Scozia on the road 3
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Dopo esserci informati su internet, guardando diari di altri viaggiatori e chiedendo consigli, tracciamo un itinerario consapevoli che dovremo tralasciare qualcosa in quanto otto giorni passano in fretta. Vogliamo essere liberi di poterlo cambiare strada facendo, quindi decidiamo di non prenotare nessun B&B dall’Italia, tranne l’albergo ad Edimburgo, in quanto l’ultimo giorno lo dedicheremo alla visita della città.
Da Loch Lomond verso Fort William
Il volo da Verona della Ryanair arriva puntualissimo nella capitale scozzese, sono le 14 circa e ci accoglie subito un bel sole ma il vento è pungente. Ritirata l’auto a noleggio prenotata dall’Italia con Europcar (200 € poco più per 6 giorni) partiamo subito direzione Loch Lomond, dove pensavamo di pernottare per la prima notte.
Dopo un po’ di autostrada e passata Glasgow finalmente ci immettiamo in una statale dove ci tuffiamo nella campagna scozzese, la quale ci lascia a bocca aperta: colline verdi, cottage isolati con pecore che pascolano tra i prati… è stupendo! La strada costeggia Loch Lomond, il lago più grande della Gran Bretagna e in breve tempo arriviamo a Luss, un piccolo paese di cottage sulle sponde del lago, molto carino. Sistemati i bagagli al B&B Ardaille che abbiamo trovato appena fuori dal paese (e in una posizione bellissima con vista sul lago) partiamo subito per fare una passeggiata. Percorriamo un sentiero segnalato nelle tabelle presenti al centro informazioni ( è un giretto di 30 min, molto facile) che ci porta tra la campagna del paese e successivamente costeggia il torrente che passa lì vicino tra i boschi. Ci sono delle bellissime cascatelle e pecore che pascolano tranquille tra le colline!! Tornati a Luss decidiamo di cenare, la fame inizia a farsi sentire, per poi tornare al B&B per una doccia rilassante e il meritato riposo.
Il giorno seguente alle 8 siamo già pronti per fare colazione smaniosi di ripartire. La nostra camera non era niente di speciale ma a noi andava benissimo, abbastanza pulita con un bagno riservato. Miss Bisset (la proprietaria del B&B) ci stava già aspettando di sotto: frutta fresca, yogurt, caffè e the erano pronti sul tavolo! Dopo un’abbondantissima colazione scozzese (salsicce, uova, bacon, fagioli) partiamo, oggi viaggeremo in direzione Fort William passando per la bellissima valle di Glen Coe. Il cielo è sereno, ma ci sono anche delle nuvole che ci preoccupano un po’, speriamo non piova!
La strada si snoda ancora lungo la sponda del lago, davvero molto bello percorrerla, le soste per fare le foto sono sempre più frequenti. Successivamente inizia a salire (mentre la pioggia inizia a cadere) e in un punto panoramico decido di fermarmi, c’è un suonatore di cornamusa, spettacolare! Per fortuna non piove più, anzi, è uscito un gran sole e dopo le foto di rito ripartiamo ed ecco che finalmente arriviamo a Glen Coe. Il cielo ora limpido ci permette di ammirare le three sisters in tutta la loro bellezza, anche se l’intero glen lo è ancora di più. Purtroppo ancora non è pienamente primavera e non riusciamo a godere a pieno l’intera vallata colorata di verde e viola dall’erica e dei prati, come si trova nei mesi estivi.
Decidiamo di fermarci al Clachaig Inn, dove lasceremo la macchina per fare una passeggiata; qui il torrente Coe forma una cascata, i sentieri all’interno del bosco non mancano e come sempre in Scozia sono ben segnalati. Dopo un’oretta (e un paio di caprioli avvistati) torniamo alla macchina e decidiamo di pranzare al bar del Clachaig Inn, anche se dopo la scorpacciata fatta a colazione non avevamo molta fame.
