Sas efcharistò Santorini di Grazie Santorini
Indice dei contenuti
29 giugno
La sveglia suona presto perchè il nostro volo Blu Panorama parte alle 6:00 da Roma Fiumicino, quindi alle 3 e 30 siamo già in piedi. Il volo è tranquillo e alle 9.20 arriviamo all’aeroporto di Santorini dove prendiamo un taxi (la tariffa fissa è 25€) che ci porta nell’albergo prenotato su internet che si trova a Perissa: Ancient Thera, vicinissimo al monte che divide la spiaggia di Perissa da quella di Kamari.
Appena arrivati veniamo fatti accomodare e ci viene offerta dell’acqua e poi veniamo accompagnati dalla figlia del proprietario, Margarita, nella nostra stanza. E’ piccola perchè abbiamo scelto quella economica, ma la gentile ragazza ci informa che possiamo accomodarci quando vogliamo sulle sedie del ristorante, che si trova nella parte davanti degli studios, e stendere i panni in un’area apposita sul retro. Dopo esserci sistemati e riposati, partiamo subito alla volta del mare, che dista 5 minuti a piedi, per pranzare e sdraiarci finalmente al sole dopo le fatiche dell’anno passato. Il lungomare di Perissa è una distesa di vari chilometri di sabbia nera, che al sole diventa bollente e continua in quella di Perivolos. Ci sono tantissimi locali che offrono lettini sulla spiaggia a prezzi modicissimi, o che li affittano addirittura gratis se si consuma qualcosa. Ne scegliamo uno a caso, il Jazz, e trascorriamo qui il pomeriggio. Forse proprio per la sua vastità, la spiaggia non è mai affollata come siamo abituati in Italia, tanto che si riesce a godere di una pace assoluta e di un semi-silenzio che ti permette di ascoltare il rumore del mare. La sera facciamo una passeggiata sul lungomare e ceniamo in un ristorantino davvero carino e accogliente, Ntomatini, e poi ci fermiamo in un localino sempre sulla spiaggia, Aqua, dove non possiamo perderci la partita Grecia-Costa Rica, con poca fortuna però della nostra amata nazione.
30 giugno
Questa mattina ci porta di nuovo sulla spiaggia di Perissa, al Ramaya, dove trascorriamo tutta la mattina e il primo pomeriggio. Questa volta abbiamo deciso di non girare per le spiagge ma di fermarci sempre a Perissa che è la più attrezzata, perchè l’obiettivo è di rilassarsi. Il pomeriggio andiamo ad affittare un motorino, perchè un mezzo è necessario per girare l’isola. Ci fermiamo quindi da Mark’s bike sulla strada principale che collega Perissa a Thira e affittiamo un 80cc che per 10 giorni ci viene dato ad 80€. Col nostro nuovo mezzo la sera ci dirigiamo proprio a Thira, la capitale dell’isola e di tutte le Cicladi. Purtroppo arriviamo quando il sole è già tramontato ma l’impatto con la vista della Caldera, nonostante non fosse la prima volta, è sempre lo stesso: le casette bianche a picco sul mare, che sembrano reggersi per miracolo abbarbicate alla scogliera, il mare blu intenso con l’isola vulcanica al centro, e i colori intensi del sole appena tramontato ci lasciano senza fiato. Poco tempo per riprendere confidenza con la città e ci sentiamo come a casa nostra (ah i miracoli che solo la Grecia, e Santorini in particolare, possono fare!).
Ceniamo poi in un ristorante all’inizio della strada pedonale, Mama’s house, e poi ci fiondiamo di nuovo tra le strette stradine della: centinaia di negozietti di tutti i tipi tra i quali, se si è fortunati, si possono trovare anche quelli più particolari, rispetto ai soliti souvenir, locali, gelaterie e ristoranti. Per fortuna non essendo cominciata l’alta stagione possiamo ammirare la città ancora abbastanza vuota (forse sarà anche per il freddo che questa sera si fa sentire di più).
