Scozia: la natura a 360°

Un caro saluto a tutti i Turisti Per Caso, ho deciso di raccontarvi il nostro viaggio perchè trovo utilissimo questo sito e i suoi racconti prima di partire per qualsiasi meta, quindi anche un piccolo consiglio in un posto lontano può essere un grande aiuto. Questo viaggio l'ho fatto con il mio ragazzo e l'abbiamo "programmato" con un po'...
Scritto da: PLANET
scozia: la natura a 360°
Partenza il: 05/08/2007
Ritorno il: 16/08/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Un caro saluto a tutti i Turisti Per Caso, ho deciso di raccontarvi il nostro viaggio perchè trovo utilissimo questo sito e i suoi racconti prima di partire per qualsiasi meta, quindi anche un piccolo consiglio in un posto lontano può essere un grande aiuto.

Questo viaggio l’ho fatto con il mio ragazzo e l’abbiamo “programmato” con un po’ d’anticipo, in realtà solo per ottenere il mitico biglietto ryanair al prezzo più basso possibile…Ma andiamo con ordine.

A fine maggio abbiamo avuto la meravigliosa idea di andarcene al fresco scozzese durante le nostre ferie, perchè avevamo voglia di un viaggio diverso rispetto alle solite affollate spiagge d’agosto.

Abbiamo acquistato subito il biglietto della ryanair da Roma a Glasgow per 200 euro a/r, dopo aver deciso di rimanere in Scozia almeno una decina di giorni.

A questo punto ho subito comprato la Lonely Planet della Scozia, che si è rivelata utilissima fin dall’inizio tanto che alla fine del viaggio le abbiamo dato un bel 10, la consiglio vivamente a tutti.

Sfogliandola, senza una precisa idea di cosa fare, mi sono accorta che nelle pagine dedicate ad Edimburgo, consigliava vivamente di prenotare per tempo un hotel perchè agosto è il mese dei festival e la città è letteralmente invasa da migliaia di persone. Detto ciò ho subito prenotato le prime 2 notti in un b&b, che nonostante il largo anticipo ci è costato un po’ circa 40 pound a testa per notte, ma se cercate bene credo che qualcosina a meno si trova e per chi ha un budget relativamente limitato (relativamente al pound che è sempre una mazzata per noi euroini) è bene fare economia dall’inizio!! Nel frattempo Fra ha prenotato l’auto, sempre tramite ryan, perchè ha i prezzi più vantaggiosi (abbiamo fatto un’accurata ricerca di mercato anche in quest’ambito!) ed essendo solo in due abbiamo optato per una ford fiesta 1100 prezzo circa 600 euro x 11 giorni complessivo di assicurazione casco, che abbiamo pensato bene fosse utile vista la guida a sinistra, il lungo periodo e tutto quello che vi può venire in mente in termini d’imprevisti per un viaggio del genere.

Siamo partiti il 5 agosto da Roma Ciampino e siamo atterrati puntualissimi a Glasgow, così come altrettanto puntuale è stata la pioggia ad attenderci…Ma chi va per certe nazioni certi tempi piglia, anche se in realtà siamo stati fortunatissimi perchè in 11 giorni è piovuto solo 2 volte.

Abbiamo quindi ritirati l’auto, e, dopo il primo salasso sulla carta di credito, siamo partiti alla volta di Edimburgo. A questo punto devo aprire una piccola parentesi sul mitico navigatore satellitare: avevo letto anche dai racconti di viaggio dei turisti per caso, che l’infernale aggeggio non era stato molto utile se non per i grandi spostamenti, ma molto poco affidabile nelle città: che vi devo dire sarà stata pura fortuna, ma anche il navigatore alla fine del viaggio si è meritato un bel 10 in pagella, vi assicuro che ci ha portati nei posti più sperduti della Scozia senza sbagliare un solo colpo! Giunti ad Edimburgo dopo circa 2 ore d’auto ( c’era la pioggia, la scarsa confidenza con la guida e comunque il timore di sbagliare strada), abbiamo preso possesso della nostra stanza e quindi via giù in strada alla scoperta della città.