Ripartiamo sazi e dopo pochi chilometri si apre a noi lo splendido scenario di Loch Leven, ci fermiamo quindi a Onich, per fare delle foto e per fare un giro lungo la spiaggia di sassi. Finalmente nel tardo pomeriggio arriviamo a Fort William, una splendida cittadina sulle sponde del Loch Linnhe. Troviamo un po’ di confusione, perchè oltre al fatto che è domenica, c’è una gara di Trial. Non ci facciamo scoraggiare e lasciamo l’auto nel parcheggio del The nevis centre, vicino la stazione. Passeggiando per il centro facciamo molte foto e anche rifornimento di viveri (avendo lo zaino sempre con me bevande e snack non mancano mai!!). Troviamo anche la sistemazione per la notte all’Ardmory B&B (matrimoniale con bagno in camera 29 £ a notte) in Victoria road. I proprietari sono molto gentili e cortesi, ci spiegano molte cose da fare e visitare nei dintorni. Sistemati i bagagli decidiamo di farci una doccia per recuperare un po’ le forze, per poi uscire. Fort William ci regala un tramonto bellissimo e in giro non c’è più molta gente. Per cena andiamo al Grog & Gruel, un pub tradizionale con un’ottima scelta di birre locali (12 £ a testa circa). Finito la nostra cena rientriamo al B&B per la notte, la giornata è stata faticosa e domani ci aspetta l’isola di Skye!
Road to the isles
Carichi e ben riposati, dopo un’ottima colazione (sempre ben abbondante), salutiamo i proprietari e ci dirigiamo verso Mallaig. Oggi vogliamo percorrere la strada delle isole, che parte da Fort William, passa per Glenfinnan e arriva appunto a Mallaig dove prenderemo il traghetto per l’isola di Skye.
La giornata è stupenda, non c’è una nuvola, e l’azzurro del cielo si riflette nell’acqua limpida del loch. Giunti a Glenfinnan ci fermiamo dove sorge l’omonimo monumento, sulle sponde del Loch Shiel. Lì vicino c’è anche il famoso viadotto a 21 arcate della linea ferroviaria, costruito nel 1901, apparso anche nei film di Harry Potter. Dopo una passeggiata di un chilometro circa raggiungiamo il punto panoramico da dove riusciamo ad osservare sia il viadotto che il loch. Il monumento lo tralasciamo… bisogna pagare il biglietto per visitarlo, ma non ci sembra niente di speciale quindi proseguiamo il nostro viaggio.
Dopo innumerevoli soste per le foto lungo la strada (i paesaggi qui sono davvero magnifici), arriviamo a Arisaig, per imboccare la vecchia strada costiera che passando per Morar porta a Mallaig. Questo tratto di strada è un insieme di isolotti rocciosi e piccole insenature, arricchite da una spiaggia argentata che rende il paesaggio tra i più belli che abbia mai visto. L’acqua e limpidissima e ci fermiamo per delle foto. La mattina giunge al termine e noi ci dirigiamo verso Mallaig, lì prenotiamo il traghetto (20£ per la macchina e 4£ a persona) e nell’attesa (un’oretta circa) facciamo un giretto nel piccolo paesino di pescatori, che non è poi un granché.
Purtroppo il tempo in Scozia cambia in fretta e il bel sole che ci aveva accompagnato finora ha lasciato posto a delle nuvole grigie e minacciose. La pioggia ci raggiunge proprio mentre siamo sul traghetto,e ci rovina lo sbarco ad Armadale. Decidiamo di dirigerci subito verso Portree, fortunatamente il tempo sembra migliorare, ma le nuvole ci inseguono. La capitale dell’isola è veramente una bella cittadina: possiede un porto fiancheggiato da case dai colori vivaci e il panorama sulla baia merita. Noi ci arriviamo nel tardo pomeriggio (il tratto di strada da Armadale a Portree è lungo, e considerando le soste per le foto ci ho messo un po’ a percorrerlo) e decidiamo di trovare subito un B&B per la notte. Ne passiamo alcuni ma alla fine ci fermiamo al Benlee, affacciato sulla baia. Lo gestisce una gentile signora (secondo me assomigliava alla regina Elisabetta) e la casa è ben curata, per 30 sterline a notte ci va più che bene, anche se la nostra camera aveva un piccolo inconveniente: la doccia in un angolo! Il bagno era solo per noi ma senza doccia, sicché hanno ben pensato di piazzarla lì, vicino al letto! Ci facciamo un the con il bollitore in dotazione in camera e poi usciamo per un giretto nei dintorni. Ceniamo a fish & chips in un locale sul porto, il Pier Hotel, dove ci portano una mega porzione di patatine e doppio pesce (unto).
