Scozia on the road 6
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Mercoledì 24 luglio
Partenza da Pisa, arrivo a Edimburgo verso le 12, ritiriamo i bagagli e ci dirigiamo a prendere l’auto a noleggio, nell’agenzia lì all’aeroporto, prenotata sul sito Ryanair insieme al volo… totale 210€ (volo e auto in 3). Avevamo scelto un auto di gruppo C visto che poi ci attendevano molti km da fare con diverse valigie al seguito. Il sito indicava una ford focus invece ci danno una seat leon nuovo modello (5.000 miglia percorse diceva il contachilometri) di un bel rosso che stava proprio bene insieme al verde delle Highlands.
Aggiungiamo il secondo guidatore e la polizza a copertura totale (senza nessuna franchigia) per un totale di altri 120€ a testa (non poco, ma un paio di “graffietti” alla fine direi che hanno ripagato il costo!) L’impatto con la guida a sinistra è meno traumatico del previsto, rotonde e incroci vengono piuttosto naturali, l’unica è abituarsi all’ingombro laterale della macchina su strade che spesso sono “strettine”.
Arriviamo a Edimburgo città, dove lasciamo l’auto per un giorno e mezzo che dedichiamo alla visita tutta a piedi della città. Soggiorniamo allo “smart at iq”, una sorta di ostello però con camere ben curate e bagno privato, un po’ fuori dal centro vero e proprio che si raggiunge in una quindicina di minuti a piedi o prendendo sulla strada dell’albergo il bus 35 che porta proprio al centro e alla zona, molto carina, del porto.
Come detto da tutti gli altri “recensori” qua tutto chiude alle 18 quindi bisogna un po’ adeguarsi alle nuove “regole”. Tra l’altro è più volte capitato di vedere un sacco di gente al giro e alle 18.30 trovarsi nel nulla più assoluto. Questo vale anche per gli ingressi ai vari castelli sparsi per la Scozia, tenendo in ulteriore considerazione che le 18 sono si l’orario di chiusura ma l’ultimo ingresso è di norma mezz’ora prima, in alcuni casi anche un ora… quindi è bene considerare le 17 come ultimo orario utile per fare delle visite. Lo stesso vale per il mangiare, scordatevi cene “mediteranee” alle nove, nove e mezzo perchè rischiate seriamente di restare a bocca asciutta, alle 18 vedrete già i vari localetti pieni di gente seduta a tavola, non per un aperitivo, ma per cena!
La città è divisa dalla ferrovia, nella zona vecchia e in quella “nuova” costruita nel 1800.
Il primo giorno ci accoglie un bel sole che ci fa sperare anche per il resto della vacanza (purtroppo non sarà cosi) visitiamo grassmarket, la piazza principale della old town, con un sacco di pub affacciati su di essa, e ci gustiamo il royal mile e tutte le stradette che confluiscono su di esso.
Verso le 22, con ancora un pò di luce, torniamo verso le nostre camere e si nota come mentre i locali chiudano tutti piuttosto presto, i vari supermercati rimangano aperti anche fino alle 11 e oltre.
Giovedì 25 luglio
Ancora a Edimburgo, facciamo colazione in uno dei locali di grassmarket (apertura alle 10) e prendiamo la tipica colazione scozzese: uova, bacon, una salsiccia che sa di tutto tranne che di salsiccia, un sorta di pancakes ma fatto di patate, fagioli (con un salsa rossa che sembra pomodoro ma che al primo assaggio si rivelerà essere ketchup) , qualche funghetto, il famoso haggis e una fetta nera di black pudding che altro non è che il nostro sanguinaccio… Tutto per colazione! 8 sterline + 2 per bere qualcosa, ma a quel punto hai eliminato il “problema” del pranzo.
Fatta colazione saliamo al castello: entriamo senza fare la lunga coda per il biglietto, visto che prima di partire avevamo comprato online l’explorer pass, un foglio che consente di entrare gratuitamente in un buon numero di castelli e cattedrali in giro per la Scozia ( 44€ per la versione da 7 giorni) Non pochi ma tenete conto che in Scozia fanno davvero pagare per visitare qualsiasi rovina, quindi alla fine il risparmio è netto.
Purtroppo la giornata si presenta con pioggia e nuvoloni bassi che impediscono qualsiasi vista panoramica dall’altura del castello, che poi più che un castello è una vera e propria cittadella fortificata con tanti edifici e piazzette al suo interno.
