Schinoussa, una perla delle Piccole Cicladi
Schinoussa è una piccola isola delle Cicladi, sconosciuta alla maggior parte delle persone, in cui il tempo sembra essersi fermato, dove trovare pace e tranquillità lontano dalla vita frenetica di tutti i giorni, dalla movida, dallo stress, dove dimenticarsi che ora è. Una piccola isola con tantissime spiagge più o meno conosciute in cui perdersi per intere giornate, in cui immergersi tra le acque cristalline ed ammirare stupendi tramonti, un’isola in cui esiste un unico paesino Chora Panagia, centro “vitale” dell’isola con solo un’unica strada asfaltata che attraversa l’isola frequentata per lo più da persone che scelgono di scoprirla a piedi per assaporare ogni attimo di pace e tranquillità. Un’isoletta in cui perdersi tra le varie piccole taverne per scoprire e gustare la cucina tradizionale greca, quella vera, quella local.
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Premetto, anno scorso sono stata a Karpathos e quest’anno ho scelto di tornare in Grecia perché mi sono inevitabilmente innamorata di queste isole e dei loro colori, del mare, della gente. Ho scelto Schinoussa dopo essermi ampiamente documentata perché volevo trovare un posto speciale, tranquillo, in cui rigenerarmi dallo stress della vita di tutti i giorni, un posto esclusivamente di mare ma volendo, vicino ad isole più frequentate.
Come arrivare a Schinoussa
Schinoussa non è difficile da raggiungere ma non ci sono voli diretti. Ho optato per un volo Alitalia Roma – Atene, con sosta di più di mezza giornata e pernottamento ad Atene per poi partire la mattina dopo col traghetto Blue Star Ferries in direzione Schinoussa, circa 6 ore, il che mi ha permesso di fare una visita all’Acropoli di Atene che non avevo mai visto, bellissima, ed un giro nella parte vecchia della città con cena e vista panoramica sull’acropoli (avevo preventivamente prenotato una camera all’hotel Triton proprio vicinissimo al Pireo in modo da essere già lì la mattina per il traghetto).
Dove dormire
A Schinoussa abbiamo trovato ad aspettarci Nikitas, il titolare della pensione Meltemi presso la quale ho deciso di soggiornare per l’intera settimana, dopo varie e approfondite ricerche. Meltemi è una struttura che sorge nell’unico paese, Chora Panagia, posizione rivelatasi decisamente strategica perché non troppo sperduta sull’isola, il che ci ha permesso spesso la sera, di uscire a fare due passi o fermarci in uno dei piccoli bar del paese a fare due chiacchiere o bere qualcosa. Vicinissimo anche all’unico noleggio di scooter e quad presente sull’isola. Abbiamo optato per uno scooter proprio per essere più indipendenti e poter spaziare liberamente tra le spiagge e le varie taverne anche più volte nell’arco della stessa giornata. Le strade sterrate, a volte difficilmente percorribili, infatti abbiamo parcheggiato per poi proseguire a piedi fino a bellissime piccole calette nascoste. Diciamo che per chi ama camminare è l’ideale, sono tanti i sentieri percorribili e a piedi ovviamente qualsiasi posto è raggiungibile ma pensare di spostarsi a piedi alle 14 sotto un sole i cui raggi cadono a picco, a me è risultato in alcuni giorni decisamente difficile, così il motorino ci ha permesso di muoverci meglio. Lo scooter 125 ci è costato 18 euro al giorno, tra l’altro sull’isola non c’è polizia, no controlli, nessun casco. Solo il buonsenso delle persone che si spostano su ruote!
Ma torniamo a Meltemi: pensione gestita dalla famiglia, padre e madre in cucina, sorella e fratello gestiscono arrivi e organizzazione/servizio ristorante e camere. Tutti davvero molto disponibili e sorridenti, il che non è sempre da me stato riscontrato sull’isola, un po’ perché credo che questo aspetto a volte “burbero” sia parte delle persone e del loro essere, a volte invece per pura ignoranza ma devo dire che i greci sono davvero delle splendide persone e che si mettono a tua completa disposizione. Ho richiesto l’appartamento n.4, al piano superiore formato da due camere matrimoniali con angolo cucina, bagno e una splendida terrazza con vista mare dalla quale abbiamo potuto ammirare degli splendidi tramonti ed albe sulle Cicladi di fronte a noi. Arredamento essenziale e prezzo neanche troppo basso se si considera che siamo su un francobollo sperduto nell’Egeo, ma è risultato essere uno dei posti più belli e in cui il personale è davvero cordiale, e la cucina ottima. Pulizia giornaliera delle stanze, navetta per le spiagge ( anche se sull’isola è presente un servizio di bus navetta ulteriore a pagamento). Unico punto che ci ha messo in crisi i primi due giorni, non conoscendo come si svolge la vita sull’isola, il senso del tempo e la colazione servita dalle 10 di mattina in poi. Meltemi ha questa bellissima terrazza a piano terreno con vista mare dove è piacevole fare colazione o cmq consumare i altri pasti a propria discrezione, ed alla quale possono accedere anche persone esterne. I tempi sono decisamente più lunghi e rilassati rispetto ai nostri. Siamo abituati a sederci a tavola e mangiare, a consumare velocemente il nostro pasto per poi ripartire. All’inizio non capivo questa cosa, scambiata per disservizio, poca organizzazione forse o eccessiva lentezza… poi invece mi sono resa conto che fa parte proprio della cultura greca il mangiare tranquilli, magari parlando e rilassandosi seduti al proprio tavolo, quindi ho iniziato a capire e apprezzare questa diversa concezione del tempo almeno qui sull’isola. Tra l’altro la cucina proposta dal ristorante Meltemi è risultata essere una delle migliori dell’isola, di gran lunga superiore ad altri ristoranti più turistici e costosi, forse anche più appariscenti. Cibo davvero ottimo, porzioni abbondanti, speciale il souvlaki di maiale o manzo, così come i piatti tradizionali (moussaka, tzatziki, pasticcio, pitagyros che tra l’altro non si trovano sull’isola) e l’offerta di pesce.