Con la pancia piena decidiamo di farci una passeggiata digestiva, proprio mentre inizia a cadere una leggiera pioggerellina che però non dà fastidio. La giacca in goretex acquistata prima di partire si è rivelata indispensabile per questo viaggio, senza di lei sarei morto di freddo dal vento e zuppo d’acqua! Sperando in un tempo migliore per il giorno seguente torniamo nella nostra camera dalla regina Elisabetta, e dopo una doccia calda crolliamo dalla stanchezza.
SKYE
La giornata successiva la utilizzeremo per visitare l’isola di Skye. Lasciamo a malincuore Portree di mattina presto, il cielo oggi è nuvoloso, ma per fortuna ha smesso di piovere. Dopo il rabbocco di carburante partiamo in direzione nord, verso la penisola del Trotternish, dove ci aspettano diverse cose da vedere.
Arriviamo quasi subito nei pressi dell’ Old Man of Storr, un pinnacolo di basalto alto 50 metri. Lasciata la macchina nel parcheggio vicino la strada decidiamo di percorrere il sentiero che porta alla base del picco ( 3 km andata e ritorno circa), è facile e adatto a tutti, e la visuale che si gode sulle isole di Rona e Raasay è veramente bella. Dopo essere tornati indietro riprendiamo la macchina e giungiamo ( con una sosta dovuta a delle mucche che pascolavano in strada) nei pressi di Staffin, qui si trova la spettacolare Kilt Rock, una splendida rupe di basalto colonnare le cui nervature verticali sono state paragonate alle pieghe di un kilt.
Il cielo che prima sembrava aprirsi ora si è nuovamente annuvolato e inizia pure a piovigginare, riprendiamo quindi il nostro viaggio lungo la strada che ora si è fatta stretta e ad una sola corsia. Più di una volta devo fermarmi ad aspettare la macchina che viene dal versante opposto, per fortuna nelle strade a carreggiata unica scozzesi ci sono molte “piazzole” ai bordi della strada, quindi non si perde molto tempo e non si rischiano spiacevoli inconvenienti.
La penisola del Trotternish vanta alcuni dei paesaggi più belli dell’isola di Skye, ce ne accorgiamo anche noi nel tratto che porta ad Uig; è difficile infatti non restare incantati dalla bellezza di questa baia baciata dal sole che adesso è tornato a fare capolino tra le nubi!
Decidiamo di non fermarci a Uig, ma proseguire verso Dunvegan, per visitare il castello sede del clan dei MacLeod.
Ci arriviamo nel primo pomeriggio e non avendo fame decidiamo di entrare a visitare il castello con i relativi giardini (8£ circa). E’ possibile scegliere se visitare solo il castello, solo i giardini o entrambi; noi decidiamo di vedere entrambi e grazie al fatto che Valentina è studentessa universitaria ci fanno pure lo sconto!
Visitiamo per primi i giardini, il tempo sembra reggere e non c’è praticamente nessuno quindi ci avventuriamo alla loro scoperta. Dopo un po’ che giriamo ci imbattiamo in un negozietto di souvenir del castello, dove scopriamo che è possibile effettuare una uscita in barca per ammirare le foche che vivono negli isolotti del Loch Dunvegan. Decidiamo di andarci e acquistiamo due biglietti (5£ l’uno) i quali sono ben spesi, il tour in barca è davvero bellissimo e le foche sono davvero vicinissime!! Rientrati sulla terraferma passiamo alla visita del castello, molto ben curato, ma dove non è possibile fare fotografie. Ogni stanza ha dei fogli in varie lingue, una specie di guida cartacea di tutto quello che vi è al suo interno, per poter capire e ammirare il tutto con più chiarezza.