Ci siamo subito resi conto del gran casino che la lonely ci aveva preventivato in vista dei festival: migliaia di persone tra turisti, artisti mascherati che pruomovevano i loro spettacoli in strada, manifesti e bigliettini promozionali di ogni forma e specie, insomma una bella baraonda. Abbiamo passeggiato sulla Royal Mile senza meta alla ricerca di un posto dove cenare e riposarci, fino a quando la nostra scelta non è ricaduta sun un pub molto carino, il Frankestain, dove abbiamo passato la serata decisamenti stanchi della giornata.

Il giorno successivo su consiglio della guida ci siamo recati al castello di Edimburgo, tra l’altro imboccando a caso delle viuzze da cui si potevano godere degli scorci fantastici dello stesso castello, che però abbiamo deciso di non visitare all’interno perchè il commento che avevo letto non era dei più entusiasmanti..E poi c’era una fila lunghissima! Scattata qualche foto ci siamo inoltrati in Prince Street, nella parte nuova della città che non è altro che una via molto commerciale piena di negozi . Dopo aver passeggiato a lungo abbiamo deciso di spostarci verso il mare, anche se stiamo stati mal consigliati sul posto in cui recarci, per cui dopo circa 30 min di autobus ci siamo ritrovati in un sobborgo molto squallido chiamato Portobello da cui siamo subito andati via essendoci resi conto che non c’era veramente nulla. Un po’ infastiditi ci siamo spostati verso Leith la località dove si trova il Royal Britannia, la nave in passato usata dai reali per i loro viaggi, anche in questo caso abbiamo deciso di non visitare l’interno e comunque gli alti prezzi per gli ingressi nei siti sicuramnte non invogliano a visitarli sopratutto se vengono descritti dalle guide in maniera non entisiasmante.

Ritornati in centro città, ci siamo inerpicati su Calton Hill, una collinetta da cui si gode una veduta stupenda a 360° di Edimburgo, che raccomando senz’altro, da qui ci siamo ricatapultati nella bolgia della Royle Mile alla ricerca di un’internet point per prenotare il B&B per la sera successiva. Qui ho ricevuto una spiacevole sopresa, perchè memore dell’interrail nei Paesi del Nord dove mi sono trovata benissimo con questo sistema di prenotazione, mi sono resa conto che in Scozia non era fattibile perchè questi b&B non permettono di prenotare o di visualizzare la disponibiltà via internet, ma rimandano sempre tutto…Al telefono. Abbiamo così preso qualche numero e per fortuna abbiamo subito trovato un b&b a Mallaig sulla costa ovest da cui avevamo deciso di prendere il traghetto per l’isola di Skye. L’indomani, salutata Edimburgo, ci siamo messi in viaggio ben sapendo di dover percorrere un bel po’ di km prima di poter raggiungere la nostra meta sulla costa opposta. L a prima tappa del viaggio è stata Stirling una piccola cittadina universitaria rinomata per il suo castello e soprattutto per il monumento a sir Wallace (il famoso Braveheart del celebre film di Mel Gibson), arroccato su una collina su cui salire a piedi…Un po’ faticoso, ma sicuramente da fare perchè è il primo vero contatto con la natura scozzese lasciate le grandi città. Ci siamo diretti verso Bridge Allan una piccola località famosa per la produzione di diversi tipi di birre, avevamo letto sulla LP che c’era un locale che forniva assaggi gratuiti di birra…E il passaggio è stato obbligato! Da qui il nostro viaggio è proseguito attraversando la meravigliosa regione dei Trossachs, che altro non è che la regione dei grandi laghi e soprattutto del più famoso Loch Ness: sicuramente, da un punto di vista naturalistico, questa è una delle più belle zone della Scozia, soprattutto per l’estrema variabilità dei suoi paesaggi e colori in continuo mutamento grazie ai giochi di luce che le nuvole, e lo scarso sole, disegnano di continuo sulle acque dei laghi. E ‘iniziata la lunga saga dei pic nic che raccomando in questo tipo di viaggio per diversi motivi: innanzitutto è possibile fermarsi quando si ha voglia nei posti prescelti, in secondo luogo lungo queste strade può risultare molto difficile trovare dei ristoranti o pub in cui fermarsi (e più si va verso nord più questo è vero), e, non ultimo, perchè permette di risparmiare un bel po’.

