Scandinaviando fra Svezia&Norvegia

Capitali ma non solo... anche isole, natura, fiordi, il tutto in dieci giorni e prenotando in anticipo su internet
Scritto da: nicsbl
scandinaviando fra svezia&norvegia
Partenza il: 21/07/2011
Ritorno il: 30/07/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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Abbiamo intrapreso questo viaggio alla scoperta della Scandinavia nel mese di luglio, mese ideale per via del clima mite e delle lunghe ore di sole. Da bravi viaggiatori inesperti, abbiamo programmato tutto il viaggio a tavolino e prenotato tutto ciò che era prenotabile tramite Internet. Quindi speriamo che questo racconto possa essere d’aiuto per qualche viaggiatore principiante come noi!

1° giorno – Stoccolma

Siamo partiti da Roma Ciampino con volo Rayanair e arrivati a Stoccolma nel pomeriggio all’aeroporto di Skavsta. Come al solito, Rayanair atterra in aeroporti un po’ fuori mano, ma con poco più di un’ora di autobus siamo arrivati al centro di Stoccolma. Già dal viaggio in autobus abbiamo potuto apprezzare la natura scandinava, ricca di verde e di alberi di Natale! L’albergo prenotato, Comfort Hotel, è vicinissimo alla stazione, ma le camere sono piccole quanto la cabina di un treno e senza finestre. Lasciati i bagagli siamo partiti subito all’esplorazione di Stoccolma, dirigendoci verso il centro storico, Galma Stan, raggiungibile in 15 minuti. Se vi va di vedere un picchetto di guardie reali, attraversate pure le transenne (che decisamente non svolgono bene il proprio lavoro) oltre l’orario di apertura, sarete cacciati da un piccolo corteo di guardie venuto fuori apposta per voi! Tra un vicoletto e l’altro ci siamo fermati a cenare in uno dei tanti ristoranti della zona e ci facciamo tentare dalla carne di renna e dalle polpette svedesi, rese note dall’Ikea!

2° giorno – Stoccolma

La giornata inizia presto con un abbondante colazione continentale a base delle ormai solite polpette, bacon, uova e ottime marmellate svedesi! Decidiamo di muoverci a piedi, in modo da esplorare un po’ la città e ci dirigiamo verso l’isola di Djugarden, visitando chiese, parchi e deliziosi negozietti di oggettistica che incontriamo lungo il percorso. La città è ricca di musei, ma il tempo stringe, e quindi andiamo dritti al Vasaamuset, un intero museo dedicato ad una nave affondata al suo primo viaggio! Il resto della giornata lo dedichiamo alla visita dello Skansen, un museo a cielo aperto sulle abitazioni e sulle abitudini scandinave del passato. Ci è sembrato di tornare indietro nel tempo di 200 anni. Prima di svenire sul letto, per cena ci fermiamo a mangiare le polpette da Polpetto!

3° giorno – Gotland

La mattinata è dedicata all’approfondimento di Galma Stan e alla visita del palazzo Reale e della cattedrale. Per pranzo ci rechiamo in uno dei posti più belli visitati, il mercato Östermalms Saluhall, dove degustiamo numerose specialità svedesi ed abbiamo il nostro primo approccio con il salmone. Il pomeriggio è dedicato al viaggio verso Gotland, splendida isola nel mar Baltico e patria di Pippi Calzelunghe. Dopo un breve viaggio in autobus e un lungo viaggio in traghetto approdiamo a Visby, capitale di Gotland. Ci siamo diretti immediatamente verso il nostro alloggio, un mini-appartamento al Volontärgatans Lägenhetshotell con tante finestre, ma un po’ lontano dal centro e nella parte opposta del porto. Non dimenticheremo mai i 40 minuti a piedi con valigione a seguito! Anche se stanchi morti, parcheggiamo le valige e partiamo alla scoperta della vivace cittadina di Visby. Essendo una meta turistica estiva per gli Svedesi, i numerosi locali e le vie brulicavano di giovani alti e biondi e, meraviglia delle meraviglie, nessun italiano in vista!

