Savadikaa dai mille sorrisi

La luce gialla del sole, l’azzurro del cielo, lo smeraldo del mare, l’arancio della papaia, queste sono le immagini che ricordo ogni giorno in questo grigio inverno che incombe dopo il mio ritorno dalla splendida Thailandia. Diciotto giorni di vacanza spettacolare in una meravigliosa terra dai mille contrasti, dai mille colori e dai mille...
Scritto da: Gio77
savadikaa dai mille sorrisi
Partenza il: 23/11/2007
Ritorno il: 09/12/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
La luce gialla del sole, l’azzurro del cielo, lo smeraldo del mare, l’arancio della papaia, queste sono le immagini che ricordo ogni giorno in questo grigio inverno che incombe dopo il mio ritorno dalla splendida Thailandia. Diciotto giorni di vacanza spettacolare in una meravigliosa terra dai mille contrasti, dai mille colori e dai mille sorrisi che consiglio a tutti per talmente tanti motivi che riuscirete a scoprire leggendo il mio racconto di viaggio, spero utile per chi si accinge a partire…(beato lui…) Come scrive una guida che mi è stata molto utile, gli odori, il traffico, lo smog, il disordine (che poi si rivela in realtà un perfetto ordine solamente diverso dal nostro), il modo di affrontare la vita, la gente diversa sono tutti fattori che rischiano al primo acchito di sconvolgere un po’, ma non lasciatevi scoraggiare, fate finta nelle situazioni più inconsuete di imparare qualcosa per la prima volta, lasciatevi prendere e coinvolgere dal loro modo di vivere, dalla cultura e dalle tradizioni tailandesi, vedrete vi innamorerete di questo paese dalle mille sfumature e dalle mille possibilità.

23/11/2007 Dopo nove lunghe ore di volo con la compagnia China Airlines (buon volo,economico, aeromobili nuovi, touch screen al plasma per ogni sedile, cibo abbondante e cortesia) arriviamo al nuovissimo aeroporto di Bangkok alle 6.45 del mattino, ma quello che ci accoglie non è una città che si sta svegliando, ma una città in pieno movimento, a Bangkok non si dorme mai. Usciti dall’aeroporto prendiamo un taxi (450 Bth) che ci accompagna all’ unico albergo prenotato dall’Italia, il Twin Tower, un bellissimo e lussuossimo albergo da mille e una notte (ma comunque a buon mercato) posizionato in una buona posizione non lontano dalla zona dove si trovano i grandi centri commerciali che possono essere raggiunti a piedi con quindici minuti di camminata. Dopo una meritata doccia calda e 3 ore di sonnellino ristoratore sulle 16 siamo pronti a partire per andare a visitare l’MBK, (le visite ai templi è prevista per il giorno dopo), ci incamminiamo quindi nelle strade di Bangkok per raggiungere la nostra meta, il caldo, i terribili odori che si sentono per strada, un traffico disordinato e abbondante non mi danno una bellissima impressione di questa città…Ma con fatica arriviamo alla nostra meta. L’MBK è uno dei più grandi centri commerciali, ma soprattutto quello dove si può trovare tutto quello che si vuole a prezzi veramente economici: Polo a 199 Bth ( 4 Euro), Fred Perry, vestiti tipici, borse, orologi, macchine fotografiche a prezzi buonissimi, I Pod…(attenzione il sistema operativo interno non è lo stesso..)…Insomma un vero paradiso su 6 piani tutti da vedere e tutti da comprare…Ci deliziamo all’ultimo piano di una buona tempura in un ristorantino giapponese alla modica cifra di 10 Euro in due…E dopo essere rientrati in hotel reduci da uno shopping selvaggio ci rilassiamo con un bel Thai massage nella Spa dell’albergo, una vera goduria per soli 6 Euro. Il massaggio in Thailandia fa parte della cultura popolare, potete trovare centri massaggi ovunque, ma attenzione per non incorrere in malintesi un consiglio…Rivolgetevi solo a quei centri con il marchio SPA, tutti gli altri, dopo il tipico massaggio di dubbia qualità è possibile ricevere, naturalmente per i signori maschietti trattamenti extra privilegiati… 24/11/2007 Ci svegliamo di buon’ora pronti per addentrarci nella più antica cultura tailandese, i templi: vi consiglio di indossare magliette a maniche corte e non canotte e qualcosa di lungo come una gonna o un pantalone, non si può entrare nei templi con gambe o spalle scoperte per evitare di rimanere fuori o