Scimpanzé, gorilla e golden monkey
Io ho fatto questo viaggio a metà ottobre, periodo di pioggia, e per questo ero un po’ dubbioso su come sarei riuscito a vedere i miei cari gorilla. Confermo che è periodo in cui il tempo è stato sempre parecchio nuvoloso ed ha piovuto spesso, ma ho avuto fortuna e in tutti i 3 trekking il tempo è stato asciutto, in qualche caso anche con un po’ di sole. Certamente comunque non è il periodo migliore per andare in Uganda, bisogna essere disposti a beccarsi qualche acquazzone e anche giornate di pioggia continua, e se anche, come me, si è fortunati, le foreste hanno molto fango durate i trekking e la vegetazione verdeggiante e l’abbondanza di acqua fa si che nei game drive gli animali siano sparpagliati nei parchi e non concentrati nelle pozze, in definitiva sono meno visibili. Poi si vede subito che è bassa stagione perché in tutti i lodge in cui sono stato o ero l’unico cliente o c’erano al massimo 2 camere occupate.
Per andare in Uganda serve il visto. Io ho fatto il tour in Uganda e Ruanda ed ho fatto il visto per L’East Africa che include queste 2 nazioni ed anche il Kenya e dura 3 mesi costo 100$. Io l’ho fatto in internet per non dover perdere troppo tempo all’aeroporto di arrivo, ma è possibile farlo anche direttamente lì. Da notare il fatto che pur essendo nazioni vicine, Uganda e Ruanda sono molto diverse; in Uganda la guida è a sinistra, si usano le spine inglesi e il fuso è 1 ora avanti rispetto all’Italia, in Ruanda guidano a destra, le spine sono tipo shuko e ha lo stesso fuso dell’Italia.
Passiamo al tour. Arrivo a Entebbe alle 9.50 del 13/10. Oggi tappa di spostamento fino al Queen Elizabeth park, circa 6 ore di viaggio in strada asfaltata e arrivo per cena al lodge.
Lodge: Baboon Safaris Resort bel lodge con addirittura la piscina ed una vista meravigliosa sulla savana del Queen Elizabeth park. Buona la cucina e molto bella la camera e il bagno, tutto molto pulito. Per inciso era indicato che ci fosse il wifi, che però per un problema di segnale non meglio specificato non è mai stato attivo nei miei 2 giorni.
14/10 giornata pessima come tempo, ha piovuto tutto il giorno fino all’ora di cena, game drive nel Queen Elizabeth quindi un po’ sottotono, sono comunque riuscito a vedere 3 leoni, molto elefanti, bufali, antilopi di diverse specie, un facocero, 2 ippopotami in una pozza di fango e alcuni uccelli tra cui un aquila. Certamente con il bel tempo sarebbe stato più godibile, per fortuna questa era per me una tappa secondaria rispetto ai primati, anche perché ho avuto la fortuna di visitare in passato il Serengeti durante la migrazione degli gnu che è tutta un’altra storia. Nel pomeriggio giro in barca nel Kazinga channel dove ho potuto vedere molti ippopotami, coccodrilli del Nilo, bufali, antilopi e tantissimi uccelli tra cui l’aquila pescatrice. Notte sempre al Baboon Safaris Resort.
15/10 trekking per vedere gli scimpanzé nella Kalinzu forest. Il trekking è durato in tutto circa 4 ore e mezza, è in pianura con solo dei saliscendi di pochi metri ma in una foresta piuttosto intricata e piena di fango. Tempo buono, molto caldo e umido, comunque non eccessivamente pesante. Alla fine abbiamo visto un maschio di scimpanzé e una femmina con cucciolo in alto sui rami più qualche altra scimmia. Quindi bello come trekking ma un po’ deludente per quello che era il pezzo forte è cioè vedere gli scimpanzé. Nel pomeriggio trasferimento verso il Bwindi Impenetrable forest. Notte al Ruhondeza lodge, il più spartano tra quelli in cui sono stato ma in un ottima posizione, a poche centinaia di metri dall’accesso principale del parco. Camera pulita, cibo discreto e una bellissima vista sulle montagne del parco, stando seduto nella veranda della mia camera mi sono sentito davvero immerso nella pace e serenità della foresta, mi ha ricordato alcune scene del famoso film “Gorilla nella nebbia”. Poi il gestore del lodge è veramente gentilissimo e sempre pronto ad accondiscendere qualunque richiesta e c’è persino il wifi, non comune in quella zona. Poiché per i trekking è necessario avere gli scarponcini puliti (credo per non contaminare la foresta con semi di altre foreste) il gestore del lodge le ha pulite tanto da farle tornare nuove. Lodge Consigliatissimo.
