Scozia on the road 5

Alla scoperta di Edimburgo, Loch Ness, Dundee, l'isola di Skye...
Scritto da: MartiCavi
Partenza il: 08/08/2013
Ritorno il: 21/08/2013
Viaggiatori: 3
Spesa: 1000 €
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8 AGOSTO

Partenza da Milano Malpensa con volo EasyJet, prenotato con largo anticipo, direzione Edimburgo. Arriviamo in terra scozzese per l’ora di pranzo e dopo un veloce pasto al bar dell’aeroporto, ci dirigiamo all’albergo Holiday Inn Express, prenotato da Milano (consiglio di prenotare in anticipo soprattutto se ci si reca ad Edimburgo ad agosto, questo è il mese del Festival), situato in una posizione molto strategica, 5 minuti a piedi da Princess Street e Calton Hill. Decidiamo di dirigerci subito verso la famosa collina, il tempo non promette niente di buono, ma ci permette di godere della vista della città dall’alto. Edimburgo è meravigliosa, misteriosa e con un tocco gotico che non guasta.Premetto che ho fatto questo viaggio con i miei genitori, normalmente sono abituata a girare per le città prevalentemente a piedi, ma per assecondarli ho ceduto e, complice anche la pioggia, abbiamo deciso di fare il biglietto per il City Sightseeing della durata di 24 ore (si rivelerà un’ottima idea. Infatti, resteremo ad Edimburgo solo un altro giorno e risparmiamo sul costo degli autobus, che si aggira sulle 2 sterline a biglietto). Questo ci permette di farci un’idea iniziale della città, così da decidere su quali mete concentrarci il giorno seguente. Stanchi dal viaggio e dalla levataccia mattutina, decidiamo di cenare allo Wetherspoon davanti al nostro hotel (meta ripetutamente visitata durante il viaggio) e rientriamo in albergo.

9 AGOSTO

Riprendiamo il nostro bus in direzione Edinburgh Castle. La giornata è abbastanza soleggiata, decidiamo di entrare. La coda per il biglietto è abbastanza scorrevole ma ci porta via una mezz’ora e anche il costo dell’ingresso non è indifferente: 16 sterline. Al termine del nostro viaggio, e a seguito di numerose visite nei castelli, penso che quello di Edimburgo sia decisamente uno dei più meritevoli, soprattutto per la vista meravigliosa che ci regala, dalle numerose terrazze, sulla città.

In un momento di follia, decidiamo di pranzare con un butterscotch ice cream, che però non riscuote molto successo, quindi optiamo per una visita obbligata al primo Starbucks che incontriamo. Ci dirigiamo, passeggiando sul Royal Mile, pieno di negozi, verso il Parlamento, che non suscita particolari apprezzamenti, e Holyrood Palace, residenza estiva della regina, che decidiamo di ammirare solo da fuori. Nei pressi di questa zona si erge anche l’Arthur’s Seat, che tuttavia merita del tempo per raggiungerlo, che purtroppo non abbiamo. Ritorniamo verso il centro, e tra qualche acquisto obbligato visto il clima abbastanza fresco, decidiamo di fermarci in un pub per cena prima di tornare in albergo.

10 AGOSTO

Recuperiamo la macchina noleggiata presso Europecar all’aeroporto e ci avviamo verso Glasgow. Anche stavolta abbiamo prenotato in anticipo l’albergo, sempre un Holiday Inn Express, situata a pochi minuti dal centro e sulle rive del fiume Clyde.

Glasgow non è sicuramente caratteristica quanto Edimburgo, si percepisce quell’anima tipica delle città di porto. Tutto sommato non mi dispiace. Ci avviamo a piedi verso la cattedrale di Glasgow, passando per l’università. Dopo un pranzo veloce al caro vecchio Mc Donald’s, decidiamo di fare una passeggiata per le vie pedonali del centro, per comprare qualche souvenir. Qui scopriamo un aspetto nuovo della città. Ad ogni angolo, giovani e meno giovani, regalano performance musicali ai passanti, di musica contemporanea, soprattutto indie, ma anche di folklore locale.

Prima di cena decidiamo di fare una passeggiata lungo il fiume e ci dirigiamo poi ad un bistrot di cui non ricordo il nome, ma di fronte all’albergo, che ci regalerà la cena più buona di tutta la vacanza: salmone con patate e sticky toffee pudding.

