Scozia in macchina dall’Italia

Scozia in macchina dall’Italia. Autori: Renzo Caobelli e Jolanda Caporal ( 59 e 58 anni). Periodo: 24 agosto – 10 settembre 2009 Mezzo: auto propria, Nissan X-trail, con “Maggiolina” sul tetto e mezza casa dentro. Percorso: Verona – Zeebrugge – traghetto notturno per Rosyth/Edimburgo – giro in senso orario della costa e delle...
Scritto da: Renseto
scozia in macchina dall'italia
Partenza il: 24/08/2009
Ritorno il: 10/09/2009
Viaggiatori: in coppia
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Scozia in macchina dall’Italia.

Autori: Renzo Caobelli e Jolanda Caporal ( 59 e 58 anni).

Periodo: 24 agosto – 10 settembre 2009 Mezzo: auto propria, Nissan X-trail, con “Maggiolina” sul tetto e mezza casa dentro.

Percorso: Verona – Zeebrugge – traghetto notturno per Rosyth/Edimburgo – giro in senso orario della costa e delle isole, Edimburgo/Rosyth e rientro sempre con traghetto per Zeebrugge.

Navigatore: il fidato e sempre efficiente “libro guida” Lonely Planet (oltre a quello della macchina). Pernottamenti: in teoria Maggiolina, in pratica sempre B&B.

Mete: Ambienti e paesaggi, siti archeologici (cerchi & Co.), feste e concerti (Gatering).

In generale: Sulla guida a sinistra e sul traffico: dopo mezz’ora ci si abitua, specialmente se il traffico è intenso. A volte si corrono più pericoli dopo dieci giorni, quando l’abitudine della guida a sinistra viene automatica. In particolare quando ci si rimette in strada dopo una sosta e non c’è nessuno in giro, chissà perché, rientra da qualche finestra l’abitudine della guida a destra! E solo quando si intravede una macchina venirci incontro di fronte, la finestra si chiude. Un plauso, invece, agli automobilisti scozzesi: cortesi, corretti, prudenti, in altre parole all’opposto dell’autista medio nostrano (nell’autostrada a tre corsie occupano persino la prima corsia di destra, pardon, di sinistra).

Sulle strade: quasi assenti le autostrade (in pratica solo tra Edimburgo e Glasgow), relativamente poche le strade a doppia carreggiata (buona, comunque, la rete che unisce i centri principali), lontano dalle città quasi ovunque carreggiata unica, a volte larga che permette l’incrocio (lento) di due vetture, spessissimo lo spazio è per unica vettura. Comunque non ci sono problemi: ogni cento metri c’è una piazzola per lo scambio e, vi assicuro, che la vettura scozzese la incrocerete sempre alla sua altezza! Manto stradale quasi sempre perfetto. Segnaletica essenziale ed efficiente, facile da capire (ricordandosi che i limiti di velocità sono in miglia e non in km/ora). In particolare mi è piaciuta la regolazione della velocità nei centri abitati: in periferia iniziano gli avvisi che tra poco ci sarà la riduzione, contrariamente ai nostri che portano subito la velocità ai minimi ancora in piena campagna! Un po’ più difficile nelle contee a nord, dove la presenza delle scritte in gaelico oltre che in inglese, procurano crisi di identità per le proprie capacità linguistiche.

Sul clima: non ci si scappa, è inutile illudersi. È come hanno detto tutti: nuvolo, sole, pioggia, sole, acquazzone, nuvolo, sole … naturalmente nell’arco di mezza giornata. In pratica consiglio portare scarponcelli a prova di acqua, copri-pantaloni e poncho impermeabile (la giacca a vento non sempre è sufficiente). Aggiungete due mesi al periodo in cui andate in Scozia, e vestitevi di conseguenza. Noi indossavamo il giaccone che usiamo a Verona in novembre/dicembre e non dava fastidio… Sul cibo: a noi nel complesso è piaciuto. Tanto pesce, carne bovina ed ovina, verdure, patate, pane, ecc. Nel classico piatto unico (oltre all’immancabile fisch&chips). Sempre menù con prezzi chiari e sicuri, mai brutte sorprese all’arrivo del conto. Buona la birra (mai come in Irlanda, però). Buoni anche i punti di ristoro delle chiese evangeliche dei principali paesi o di Edimburgo. Discorso classico sul “brekfast”: nei B&B abbiamo sempre trovato sia la colazione scozzese che quella “continentale” che, dopo una prima e unica esperienza con la pancetta e uova fritte, ci ha sempre soddisfatto con ottime marmellate, toast, frutta,yogurt, ecc.