1 LUGLIO
La mattina, come è ormai abitudine, ci dirigiamo al mare e questa volta avendo il motorino andiamo verso la spiaggia di Perivolos, prosecuzione di quella di Perissa. Il posto si chiama So bar so food e affitta ombrellone e due lettini a 6€ e se si vuole consumare si può scegliere tranquillamente dal piccolo menù posto sotto l’ombrellone e ti viene portato tutto direttamente qui senza sovrapprezzo. Il mare è come sempre un po’ troppo freddo per i miei gusti, ma l’acqua è davvero meravigliosa e non si può non fare il bagno! Nel pomeriggio ci dirigiamo invece nell’entroterra, in un paesino che si trova in uno dei punti più alti dell’isola, Pyrgos. Qui il tempo sembra essersi fermato. Mille stradine bianche popolate dai famosi gatti della Grecia e chiesette dalle cupole blu che spuntano quasi ovunque si volga lo sguardo. Ogni tanto da una stradina si affiora in un punto con vista sulla caldere che come sempre lascia senza fiato. La salita fino al punto più alto, il castello, è un po’ sfiancante ma ne vale assolutamente la pena. Arrivati in cima ci fermiamo al bar Kasteli e rinfrescandoci prendendo da bere e un buonissimo dolce ci godiamo il miglior tramonto che abbiamo potuto ammirare durante la vacanza. Gli altri giorni ci sarà infatti molta foschia a rovinare il tutto mentre questa sera l’orizzonte è limpido e da quassù ci godiamo abbracciati questo spettacolo della natura, che sembra quasi appartenere solo a quest’isola; a mano a mano che il sole scende sull’orizzonte il bianco delle case vira verso l’oro, l’arancio e poi verso la fine sul rosa. Dopo continuiamo a salire per finire di visitare le rovine del castello e far spaziare tutto intorno lo sguardo, e ci ritroviamo a girare sui tetti! Per concludere questa giornata all’insegna di un tempo fermo alla tradizione, ci fermiamo ad un ristorantino a gestione familiare, Penelope’s, che conta 6 piccoli tavolini blu sistemati direttamente sulla strada (sono così piccoli che il proprietario ha poggiato olio e sale su un muretto vicino al nostro!). Siamo davvero deliziati dalla gentilezza del marito di Penelope (intenta in cucina) che ci fa tagliare a mano le ultime patate della cucina e ci offre alla fine un dolcetto. Ci dirigiamo poi di nuovo sul lungomare di Perissa per prendere qualcosa da bere prima di tornare in camera.
2 LUGLIO
Questa mattina il mare è molto affollato perchè sono arrivate le crociere e dobbiamo sistemarci al locale Atlantis Beach dove prendiamo una grossa fregatura! Ci fermiamo perchè c’è scritto che i lettini sono gratis se si consuma; ci viene detto però che dobbiamo pagare 7€ che ci verranno tolti dal conto finale al ristorante… ma a pranzo scopriamo che per il rimborso bisogna spendere almeno 10€ a testa, tantissimo per noi che siamo abituati ad un pasto veloce con un’insalata al massimo!
Nel pomeriggio ci dirigiamo a Firostefani, una cittadina che rappresenta la prosecuzione di Thira e alla quale si può giungere anche con un passaggio pedonale. La vista sulla Caldera è anche qui fantastica e ci fermiamo ad ammirarla in un locale ricostruito all’interno di un vecchio mulino (è stato ricostruito molto chic però quindi è decisamente caro!). Dopo aver ammirato in completo relax questa meraviglia della natura facciamo un giro tra le stradine accorgendoci però che qui dominano decisamente i resort di lusso sui negozietti e localini che si possono trovare invece nella capitale. Ma il bianco delle strade e delle case è quasi accecante e ci si presenta quindi davanti agli occhi una bellezza di tipo diverso. La sera torniamo di nuovo a Thira per cenare e per un’ ulteriore passeggiata per i negozietti e facciamo anche un incontro molto molto ravvicinato con i muletti che terminato il loro lavoro si dirigono di nuovo a casa! Come d’abitudine tornando a Perissa ci fermiamo a prendere da bere in un locale sulla spiaggia, il Waves, dove incontriamo la sorella di Margarita e poi torniamo in albergo.
3 LUGLIO
Come al solito la mattina inizia al mare, sulla spiaggia di Perivolos. Il pomeriggio decidiamo di recarci ad Akrotiri, una cittadina che si trova nel punto più a sud dell’isola e dove c’è un faro dal quale si dice si goda di una vista meravigliosa. Le indicazioni per il faro non sono certo delle migliori, in quanto c’è un unico cartello ad una svolta e poi… dobbiamo fare riferimento solo al nostro intuito!
