Scorci di Francia 2002
Il nostro itinerario ha toccato: Grenoble, Bordeaux, Bretagna, Normandia, Lione e Castelli della Loira. L’abbiamo preparato basandoci sia sui viaggi pubblicati su questo sito (utilissimi!) sia sul materiale che abbiamo richiesto al sito www.Franceguide.Com, è possibile richiedere diversi opuscoli (dai luoghi da visitare ai posti dove dormire) che vengono inviati gratuitamente. La parola d’ordine per un viaggio in Francia è: Chambre d’Hotes! In sostanza sono dei Bed & Breakfast allestiti in case qualsiasi, è come essere a dormire in casa propria! Abbiamo trovato persone sempre molto disponibili e alla mano e possiamo tranquillamente sfatare il mito che “i francesi sono sporchi”. Abbiamo sempre trovato la camera con il bagno in stanza, tranne una volta dove, anzichè 1, ce n’erano 3 di stanze in comune: in una la doccia, in una il lavandino e nell’ultima la tazza! Si consiglia di scegliere Chambre d’Hotes con almeno due spighe (l’equivalente delle stelle per gli hotel).
Noi avevamo prenotato da casa le prime due Chambre d’hotes, per le altre telefonavano il giorno prima; non nascondo che qualche giorno abbiamo trovato difficoltà nel cercare un posto dove dormire ma ciò perchè era il periodo di Ferragosto. Sia io che il mio ragazzo avevamo una base scolastica di francese che risaliva a molti anni prima, nonostante ciò ci siamo sempre fatti capire e abbiamo (quasi) sempre compreso! 1° gg – 11/08 Manzano/Maubec 862 km Partenza alla mattina presto accompagnati da un forte acquazzone dal nord-est al nord-ovest dell’Italia. Non abbiamo trovato traffico e in poco tempo siamo arrivati al traforo del Frejus, lì abbiamo atteso il nostro turno e pagato il caro pedaggio (25€ di sola andata, il biglietto andata-ritorno sarebbe stato più conveniente ma bisognava rientrare entro 7gg). La nostra prima tappa è stata Grenoble, triste e deserta cittadina tra le montagne, la pioggia insistente ha contribuito a renderla ancora più cupa. Un assaggio del cibo francese (non male, se non mangi primi) e via alla ricerca della Chambre d’Hote prenotata. Trovarla è stata dura perchè quasi tutte sono nascoste tra le colline, nei boschi ma la scelta che avevamo fatto si è rivelata ottima: una specie di castello immerso nel verde, ricoperto di edera, pavimenti scricchiolanti e stanze aventi nomi di principesse e principi. La stanza era enorme e bellissima! Questa è stata la Chambre d’Hote dove abbiamo pagato di più (52€ a coppia) ma li valeva tutti.
Per cena ci siamo diretti verso Bourgoin Jaillet, un paese che avevamo attraversato per andare a Maubec e che ci sembrava piuttosto animato. Abbiamo cenato alquanto maluccio, il patè d’oca era disgustoso ma ho voluto provarlo.
2° gg – 12/08 Maubec/Bourg sur Gironde 683 km Dopo un’abbondante colazione e una chiacchierata con altri ospiti della Chambre d’Hotes e la padrona, siamo partiti alla volta di Bordeaux.
Questa meta è stata aggiunta al nostro itinerario solo per un motivo: il mio ragazzo doveva assolutamente acquistare la maglia della squadra di calcio del Bordeaux! Quindi la nostra visita a questa città è stata breve ma ci è piaciuta molto l’antica zona pedonale piena di negozi; per entrare in città e parcheggiare è stata dura, il traffico era molto caotico e c’erano moltissimi lavori in corso. La Chambre d’Hote prenotata si trovava a Nord di Bordeaux, a Bourg sur Gironde; la casa si affacciava proprio sulla Gironda. Molto accoglienti sia la camera che i padroni. La sera abbiamo cenato in un simpatico ristorantino in paese.
3° gg – 13/08 Bourg sur Gironde/Caudan 610 km Giornata dedicata alla Bretagna: partiamo accompagnati da un sole stupendo pieni di entusiasmo alla ricerca di Carnac, un sito megalitico suddiviso in tre parti. La prima reazione del mio ragazzo alla vista di un campo con delle pietre sparse sopra è stata: “Siamo venuti fin qui per vedere delle pietre messe a caso?”, in realtà spostandosi sull’altro lato del campo la realtà cambiava e le “pietre” erano perfettamente allineate! Poi ci siamo diretti verso la stretta e lunga penisola di Quiberon, dove c’era tantissima gente in spiaggia e a fare il bagno. Il posto è molto turistico ma le case che si affacciano sulla spiaggia sono deliziose! Qui mi sono mangiata una crepe enorme e buonissima: la Francia è la patria delle crepes e le vendono ovunque. Il mio umore non era al massimo perchè non riuscivamo a trovare un posto dove dormire per la notte del 5° giorno.