Nel pomeriggio facciamo il tour della Edimburgo “nascosta” che ci porta a visitare i sotterranei della Royal Mile e da lì ci dirigiamo verso la zona del porto; li troviamo anche un sacco di gente perchè per coincidenza c’era una partita della squadra di Edimburgo e quindi una miriade di tifosi al giro per le strade prima di entrare allo stadio… Ceniamo in un ristorantino lungo un fiume, non si mangia male e si spende il giusto…considerate che il loro menu è di solito composto da un antipasto, quasi sempre una zuppa, e una portata principale dove all’ ingrediente principale (di noma salmone, agnello o o fish and chips) uniscono sempre patate e qualche verdura. Più o meno la spesa “standard” in un ristorante con antipasto e piatto principale con una birra si aggira sulle 20-25 sterline ( per un fish & chip o un hamburgher con birra preso al pub invece ce la si cava con 11-12 £)
Venerdì 26 luglio
Dopo la solita colazione scozzese questa volta fatta in bel localino in fondo alla strada dell’albergo prendiamo finalmente l’auto e cominciamo col tour vero e proprio. Fortunatamente è una bella giornata di sole… da Edimburgo ci dirigiamo come prima tappa della giornata a Saint Andrews, patria del campo da golf più famoso della Scozia, ma dove noi visitiamo le rovine della Cattedrale e del Castello.
Da qui passiamo poi a Glamis per vistare il castello (non incluso nel pass, 8£ il costo ) dove una guida ci porta a visitare alcune stanze del castello, mentre una parte, come in tanti altri castelli, è ancora abitata. Il castello è molto bello, sia fuori che dentro, e immerso in un enorme parco con un sacco di percorsi da poter fare a piedi. Ci sarebbe da perderci una giornata ma il tempo è poco e dopo la visita all’interno ripartiamo alla volta di Dunottar.
Arriviamo però troppo tardi per la visita visto che il castello chiude alle 18 ma l’ultimo ingresso è alle 17.30. Lo guardiamo da fuori e lì, solo nel suo sperone di roccia a picco sul mare, fa la sua bella figura. Ci spostiamo e raggiungiamo l’albergo per la notte, il Thistle un po’ fuori Aberdeen. Per la cena andiamo proprio ad aberdeen dove notiamo il venerdi sera degli scozzesi già belli ubriachi alle 8 di sera.
Sabato 27 luglio
Meta finale della giornata è il B&B sul lago di Lochness. Giornata partita col sole e, come quasi per tutto il resto della vacanza, cambiata dal primo pomeriggio in pioggia. Partiamo verso nord e visitiamo Tolquhon castle, per poi dirigerci verso un vecchio faro la cui visita era compresa nel explorer pass ma appena arriviamo alla cittadina in questione veniamo accolti da una nebbia incredibile che, quasi spettralmente, avvolgeva solo la città. Due km fuori c’era il sole, davvero strano. Proseguiamo poi verso lochness visitando la cattedrale di elgin e infine dirigendoci verso il nostro B&B ( Aslaich b&b) gestito da un arzilla signora che ci mostra le camere e ci chiede cosa volevamo per colazione la mattina seguente.
Già da qui si nota, cosa poi rafforzata nel resto del viaggio, la quantità spropositata di b&b che ci sono lungo il percorso (molti più di quelli che si trovano su siti tipo booking) in realtà dovrebbero essere per lo più messi sul sito visitscotland.com, magari si riesce a risparmiare qualcosa in più.
Domenica 27 luglio
Ci aspettano le due tappe più lunghe, come chilometraggio, della vacanza, oggi fino a Thurso proprio in cima alla Scozia, davanti alle isole Orcadi (che non visitiamo per totale mancanza di tempo). Di prima mattina, in una giornata piovosissima da mattina a sera, visitiamo urquhart castle sul lago di lochness che non ci entusiasma, un po’ per il grigiore del lago, un po’ perché davvero del castello ci sono rimasti solo che pochi ruderi, magari col bel tempo farebbe un altro effetto chissà. La sosta seguente la facciamo a Inverness, cittadella piccolina ma carina, e da lì al poco distante Fort George, un forte del 18° secolo, fronte mare, e proprio sul mare si vedono anche dei delfini che ci salutano con qualche salto. Posto che merita una visita.