Arriviamo però a destinazione; il punto è posto molto in alto ma si può raggiungere con il motorino e c’è anche un piccolo parcheggio. Si termina poi la piccola passeggiata fino al faro. La vista è da togliere il fiato! Anche qui si ammira la caldera ma da una posizione diversa rispetto alla solita e quello che colpisce sono le enormi scogliere che il mare e la forte eruzione che ha dato la forma attuale all’isola hanno plasmato. Il sole che si riflette sull’acqua completa il tutto. Vorremmo rimanere per il tramonto ma siamo arrivati quasi due ore in anticipo e il sole lassù ci avrebbe ustionato. Riscendiamo quindi ed andiamo nel centro di Akrotiri; ci rendiamo però conto che qui c’è davvero poca vita, nonostante dare una piccola occhiata in giro ci faccia vedere quale possa essere la vita di coloro che si sono un po’ fermati alle tradizioni, come i vecchietti della città che chiaccherano seduti sotto la chiesetta in piazza. Ci dirigiamo quindi a cena alla piccola baia di Akrotiri, dove c’è solo un piccolo porticciolo, ma che forse proprio per la sua intimità è deliziosa. Ci sono vari ristoranti sul mare ma noi ci fermiamo a Nicola’s cavern taverna, ristorante scavato nella roccia con una grande tradizione familiare e che offre pesce davvero fresco. Come al solito la sera ci fermiamo sul lungomare di Perissa per bere qualcosa, e qui ci rendiamo conto che le previsioni avevano ragione: inizia a soffiare vento con raffiche anche a 40 km/h che in alcuni casi rendono difficile anche camminare.
4 LUGLIO
Non appena ci svegliamo capiamo che il vento continua anche stamattina è che è impossibile andare al mare. E’ anche impossibile prendere il motorino perchè alcune raffiche rischiano di buttarlo giù. Allora ne approfittiamo per fare una passeggiata per Perissa, passare a comprare dei buonissimi biscotti ad una bakery house sulla strada principale, e mangiare un pranzo al volo sui muretti della strada che si trova lungo la spiaggia di Perissa. Tornati in albergo ci rendiamo conto che il vento così forte è forse eccezionale perfino per Santorini dove il Meltemi è una presenza costante perchè la figlia del proprietario di casa ci dice di stare attenti e di non prendere il motorino e un tendone che mettono proprio per riparare dal vento è stato buttato giù!
Il pomeriggio decidiamo di tornare a Thira, ma non potendo prendere il motorino decidiamo di prendere il pullman. Decisamente rimaniamo dell’idea che noleggiare un mezzo sia la cosa migliore. Nelle ore di punta il pullman è pieno e si rischia di rimanere in piedi con i tizi che chiedono i soldi per il biglietto che ti fanno spostare in continuazione nel piccolo corridoio tra le due file di sedili. Facciamo la nostra solita passeggiata tra i negozietti, anche se ci accorgiamo di quanto l’isola cominci a riempirsi rispetto al solito. Passiamo il pomeriggio qui e ceniamo. Riprendiamo poi il pullman e ci facciamo qualche risata scoprendo come vengano annunaciate le fermate: potenti urli da parte di un tizio vicino al guidatore: “Megalochori!” “Emporìo!” e una volta arrivati a Perissa, dal momento che ci sono più stazioni, vengono annunciati i nomi di punti di riferimento che si trovano più vicini “Carrefour!” “Meltemi!” e così via! I greci sono proprio un popolo unico! Prendiamo una birretta (la tipica di Santorini “Yellow donkey”) in un locale sulla spiaggia che ci offre ottima musica dal vivo e una delle tante partite dei mondiali (il “Jazz”).
5 LUGLIO
Anche oggi il vento è troppo forte per mare e motorino. Risaliamo quindi sul pullman diretti a Oia! Cambiamo alla stazione centrale di Fira e per ora di pranzo siamo arrivati. Giusto il tempo di un pranzo veloce e subito cominciamo a perderci nelle viuzze di questa città dove all’improvviso si può trovare uno stretto passaggio che ti conduce ad una vista spettacolare sulle scogliere a picco sul mare dove abbarbicate si trovano casette bianche e cupole blu.