11 AGOSTO

Ripartiamo per il nostro viaggio con meta l’isola di Skye. La strada è piuttosto lunga, decidiamo quindi di fare una sosta ad Oban e di pernottare lì, anche su consiglio della mia amata Lonely Planet. Il tempo è brutto, passiamo per il parco del Loch Lomond senza fermarci, nei pressi di Oban decidiamo di cercare un alloggio per la notte e stanchi dal viaggio, ci buttiamo sul primo che troviamo: Hotel Falls of Lora, località Connel Ferry, a dieci minuti di macchina da Oban. L’albergo è ordinario, un po’ antiquato, ma tutto sommato è una buona soluzione, pulito, comodo e il personale è molto cordiale e disponibile. Decidiamo di pranzare ad Oban, che ci accoglie con una pioggia intermittente e un freddo gelido, decidiamo quindi di rifugiarci nel primo ristorante, in cui rimaniamo per diverse ore, sperando nella clemenza del tempo. Pioverà per tutto il pomeriggio, decidiamo quindi di avventurarci per le stradine del paese. Oban è un piccolo porto da cui partono i traghetti che raggiungono le Ebridi interne. Il vento è gelido, l’acquisto più intelligente fatto in precedenza è stato un cappello di lana, che ringrazio sempre di essermi portata quel giorno. Il giro è breve, Oban è carina, con case e negozietti colorati, c’è anche una distilleria che organizza un tour guidato e una degustazione di whisky locale, ma tutto sommato non mi entusiasma più di tanto. Facciamo rientro in albergo, estenuati dal viaggio e dal tempo.

12 AGOSTO

Il dettaglio migliore dell’albergo è sicuramente la sala per la colazione, con un’immensa vetrata sul Loch Etive. Dopo una colazione deliziosa, ripartiamo alla volta di Skye. Il viaggio è molto lungo, la strada che si snoda lungo le highlands è molto stretta e in alcuni punti richiede molta attenzione. Per non parlare delle immancabili soste dovute alla meraviglia del paesaggio, il verde risplende sotto i raggi del sole, che ogni tanto spunta dalla coltre di nuvole. Tappa obbligata: Eilean Donan Castle. Probabilmente il castello più famoso di Scozia, scenario di numerosi film, tra cui Highlander, merita una visita. L’interno del castello non offre molto di più degli altri castelli che visiteremo, ma è la suggestione del luogo e la sua posizione in mezzo a tre laghi a farci fermare. Riprendiamo il viaggio e dopo pochi chilometri siamo a Kyle of Lochals, località famosa fino a pochi anni fa, da qui partivano i traghetti per l’isola di Skye. Tuttavia, con l’apertura del ponte che collega direttamente l’isola, la cittadina è ormai luogo di passaggio. Ci consigliamo di cercare qui un alloggio, perché sull’isola ad agosto è pieno di turisti. La ricerca non si dimostra molto facile, tant’è che ci accontentiamo dell’unico alloggio trovato: Cliff Cottage. Decisamente non una delle sistemazioni migliori, ma il costo è di 20 sterline a notte e la proprietaria è decisamente gentile. Restiamo qui per due giorni e ogni sera ci fa trovare, scones, torte, biscotti e l’immancabile the. Facciamo un brevissimo giro del paese, e un po’ delusi torniamo al BB.

13 AGOSTO

Partiamo presto alla scoperta di Skye. L’isola non è molto grande, tuttavia gli spostamenti richiedono un po’ di tempo. Lungo la strada verso Portree, ci fermiamo ad un’area di sosta, prossima ad un pascolo di Hairy Coo, la famosa mucca delle Highlands. Una volta arrivati a Portree, restiamo molto sorpresi. La cittadina è molto carina, ci sono tanti negozietti, case colorate, una bella passeggiata vicino al porticciolo e la vista è decisamente spettacolare. Riprendiamo la macchina in direzione Uig, ma facciamo subito marcia indietro, perché non c’è molto da vedere. Mangiamo un gelato per pranzo e decidiamo di puntare verso Dunvegan e il suo castello. Le soste lungo il tragitto sono sempre numerso, il cielo è terso e il sole risplende creando meravigliosi giochi di luce. Dunvegan Castle non è nulla di più o di meno dei precedenti, ma il giardino merita davvero una visita. Volendo è possibile anche partecipare ad escursioni in barca per avvistare le foche. Ovviamente, l’ideale per visitare l’isola sarebbe avere il giusto equipaggiamento e seguire uno dei sentieri di trekking sicuramente affascinanti.

Verso l’ora di cena decidiamo di rientrare, memori della mancata cena della sera precedente perché a Kyle of Lochals c’è poco o niente, decidiamo di fermarci sull’isola nel paesino di Kyleakin, vicino al ponte, e mangiamo il nostro primo fish and chips, decisamente merita.