Cosa mangiare a Schinoussa
Sull’isola, contrariamente a quanto mi aspettassi, pesce ce n’è pochissimo quindi la mia idea di mangiare pesce a sfare come a Karpathos diciamo che è decisamente sfumata. L’isola è abitata per lo più da pastori, il pesce si mangia in alcuni ristoranti, ma l’offerta è abbastanza limitata ed i prezzi non così bassi se paragonati a Karpathos, però comunque sempre bassi se paragonati ai nostri!!! Una sera il pesce lo abbiamo mangiato da Margherita, un ristorantino nel centro della Chora con una bellissima terrazza sul mare di cui non si ha percezione di notte, ma che abbiamo potuto ammirare l’indomani a colazione, in quanto volevo provare una delle colazioni/brunch offerte da questo posto. Meraviglioso. Cmq, pesce alla brace fresco e buono, prezzi contenuti e servizio buono.
Le migliori spiagge di Schinoussa
L’isola è brulla, pochi alberi, vegetazione decisamente secca, animali a pascolare qua e là, a volte mi sono chiesta tutte queste capre come facessero a vivere brucando piante secche… Ulivi, asinelli sotto il sole cocente, mucche. Qualche piccolo agglomerato qua e là. Abbastanza caldo. I primi giorni specialmente, poca ventilazione e mare liscio come l’olio.. Successivamente è arrivato il famoso vento Meltemi, che ci ha accompagnato per tutto il resto della vacanza, il che ci ha permesso di stare in spiaggia anche al sole nelle ore più calde, e ci ha rinfrescato un po’ la sera, anzi, un paio di sere anche più del necessario, increspando il mare di tutto un versante dell’isola.
Quando sono arrivata mi sono chiesta per un momento, se forse non avessi esagerato decidendo di rimanere una settimana a Schinoussa, ma già dal primo giorno me ne sono innamorata! Ogni giorno l’abbiamo dedicato alla scoperta di almeno una nuova spiaggia se non di più, poi ovviamente abbiamo stabilito che alcune di queste erano le nostre preferite e ci siamo tornati inevitabilmente spesso per passeggiare, leggere all’ombra delle tamerici, giocare a racchette, nuotare, dormire a volte, respirare pace ed ammirare i colori del tramonto.
Le spiagge e le calette da vedere sono tante, sicuramente avendo a disposizione una barca se ne scoprirebbero altrettante non raggiungibili via terra, ma posso dire di averne viste di bellissime. Psili Amos la prima che ho visto, bellissima, selvaggia, adagiata in una piccola baia sabbiosa con acqua cristallina, pochissime persone, qualche tamerice in qua e là sotto cui trovare un po’ di ombra se non si è forniti di ombrellone. La maggior parte delle spiagge ha il mare con fondale sabbioso, con pochi sassi quindi si riesce tranquillamente a camminare in acqua, comunque il fondo si vede benissimo. Consiglio lo stesso di portare un paio di scarpette da scoglio in valigia perché si sono rese utili in alcune occasioni, anche solo per incamminarsi un po’ tra le varie insenature sugli scogli. Le spiagge non sono attrezzate con punti ristoro o bar quindi meglio portarsi dietro acqua e cibo qualora si intenda mangiare in spiaggia. Cmq nel piccolo agglomerato di Messaria si trova una taverna molto carina, proprio davanti al bivio per Psili Amos nella quale siamo tornati a mangiare più volte. Cibo squisito, a pranzo i piatti del giorno preparati dalla moglie del proprietario, cucina semplice ma buona davvero. I proprietari parlano solo greco ma assicuro, sanno farsi capire, non abbiamo avuto la benché minima difficoltà anche perché la maggioranza dei greci in vacanza sull’isola parla inglese e quindi ci hanno spesso tradotto da inglese a greco quando necessario.