Usciamo e visto che si sono fatte già le 17 decidiamo di partire e dirigerci a Broadford, volevo recarmi anche al faro di Neist Point ma visto l’ora non avremo più fatto in tempo a trovare un B&B che ci desse una camera!
Arriviamo che sono le 18 passate, non c’è poi molto qui, ma un B&B libero riusciamo a trovarlo, e anche molto carino quasi in riva alla baia. E’ il Rose Haugh, gestito da moglie e marito davvero molto gentili ( come tutti del resto, qui in Scozia) con una veranda nella quale faremo colazione l’indomani. Sistemati i bagagli e fatta una doccia rivitalizzante usciamo per cena, Broadford non offre molto ma ci fermiamo al The Waterfront, un fast food lì vicino con un fish and chips ( 5£ a testa ) non molto buono. Poco soddisfatti facciamo un giro nelle vicinanze lungo la baia ma non c’è praticamente nulla, decidiamo quindi di tornare al B&B.
Alla ricerca del mostro di Loch Ness
La giornata successiva inizia davvero bene, un bel sole ci accoglie quando apriamo le tende e una colazione sostanziosa è lì che ci aspetta in veranda (anche se non si rivelerà molto buona). Partiamo subito verso Kyle of Lochalsh e una volta passato lo skye bridge ci arriviamo. Breve sosta per qualche foto (e per qualche souvenir) e torniamo subito in strada, sono impaziente di vedere e visitare il castello forse più famoso e fotografato dell’intera Scozia: l’Eilean Donan Castle!
Arrivati in prossimità del paese di Dornie lo si intravede subito, da restare a bocca aperta. Sorge su un isolotto, “magicamente” collegato alla terraferma da un elegante ponte ad archi di pietra. Lasciata la macchina nel parcheggio ci accorgiamo che siamo arrivati troppo presto, è ancora chiuso! Facciamo allora un giro lì attorno scattando delle foto e ne approfitto per consultare la mia Lonely Planet (guida rivelatasi indispensabile!) quali informazioni dà sul posto.
Finalmente il centro visitatori apre,e pure il castello (6£ circa a testa) così iniziamo la visita. L’interno, per gran parte ricostruito, ospita una interessante mostra introduttiva che ne spiega la storia, mentre successivamente si passa in vari saloni, nel giardino interno (con una bella vista sul loch), e su quella che era la cucina. All’uscita troviamo pure un suonatore di cornamusa che ci saluta… ce ne andiamo a malincuore ma ci aspetta un’altro posto magico: Loch Ness!
Percorriamo la A87 fino ad arrivare ad Invermoriston e da lì svoltiamo verso nord, direzione Inverness. La statale che costeggia il lago è un po’ trafficata oggi ma in poco tempo arriviamo all’ Urquhart castle, che domina un paesaggio meraviglioso sul loch più famoso di Scozia. Parcheggiamo la macchina nel centro visitatori e, fatto il biglietto (7£), scendiamo al castello. La vista che abbiamo su Loch Ness è davvero spettacolare, la godiamo a pieno salendo sull’unico edificio rimasto ancora in piedi del castello, la torre a cinque piani che sorge all’estremità settentrionale del sito (di Nessie però ahimé, neanche l’ombra!). Il cielo è di un azzurro limpidissimo, non potevamo sperare in una giornata migliore oggi!! Visitata tutta l’area, piena di cartelli informativi e guide in kilt disponibili a spiegare molte curiosità del castello, torniamo al centro visitatori per prendere qualche souvenir e rifocillarci un po’….