Ci siamo quindi inoltrati nelle Higlands meridionali per cui il paesaggio da pianura/collina è diventato decisamente montano, soprattutto spostandosi verso Glen Coe e Fort William che sono località rinomate per il treking e il campeggio (quello vero con canadese e basta!!!). Giunti nel tardo pomeriggio a Fort William, piccolo paesino a confine tra montagna e mare ci siamo un po’ rilassati prendendo un caffè poco raccomandabile, ma soprattutto ci siamo rivolti al centro di informazione turistica (ce ne sono a decine sparsi per la Scozia anche il località poco battute e sono abbastanza utili per vari tipi di informazioni, ma per nulla per quanto riguarda le possibilità di alloggio): qui abbiamo prenotato il traghetto per l’indomani per l’isola di Skye, anche questo è raccomandabile farlo con un po’ d’anticipo perchè durante la stagione estiva sono servizi molto richiesti, ma poco frequenti e capienti per la domanda presente. Ci siamo quidi rimessi in macchina per percorrere gli ultimi km che ci separavano dalla nostra meta: il villaggio portuale di Mallaig. Raggiunto il b&b ci siamo recati subito in centro, se di centro si può parlare (4 case e tre ristoranti) perchè dopo le 21 è difficile che facciano cenare. Cenetta di pesce, anche perchè era il mio compleanno, e ritorno al b&b che essendo in collina godeva di una veduta fantastica su tutta la baia.

L’indomani ci siamo imbarcati per raggiungere l’isola di Skye, la traversata è breve circa 45 min e ci siamo ritrovati in uno dei posti più belli che abbia mai visto in tutti i viaggi che fatto finora. Skye è un isola alla stato brado, è il luogo ideale per immrgersi nella natura, nei paesaggi , nel silenzio più assoluto del vento che la batte, un posto incredibile, indescrivibile con le parole, le fotografie e i filmini…Solo gli occhi le rendono giustizia. Il programma era quello di girarla tutta e chiaramente non siamo venuti meno al nostro impegno. Seguendo i consigli della LP ci siamo inoltrati anche per strade poco battute da cui abbiamo potuto godere delle vedute fantasiche.La mattina è trascorsa nella natura più incontaminata con tanto di immancabile pic nic, dopo di che abbiamo iniziato a cercare un posto per dormire: non temete la Scozia è talmente zeppa di b&b che anche quando sieti dinanzi all’ennesimo NO VACANCIES molto scoraggiante, non perdete la fiducia ce ne sarà un altro disponibile. Il problema è che ancora non lo sapevamo, per cui dopo innumerevoli NO VACANCIES abbiamo iniziato a pensare di dormire in macchina…Ma come dicevo la speranza è l’ultima a morire. In un b&b gia’ pieno ci sono state date indicazioni per raggiungere (in un posto veramente sperduto) un certo Peter che fitta camere. Affidatici al nostro amico navigatore siamo giunti incredibilmente a casa di Peter..E di sua moglie Moira, la quale ci ha gentilmente offerto la propria camera da letto visto che l’unica stanza che fittano era già occupata. Tra molte reticenze, soprattutto da parte mia, abbiamo accettato e vi assicuro che è stata la serata più divertente in assoluto, che solo chi ha dormito nella stanza di M oira può comprendere: per darvi un’idea della stanza pensate a 10 stili diversi mettete insieme un letto stile regina Elisabetta, un drappo/tenda color vinaccia con pendenti dorati, divanetto stile antico romano, carta da parato multi color, angolo beuty con spazzole d’argento?? di crine di cavallo (si proprio quelle delle vostre nonne se non bisnonne) e infine un pony a dondolo…Ma la vera chicca era il bagno con igienici color rosa barbie e rubinetterie dorate!!E ditemi se non è il massimo…