Almyros beach, la mia spiaggia preferita. Relativamente conosciuta e frequentata, la più bella baia di tutta l’isola seconda me. Spiaggia piccolina, acqua turchese, fondale basso per metri e metri (quindi adatta anche ai più piccolini). Tamerici sotto cui riposarsi, un’ amaca della quale ho approfittato per leggere, e perdermi nella pace e nello splendore di quel posto. Ho avuto il piacere di scoprirla in uno di quei giorni in cui l’acqua era immobile, uno splendore. Poi quando ha iniziato a soffiare il meltemi il mare si è increspato ma sempre bellissimo, infatti più volte il pomeriggio siamo tornati ad Almyros. Tra l’altro qua abbiamo conosciuto una coppia greca che ha la casa a neanche 100 metri dalla spiaggia, e che dal prossimo anno affitterà due camere con bagno, una vista mare e una senza, con giardinetto e veranda e che se devo essere sincera, tornassi a Schinoussa, prenderei subito senza pensarci due volte. Credo offrano anche colazioni e pasti su richiesta. Ci hanno invitati a casa per farci vedere quello che stavano realizzando per il futuro, ci hanno offerto di tutto e di più e ci hanno indicato posti in cui andare a mangiare decisamente buoni e non turistici.
Altre spiagge degne di nota sono Livadi, già più frequentata ma sempre scarsamente popolata, forse però meno bella delle due precedenti e più grande. Tra l’altro situata vicino a piccoli alberghetti e taverne, che hanno quasi tutte una terrazza vista mare su cui mangiare! Giro Limionas invece mi ha lasciato senza parole! Più complicata da raggiungere perché ci siamo avventurati con lo scooter tra strade sterrate e torride, zero ombra e branchi di capre. Poi abbiamo lasciato il mezzo al momento in cui non era più possibile proseguire e siamo scesi per un sentierino tra piccoli arbusti fino ad una piccolissima calettina dai colori meravigliosi, poco frequentata, forse anche perché non comodissima da raggiungere e per lo più da local. Unico consiglio: portatevi qualsiasi cosa che vi faccia ombra perché il sole picchia di brutto, e acqua, specialmente per il ritorno. Un unica tamerice che a stento fa ombra… se non avessi avuto il mio cappello di paglia evaporavo! Devo dire che ci sono tantissimi ricci ma per lo più vicino agli scogli, quindi si può tranquillamente fare il bagno, o snorkeling tra le varie insenature.
Altra bellissima spiaggia scoperta per puro caso (sì, perché esiste una cartina dell’isola ma mooooolto approssimativa in cui sono segnate le spiagge principali e stop) è Aliargia Beach, vicino a Liliou (che invece non mi è piaciuta tanto perché sorge praticamente accanto all’albergo quindi è sempre abbastanza piena, in quanto piccola e nei giorni di meltemi è impraticabile! Forse ha colori più scuri rispetto alle spiagge nominate precedentemente quindi mi ha fatto meno “effetto”). Spiaggia sassosa ma praticabile, sassi bianchi levigati dal mare a contrasto con acqua che va dall’azzurro, al turchese, al blu in tutte le sue sfumature di colore! Uno spettacolo, giuro!! Anche qui zero ombra quindi munitevi di qualsiasi cosa che ombreggi altrimenti rischiate essiccamento al sole..
Tsigouri beach altra bella spiaggia, un po’ più grande, ombreggiata, acqua trasparente bellissima, si trova non lontana dalla Chora. Più riparata nei giorni di Meltemi, con bar attrezzato sulla spiaggetta e stupenda taverna dell’hotel sovrastante la spiaggia, da cui si gode di una fantastica vista e buon cibo. Forse a prezzi leggermente più alti ma ne vale assolutamente la pena anche solo per la location.
La zona del porto, Mersini, è sempre molto bella considerando che l’acqua del porto stesso è cristallina, con una piccola spiaggetta proprio li di fronte che però non ho frequentato perché quasi sempre affollata. Al porto ci sono due taverne: Mersini, in cui non ho mai cenato ma un paio di volte sono stata a bere qualcosa aspettando il tramonto che dal porto si vede abbastanza bene (il locale ha dei tavolini lungo la strada, quasi sul mare) e Capitan Nikolas nella quale invece abbiamo fatto una degustazione di vino e antipasti di mare. Location davvero degna di nota, molto bella, si affaccia sul porticciolo, menu elaborato e quasi esclusivo di pesce, cucina ottima anche se i prezzi sono alti ma devo anche riconoscere adeguati all’offerta. Consiglio vivamente una sosta in questo ristorante per una serata speciale.
Nella Chora si trovano altri ristoranti molto belli, come ad esempio il Dehli che però non ho provato, e Kira Pohtiti, molto carino ma non mi è piaciuto né come servizio perché veramente poco cordiali e simpatici, né per la qualità del cibo (calamaro alla brace di gomma) benché proponga una cucina più elaborata e forse più turistica. Invece molto bene ho mangiato anche da Marisha (mi sembra), molto molto local, parla solo greco ma si fa capire bene, cibo buono e prezzi anche.
Importante: Schinoussa è collegata ad altre isole più o meno turistiche più volte alla settimana, come ad esempio Eraklia, Koufonissi, Amorgos, Naxos e Paros quindi può essere anche solo una tappa di passaggio nel caso in cui si volesse tornare alla civiltà moderna.
Che dire… forse non è un posto adatto a tutti, dipende da ciò che si cerca. A me quest’isola è rimasta nel cuore!