Sbarco in Normandia

Sempre Carlo e Franka, in viaggio per l'Europa. Estate 2001: il desiderio di andare a vedere dove si svolse lo sbarco nel giugno del 1944, da parte delle forze alleate, contro l'ivasore nazista, era molto forte. Ci organizzammo perciò per partire alla volta della Normandia. Attraverso il passo del Piccolo S.Bernardo, varcammo il confine...
Scritto da: cagallio
sbarco in normandia
Partenza il: 30/07/2001
Ritorno il: 10/08/2001
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Sempre Carlo e Franka, in viaggio per l’Europa.

Estate 2001: il desiderio di andare a vedere dove si svolse lo sbarco nel giugno del 1944, da parte delle forze alleate, contro l’ivasore nazista, era molto forte. Ci organizzammo perciò per partire alla volta della Normandia.

Attraverso il passo del Piccolo S.Bernardo, varcammo il confine italo-francese, sostando nel pomeriggio in un motel della catena Campanile.

Percorremmo l’altra parte dell’itinerario- con partenza di buon mattino da Macon – su strade nazionali e distrettuali, in alternativa all’autostrada, senza quindi i pedaggi, gustandoci per di più i bellissimi panorami, costeggiando in parte la Loira e passando per centri di struggente bellezza: Amboise col suo noto castello, Vierzon, Tours e Le Mans, per arrivare verso sera nel villaggio di Ohistream – ovvero Rivabella – vicino al capoluogo Caen, uno degli avamposti dello sbarco.

La pensioncina era accogliente e linda, si affacciava su una piazzetta dove tutte le mattine si svolgeva il mercato, compreso quello del pesce.

La prima escursione fu, ovviamente, la costa, disseminata di residui bellici e monumenti in ricordo di quel famoso 6 giugno 44. Arrivammo fino al museo di Omaha beach.

Un altro giorno attraversammo il famosissimo “Pegasus bridge”, prima di arrivare a Caen, che visitammo. La costa della Normandia è nota anche per una peculiarità: le maree, che fra l’alta e la bassa, possono variare anche di 5-6 metri.

Bello era camminare sulla spiaggia, allontanandoti dalla costa, per decine e decine di metri.

Le vie del centro di Ohistream le percorremmo tutte ammirandone le bellezze, specialmente delle facciate delle case a “graticcio”, oltre ai numerosi locali dove si mangiava pesce fresco a volontà.

Un’altra escursione che non ci lasciammo sfuggire, fu quella a Mont Sant Michel, splendida rocca che si raggiunge a piedi o in auto con la bassa marea, diventando isola con l’alta.

Il ritorno alternativo all’andata, lo eseguimmo tutto in autostrada, sfiorando Parigi, Auxerre, Macon, Lione e Ginevra.

Anche quel viaggio lo riviviamo riguardandoci le fotografie, pensando di ritornarci la prossima estate con amici.



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