indossare gonne a noleggio. Dall’ hotel prendiamo un taxi e arriviamo al Wat Phra Keo vi consiglio di indossare magliette a maniche corte e non canotte e qualcosa di lungo come una gonna o un pantalone, non si può entrare nei templi con gambe o spalle scoperte), un bellissimo esempio di archittettura orientale e bizantina, un vero capolavoro di splendidi mosaici e di coinvolgente misticismo, dove si può vedere un Buddha di smeraldo all’interno del tempio principale. Adiacente a questa prima costruzione si trova il Grand Palace, uno dei palazzi più famosi della città residenza del re. Dopo aver fatto una donazione e una vera preghiera al Buddha con tanto di incensi e fior di loto, ci siamo diretti al Wat Pho e qui durante il tragitto siamo stati adescati da uno dei famosi “truffatori” tailandesi di cui si legge in tutte le guide. Quando abbiamo comunicato a questo gentile signore la nostra meta(e cioè il Wat Pho) ci ha subito comunicato che il tempio era chiuso per una preghiera speciale e che avrebbe riaperto solo dopo le ore 13 offrendoci così un “bellissimo” tour della città in tuc tuc per soli 40 Bth (meno di un euro). Mi raccomando fate attenzione, non accettate mai proposte di questo genere, tutto quello che vi dicono è falso, il loro scopo è quello di raggirarvi per portarvi in negozi di gemme o ristoranti da cui ricevono commissioni e dove voi sarete costretti a spendere tanti soldi dicendovi che se non comprate qualcosa o non consumate la cena il vostro autista di tuc tuc non riceverà il “buono gasolio” e di conseguenza non potrà lavorare. Questo è il peggio che può succedervi in Thailandia, ricordate che è un paese molto sicuro, nessuno vi darà fastidio se voi non darete fastidio a nessuno, anzi sono tutti molto gentili e pronti ad aiutarvi e se per caso dovesse succedervi come noi sforzatevi di essere sempre cortesi e con un semplice sorriso ringraziate oppure dite che un vostro amico vi sta aspettando già alla vostra meta, il gentile signore non vi infastidirà più. Mai alzare la voce,non arrabbiatevi mai, siate sempre tranquilli, sorridete sempre anche quando dite di no e non ci saranno mai problemi. Dopo aver ringraziato ci siamo diretti verso il secondo tempio che, neanche a dirlo era ovviamente aperto e dove abbiamo ammirato il grande Buddha dorato disteso, una cosa indescrivibile, ma soprattutto qualcosa di veramente immens….. Foto foto e ancora foto!! Prendiamo il traghetto (3 Bth) e mentre beviamo una spremuta di mapo (divina) arriviamo al di là del fiume per visitare un’altra meraviglia architettonica il Wat Arun, uno dei simboli di Bangkok. Il tempio decorato con frammenti di porcellana, può essere scalato arrivando fino alla cima, ma onestamente bisogna prestare molta attenzione la salita e soprattutto la discesa sono alquanto pericolose (i gradini ripidi stavano a simboleggiare la difficoltà di giungere ai livelli più elevati dell’esistenza). Ovviamente io non sono riuscita ad arrivare nemmeno a metà. Rientrati con un’altra corsa sul battello dall’altro lato del fiume il nostro stomaco reclamava cibo e ci siamo fermati a pranzare in una delle popolari bancarelle che si trovano per strada: kao pat con pollo per me e con pesce per Giorgio il mio fidanzato…Non male, ma il mio stomaco cominciava a dare segni di irrequietezza, tanto che dopo una breve visita al mercato degli amuleti (dove si possono trovare una vasta gamma di amuleti rappresentanti chissà quali santoni e icone), abbiamo dovuto prendere in tutta fretta un tuc tuc che con la sua velocità e capacità di divincolarsi in mezzo al traffico mi ha portato in tempo all’albergo prima del peggio. (Portate con voi qualche medicinale magari proprio le cose classiche come Tachipirina, Aspirina, Imodium perché il clima, l’umido, il caldo e il cambiamento d’aria e di orario può provocare un po’ di malesseri che nel giro di 2/3 giorni scompaiono. In ogni caso le farmacie del luogo sono molto fornite e molto a buon mercato per qualsiasi necessità). Dopo una breve siesta siamo tornati per cenare e per concludere la giornata di nuovo all’MBK, ormai tappa fissa… …”I love shopping in Thailandia” potrebbe essere un nuovo titolo di un libro della Kinsella!!!