Oia è una città costruita ad hoc per il turismo, forse è per questo che mi piace di meno. Non voglio dire che sia brutta, anzi è forse la più romantica tra le città dell’isola, quella che ti immagini quando pensi alle cartoline (che infatti nella maggior parte dei casi raffigurano Oia), ma possiede una bellezza diversa e a me spesso piace di più ammirare una bellezza più genuina. Questo nulla toglie però alla sua inequivocabile bellezza, che di notte la fa assomigliare ad un presepe con tutte le lucine fuori da ogni casetta. Trascorriamo qui l’intera giornata e molto prima che il sole inizi a calare cerchiamo una posizione comoda da dove ammirare il più famoso tramonto dell’isola, perchè purtroppo qui c’è sempre la calca. Purtroppo c’era molta foschia e non è stata resa giustizia alla sua fama, ma l’applauso finale scatta comunque! Dopo scendiamo a piedi la ripida scalinata che porta alla baia di Amoudi, dove ci sono ristoranti con tavolini a pochi centimetri dalla banchina sul mare, tanto che per la paura che il vento possa farci cadere dentro decidiamo di metterci più internamente. Offrono tutti pesce freschissimo che si può ammirare in vasche rifornite direttamente dall’acqua di mare, oppure già sulla griglia. Mangiamo in uno chiamato Sunset. Risaliamo poi la scalinata (non senza fatica) e appena il tempo di fare un incontro inaspettato con un riccio, che dobbiamo allontanarci altrimenti perderemo l’ultimo pullman per Thira. Sfioriamo l’ultima coincidenza per Perissa e torniamo in camera.
6 LUGLIO
Finalmente il vento si è calmato e la mattina possiamo trascorrerla al mare. Il pomeriggio decidiamo di esplorare la parte di spiaggia che è la prosecuzione a nord di Perissa, che si trova dietro il monte che le separa e alla quale si può arrivare solo girando intorno al monte stesso: Kamari. Nonostante la spiaggia sia molto simile, l’organizzazione è diversa. Qui la strada sulla spiaggia è sempre pedonale (a Perissa lo diventa solo per la sera) e i tavolini dei ristoranti si trovano quasi tutti a ridosso della spiaggia. E’ inoltre molto più turistica e frequentata di Perissa, con molte bancarelle sulla spiaggia, e un’infinità maggiore di negozietti; insomma per delle passeggiate o per la vita notturna va bene, ma io preferisco la maggiore intimità della nostra spiaggia e le luci quasi soffuse che si accendono la sera. Facciamo una bella passeggiata e ci fermiamo ad una terrazza sul mare, lo Sky lounge, per bere champagne con le fragole (buonissimo e con prezzi stranamente contenuti per la media delle bevande a Santorini). Mangiamo in un posto pseudoitaliano abbastanza orribile (Alfresco); ci rituffiamo in mezzo alla marea dei negozietti e trascorriamo il resto della serata a divertirci insieme a una folla di turisti inglesi ad un karaoke!
7 LUGLIO
La mattina come sempre la passiamo sulla spiaggia di Perissa. Il pomeriggio ci dirigiamo in un piccolo paese molto vicino a Perissa e situato sulla strada principale che la collega a Thira: Emporio. Passandoci di fretta con il motorino non sembra davvero niente di che, solo snack bar, market, farmacie e bancomat; ma salendo nel centro del paesino si rivela essere un fitto intrigo di vicoletti, alcuni tanto stretti da passarci a malapena, con case su case delle quali da fuori si notano solo le porte colorate poste in cima a poche scalette di pietra: sembra proprio di essere tornati indietro nel tempo. Saliamo fino in cima dove c’è scritto esserci un castello, anche se in realtà sembrano più rovine di un grosso complesso di case. Infilandoci in un vicoletto veniamo avvicinati da un signore del posto e inizialmente temiamo di avere imboccato una stradina privata, ma invece è solamente il proprietario di un bar che vuole invitarci a bere qualcosa: insomma qui si procacciano clienti andandoli a cercare in giro! In ogni caso accettiamo volentieri: il bar è aperto da poco, molto piccolo e ci siamo solo noi, ma è davvero molto grazioso e la vista arriva fino al mare. Hanno davvero poca scelta (ho chiesto una limonata ma mi ha detto “abbiamo la sprite”), ma sono simpatici e inoltre data l’ora da aperitivo ci offrono anche delle patatine (lo segno perchè non è così scontato dato che la sera prima con lo champagne non ci era stato portato nulla!). Insomma alla fine ce ne andiamo soddisfatti di aver contribuito a far cresce questa piccola attività e soprattutto di non esserci fermati nel bar più grande e meglio segnalato, che ha addirittura modificato le indicazioni per il “castello” a suo vantaggio! La sera decidiamo di non allontanarci e mangiamo una buonissima grigliata, a prezzi economici sulla spiaggia di Perivolos, e dopo una passeggiata con tappa sui lettini a guardare le stelle torniamo in camera.