Ci siamo diretti verso Caudan alla ricerca della Chambre d’Hotes (ovviamente un po’ sperduta) che non era proprio il massimo ma i padroni sono stati molto gentili e hanno provato ad aiutarci a cercare un alloggio: purtroppo nemmeno le loro telefonate hanno avuto fortuna.
La sera abbiamo dovuto cenare al Mc Donald’s considerato che non c’era nemmeno un ristorante a Caudan. 4° gg – 14/08 Caudan/Treguier 402 km La mattinata l’abbiamo passata a Point du Raz, un posto incantevole, direi da cartolina! E’ il punto più a ovest della Francia; con una passeggiata (o con una navetta) si raggiunge la scogliera estrema da cui si gode un’ottima vista sull’Oceano Atlantico e sui fari circostanti. Nota stonata è il troppo turismo: per godere a pieno di un’atmosfera del genere ci sarebbe bisogno di silenzio e quiete… Terminata la visita a Point du Raz abbiamo puntato a nord-est, attraversando una bella fetta di Bretagna, verso Treguier per cercare la Chambre d’Hotes dove poter depositare i bagagli. Ricerca ardua anche questa volta, ne abbiamo fatti di km avanti e indietro! Dopo una breve sosta siamo ripartiti verso Perros-Guirec, un paese di pescatori molto carino, che abbiamo attraversato velocemente perché la nostra meta era Ploumanac’h. E’ il posto ideale per una passeggiata ed il suo faro è divenuto uno dei simboli della Bretagna. A Ploumanac’h è bellissimo girare a piedi tra le enormi rocce rosate che, levigate dal vento e dalle onde del mare, hanno assunto le forme più strane. Da qui si dirama il “Sentiero dei doganieri”, 8 km di camminata lungo il litorale, di cui abbiamo percorso una piccola parte per poi tornare indietro e fare sosta a Perros-Guirec dove abbiamo gustato delle ottime crepes. Ritorno nella Chambre d’Hotes e via a nanna.
5° gg – 15/08 Treguier/Saint Lò 348 km E’ arrivato il giorno, attesissimo da me, in cui ho visitato Mont Saint Michel. Ero troppo emozionata…Ma partiamo dalla prima mattina in cui abbiamo gironzolato per Saint Malo, grazioso paese racchiuso interamente tra 4 mura e che ha la caratteristica di avere tutte le case uguali, incredibile! E poi lui…Mont Saint Michel! Già dall’autostrada si poteva intravedere…Che spettacolo! Abbiamo parcheggiato la macchina dove non c’erano cartelli del tipo “La vostra macchina potrebbe venire sommersa dalla marea” e siamo entrati. C’è un’unica stradina colma di gente che porta fino all’abbazia e a ridosso insegne di ristorantini e negozietti. Per visitare l’abbazia (11,5 € in due) abbiamo fatto un po’ di coda ma ovviamente ne è valsa la pena. Da sopra la vista era stupenda (a parte l’acqua marroncina…) e si vedeva la marea in ritiro. Fatte le foto nel suggestivo chiostro siamo ridiscesi e a malincuore ho salutato un posto che resterà sempre nei miei pensieri.
Dopo una ventina di telefonate alla ricerca di una camera, abbiamo trovato posto in Normandia, in un albergo a Saint Lò (“Lunotel”) che ci è costato come una stanza in una Chambre d’Hotes: 37 € a camera. Stanza piccola, pulita, bagno e parabola. Dopo che siamo entrati hanno messo il cartello “Tutto esaurito”, al che abbiamo deciso di prenotare subito anche la notte successiva. Saint Lò non presentava grandi attrattive quindi, dopo una passeggiata abbiamo cenato e ci siamo ritirati in albergo.
6° gg – 16/08 Saint Lò 460 km In questa giornata abbiamo visto tantissimi luoghi e paesaggi mozzafiato. Sveglia presto per dirigersi alla scoperta della Normandia e delle famose spiaggie dello sbarco: una specie di grande museo a cielo aperto che comprende siti e luoghi legati allo sbarco alleato del 1944.
Abbiamo iniziato da Point du Hoc, non c’era nessun turista, solo noi su un prato all’inglese inframezzato da nascondigli sotterranei, circondato da filo spinato a picco su una scogliera. Il silenzio regnava padrone.
Poi la lunga spiaggia deserta di Omaha Beach e il cimitero americano a Colleville sur Mer che compende circa 10.000 croci bianche (su ognuna di esse c’è scritto un nome); la commozione in questo luogo si è sentita davvero. E infine i resti del porto artificiale ad Arromanches. Siamo poi ripartiti alla volta di Honfleur delizioso porticciolo sull’estuario della Senna: le antiche case sul porto, le viuzze del centro storico, la chiesa di legno e tantissimi ristorantini di pesce.