25/11/2007 Anche oggi sveglia alle 6.00 per dirigerci al grande e famoso mercato di Chak tu Chak. Raggiungiamo il famoso mercato con lo Skytrain (una sorta di metropolitana che passa nei cieli di Bangkok. Servizio impeccabile, pulito e veloce anche se con un’aria condizionata un po’ forte) e dopo aver raggiunto la zona del mercato, quello che vediamo è una miriade e miriade di bancarelle (all’ingresso distribuiscono persino le mappe dove il tutto viene suddiviso in zone merceologiche) che vendono qualsiasi oggetto dall’abbigliamento, all’artigianato, agli articoli per la casa, agli animali (bellissimi cuccioli lanuginosi). E’ veramente una sorta di caleidoscopio colorato e caldo…E dopo circa due ore passate a zigzagare tra i cunicoli stretti del mercato la morsa del caldo ci ha ucciso e senza comprare granchè ce ne siamo andati verso il polmone verde della città: il Lumphini Park che si estende attorno a due laghi navigabili con dei simpatici pedalò (che noi ovviamente abbiamo noleggiato per 20 Bth). E’ veramente una piccola oasi, non si sentono rumori e passeggiando si può vedere di tutto monaci in meditazione, ragazzi che imparano a ballare o provano chissà quali spettacoli, gruppi di persone che fanno yoga e/o aerobica, etc…Dopo esserci rilassati un po’ e soprattutto respirato un po’ di aria fresca ci dirigiamo al Siam Center, l’altro polo commerciale composto da 3 centri collegati uno all’altro. Questo, a differenza dell’MBK che è più un mercato enorme a piani e con aria condizionata, è più costoso e più vicino ai centri commerciali che noi conosciamo con negozi di firme prestigiose a noi tutte note come Gucci, Hermes, Chanel e via discorrendo, ma al piano interrato si trova l’enorme Siam Ocean World, un grandissimo acquario degno di una visita anche perché batte largamente il nostro Acquario di Genova. E’ enorme con vasche e pesci mai visti, ma soprattutto a soli 750 Bth (più o meno 15 Euro) è prevista l’entrata all’acquario, l’entrata alla zona pesci degli abissi, un giro con una piccola barca con il fondo di vetro in un acquario dove si possono vedere gli squali a distanza ravvicinata, una bibita e una borsa di tela come souvenir…Cosa volete di più???Dopo aver visto qualsiasi tipo di specie acquatica e non (potete vedere anche una nutria…La nostra compaesana ponga!!) siamo tornati all’albergo, abbiamo preparato la valigia e da domani inizia l’avventura: in treno verso la Thailandia centrale.