8 LUGLIO
Oramai la tappa al mare la mattina è obbligatoria perchè i giorni stanno per finire. Il pomeriggio invece ritorniamo a Thira per cercare dei regalini per la nostra famiglia e per gli amici da portare quando torneremo. Poi però andiamo di nuovo a Firostefani, sempre nel locale costruito nel mulino, per guardare il tramonto. Purtroppo, sarà per le navi da crociera che più passano i giorni più aumentano di numero, sarà per l’afa che tende anche lei ad aumentare, c’è molta foschia e lo spettacolo non è dei migliori, ma vederlo tramontare nella caldera è sempre emozionante. Torniamo poi a cena a Fira e dopo una piccola passeggiata, andiamo a bere in uno dei locali più rinomati dell’isola (che sul tardi diventa una discoteca a tutti gli effetti), il Koo club, dove dagli urli di esultanza provenienti da un locale vicino ci accorgiamo della disfatta che il Brasile sta subendo contro la Germania! I prezzi non sono certamente economici, ma i nostri mimoza (una sorta di bellini ma con l’arancia) sono molto buoni, l’ambiente ancora rilassato ma sempre con musica di sottofondo e il cameriere che ci informa ogni minuto di un nuovo gol della Germania davvero simpatico!
9 LUGLIO
Il giorno prima avevamo prenotato al rent dove abbiamo noleggiato il motorino la gita in caicco al vulcano, pagando 23 € a persona. Ci dirigiamo quindi qui dove il pullman passa a prenderci alle 10.30 e ci porta insieme agli altri al porto di Athinios dove ci aspetta il nostro caicco, l’Agios Nicolas, con la nostra guida che parla perfettamente italiano (e almeno altre 4 lingue), Eugenio. La prima tappa è al porto di Thira, dove imbarchiamo gli ultimi rimasti e ci dirigiamo al vulcano di Nea Kameni. Il caldo è quasi soffocante e la salita per arrivare alle bocche del vulcano (ancora attivo) è estenuante. Veniamo però ripagati dalla vista di un paesaggio quasi lunare, con rocce di vari colori a seconda di quali gas sono penetrati durante il raffreddamento; possiamo osservare anche dei punti da dove fuoriescono esalazioni di zolfo e Eugenio ci spiega molto bene come si è creata l’attuale isola di Santorini e il tipo di vulcano dove stiamo camminando e anche come l’architettura cicladica che conosciamo sia stata influenzata dall’attività vulcanica e dai terremoti che ne conseguono. Nel punto più alto del vulcano girando a 360° si può ammirare tutta l’isola con la sua forma a semiluna; uno spettacolo fantastico e questo è l’unico punto dove si può vedere. La seconda tappa sono le cosidette hot springs, acque ferrose dal colore arancione-marroncino più calde dell’acqua circostante, rese tali dall’attività vulcanica. Ci tuffiamo dalla barce e il cambiamento di temperatura, sebbene non così brusco, è davvero piacevole dopo il freddo dell’impatto con l’acqua intorno alla barca. Non credo che ci sia un’esperienza uguale altrove! Si può sentire anche l’odore del ferro in alcuni punti e volendo si possono fare dei fanghi fai da te!
Terza tappa è l’isoletta di Thirasia, dove abbiamo 2 ore libere per fare il bagno in un’acqua più che cristallina, la migliore di tutta Santorini, e rifocillarci in uno dei ristoranti sulla spiaggia. E’ una piccola isola costituita da questa piccola baia e da un piccolo paesino in alto, che però non abbiamo visitato in quanto avremmo dovuto percorrere a piedi una salita molto lunga (o in alternativa in groppa ai muletti).
L’ultima tappa è la baia di Armeni a Oia dove lasciamo coloro che hanno prenotato un tipo di gita più lunga che comprende anche il tramonto di Oia. Io personalmente non la consiglio perchè la risalita dalla baia è tutta sotto il sole e a piedi (o sempre in groppa agli infaticabili muletti) e dopo una giornata sotto il sole e la salita al vulcano è tutt’altro che facile, inoltre i pullman tornano a prenderti alle 21 in una piazza nella parte bassa e il sole finisce di tramontare proprio per quell’ora quindi si rischia di dover fare una corsa inutile. Noi ci accontentiamo di guardare dalla barca, meravigliati da come l’uomo si sia adattato alla natura e non il contrario, costruendo a picco sulla scogliera; io ovviamente scatto come mio solito migliaia di foto. Torniamo poi al porto di Thira dove lasciamo quelli che si sono imbarcati da qui e anche in questo caso possiamo ammirare dal basso questo spettacolo fantastico non solo di Thira ma anche di Firostefani e Imerovigli che si trovano subito dopo, oltre a delle piccole casine scavate direttamente nella roccia che si trovano giù al porto e delle quali si vede solo la porta incastrata nella scogliera. Ultima tappa il porto di Athinios dove salutiamo il gentilissimo Eugenio e saliamo sul pullman che ci riporta a Perissa per le 18.30. Torniamo in camera per rilassarci dopo questa giornata stancante ma davvero meravigliosa, e farci una doccia, quando il mio ragazzo ha una piacevole sorpresa: mentre si sta lavando va via la luce e l’acqua che con la luce funziona. Salgo da Margarita che ci dice che probabilmente la luce è andata via in tutta l’isola! Per fortuna il blackout dura solo una ventina di minuti, giusto il tempo di far lavare il mio ragazzo con l’acqua della bottiglia fredda di frigo! Ceniamo poi sul lungomare di Perissa quando oramai sono quasi le dieci e poi torniamo in stanza perchè la giornata stancante sotto il sole mi ha fatto venire delle piccole vertigini.