è pomeriggio inoltrato e non abbiamo ancora pranzato!!! Ripartiamo verso l’arrivo della nostra tappa odierna: Inverness. C’è un bel casino all’ingresso da nord della città, dopo aver gironzolato a vuoto per una mezz’ora buona, Valentina mi trova sul navigatore un parcheggio (è di un supermercato) facilmente accessibile. Ne approfittiamo per fare scorta di qualche snack e bevanda e ci mettiamo alla ricerca di un B&B. Poco distante troviamo una via che ne è piena, sono tutte casette molto caratteristiche e una su tre è anche B&B!! Una ci piace e colpisce più delle altre per com’è fatta così decidiamo di suonare per vedere quanto costa, è il Cambeth Lodge ( 30£ per una matrimoniale con bagno) e la camera che abbiamo deciso di prendere per la notte sembra una suite da quanto è grande, c’è pure il caminetto!! Dopo esserci sistemati e rinfrescati usciamo a visitare il centro città, che dista solo 10 minuti a piedi. Percorriamo il Ness walk lungo le sponde del fiume, passando davanti alla St Andrew’s cathedral, attraversando il fiume sul ponte pedonale e tornando indietro dall’altro lato. Qui sorge la collina dell’ Inverness Castle, un edificio di arenaria rosa che attualmente è la sede del tribunale della città, non aperto al pubblico. Facciamo alcune foto, si gode di una bella vista quassù, e ci imbattiamo anche in una famigliola di conigli selvatici, che vivono nella boscaglia lungo i pendii della collina!!
Ormai si è fatta sera, non abbiamo molta fame avendo pranzato tardi, sicché ci accingiamo a tornare, le stanchezze della giornata iniziano a farsi sentire.
Verso Edimburgo
La mattina successiva ci dà il buongiorno con una pioggerellina leggera, ma il cielo è grigio e le nuvole basse quindi le probabilità di miglioramento sono assai scarse, purtroppo. Mai dire mai però, il cielo di Scozia ci ha sorpreso molte volte nei giorni scorsi!! Dopo esserci fermati in centro a Inverness per prendere dei souvenir partiamo direzione Edimburgo, passeremo per Aviemore, Pitlochry e Perth. La consegna della macchina è prevista nel tardo pomeriggio quindi speravamo di fermarci in una di queste località ma, ahimé, la pioggerellina leggera ha lasciato spazio a veri e propri nubifragi quindi abbiamo dovuto cambiare i piani. Verso mezzogiorno arriviamo a Pitlochry, niente visita al vicino Blair Castle, piove troppo!! Parcheggiamo allora in paese, dove decidiamo di fare un giro per il centro e di visitare la fabbrica artigianale di gioielli, la Heathergems. Qui osserviamo gli artigiani realizzare i gioielli, ricavati dalla lavorazione dell’erica, e facciamo un giro nel negozio della fabbrica. Fuori sembra aver smesso di piovere quindi ci dirigiamo sul lungofiume, dove sorge la diga sul River Tummel. In questo punto è stata creata anche una “scala di risalita” per permettere ai salmoni di superare l’ostacolo e raggiungere il loch; è possibile vederli mentre risalgono la corrente da delle apposite finestre che mostrano l’interno della “scala”!! Dopo uno spuntino veloce ricomincia pure a piovere, quindi ci rimettiamo in marcia verso la capitale, abbiamo ancora molta strada da fare. Trovo parecchio traffico appena raggiunto Perth e imboccata l’autostrada, anche se forse è una nostra impressione, visto che negli ultimi giorni eravamo abituati a strade semi-deserte e paesaggi incontaminati!!Sotto una pioggia torrenziale raggiungiamo l’aeroporto e riconsegniamo l’auto senza problemi prendendo al volo l’autobus per il centro (airlink) che in mezz’ora o poco più ci lascia alla Waverley station.
Raggiungiamo il nostro Hotel, il Grassmarket (ubicato nella piazza da cui prende il nome) bagnati fradici. L’hotel è in fase di ristrutturazione e sicché c’è un po’ di confusione, ma per fortuna nel piano dove siamo noi si sta tranquilli. La stanza non è proprio il massimo, ma considerando la posizione ( praticamente in centro ad Edimburgo) e il prezzo pagato per due notti con la colazione compresa, ci và più che bene! Asciugati e cambiati partiamo per un giro serale sul Royal Mile, alla ricerca di un locale dove cenare e per un primo assaggio della città. Ci fermiamo all’ Elephant House, a pochi passi dal National Museum of Scotland, da dove si gode una bella vista sul castello stando seduti sui tavoli in fondo alla sala. Finita la cena rientriamo subito in albergo, vogliamo essere ben riposati per il giorno successivo.