26/11/2007 Prima tappa: Ayutthaya. Con un taxi (con il meter acceso) raggiungiamo la stazione dei treni di Hua Lampong dove a 15 Bth a testa prendiamo un treno (è disponibile solo la terza classe ma tranquilli è tutto pulitissimo e organizzato…Altro che Trenitalia…) che in un’ ora e trenta di splendidi paesaggi ci porta e destinazione. Scesi dal treno ci accorgiamo subito che qui si comincia a respirare aria pulita e dopo aver preso un piccolo (ma realmente piccolo) battello che ci fa attraversare il fiume e ci porta nel centro della città, raggiungiamo la Guest House Baan Lotus dove seguendo il consiglio della “Bibbia” Lonely Planet (dove soggiorneremo per due notti). Una comoda sistemazione a poco prezzo gestita da una gentilissima e pulitissima signora che ci offre una delle nuove camere con finestre che danno su uno splendido e romantico laghetto di ninfee. La camera è economica, pulita e grande con uno splendido pavimento in legno scuro, con lenzuola immacolate e acqua calda, ma le scarpe non possono entrare, infatti prima di entrare nella “hall”, se così la vogliamo chiamare, ci si deve togliere le scarpe e lasciarle fuori (questa è una delle tente usanze dei tailandesi, se vedete nei negozi o nelle guesthouse pile di scarpe fuori dalla porta toglietele anche voi, è sempre buona educazione e segno di rispetto per gli altri). Nella stessa guest house prenotiamo subito un piccolo tour ai templi della città e dintorni che parte a metà pomeriggio e per soli 180 bth visitiamo il recinto degli elefanti, il Wat Phra Si Sanphet, il Wat Phra Ram, il Wat Yai Chai Mongkhon e altri con una caldissima luce dovuta ad un poetico tramonto, per finire la serata al mercato notturno della città dove ho mangiato una crepes che prevedeva una farcitura a base di marmellata di fragole, maionese e passata di pomodoro…Ovviamente io ho optato per una leggera modifica che prevedeva solo ed esclusivamente il primo ingrediente… 27/11/2007 Seconda tappa: Lopburi Prendiamo il treno dalla stazione di Ayuttaya e in un’ora siamo a destinazione. La città non offre grandi attrattive e nemmeno molte strutture ricettive, ma non può non essere visto il tempio invaso da decine e decine di simpatiche e dispettose scimmiette…Con soli 20 bth si entra nel tempio muniti di bastone per tenere lontane le terribili bestioline e si può subito notare come questa bizzarra comunità sia ben insediata sia tra le antiche rovine che nella città vera e propria…Sono praticamente dappertutto . Mi raccomando prestate molta attenzione alle vostre borse, alle macchine fotografiche, non date molta confidenza alla scimmie, sono un po’…Come dire…Cattivelle… E possono anche mordere…Non sarebbe molto carino ritrovarsi all’ospedale per dover fare l’ antirabbica. Dopo una tranquilla passeggiata per i templi e per la città ritorniamo alla nostra Guesthouse pronti per la partenza dell’indomani: si parte alla volta di Katchnaburi.

28/11/2007 Terza tappa: Kanchanaburi Prenotato un minibus direttamente dal nostro alloggio (non ci sono treni che arrivano diretti alla città) arriviamo dopo 2 ore e 30 a destinazione e seguendo sempre i consigli della nostra preziosa Lonely ci fermiamo alla Apple’s guesthouse, molto accogliente con un bellissimo ristorante (squisite le frittelle di banane) e un verdissimo giardino, ma ahimè ci capita una stanza senza acqua calda, per due giorni faremo la doccia a tempo di record. Proprio durante il tragitto che ci ha portati fino a qui abbiamo fatto conoscenza di due italiani (i primi avvistati) che guarda il caso del destino proprio nostri vicini di paese…Certo che il mondo è proprio piccolo. Sistemate la valigia in stanza (un po’ buia e angusta), facciamo un breve giretto in città per vedere l’ordinato cimitero di guerra di kanchanaburi, poi indossati abiti non arancioni, né rossi, né rosa, partiamo per la visita al Tiger Temple: un’esperienza meravigliosa!Il Tiger Temple è un giardino, un tempio…Onestamente non saprei come definirlo dove i monaci allevano una comunità di tigri che possono essere viste, ammirate, fotografate e TOCCATE (un’emozione unica) !!!Con 1000 Bth è possibile fare numerosi scatti abbracciati