L’oggetto più interessante è la ricostruzione in scala di una piattaforma petrolifera, un modello che si sviluppa in altezza e occupa tutta la hall centrale del musera per tutti i suoi tre piani. Dopo pranzo si riparte con le auto, ma la visita in programma alla residenza estiva della regina salta poichè non è possibile entrare quando c’è la regina, allora andiamo a Pitlochry dove ci aspetta l’ostello. Quando arriviamo alla reception noto subito un volantino in bacheca che pubblicizza l’escursione in rafting in un torrente lì vicino, allora faccio un sondaggio tra i compagni per capire quanti sarebbero interessati. In poco tempo raccolgo 6 adesioni, chiedo al coordinatore se la cosa si può fare senza sconvolgere il programma di domani e la proposta mi viene promossa.

GIORNO 13-sabato 18/8 Alla mattina gli organizzatore del rafting ci vengono a prelevare in ostello e ci caricano su una jeep. Arriviamo al fiume, montano due gazebi come spogliatoio, ci danno tutto il vestiario necessario e siamo pronti ad affrontare le rapide. E’ stata un’esperienza strabiliante, divertimento e adrenalina, un’avventura nell’avventura.

Nel pomeriggio partiamo alla volta di Stirling, la pioggia batte. Arriviamo al castello di Stirling, ma la pioggia non ce lo fa godere a pieno e forse anche le emozioni provate durante il rafting ci rendono la visita al castello un poco noiosa. La pioggia insiste e il pensiero di tutti è quello di raggiungere l’ostello per darci una risistemata.

GIORNO 14-domenica 19/8 Oggi è in programma la visita alla Roslin Chapel, luogo culto per i ricercatori del santo graal. Peccato che la vista esterna della chiesetta sia coperta dalle impalcature per il restauro. L’interno comunque è molto bello, un luogo raccolto, ovunque ci sono bassorilievi raffiguranti figure particolarissimo. Affascinanti anche le colonne del maestro e dell’apprendista.

Nel pomeriggio torniamo con calma a edimburgo nello stesso ostello che ci ha ospitati la prima sera, il cerchio si sta chiudendo.

GIORNO 15-lunedì 20/8 Giorno dedicato alla riconsegna delle auto, non senza intoppi, trovare il luogo di consegna non è stato semplicissimo. Una visita veloce al giardino botanico e pomeriggio libero in cui più o meno tutti si sono dedicati all’acquisto di regali e souvenir. Io e Fabio prendiamo il kilt e lo indossiamo per la serata. Camminiamo per le vie di Edimburgo fieri dell’acquisto mentre Alessandra ci insegue e ci fotografa come una paperazza. Ultima sera memorabile come deve essere.

GIORNO 16-martedì 21/8 Purtroppo è arrivato il momento di ripartire, il prezzo più grande di questa esperienza è salutare i compagni in aeroporto. Persone fino al giorno prima sconosciute con cui si è condiviso un’esperienza esaltante e che adesso è triste dover salutare. Scambio di numeri di mail e di foto, promesse di cene che si organizzeranno, tra qualcuno è nata anche un po’ di complicità, vediamo il futuro cos’ha da offrire. Di sicuro non è l’ultima volta che farò un viaggio di questo tipo!



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