14 AGOSTO

Partiamo in direzione Inverness, abbiamo prenotato due notti all’Ivanohe Guest House, che consiglio a tutti quanti per l’ottimo rapporto qualità/prezzo, senza contare che si trova a pochi passi dal centro. Inverness è una splendida cittadina. Noi abbiamo optato per un pranzo veloce, e poi per un giro del centro. Qui abbiamo trovato i negozi di souvenir più caratteristici, sicuramente fuori dai circuiti turistici e per questo motivo ancora più interessanti. Abbiamo cenato in un pub qualsiasi del centro, alcuni molto carini e abbiamo concluso la giornata con una passeggiata lungo il fiume Ness, di fronte ad un meraviglioso tramonto.

15 AGOSTO

Il gran giorno è arrivato. Ci dirigiamo verso il Loch Ness. Abbiamo deciso di fare una crociera con Jacobite Cruises. Optiamo per una crociera di un’ora, volendo è possibile scegliere quelle più lunghe che prevedono anche un’escursione dell’Urquhart Castle, che abbiamo deciso di ammirare solo da fuori. L’ambiente è molto suggestivo, il lago nero e profondo, il giro eccitante prevalentemente per la leggenda che riguarda questo luogo. Decidiamo di fare un pranzo veloce in zona e di tornare ad Inverness. Il pomeriggio lo dedichiamo ad una passeggiata lungo il fiume Ness, fino alle isole e ad un delizioso parco dove ci riposiamo, fino a quando la pioggia non decide di farci compagnia. Mi concedo un po’ di shopping nei classici Primark e Top Shop che a Milano mi mancano e per cena proviamo un ristorante spagnolo, vicino al Castello di Inverness. Paradossalmente la paella non era il loro forte, ma tapas ed estrella ci hanno comunque soddisfatto, per variare un po’ dal classico cibo inglese.

16 AGOSTO

A malincuore lasciamo Inverness alla volta di Aberdeen. Lungo la strada ci fermiamo ad Elgin, per visitare la cattedrale, tappa molto carina. Ad Aberdeen abbiamo prenotato presso l’Holiday Inn Express. Arriviamo per pranzo, e dopo il check-in pranziamo da Wetherspoon. L’albergo si trova in una traversa di Union Street, la via principale. Il tempo non è clemente, piove parecchio e Aberdeen non ci fa per niente una buona impressione. Passeggiamo lungo Union Street e quando inizia a diluviare ci rifugiamo in un centro commerciale. Volevo arrivare fino alla zona delle spiagge ma il brutto tempo ci fa desistere, quindi entriamo qui e la in qualche negozio, cerchiamo alcune delle chiese segnate sulla mappa e un po’ delusi, decidiamo di andare a cena, meta della serata: ristorante indiano anche se avrei volentieri provato il ristorante del cuoco inglese Jamie Oliver. Il pollo tandoori comunque è ottimo, facciamo una passeggiata e decidiamo di tornare in albergo.

A questo punto abbiamo ancora quattro giorni di vacanza senza alloggi prenotati e un po’ indecisi, puntiamo su Dundee.

17 AGOSTO

Partiamo per Dundee, lungo la strada facciamo una breve sosta a Stonehaven, un delizioso villaggio di pescatori, dove finalmente vediamo le spiagge e le famose scogliere. Il vento perenne e fortissimo non ci permette di fermarci più di tanto quindi decidiamo di rimetterci in viaggio. Dundee, per quanto mi riguarda, si rivelerà una scelta infelice, tornando indietro probabilmente punteremmo su Perth. Arriviamo in città prima di pranzo, troviamo posto nel solito Holiday Inn Express vista fiume. Purtroppo, tutta l’aerea del fiume e del porto è completamente sottosopra, oggetto di un progetto di rinnovamento che terminerà nel 2020 e che da a tutta la zona un’aria disordinata e poco invitante. Come se non bastasse, piove parecchio. Ci rifugiamo nell’ennesimo centro commerciale, mangiamo un panino da Subway e affogo i miei dispiaceri in altro shopping aspettando che smetta di piovere. Esce un po’ di sole quindi facciamo un giro del centro, niente di entusiasmante. Facciamo un giro al Discovery Point, ma il ritorno della pioggia ci porta di nuovo in albergo. All’ora di cena, decidiamo di uscire. Dundee è una città piuttosto grande, ma appena usciamo è deserta. La cosa mi crea un certo nervosismo, ci pentiamo della nostra scelta, vorremo aver deciso di alloggiare da un’altra parte. Troviamo uno dei pochi posti aperti, una catena di cui non ricordo il nome, prendiamo una ceasar salad, molto buona ma molto cara. Torniamo nuovamente delusi in albergo non sapendo più cosa inventarci.