Facciamo il pieno, visto che poi nelle Highlands di distributori ne vedremo pochissimi e notiamo come qua costi di più il diesel rispetto alla benzina (1,43£ a litro, 1,65€ al litro). Partiamo destinazione Thurso: nel tragitto ci fermiamo al castello di Dunrobin e qui rimaniamo ancora fregati dalla chiusura davvero anticipata delle viste (le 17.00) Visitiamo quindi solo l’esterno e i giardini, ben curati e pieni di fiori e piante rare, davvero molto belli. E’ anche previsto un paio di volte al giorno uno spettacolo di falconieri ma anche quello in mattinata / primo pomeriggio. Castello molto fiabesco, non troppo scozzese però merita una visitina. Da qui in poi solo auto e poco da vedere… vuoi per il maltempo che oggi non da tregua e forse perché quello “est” non è il “lato” migliore delle highlands.
Arriviamo cosi a thurso verso le 19.00 con 12c°, vento,pioggia e nebbia. L’alloggio è nei Lodge del Weigh Inn Hotel; per Lodge intendono dei container adibiti a stanze, non proprio il massimo, la spesa è poca e la camera nel complesso appare pulita, però si capisce che l’età del tutto non è proprio delle più recenti. Ceniamo nel ristorante dell’hotel dove l’indomani faremo anche colazione e poi a letto.
Lunedì 28 luglio
Oggi c’è la tappa più lunga, poco più di 300km, ma che per la strada, le soste per le foto ci impegnano per più di 6 ore. Paesaggisticamente è stato il momento migliore, perlomeno fino alle 3 del pomeriggio quando l’immancabile pioggia pomeridiana è tornata a farci vista. Le Ighland al loro massimo splendore, un susseguirsi di colline di un verde indescrivibile, laghetti,laghi più grossi, scogliere sull’oceano, tutto davvero molto bello e poco riproducibile anche con le foto. Qui troviamo la famigerata strada ad una corsia, che diventa però un esperienza coi suoi passing place (degli slarghi della strada ,frequentissimi, dove fermarsi e far passare l’auto che viene dal senso opposto) e un continuo alzare la mano per salutare e ringraziare l’automobilista che si ferma o che ci ringrazia per esserci fermati). La meta finale è l’hotel sul Loch Maree che avevamo prenotato. Arriviamo accolti da una nuvola di moscerini affamatissimi che in due minuti ci riempiono di una quantità spropositata di pizzichi. Ceniamo ,ovviamente in albergo, visto che siamo praticamente nel nulla più assoluto. Complessivamente direi che non vale la spesa, piuttosto alta, che chiedono. Degno di nota lo yogurt fresco della colazione, uno dei più buoni che abbia mai sentito.
Martedì 29 luglio
Oggi è in programma la visita ad castello di Eilean Donan e all’isola di Skye, che tengono fede alla loro fama. Andiamo anche a fare il giro della distilleria del Talisker, l’unica distilleria dell’isola di skye. Alla fine nulla di più di una spiegazione di come viene prodotto il loro whisky, ma non si poteva tornare dalla Scozia senza aver visto almeno una distilleria. Partiamo quindi alla volta del b&b di giornata la Cuilcheanna House, poco sotto Fort William; un bel tratto di strada, sempre tra laghi e Highlands, come sempre sotto la pioggia pomeridiana che non ci abbandona nemmeno oggi. Una volta sistemate le nostre cose, andiamo a fort william per trovare un posticino dove mangiare, capitiamo in un pub molto frequentato (lungo la strada principale) dove mangiamo degli ottimi hamburger e un salmone davvero molto affumicato. Molto buono e tutto ad un buon prezzo.
Mercoledì 30 luglio
Meta del giorno è Stirling, passiamo da Oban una graziosa cittadina/porto da cui partono molti traghetti per le tante isole che ha di fronte… Nel tragitto verso Stirling ci fermiamo per una vista a Doune Castle e alla cattedrale di Dunblane, entrambi meritevoli. L’alloggio questa volta è lo stirling management hotel, situato poco fuori stirling nella cittadella universitaria. Belle camere ma posto un po’ “asettico”.
Giovedì 1 agosto
Giornata di rientro in Italia, in mattinata facciamo però in tempo per la visita al monumento a Wallace, a pochi minuti dal nostro hotel, e poi visitiamo il castello di Stirling, sempre una cittadella fortificata sulla falsariga di quello già visto ad Edimburgo. Partiamo quindi alla volta dell’aeroporto di Edimburgo; qui fortunatamente c’è l’autostrada quindi in poco più di mezz’ora siamo già a destinazione. Lasciamo l’auto e ci dirigiamo verso l’aereo che ci riporterà a Pisa, riponiamo in valigia golf e giacche a vento che ci hanno accompagnati durante tutta la vacanza per rituffarsi nei 40 c° che ci aspettano al rientro.