Sconosciuta Boavista!!!
Si parte in orario e si arriva addirittura in anticipo.
A Boavista diluvia da qualche giorno(grossa fortuna…Poi capirete perché…) e allo sbarco al piccolo aeroporto “detto” internazionale di Rabil, quasi si nuota per strada! Il Riu è ad un tiro di fucile dall’aeroporto e da lontano sembra la mega residenza di qualche straricco sceicco arabo, che nulla ci azzecca a queste latitudini ma è di sicuro una struttura che si fa notare.
L’accoglienza è striminzita, un drink, un mini briefing di benvenuto, e poi inizia la ricerca della propria stanza…Il Riu ha circa 3000 camere sviluppate su più strutture di due piani e ci mettiamo un quarto d’ora abbondante! La camera è molto bella e bene arredata, buon lettone, TV satellitare, frigobar, aria condizionata regolabile a piacere e telefono; unico neo l’armadio in bagno…Immaginate i vestiti dopo una doccia o dopo “qualcos’altro…)!!! La spiaggia è molto vasta e davvero bella, il mare un po’ meno a causa delle mareggiate dei giorni precedenti.
Ci si rende subito conto che se il Riu fosse pieno, ci si scazzotterebbe per avere un ombrellone e/o uno sdraio nella pur molto bella piscina.
L’acqua del mare è calda e il bagno lo fai tranquillamente a tutte le ore, sera compresa.
I pasti sono tutti a buffet, anzi a megabuffet: il colpo d’occhio è davvero notevole e la varietà di portate stupisce…Peccato sia identica a pranzo e a cena, dal lunedì alla domenica.
Occhio agli accattivanti primi piatti che sembrano italiani…Appunto, ho detto sembrano, il sapore né lo sembra, ne lo è! Il voto generale sul vitto è comunque un bel 8 e la formula è davvero all inclusive per qualsiasi cibo o bevanda e a qualsiasi ora del giorno e della notte.
Dopo mezza giornata ti rendi conto, se sei più viaggiatore che turista, che il Riu è una trappola, se ti fai prendere, non ti molla più: è strutturato in modo da farti fare tutto, fuorché vedere la vera Boavista.
Le escursioni proposte da Francorosso sono perdibilissime e care, molto meglio prendere un taxi fuoristrada (fuori dal Riu ce ne sono a decine) che per 60 euro al giorno(ci si sta anche in 6) ti porta in giro per tutta l’isola. NOTA BENE: portatevi cibo e acqua! Per 10 euro vi porta invece a Sal Rei, la “capitale” dove potrete passeggiare indisturbati tra casette tipiche e condominiazzi schifosi lasciati a metà costruzione.
La spiaggia che va verso il Marine Club è molto bella e ci sono anche un paio di dune, spesso invase dai deficienti col quad.
Facciamo conoscenza con due “ragazzi” di Torino, i simpaticissimi Valerio “formula uno” e Maggie “farmacia” con i quali scopriremo i tesori dell’isola.
A Boavista non piove mai.
Se piove, lo fa circa 2 o 3 giorni all’anno.
Quando c’eravamo noi ha diluviato un giorno si e uno no! Il Riu non è progettato per simili intemperie e tantissime camere(non la nostra) si sono letteralmente allagate e l’albergo era un tappeto semovente di asciugamani stesi sul pavimento a mò di improbabili assorbentoni! Grazie a queste torrenziali piogge abbiamo potuto vedere una Boavista che davvero praticamente nessuno conosce e nemmeno il nutrito branco di turisti pecoroni che c’era durante la nostra permanenza.
Alcuni mesi prima di partire, avevamo avuto una serie di contatti via mail con tale Pier Scaramelli, uno strano maratoneta cinquantenne che si diverte a correre su e giù per tutti i deserti del mondo, compreso quello di Viana, una copia ridotta del Sahara, che si trova a Boavista…Digitate su Google “Piergiorgio Scaramelli” e lasciatevi stupire dalle sue atroci imprese: è uno dei 20 maratoneti estremi al mondo, famosissimo in Francia, che vive a Boavista da 10 anni e non si comporta di certo da sfruttatore come fa la maggior parte degli italiani che vivono(o meglio sopravvivono) nell’isola.
Pier, che gestisce a Sal Rei un piccolissimo ma pulitissimo B&B, il Crioula bar, vicino al mercatino dei senegalesi, in riva al mare, sarà lieto, SE NON HA IMPEGNI, di accompagnarvi alla scoperta della vera Boavista: se non ci fosse stato lui avremmo pensato come la quasi totalità dei turisti, che a Boavista basta andarci una volta e forse nemmeno quella.
Invece, grazie soprattutto al maltempo, abbiamo visto in uno spazio ridottissimo ecosistemi molto diversi tra loro: deserti, collinette verdissime, una Monument Valley in miniatura, spiagge magnificamente desolate raggiungibili a volte si e a volte no col fango a mezza vita, paesini allucinantemente fuori dal mondo con casette stile Biancaneve, squaletti a riva, distese allagate, a volte guadabili, altre solo guardabili!!! Insomma, una delizia per gli occhi, chi vi dice che a Boavista non c’è niente, è perché non ha visto niente! Ovviamente non ci sono le palme tropicali, le bancarelle tailandesi, la baldoria cubana ecc. Ma alcuni panorami sono di un selvaggio impressionante, anche per chi, come noi qualche altro posto lo ha visto… J Ci è rimasta impressa una coppia di ragazzi che avevano scelto il Riu per le foto in rete e si aspettavano un hotel stile Las Vegas, con fiorentine, lasagne, capretto in salmì ecc. Tutti i giorni…Dopo due settimane erano incazzati neri…Ovviamente…Non hanno visto nulla se non le 4 striminzite escursioni proposte dal Riu!!! Comunque, ribadisco che se siete amanti della natura vera, se non vi piace Rimini, Pattaya, Copa Cabana e affini…Boavista è una meta che fa per voi.
Posti da non perdere: Poavacao Veglia, i paesi del “Northe” (si trovano a ovest, ma non è importante!), Santa Monica, la baia della tartarughe verdi, Las Gatas, Verandinha, Curral Velho, Espingueira, il relitto della Santa Maria, la strada costruita dalle donne e la splendida veduta della valle dalla collinetta di Rabil! Detto questo, BUONA VACANZA A BOAVISTA!!!!! Loris e Paola