18 AGOSTO

Fortunatamente, a circa un’ora da Dundee si trova St. Andrews, la giornata è bellissima e la scelta di visitare questa città universitaria si è rivelata molto interessante. Dopo un breve giro del centro, ci dirigiamo verso la cattedrale, quel giorno era possibile accedervi gratuitamente. I resti della cattedrale sono maestosi, il sole risplende ed è decisamente una visita piacevole. Arriviamo poi sul mare, nonostante il vento fortissimo, la giornata è stupenda, il sole si riflette sull’acqua del mare piatto, la vista è spettacolare. Ci avventuriamo verso la spiaggia, subito sotto il castello, dove qualche temerario fa il bagno. Poi camminiamo verso West Sands Beach e la zona del porticciolo. Per pranzo, ci rechiamo al The Central Pub, cibo ottimo, in un’atmosfera tipicamente anglossassone, un’ottima scelta. Decidiamo di visitare i famosi St. Andrew’s Links, i campi da golf. In modo particolare l’Old Course, direttamente sul mare e con vista su East Sands Beach. Volendo vengono organizzati anche dei tour guidati del campo, in quanto si tratta di uno dei più famosi e prestigiosi al mondo, ma noi optiamo per una visita fai-da-te anche perché il vento soffia sempre più forte ed è molto difficile girare in queste condizioni.

Prima di tornare verso Dundee, decidiamo di visitare due degli edifici principali della University of St. Andrews, ne troveremo aperto solo uno, St Mary College.

Purtroppo, Dundee ci aspetta, questa volta decidiamo di prendere dei tramezzini e qualcos’altro da mangiare dall’immancabile Marks & Spencer e risolviamo così il problema.

19 AGOSTO

Decidiamo di passare gli ultimi due giorni a Stirling. Percorriamo per un tratto la Fife Costal Route, incontriamo diversi paesini caratteristici, prevalentemente di pescatori, tra cui Elie. A causa di alcuni lavori, riprendiamo la strada principale verso Stirling. Ci fermiamo in un grazioso pub a Kirkaldy, che oltre ad aver dato i natali ad Adam Smith, non offre molto altro, e nel pomeriggio raggiungiamo la nostra meta. Dopo una ricerca infruttuosa di alloggi, ci rechiamo al centro Visit Scotland, troviamo una sistemazione fuori Stirling, a Danny, in una fattoria. Il viaggio verso il BB è surreale, seguiamo le indicazioni che ci hanno dato, ma ad un certo punto non sappiamo più dove entrare, ci addentriamo nella campagna, circondati da mucche e cavalli e la disperazione si fa sentire. Chiamo la proprietaria che mi dice di cercare la bandiera inglese che sventola fuori dalla proprietà, dopo numerose soste, troviamo finalmente Woodcock Faulds Farm. Sistemazione incantevole, assolutamente da consigliare. Decidiamo di non cenare, ma la prorpietaria ci fa trovare torte, biscotti e the, come sempre in Scozia.

20 AGOSTO

Questa giornata la dedichiamo alla visita di Stirling, la mattina il castello. Non mi soffermo, sta a voi decidere se dopo i numerosi castelli volete fermarvi anche qui, alcuni ritengono sia ancora più bello di quello di Edimburgo, io non ne sono molto convinta. Il castello occupa tutta la mattinata, pranziamo in un pub, apparentemente il pub più infestato di fantasmi di tutta la città e decidiamo di fare un giro. La pioggia ci ha portati nuovamente in un centro commerciale, ma riusciamo comunque a visitare la zona centrale, acquistare gli ultimi souvenir e ad assistere ad una nuova performance musicale.

Anche stavolta optiamo per una cena rapida con tramezzini di Marks & Spencer, anche perché non vorremmo perderci tornando a Danny. Il viaggio è volto al termine.

21 AGOSTO

La mattina con calma ci dirigiamo verso Edimburgo, nell’indecisione puntiamo sul quartiere di Leith, scenario del grande libro di Irvine Welsh, Trainspotting. In realtà la zona non è nulla di particolare, pranziamo all’Ocean Terminal, nella zona portuale, dove è attraccato il Royal Yacht Britannia e ci dirigiamo verso l’aeroporto, per riprendere l’aereo e tornare a casa.

Si è conclusa una vacanza magnifica, in luoghi che da sempre sognavo di visitare e che ha lasciato a tutti noi, un meraviglioso ricordo.



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