Sui costi: con l’euro sceso a 1,15 sulla sterlina, siamo sopravvissuti. In ogni caso la regione è “cara”, almeno per i capitoli di spesa tipici del turista. Riepilogo delle spese: Km totali: 4.829 Autostrade: € 71,00 (solo sul tratto Verona – Insbruck, il resto è tutto gratis) Traghetti: € 466,00 in Scozia, € 812,00 per arrivarci e tornare (A/R,cuccetta interna con servizi, prenotato in Aprile), sempre due persone + macchina B & B : 1.000,00 tondi (da un minimo di 60 ad un massimo –Edimburgo– di 86 € notte, per due, quasi sempre “ensuite”) Sussistenza: € 884,00 (ristorante la sera, con piatto tipico, pic-nic o Bar delle chiese a mezzogiorno) Diario del tour.

Premessa: se non ci si può permettere un mese di ferie, a qualcosa bisogna pur rinunciare. Noi abbiamo deciso di visitare principalmente le isole Ebridi e Orcadi, le Highland, saltando a piè pari le grandi città (esclusa Edimburgo …) e la zona della Nortumbria a sud. Abbiamo puntato il cronometro su due manifestazioni popolar-sportive, i Gatering di Oban e di Braemar, ed il navigatore su castelli e siti archeologici. Sin dal primo giorno abbiamo capito che l’uso della tenda sarebbe stato improbo pur essendo facile trovare campeggi lungo la strada, per cui abbiamo optato decisamente sui B&B. Ottimo il servizio degli uffici turistici che ti forniscono gratuitamente la brochure dell’ospitalità per ogni ordine e grado della contea, con telefoni, prezzi e servizi offerti; oppure con 5 sterline cercano, trovano e prenotano la soluzione voluta ( per quanto parliate bene l’inglese, gli impiegati dell’ufficio turistico si capiscono meglio con i titolari dei B&B). Capita l’antifona, ci si fermava al mattino al primo ufficio – ce ne sono in quasi ogni paese – si prenotava per la/le sere successive, e si proseguiva tranquilli. Nel complesso, eccetto che per Braemar, non abbiamo mai avuto difficoltà nel prenotare, anche se eravamo in un periodo non del tutto di bassa stagione. 1° giorno. Verona –Insbruck – Fussen – Kempten – Stoccarda – Karlsruhe – Koblenz – Boppard (km. 828). Era domenica anche per la Germania, con il traffico conseguente. Prima notte in maggiolina, campeggio, buono, in riva al Reno, circondati da vigneti mai visti così “ordinati”.

2° giorno Boppard – Colonia – Aachen – Antwerpen – Zeebrugge (Km 510). Imbarco alle 18,00 sulla “Scottish Viking” della Norfolk Line . Buon traghetto, nuovo e pulito, viaggio perfetto, puntualissimo. Sbarco alle 11,00 del giorno successivo.

3° giorno Rosyth – Stirling – Loc Lomond – Inverary – Oban (km 144, strade sempre a due corsie). Evitata appositamente Glasgow, facciamo tappa ad Oban per quattro notti e da li visiteremo la zona delle Ebridi interne.

4° giorno Oban – traghetto – isola di Arran – Oban (km 261, strade a volte molto strette, rari i rettilinei). Giornata piovosa che limita la godibilità dei luoghi. Molto bello (se piacciono i cerchi di pietra immersi nelle brughiere) il sito archeologico di Machrie Moore. Si inizia a contare le pecore ed ammirare le colline ricoperte di erica fiorita.

5° giorno Oban. Tutto il giorno alla festa annuale della contea dell’Argyll. Il Gatering consiste in una serie di gare (o sfide ) in diverse discipline che vanno dalle comuni corse o salto in lungo per i ragazzi, alle prove tradizionali scozzesi come il lancio del palo o del martello (qui partecipano solo “armadi a tre ante”); ci sono poi le gare per solisti della cornamusa e di ballo scozzese per giovanissimi. Il tutto contornato da concerti di bande locali di cornamuse, odori di aringhe affumicate in diretta e gente che fa il pic-nic sui prati (sotto la pioggia ..). L’ambiente è vero “Scottish”, molto più spontaneo e più rilassato di quello che vedremo in seguito a Braemar. 6° giorno Oban – Fort William – Fort August – Milton – ritorno (Km 302 , strade buone, larghe). Visita di dovere al Loc Ness. Se riuscite a resistere è molto meglio …

7° giorno Oban – traghetto – isola di Mull – Tobermory – traghetto – Mallaig (km 179, strade strette, migliaia di curve … ). Bellissima isola, meriterebbe almeno una settimana per gustarsi la parte a sud. Duart Castle ripaga della visita. Si smette di contare le pecore … ma non di ammirare le distese di erica. 8° giorno Mallaig – traghetto – isola di Skye – Dunvengan – Potree – Uig (Km 157, strade buone ). Isola molto bella, Dunvengan Castle merita soprattutto per i giardini e per le uscite in barca. Carina la cittadina di Portee, anche se molto turistica.