16/10, il grande giorno, trekking al Bwindi. Tempo buono ci troviamo al centro dove vediamo un simpatico spettacolo di danza e canti delle donne del posto per poi avere un briefing con le guide e la suddivisione in gruppi. C’è la possibilità di avere dei portatori che portano lo zaino e che aiutano nei passaggi più impegnativi, il prezzo è di 15$ e sono persone delle comunità locali a cui questi soldi fanno davvero comodo, quindi il consiglio è di farsi aiutare da un portatore sia per comodità nostra che per aiutare loro. A noi capita la famiglia più numerosa di gorilla, 15 individui con un trekking di media durata. In tutto abbiamo camminato circa 4 ore tra andata e ritorno, in realtà anche rallentati da una coppia di turisti che sono arrivati con un abbigliamento assolutamente inadatto, con delle sneakers ai piedi! Pur essendo giovani erano sempre distanziati e soprattutto la ragazza alla fine del trekking era veramente distrutta. Come trekking siamo saliti di circa 400 metri dai 1500 ai 1900 su sentieri non troppo impegnativi con però parecchio fango e alcuni punti davvero scivolosi. Dopo 2 ore e mezza di salita finalmente troviamo i gorilla tranquillamente seduti nel bush a mangiare. Qui è partita l’ora a disposizione per poterli vedere. Li si vede davvero bene, ad una decina di metri, un paio di volte ci siamo dovuti allontanare perché i cuccioli venivano ad un paio di metri da noi. E’ stata un emozione che rivivo ancora, ogni volta che penso a quei momenti, AFFASCINANTE! Passata l’ora siamo tornati indietro mezz’ora poi ci siamo fermati a mangiare la box lunch data dal lodge, quindi abbiamo proseguito e in un’altra oretta siamo tornati al campo base dove ci hanno dato con una breve cerimonia un certificato per aver completato il trekking. Dopo una doccia e un po’ di riposo al lodge, nel pomeriggio sono andato in un orfanotrofio, gestito anche dalla mia guida Ben, che lavora con i bambini della zona. Siamo stati accolti da danze e balli dei bambini e abbiamo potuto acquistare i loro disegni oltre a qualche souvenir nel loro negozio, se andate in quella zona vi consiglio di passare, Bwindi orphanage. Notte sempre al Ruhondeza lodge con nuova pulitura degli scarponcini.
17/10 partenza verso il lago Bunyonyi, bel lago con oltre 30 isole, il mio lodge era il Bunyonyi Eco Resort su una di queste isole, bei panorami e possibilità di vedere alcuni animali come zebre, asini e antilopi oltre a molti uccelli. Bello il giro in barca tra le altre isole e la visita delle scuole presenti su una isola del lago, molto brava la guida che mi ha raccontato un po’ di storia della zona. Sole per tutto il giorno. Il Bunyonyi Eco Resort è sicuramente un lodge di qualità con ottimo cibo, belle casette fronte lago ampie e comode con addirittura la doccia idromassaggio.
18/10 partenza verso il Ruanda per andare al Volcanoes National park, arrivo per pranzo, dopo aver superato le pratiche al confine e nel pomeriggio visita di un villaggio che racconta la storia dei nativi della zona che sono tuttora attivi nella difesa del parco naturale, visita divertente con danze e balli. Giornata di tempo brutto con alternanza di nuvole e pioggia. Notte al Gorilla Solution Lodge, camere enormi e pulite in una struttura non troppo tipica. Personale squisito e ottima cucina.
19/10 ultimo trekking con le golden monkey, più che un trekking una passeggiata tra i campi coltivati e una breve camminata in una foresta di bambù, in tutto nel giro di 45 minuti siamo arrivati. Queste piccole scimmie sono molto simpatiche, le si possono vedere da vicino mentre mangiano il bambù e mentre i più giovani giocano, esperienza divertente, anche in questo caso bel tempo e sole. Dopo un ora siamo tornati indietro e in una mezz’ora eravamo di nuovo alle jeep. Per le 11 ero al lodge dove avevo ancora a disposizione la mia camera. Doccia, pranzo al lodge, valigia e via verso Kigali dove in serata sono rientrato in Italia. Se ripartite da Kigali considerate che le procedure all’aeroporto sono abbastanza lunghe, quindi prendetevi un oretta in più.
Posso solo dire che è’ stato un viaggio piuttosto breve ma davvero indimenticabile, un sogno che si è avverato!