alla tigre più grande (fatti direttamente con la vostra macchina fotografica)…È stata una grande emozione poter accarezzare la regina della jungla sempre vista nei documentari o nei programmi circensi. La visita merita di essere fatta, ma come avete letto sopra non dovete indossare abiti con colori sgargianti potreste innervosire i “piccoli” gattoni. Attenzione: quando i monaci cominciano a portare le tigri verso le gabbie seguiteli fino alla collina, qui potrete ammirare pavoni, cinghiali, bufali e uno splendido tigrotto di due mesi a cui potrete fare tante coccole con le dovute attenzioni (ovviamente nel frattempo…Crescerà…). Torniamo al nostro albergo con la macchina piena di foto e il cuore pieno di emozioni, ceniamo in perfetto stile Thai e subito a letto domani ci attende una lunga e faticosa escursione al National Erawan Park (sempre prenotata dalla guest house) 29/11/2007 Ore 7.15 sveglia!!Dopo una veloce colazione alle 08.00 si parte per il nostro tour: prima tappa Il famoso ponte sul fiume Kkwae. Il primo ponte a come tutti è noto fu costruito di legno frutto di un duro lavoro che costò numerose vite ad asiatici e ad alleati durante la Seconda Guerra Mondiale. Dallo storico racconto di guerra il ponte fu immortalato dal film di David Lean “Il ponte sul fiume Khwae” che un settimana prima di partire era in programmazione su Rete 4. E’ stata una sensazione strana camminare sulla ferrovia a cosi tanti metri d’altezza…Infatti prestate attenzione…Per noi è stato un vero peccato non sostare un po’ più di tempo sul ponte, ma la giornata è lunga e piena di attività.

Ci dirigiamo al campo degli elefanti per il classico trekking a “cavallo” di questi bestioni teneroni (esperienza prettamente turistica ma che vale la pena fare), segue il bamboo rafting (…Che di rafting c’è solo il nome…) sulle placide e tranquille acque del fiume per poi arrivare al parco di Erawan dove si trovano sette splendide cascate che formano piscine naturali scavate nella roccia. E’ un parco affolattisimo soprattutto in alta stagione ed è necessario avere scarpe da ginnastica (anche se, a dire la verità non è un trekking faticoso, ma a volte potrebbe essere scivoloso e si deve camminare per oltre 4 km), il costume e il telo perché è possibile buttarsi sotto le splendide cascate (l’acqua è gelida e i pesci sono voraci, ma a parte attaccarvi i piedi per solleticarli non vi faranno del male). Si possono ammirare panorami mozzafiato e conoscere nuovi amici come è successo a noi, abbiamo conosciuto Claire una simpatica ragazza australiana che è stata insieme a noi per l’intero pomeriggio. Dopo essere tornati indietro ci siamo diretti verso la stazione per prendere il treno che passa sulla ferrovia della morte dove si può ammirare il fiume da un’ altra angolazione. C’è da notare che il treno non è prettamente turistico, ma è usato dai tailandesi per spostarsi, soprattutto da bambini e ragazzi per andare o tornare da scuola, quindi il tutto potrebbe risultare un po’ rumoroso e caotico, ma decisamente folckloristico! Rientrati alla Apple e fatta una bella doccia fredda ci rilassiamo con una cena in compagnia dei due ragazzi romagnoli per poi andare a letto, domani si parte per Bangkok l’aereo diretto a Phuket ci attende!! 30/11/2007 Sveglia all’alba per rientrare in treno a Bangkok in vista del volo di domani diretto a Koi Phuket. Oggi sarà una giornata dedicata al relax e al lusso, dopo due giorni di acqua fredda abbiamo deciso di trattarci bene, così dopo 3 ore di treno ci dirigiamo con un taxi meter all’Asia Hotel!!!Uno spettacolo!Un albergo Super lusso che nella guida è catalogato con 5 stelline e per la modica cifra di 30 Euro a testa ci assicuriamo una stanza da re con acqua calda, schiuma e due lettoni enormi e soffici!Dopo una lunga e goduriosa doccia calda prendiamo lo Skytrain (che ha la fermata direttamente in hotel) ci dirigiamo di nuovo all’MBK a fare le ultime spese nella capitale. La serata si conclude così, il nostro tour per la Thailandia centrale si ferma purtroppo qui (avremmo voluto avere più tempo per arrivare al Nord, ma sarà per la prossima volta)… Domani si parte per il mare! 