9° giorno Uig – traghetto – Lockmaddy – Port nan Long – traghetto – Tarbert – Stornoway (Km 123, strade strette ma pochissimo trafficate). Abbiamo fatto il giro dall’isola di Uist per problemi di orario dei traghetti. L’isola di Lewis si è posta in cima della nostra classifica.

10° giorno Stornoway – Calanais – Barrabas – Burt of Lewis – Stornoway (Km 146, strade buone). Per gli amanti dei siti archeologici la parte nord dell’isola di Lewis è imperdibile. Bellissime le scogliere sulla punta estrema dell’isola – procurarsi binocolo potente. Accogliente la cittadina di Stornoway.

11° giorno Stornoway – traghetto – Ullapool – Durness – Thurso ( Km 232, strada lungo la costa nord, a volte stretta, rari i rettilinei, ma molto panoramica). Unico giorno senza pioggia, festeggiato con camminate sulle bellissime spiagge e pic nic all’aperto.

12° giorno Thurso – traghetto – Stromness – Skara-Brae – Kirkwall – S. Mary (Km 129, strade buone). L’intensa pioggia, comprendente anche recupero dell’acqua non presa il giorno prima, ci ha impedito di godere appieno della bellezza delle Orcadi e dei suoi monumenti storico/archeologici. L’ambiente sembra essere molto temperato, pur trovandosi all’estremo nord della Scozia. Anche qua avrebbe meritato fermarsi, ma il gatering di Braemar ci aspettava.

13° giorno S. Mary – Burwick – traghetto – John O’Groats – Inverness – Tomintoul (Km 283, strade buone abbastanza trafficate – nota: dopo otto giorni di strade quasi vuote, anche qualche macchina in più sembra tanto). Dunrobin Castle merita, se non altro per il ristorantino arredato in stile. Inverness è la città che ci è piaciuta di più: internazionale, ma a misura d’uomo.

14° giorno Tomintouil – Braemar – Edimburgo (Km 222 , strade belle, ambiente/paesaggi ancora di più). Secondo “Gatering”, con presenza (un’oretta al pomeriggio) della Famiglia Reale al completo. La tradizionale presenza della Regina rende la festa molto più “formale” rispetto quella di Oban. Anche se le gare sono le stesse dell’altra, gli atleti sono più professionisti, con squadre dell’esercito, ecc. Molto più sostenuta la presenza delle cornamuse, con partecipazione di innumerevoli bande in alta uniforme, provenienti da tutte le Highlands. (= si fa “full immersion” di musica scozzese).

15° giorno e 16° giorno Edimburgo. (Km 0. I servizi pubblici sono come gli automobilisti: esattamente il contrario dei nostri. Con tre sterline si gira 24 ore su tutte le linee, e sono tante …). La città è troppo nota per dilungarsi. Segnaliamo gli ottimi bar/ristorantini delle chiese, anglicane o riformiste che siano.

17° giorno Edimburgo – Rosyth – Traghetto ( Km 35 ). Doppio giro all’orto botanico prima di prendere il traghetto: anche sotto l’acqua battente, l’orto è eccezionale. Imbarco alle ore 17.

18° giorno Traghetto – Zeebrugge – Brussel – Boppart (Km 422. Mare calmo, parecchi chilometri in meno rispetto all’andata). Stessa nave dell’andata, sempre puntuale e comoda, senza le classiche bande di alcolisti che si trovano sui targhetti scandinavi. Sbarco alle ore 11, stesso campeggio dell’andata, seconda notte che utilizziamo la maggiolina … 19° giorno Boppart – Karlsruhe – Kempten – Fussen – Insbruck (Km 855) Il traffico è pazzesco … non ci sono più abituato. Classico caffè al primo autogrill passato il Brennero (se fossi io il gestore lo farei pagare almeno il doppio, tanto nessuno ci rinuncia … ) Conclusione: prima o dopo ci ritorneremo ! (magari nei mesi di maggio o giugno, quando i colori sono ancora più intensi).



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