10 LUGLIO
Cotti dal sole preso il giorno prima, decidiamo di passare la mattina e il primo pomeriggio a Thira per dare un ultimo saluto alla città, un’ultima fantastica vista della caldera e per portare con noi gli ultimi ricordini. Tornati indietro riconsegniamo il motorino e andiamo in camera per fare le valigie. Prima di cena facciamo una passeggiatina per le viuzze interne di Perissa dove tutti gli studios uno vicino all’altro la fanno sembrare un piccolo villaggetto, e dove passeggiare ti fa davvero perdere la cognizione del tempo, e scattiamo le ultime foto. Ceniamo qui e prendiamo un ultimo cocktail con dolcetto sulla spiaggia. Tornati in camera qualcosa ci dice che non è ancora ora di salutare questo fantastico lungomare: mi sono scordata la felpa al locale! Beh ora possiamo davvero fare l’ultimo saluto.
11 LUGLIO
Il nostro aereo parte presto e alle 7.45 siamo già in aeroporto a prendere il volo che alle 11.00 ci lascerà di nuovo a Roma.
Che dire Santorini si è confermata l’isola meravigliosa che avevamo lasciato: le viste mozzafiato, la classica architettura cicladica che non mi stancherò mai di ammirare, i vicoletti delle cittadine, il mare con la sua acqua turchese. Offre davvero tutto quello di cui si ha bisogno e si adatta a viaggi di gruppi di amici per i giovani, di coppia, per tutta la famiglia. Mentre scrivo questo diario ho già voglia di tornare! Penso che nonostante il nostro immenso amore per tutta la Grecia, nulla può superare la bellezza di quest’isola.
Qualche consiglio che può risultare utile:
– Affittate un mezzo perchè gli autobus, che pure ci sono e che coprono tutte le principali mete, nelle ore principali sono affollati e fanno tutti capo alla stazione di Thira e, a meno che non abbiate l’hotel qua, dovrete cambiarne più di uno e il prezzo alla fine della giornata non sarà molto diverso da quello di un motorino.
– Attenti al sole che picchia anche quando non lo sentite per via del vento: al mare sempre la protezione e in giro è meglio portare un cappello (vento permettendo).
– Se volete fare la gita al vulcano ricordatevi di coprirvi anche qui dal sole con la protezione e di portare un cappello o una bandana, munitevi di tanta tanta acqua e di scarpe chiuse perchè la terra raggiunge temperature elevate e perchè in alcuni punti può essere difficile camminare; portate un costume nero o di cui non vi interessa per il bagno nelle hot springs perchè altrimenti il ferro lo macchia di arancione.
– Non importa quanto caldo può fare il giorno, la sera può fare anche parecchio freddino, è meglio portare sempre con sè una felpa o un giacchino.
– Anche i ristoranti più cari sono meno cari di quelli a cui siamo abituati in Italia, ma un piccolo segreto per trovare i meno cari è quello di leggere il prezzo dell’insalata greca nei tanti menù che trovate fuori dal ristorante: tra 4,50 e 7€ il prezzo è conveniente!
– Non fermatevi solo alle spiagge ma girate più che potete perchè l’isola offre posti meravigliosi nascosti ovunque. Secondo me come punto d’appoggio dal quale muoversi vanno benissimo Perissa/Perivolos o Kamari, posti a metà dell’isola, con le spiaggie più attrezzate e gli alberghi e studios per tutte le tasche, non che anche una allegra vita sia diurna che notturna se una volta non si ha voglia di allontanarsi troppo.