01/12/2007 Ore 12.30 National Airport volo Thai direzione Phuket, lì ci attende Donato un collega di lavoro di Giorgio che starà con noi per quasi tutta la settimana. E’ già da 15 giorni che Donato si trova a Patong, ha conseguito il Diploma per massaggiatore Thai e noi ci aggreghiamo a lui per conoscere questa splendida isola. Sbrighiamo le formalità di ingresso al Principe Village (che anche se a Patong, risulta essere una sistemazione molto tranquilla e silenziosa) con direzione italiana (spaghetti e pizza divini) e via di corsa verso la spiaggia. L’effetto che fa buttarsi in un mare caldo con sole cocente il primo di dicembre è veramente strana, ma ancora più strano è pensare che lì su quella spiaggia, dove ora ci sono ombrelloni, colori, venditori ambulanti, frutta, pesci e turisti…, lo tsunami ha portato morte e distruzione…Una sensazione che stringe la gola e che ti riporta alle immagini viste e riviste in Tv…

Il sole purtroppo se ne va in fretta e su consiglio di Donato facciamo una doccia e poi ci dedichiamo ad un bellissimo massaggio presso “The Seasons SPA”, lo consiglio vivamente sono estremamente professionali ed estremamente gentili!Dopo due ore di massaggio e dopo una bella tisana al gelsomino, ci buttiamo nella mischia e arriviamo in Bang la Road che sta a Phuket come Viale Ceccarini sta a Riccione. E’ il cuore di Patong ci sono miriadi di negozi, miriadi di locali, miriadi di ragazze o ragazzi?…Boh!!!E’ un vero brulicare!I negozi espongono di tutto dalle borse con le griffe più famose, alle Nike Silver e affini, ai sandali di Gucci, Dior e compagnia bella, agli orologi, agli occhiali…Insomma è un vero paradiso che può essere contrattato fino allo sfinimento…E non vi dico le mie finanza…Crollo totale, ma per un trolley di Louis Vuitton a 40 Euro si fa questo ed altro!!Dopo aver visto un po’ cosa offre il mercato ^_^ Donato ci porta a vedere il famoso “Cristin Massage”, un po’ titubante entro, salgo le scale (un freddo glaciale) e mi trovo davanti ad uno spettacolo non molto carino…C’è un’immensa vetrata dove una trentina di ragazze in mise succinte, numerate e ordnate per prezzo (come il bancone del pesce) aspettano di essere scelte per sfoderare le armi della seduzione in una delle tante camere di questo albergo. Dopo 10 secondi esco un po’ amareggiata, ma mi rendo conto che qua la prostituzione viene vissuta in maniera diversa non hanno la stessa nostra concezione negativa…La loro è una scelta di vita personale…Alla fine non stiamo parlando del mestiere più vecchio del mondo!! 02/12/2007 Su indicazione di una mia collega di lavoro oggi ci dirigiamo alla spiaggia di Laem Sing a Nord di Phiket. Con 300 Bth arriviamo a destinazione con un tuc tuc e ad accogliergli c’è il gentilissimo Ali’ (seconda baracca) che parla italiani e la sua cucina è davvero degna di nota, soprattutto i famosi spaghetti all’aragosta!La spiaggia è molto bella, pulita, acqua azzurra e sono a disposizione anche dei simpatici materassini gonfiabili per giocare nel mare. La giornata scorre piacevolmente, e una volta tornati in hotel: doccia e due ore di massaggio!Dopo il massaggio Giorgio e Donato decidono di andare a mangiare aragosta al famoso “Savoye” Il risorante più in di tutta Patong, mentre io dedico la mia serata allo shopping e al passeggio. Comincio con un bel giro al nuovo centro commerciale Joungceylon, una nuovissima costruzione. Al centro si può trovare una bellissima fontata e una bellissima nave con le vele (credo una riproduzione di un’imbarcazione cinese) e un fornittisimo foud court (subway, Burghy, Fuji Restaurant…). All’interno del centro commerciale c’è Robinson, Carrefour ed un sacco di negozi tra cui la boutique della Dsquered…Dove si può trovare tutto (originale) a prezzi veramente bassi (per esempio un giubbotto che In Italia costa 600 Euro, Giorgio la comprato a 70…Incredibile). Bhè qui ho trovato numerosi regali di Natale e numerose cose di artiginato molto carine (anche se qui costano un po’ di più che sulle bancarelle). Dopo circa due ore e mezzo ci siamo ritrovati tutti per fare il solito giro serale nella “via del peccato”, una partita a biliardo e poi a nanna.