Le Havre l’abbiamo vista solamente dal grandioso (e costoso: 5 € sola andata!) Pont de Normandie che abbiamo oltrepassato per dirigerci ad Etretat dove ci sono le falesie più alte d’Europa. I paesaggi e le atmosfere di questo posto hanno incantato tanti pittori (tra cui Monet) e le avventure di Arsenio Lupin sono state ambientate proprio qui. Noi abbiamo raggiunto la cima della falesia in macchina ma c’erano molti turisti che hanno intrapreso la salita a piedi. Dopo le foto di rito siamo scesi e ci siamo riposati un po’ sulla affollatissima spiaggia di ghiaia, io ho approfittato per mettere a mollo i piedi nel gelato Canale della Manica e intorno a me diversi temerari facevano il bagno! Infine siamo ritornati verso Saint Lò, abbiamo cenato sempre in un ristorantino del centro e poi a dormire. 7° gg – 17/08 Saint Lò/Parçay Meslay 494 km Salutata la Normandia, la nostra destinazione era diventata la valle della Loira e i suoi spettacolari castelli. Dopo diversi km, all’ora di pranzo siamo arrivati a Tours, ci siamo rifocillati e siamo andati subito alla ricerca della Chambre d’Hotes, trovata miracolosamente dopo complicatissime telefonate alla proprietaria. Come al solito, il posto era fuori dal mondo ma la villetta era proprio carina, il nostro bagno era tutto rosa: dai tappeti, agli asciugamani alla carta igienica! Troppo carino! I proprietari sono stati davvero gentili e ci hanno affidato chiavi di casa e del cancello, qui in Italia chi lo farebbe? Il primo castello visitato è stato lo Chateau de Villandry (10 € in due), conosciuto per i suoi giardini: il giardino ornamentale, il giardino d’acqua, il giardino dei semplici e l’orto. Il giardino ornamentale è uno spettacolo visto dall’alto del belvedere, ogni quadrato ha un suo significato: l’amore tenero, l’amore appassionato, etc…Poi c’è il labirinto (da cui non riuscivo ad uscire!) e l’orto con tutti i suoi frutti. Il castello vero e proprio non l’abbiamo visitato perché avevamo letto che non meritava.
Nello stesso pomeriggio siamo andati fino allo Chateau de Ussè, dicono che sia il castello della Bella Addormentata nel Bosco, ma abbiamo scattato solo qualche foto dall’esterno.
Rientrati nella Chambre d’Hotes ci siamo preparati per uscire a cena in centro a Tours. In giro per la città non c’era nessuno, erano tutti nel centro rappresentato da una piazzetta ribassata circondata da pub e ristoranti. 8° gg – 18/08 Parçay Meslay 119 km Altra giornata dedicata ai castelli, a partire da Chenonceau (13,70 € in due), chiamato anche Castello delle Dame, con i suoi due bizzarri giardini: uno, triste e spoglio, dedicato alla moglie di Enrico II e l’altro, ornato e colorato, dedicato alla sua amante! L’interno del castello merita davvero una visita e vedere il riflesso del castello nel fiume Cher (che passa sotto) lo rende ancora più fiabesco.
Finita la visita ci siamo diretti verso la carina cittadina di Amboise, dove abbiamo pranzato e visitato lo Chateau d’Amboise (12 € in due), in cui visse anche Francesco I e, si dice, ci sia la tomba di Leonardo da Vinci. Abbiamo gironzolato per i giardini e dopo una bella passeggiata siamo giunti a La Clos Lucè (12 € in due) dove visse i suoi ultimi anni di vita Leonardo da Vinci. All’interno si trovano affreschi e modellini di invenzioni ricreate nei dettagli; davvero interessante.
Per cena siamo tornati nel vivo e giovane centro di Tours e abbiamo dormito sempre nella Chambre d’Hotes di Parçay Meslay.
9° gg – 19/08 Parçay Meslay/Maubec 661 km Partenza mattutina dai dintorni di Tour sulla strada del ritorno verso casa. Per pranzo siamo arrivati nell’anonima Lyon, dove abbiamo pranzato e percorso solamente il viale principale: ci è bastato per capire che non aveva nulla a che fare con i caratteristici paesi della Francia che avevamo incontrato fino a quel momento, rappresenta la città industriale. Terminata la rapida visita a Lyon siamo tornati fino a Bourgoin Jaillet, in cui ci eravamo fermati il primo giorno di viaggio e abbiamo deciso di alloggiare alla la Chambre d’Hotes di Maubec che tanto ci era piaciuta. Non appena la padrona ci ha visto, si è ricordata di noi e, dato che aveva tutte e 4 quattro le stanze libere, ci ha fatto decidere quale preferivamo. Erano tutte stupende, sembrava di vivere in una favola ambiantata 100 anni fa! Cena a Bourgoin Jaillet e a dormire presto visti i km che avremmo dovuto percorrere il giorno successivo.
10° gg – 20/08 Maubec/Manzano 800 km In questa ultima giornata abbiamo visto solo l’autostrada ma nei nostri occhi avevamo i ricordi di questo magnifico viaggio. Senz’altro il viaggio più bello e ricco di sensazioni che abbiamo fatto finora.
Nota piacevole: tutto il nostro viaggio è stato accompagnato dalla presenza delle mucche!!!!!! Il costo complessivo del viaggio è stato di circa 750 € a testa, molto conveniente, ma non facilissimo da organizzare. Quindi, per qualsiasi tipo di consiglio, potete contattarci, saremo ben felici di potervi aiutare! Chiara e Mauro