Assicuratici il posto per la notte, ci siamo indirizzati prima verso Portree, che è la cittadina più grande di Skye, dove abbiamo scoperto che si stavano svolgendo i Giochi delle Higlands, da qui anche la difficoltà per trovare un posto per la notte e poi ci siamo diretti verso Uig che è il villaggo più a nord dell’isola.

L’indomani mattina dopo la colazione preparata da Peter con visIta guidata nel loro giardino stile giapponese e nello studio per vedere la sua collezione di 997 aerei da guerra, siamo ripartiti.

Mi sento di aprire una parentesi riguardo la gentilezza, cortesia e carineria degli scozzesi ,sono veramente persone speciali soprattutto se confrontati con i loro cugini inglesi che non brillano per educazione, e questo loro modo di porsi ci è stato molto utile perchè in più occasioni, proprio da loro, ci sono state indicate mete di viaggio ristoranti o b&b…Avremmo molto da imparare noi italiani! Detto ciò, il nostro viaggio prevedeva di lasciare l’isola si Skye, questa volta attraverso il ponte che da Kyle porta sulla terra ferma, in direzione di Inverness. Per strada ci siamo fermati a visitare il castello Eilean Donan dove è stato ambientato il celebre film Higlander. Abbiamo proseguito per Fort Augustus un posto molto carino dove esiste un sistema di dighe per alzare o abbassare il livello del fiume a seconda delle necissità, e subito dopo ad Invermoriston, dove ci sono delle cascate veramente belle. A Fort Augustus siamo ricorsi al TIC per prenotare il traghetto per le isole Orcadi e per fortuna che ci siamo mossi per tempo, perchè la disonibilità per il giorno che avevamo inizialmente pensato non c’era e quindi abbiamo dovuto rivedere in tutta fretta i programmi per i giorni successivi In poco tempo comunque abbiamo organizzato partenza e rientro prenotando anche da dormire sia sull’isola che sulla terra ferma perchè saremmo partiti e rientrati di sera, non avendo quidi il tempo di cercare sul posto ed è stata un’ottima scelta.

Siamo quidi ripartiti per Inverness dove, dopo una breve ricerca, abbiamo trovato l’ennesimo b&b dove alloggiare.Abbiamo fatto una lunga passeggiata sul lungofiume Ness per raggiungere le isolette collegate con vari ponticelli, anche questo itinerario lo raccomando vivamente vista la bellezza dei posti.

Dopo una cenetta nel deludunte centro di Inverness..A nanna.L’indomani abbiamo deciso di visitare la regione a est di Inverness rinomata per i suoi castelli e distillerie di whisky. Abbiamo deciso di non visitare nessun castello perchè dalle descrizioni niente ci entusiasmava. Sulla strada ci siamo imbattutti in molte distillerie scegliendo di fermarci a quella di Glen Monray: è stato molto carino, anche se abbastanza complicato, capire il processo di distillazione del whisky, e, manco a dirlo, alla fine assaggi gratis per tutti i visitatori! Essendosi fatta ora di pranzo ci siamo recati a Spye Bay una spiaggia bellissima, anche se il vento batteva forte, dove abbiamo preparato gli immancabili tramezzini seduti sulle dure pietre. Da qui ci siamo spostati a Grantown on Spay, una località sull’omonimo fiume rinomata tra gli amanti della natura dove poter fare treking o lunghe passeggiate in mountain bike. Anche noi ci siamo lasciati affascinare dalla natura e abbiamo intrapreso un sentiero di collina dalla cui sommità si godeva di un paesaggio fantastico.Siamo quindi ritornati ad Inverness per la notte, per ripartire l’indomani verso il grande nord.