03/12/2007 Verso la fine della spiaggia di Patong partono le classiche barchette di legno per Freedom Beach, spiaggia raggiungibile solo via barca o via scooter. Assicurato il nostro trasporto per 1500 Bth (e già è un po’ caro…) arriviamo alla meta. La spiaggia è un paradiso tropicale, la sabbia è fine e bianca, l’acqua è di un colore verde smeraldo con una miriade di pesciolini che ti rubano il cibo dalle mani (portate con voi 2/3 sacchetti di patatine)…Divertente!Passiamo la giornata tra spiaggia, mare e foto, dopo il rientro e dopo il massaggio quotidiano, la serata scorre via come la solito.

04/12/2007 Replica a Laem Sing Beach 05/12/2007 Compleanno del Re: la Thailandia è in subbuglio tutti indossano la maglietta gialla con il simbolo del Re e tutti sono contenti!Anche noi oggi siamo contenti sia perché condividiamo la loro gioia, ma anche perché partiamo per la nostra escursione a Ko PHi Phi. Dopo 40 minuti di barca veloce arriviamo a Monkey Beach dove troviamo qualche simpatica scimmietta a cui dare da mangiare (ma non tante come a Lopburi) e proseguiamo per Maya Bay (la spiaggia di The Beach con Di Caprio). La spiaggia lascia senza parole, ma è sovraffollata, troppe barche, troppa gente spezza la magia e la naturalezza di questo posto magico. Dopo una sosta troppo veloce per i miei gusti ci spostiamo per il pranzo per poi arrivare a khai Island dove riusciamo ad avere due ore di relax e di ozio. L’escursione è stata molto carina ed è costata 1800 Bth, la barca è davvero veloce, incluso nel prezzo c’è il pranzo, bibite e frutta a volontà per tutta la giornata. Phi Phi Island merita di essere visitata ed eventualmente se volete scappare dal caos di Phuket si può passare una notte in uno dei bellissimi alberghi sulla spiaggia, ma secondo me onestamente non ne vale tanto la pena.

06/12/2007 Giornata di relax a Patong Beach 07/12/2007 Dopo la giornata passata a Laem Sing, organizziamo la serata al “Fantasea”(www.Phuket-fantasea.Com), una cena-spettacolo inserita in una sorta di parco di divertimento senza attrazioni . Lo spettacolo ha vinto il premio Awards come miglior spettacolo della Thailandia 2007 e devo dire che anche se è tutto molto stile Gardaland e Mirabilandia la serata è passata in maniera molto piacevole dal buffet (compreso nel prezzo se volete) allo show che racconta la storia della nazione: un mix tra il cirque de soleil e uno spettacolo tradizionale con abiti e scenografie mozzafiato.

08/12/2007 E’ arrivato il giorno della partenza…E dopo un ultimo tuffo in mare le nostre valigie (raddoppiate) sono pronte e una lacrima di nostalgia ci scappa. Non credevo che avrei trovato il paese che ho trovato, la Thailandia è davvero magica, tutto è speciale: i valori, i sorrisi e la gentilezza della gente (da cui avremmo molto da imparare), la serenità con cui affrontano la vita, la tranquillità data dal loro credo e la magia dei loro posti…Tutto questo ti fa innamorare!E noi ci siamo innamorati: ci siamo innamorati di questa fantastica terra, di questa fantastica popolazione, della vita e di noi…Pronti a tenere nel cuore queste impareggiabili emozioni e riprovarle il prima possibile.



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