La mattina inizia bene, non piove più fortunatamente! Fatta colazione (l’albergo non dispone di una sala sua ma il pub annesso è a disposizione di chi ci soggiorna, quindi viene fatta lì) decidiamo di sfruttare la mancanza di pioggia per visitare il castello (14£ a testa) facendo moltissime foto dai vari cortili interni e sullo splendido panorama che da quassù spazia dalla New Town fino al Firth of Forth. Ahimé poco dopo inizia a piovere, quindi entriamo nella St. Margaret’s Chapel, l’edificio più antico di tutta Edimburgo. Passiamo poi al gruppo di edifici situati sulla sommità del castle rock, dove è possibile vedere i gioielli della corona scozzese e la Great Hall ( la sala delle cerimonie). Ci spostiamo infine nei Royal Apartmens e nelle prigioni sottostanti, le Castle Vaults, situate proprio sotto la Great Hall. Tutto il castello in se ci affascina molto e non vorremo mai terminare la visita, ma il tempo stringe e ci sono ancora molte cose della capitale scozzese che meritano che vorremo vedere! Incamminandoci lungo l’Espanade imbocchiamo il Royal Mile per fermarci alla Gladstone’s Land (ingresso a 5,50£), la casa di un mercante ora diventata museo, dove si possono ammirare soffitti, pareti e travi splendidamente dipinti oltre che a mobili molto antichi. Le guide presenti sono molto gentili e offrono una spiegazione completa sulla storia della casa. Iniziamo ad essere affamati, così ci fermiamo per un trancio di pizza al volo. Ci dirigiamo poi verso il Museo nazionale scozzese, visto che il temporale che sta imperversando sulla città non dà segni di tregua. L’ingresso è gratuito e passiamo un paio d’ore al suo interno, davvero molto bello ed interessante. Usciamo che piove ancora, così percorriamo tutto il Royal Mile passando alla St. Giles Cathedral fino ad arrivare al Palace of Holyroodhouse, ovvero la residenza ufficiale della famiglia reale in terra scozzese. Ormai le visite sono finite purtroppo, sono quasi le 18!! Un po’ delusi (speravamo di poterlo visitare) decidiamo di tornare in albergo per scaldarci e riposarci per la serata che ci aspetta, ormai a questa ora non è più possibile visitare nulla.
La sera la pioggia che ci ha tormentato tutto il giorno se n’è andata così, una volta cenato, decidiamo di incamminarci tra i vicoli della Old Town meno frequentati fino alla New Town. Saliamo poi sulla collina di Calton Hill per scattare qualche foto caratteristica.
Dopo alcuni minuti che passeggiamo tra i monumenti commemorativi, Edimburgo ci regala un tramonto da favola. Il sole finalmente riesce a far capolino tra le nubi ed illumina tutta la città! Per una mezz’ora godiamo di questo magnifico momento, incantati dai giochi di luce e dalla bellezza del paesaggio. Quando però anche l’ultimo raggio scompare tra le acque del Firth of Forth un po’ di tristezza ci assale, ormai il nostro viaggio sta per giungere al termine. Ancora una volta il cielo di Scozia ci ha stupito ed ha voluto salutarci con questo tramonto che resterà per sempre tra i ricordi più belli di questa vacanza. In questo otto giorni abbiamo potuto godere a pieno di cosa sia questo paese, fatto da un mix inebriante di paesaggi mozzafiato e città raffinate, d’aria marina dal penetrante odore di salsedine e scure acque torbose, di avventure all’aria aperta e luoghi ricchi di storia… sicuramente un giorno ci ritorneremo, perché tutto questo ci è rimasto nel cuore.