4° giorno – Faro

Sveglia alle 8:00… ci siamo diretti verso il porto per ritirare l’auto noleggiata. Passando dal centro di Visby, ci siamo fermati far colazione in un localino sulla piazza principale: ottimi il cappuccino e i dolci. L’autonoleggio era un piccolo cottage rosso con a disposizione delle economiche “Old Car”. Ebbene sì, le auto noleggiabili erano reperti degli anni 80-90. Sul bordo strada abbiamo subito adocchiato una Volkswagen Jetta e fino all’ultimo abbiamo sperato che non fosse l’auto da noi prenotata. Ovviamente era proprio lei! A parte i finestrini a manovella, la maniglia dello sportello posteriore che all’apertura restava in mano e la temperatura dell’acqua che saliva inesorabilmente quando eravamo fermi… l’auto era perfetta e ci ha portato in giro per tutta l’isola. Con una breve traversata in traghetto – gratis, auto compresa – siamo arrivati nell’isoletta di Faro. Abbiamo girato tutta l’isola con la macchina in cerca di un centro abitato, ma abbiamo incontrato solo qualche casa sparsa e un paio di ristoranti: la forma di vita più presente era costituita dalle pecore libere! Dopo aver esplorato le incantevoli coste con i mulini e le stradine di campagna, ci siamo fermati per pranzo alla Creperie Tati! Un locale surreale che serviva ottime crepes ripiene di ogni bendidio! Questo locale vale l’intero viaggio, cercate le foto su internet. Dopo esserci ristorati in abbondanza, abbiamo ripreso il nostro viaggio per ammirare i piccoli villaggi di pescatori e i raukar, incredibili formazioni rocciose lungo la costa. Solo una medusa – bella grossa – potè fermarci dal raggiungere il raukar più spettacolare a forma di arco, circondato dall’acqua, raggiungibile con pochi passi nel tiepido mar Baltico. Nel tardo pomeriggio siamo rientrati a Visby e cenato nel centro della città.

5° giorno – Visby

La mattina inizia tristemente in quanto abbiamo dovuto riconsegnare la nostra Jetta a cui eravamo già affezionati. Il resto della mattinata lo trascorriamo in giro per le stradine della città anseatica, ammirando le chiese cattoliche lasciate in rovina in seguito alla riforma protestante del 1300, le mura e le abitazioni colorate tipiche del posto. Ora arriva la parte difficile del viaggio: arrivare da Visby ad Oslo entro la giornata. La sequenza dei mezzi di trasporto è stata: traghetto e autobus fino a Stoccolma, treno per l’aeroporto Arlanda, aereo fino a Oslo e autobus per il centro città. Siamo arrivati al centro di Oslo quando ormai erano le 23.00 passate, ma ce l’abbiamo fatta! Ci siamo diretti a piedi al Thon Hotel Slottsparken che si trova vicino alla residenza reale, ma sarebbe stato opportuno prendere un mezzo, dal momento che ci sono voluti 30 minuti di cammino. L’albergo è discreto, ma la colazione ottima! La città era ancora sveglia, ma spettrale, per via dei numerosi lumini accesi in ricordo delle vittime della strage di Utoya avvenuta qualche giorno prima.

6° giorno – Oslo

Questa giornata è dedicata alla visita del centro città: si inizia dal giardino del palazzo reale e si passa per l’Università, il museo del Nobel della pace, la cattedrale, il Parlamento, l’Opera e la Fortezza. La città, ricoperta di rose per le vittime della strage, è incantevole e tristissima allo stesso tempo. Per non farci mancare nulla, nel pomeriggio ci fermiamo a prendere un drink all’Ice Bar, alla piacevole temperatura interna di ben -5 gradi!

7° giorno – Broken

Dopo l’ottima colazione a base di polpette, ci siamo diretti alla stazione per prendere l’autobus, direzione Broken, ovvero il paese che ospita l’ufficio postale di Babbo Natale! Dopo 1h e mezza di viaggio siamo arrivati in questa piccola cittadina sulle rive del fiordo di Oslo. Siamo stati circa due ore nel magnifico negozio di Natale aperto tutto l’anno, dove tutti i nostri buoni propositi di non comprare souvenir sono sfumati! Sulle rive del fiordo, gli indigeni prendevano il sole e facevano il bagno, peccato non avere il costume! Nel primo pomeriggio riprendiamo l’autobus e ritorniamo nella capitale, per visitare il museo nazionale e il fantastico parco Vigeland, ricco di sculture dell’artista. Scattiamo tantissime foto cerando di imitare le pose delle statue. Per cena, proviamo ad assaggiare la pasta con le cozze, no comment, ovviamente!