Su indicazione della proprietaria del b&b, per strada (abbiamo preferito fare quella costiera perchè il tempo a disposizione era poco per potersi inerpicare sulle Higlands del nord) ci siamo fermati a visitare a Golspie il castello di Dunrobin, il più grande di tutta la Scozia, con giardini stupendi e spettacolo del falconiere incluso nel biglietto d’ingresso, sicuramente imperdibile per chi si trova da queste parti. Lungo la strada ci siamo fermati nella località di Badbea per ammirare i meravigliosi croft di cui è disseminata tutta la costa nord-est, anche qui l’immancabile passeggiata della giornata pur di raggiungere i posti più suggestivi. Nel tardo pomeriggio abbiamo raggiunto la desolata Gill’s Bay dove ci siamo imbarcati alla volta delle isole Orcadi. Sbarcati ci attendeva la nebbia e un fitta pioggerellina, che non ci hanno impedito di raggiungere il più bel b&b di tutto il nostro viaggio il Bankburn House a St. Margareth Hope, è un posto che raccomando a tutti coloro che pensano di sostare in questa localita: lo style country è molto minimal e rende l’ambiente caldo e accogliente come il suo proprietario che ci ha preparato una colazione con i fiocchi: 10 e lode.

L’indomani mattina abbiamo iniziato il nostro tour in giro per le isole Orcadi, per la maggior parte collegate tra loro da ponti. Il tempo all’inizio non è stato clemente e la pioggia ci ha un po’ rovinato la mattinata, questo non ci ha impedito di scoprire paesaggi ancora nuovi e diversi rispetto a quelli visti fino a questo momento. Ci siamo recati subito alla tanto decantata Italian Chapel’s, che però era ancora chiusa, quindi ci siamo recati in un non lontano sito preistorico il Mine Howe dove siamo scesi fin sotto terra per apprezzare quanto rimasto (in verità ben poco), da qui ci siamo recati a vedere uno dei più famosi glup, veramente notevole e impressionante per la sua profondità. Nella cittadina di Kirkwall abbiamo fatto una piacevole pausa pranzo per dirigerci al sito archeologico di Stenness dove ci sono degli enormi monoliti risalenti a migliaia di anni fa. Molto suggestiva è stata la visita deil sito preistorico di Skare Brae, soprattutto per il panorama che si estendeva davanti ai nostri occhi! Abbiamo ripreso il cammino per il porto in serata dove ci siamo imbarcati per ritornare sulla terra ferma e pernottare in uno dei posti più desolti e mal descritti dalla LP, e a giusta ragione, John o’ Groats .

L’indomani ci aspettava un viaggio molto lungo anche se ancora non avevano prestabilito la meta successiva. Alla fine abbiamo deciso di fermarci a Perth, veramente molto carina l’abbiamo girata un po’ di sera soprattutto perchè cercavamo un locale per mangiare e mi ha stupito piacevolmente.

Essendoci resi conto di essere molto stanchi e di aver visitato veramente ogni angolo della Scozia, abbiamo decisi di trascorrere gli ultimi due giorni a Glasgow ma prima abbiamo fatto una breve sosta a Dundee, carina, ma niente di eccezionale.

Glasgow, contrariamente ci è molto piaciuta, abbiamo trascorso gli ultimi due giorni a zonzo per le vie della città senza nessuna meta precisa se non la visita alla Cattedrale, un po’ si shopping (diciamoci la verità hanno delle scarpe che da noi non arriverrano mai!) e quindi il giorno 11 ritorno alla amata Roma, che ci è mancata soprattutto per il cibo! Buon viaggio a chiunque decida di visitare questa meravigliosa meta.

Ila&Fra



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