8° giorno – Bergen

Sveglia all’alba per prendere il treno verso Bergen! Le novanta foto scattate durante le 7 ore di viaggiano possono far capire come sia spettacolare attraversare la Norvegia affiancando ruscelli e sfiorando ghiacciai, immersi nel verde per tutto il viaggio. Arrivati a Bergen e sistemati in hotel siamo subito andati al mercato per riempire le nostre pance di buon pesce locale e frutta fresca. Appena entrati nel mercato veniamo subito richiamati da venditori italiani che ci fanno assaggiare il salmone norvegese in tutte le salse. Ad essere sinceri, abbiamo assaggiato anche la balena, ma il sapore non val certo il senso di colpa! Terminata la scorpacciata abbiamo fatto una bella passeggiata nel quartiere Brygge, patrimonio dell’Unesco, curiosando per i piccoli negozi e ammirando le tipiche abitazioni, tra le viuzze in legno e le case non proprio dritte. Per cena, resistiamo alla tentazione di Peppe’s Pizza, e ci fermiamo in un ottimo ristorante locale non molto frequentato dai turisti. Terminata la cena, prima che tramontasse il sole (erano passate le 23), siamo tornati in albergo stanchi della lunga giornata.

9° giorno – Bergen

Dopo aver riposato ed esserci svegliati con tutta calma, abbiamo ripreso l’esplorazione della città di Bergen, prendendo la funicolare Floibenen, che ci ha portato nel punto più alto e panoramico della città. Dopo un bel pò di fotografie dopo aver esplorato il boschetto che si trova in cima, siamo ridiscesi a piedi per l’itinerario che porta fino al centro. Arrivati in città abbiamo pranzato con un panino al salmone e ripreso l’esplorazione di Bergen fino a sera.

10° giorno – Sognefjord

Ultimo giorno utile per visitare la Norvegia e lo sfruttiamo chiudendo in gran bellezza: sveglia presto e partenza dal porto di Bergen alla scoperta dei fiordi con il traghetto di Fiord1! Pur essendo freddo, non riuscivamo a stare seduti al nostro posto e andavamo continuamente fuori per ammirare il paesaggio, l’immenso verde e le cascate del Sognefjorden, il fiordo più lungo della Norvegia. Arriviamo nel primo pomeriggio a Flam per prendere la Flamsbana finoa Mydral: si tratta di una via ferroviaria di 20 Km con 20 tunnel, 860 m di dislivello e un susseguirsi di scenari spettacolari.

Una piccola chicca: durante il viaggio in treno, viene raccontata la storia della linea ferroviaria e dei luoghi che attraversa, a metà tragitto il treno si ferma e fa scendere i turisti per fotografare una maestosa cascata, all’improvviso si sente una musica e in lontananza si vede una vichinga bionda danzare che con il suo canto attira a sé gli uomini, proprio come raccontato qualche minuto prima nel treno! Arrivati a Myrdal riprendiamo il treno che ci porta a Bergen.

Passiamo il resto del pomeriggio a scegliere il salmone da portate in Italia come souvenir, caro carissimo (e buonissimo) salmone!

11° giorno – ITALIA

E’ il giorno più triste, sveglia alle 3:30 per prendere l’autobus verso l’aeroporto, fortunatamente ci tiene svegli un gruppo di persone dallo spiccato accento barese! E dopo aver cambiato per 10 giorni aerei, traghetti, autobus e treni con perfette coincidenze, arriviamo a Fiumicino e ci informano che la stazione di Tiburtina è andata a fuoco e per tornare a casa siamo costretti a fare la spola tra Tiburtina e Termini perché nessun personale di Trenitalia ha saputo dirci chiaramente come fare per prendere il treno Roma Avezzano… bentornati in Italia!

Ci mancheranno le polpette a colazione!

Per maggiori informazioni contattateci.

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Ostermalms

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Creps di Tati

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Stoccolma

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Brygge

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Sognefjord

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Villaggio di pescatori

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Vigeland



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