Sardegna breve, stupenda e intensa

Quattro giorni tra relax, archeologia e prima esperienza in barca vela
Scritto da: Cri.archeo
sardegna breve, stupenda e intensa

Con il primo volo Ryanair della mattina con partenza da Bergamo (a/r 30 € prenotato 3 mesi prima  – 10/06/2022-13/06/2022) arriviamo a Cagliari alle 8.30. Il tempo per una veloce colazione al bar dell’aeroporto e in qualche minuto siamo alla stazione dei treni Elmas Aeroporto che, con un treno  a 1,30 € e “ben” 6 minuti di viaggio, ci porta in centro a Cagliari, stazione centrale vista mare in piazzale Matteotti, dove ci attende l’autobus PF che ci porterà, con altra spesa di 1,30 € verso la nostra prima meta, scopo relax: Spiaggia del Poetto e b&b.

Il Poetto è una bellissima spiaggia di sabbia chiara, profonda e bordata di localini, che inizia a Cagliari sotto il promontorio della Sella del Diavolo, e continua per 15 km, con un mare da cartolina e un curato lungomare, sfruttato per lo sport, oltre che per passeggiate a ogni ora del giorno e della notte. Alle spalle della passeggiata a mare si trovano le saline e gli stagni del Parco Naturale di Molentargius, oasi naturale famosa a livello internazionale soprattutto per la presenza di centinaia di fenicotteri, che qui nidificano: passeggiando tra gli specchi d’acqua sembra di vivere un documentario!

Consegnati i bagagli al b&b a 15 minuti a piedi (35 € a persona), semplice ma pulito, passiamo la giornata tra bagni, dormite sul lettino e passeggiate sul bagnasciuga: pranzo in uno dei locali sulla spiaggia: un’insalatona e acqua, 15 €.

Intorno all’ora dell’aperitivo ci fermiamo in un localino sulla spiaggia dove c’è musica e bel movimento. Aperitivo con prezzi nella norma che si protrae fin quando fa veramente buio e cotte ce ne andiamo a dormire.

Dopo una colazione abbondante, prendiamo il bus PF (sempre 1,30 €) e arriviamo di nuovo in centro a Cagliari per prendere l’autobus ARST che ci porterà verso la nostra meta culturale: il sito nuragico di Barumini – Su Nuraxi.

In 1 ora e mezza, per 5 € si raggiunge Barumini e in 15 minuti a piedi questo spettacolare complesso archeologico, la cui immagine dall’alto è diventata uno dei simboli più famosi della Sardegna.

Con € 12 si ha accesso alla visita guidata del sito e ai 2 musei, non molto distanti dal sito archeologico: casa Zapata che nasconde al suo interno un nuraghe e il centro studi Giovanni Liliu intitolato e dedicato al famoso archeologo, sede di interessanti mostre temporanee. Una guida ci illustra la storia dei ritrovamenti, ci narra i fondamenti della cultura nuragica e le vicende del sito. Bellissima esperienza! I due musei integrano la conoscenza di questa cultura, che ancora viva nell’orgoglio dei sardi sembra alimentare il loro senso di appartenenza a questa terra isolana.

Pranziamo, tardi, con un panino al volo e in autobus torniamo a Cagliari. Non ci perdiamo l’occasione di un rigenerante bagno al Poetto, perché un mare così non ti lascia scampo e perché il caldo di questi giorni non da tregua. Ceniamo in un nuovo localino sulla spiaggia (40 € in due), passeggiata sul lungomare e dritte a dormire perché per il giorno dopo ho previsto un’esperienza affascinante e adrenalinica: prima esperienza a vela, con istruttori in barca sportiva!

Con l’ormai solito autobus PF (sempre 1,30 €) in circa 40 minuti arriviamo a 350 m dal porto turistico Marina di Capitana, dove ci attende la prima esperienza a vela!

Ci accoglie Cris, un istruttore della Scuola di vela, sorridente e motivante, e dopo un briefing saliamo in barca, ed è subito “wooowww”! Usciti in mare capisco che: non voglio più scendere! Ci insegna a leggere il vento, a muoverci in barca in sicurezza, e via con le prime manovre. Mi mette al timone, ma davvero si fida?!?!? E invece con le sue indicazioni porto la barca, una barca veloce da più di 10 metri! Fantastico! Arriviamo in una baia che un mare da sogno: Mari Pintau, dove ci fermiamo per un bagno e un panino che ci siamo comprate alla fermata dell’autobus (c’è una Coop di fronte alla fermata a 350 m dal porticciolo di Marina di Capitana), e via, si riparte per la lezione di vela.

Una volta in porto un breve debriefing, aperitivo e poi cena al ristorante del porto con il resto dell’equipaggio conosciuto oggi. Facciamo tardi ma non è un problema dato che dormiamo gratuitamente in una delle barche da regata messe a disposizione dalla Scuola di Vela: una soluzione spartana ma perfetta per noi. Ho capito che la vela è uno sport fantastico! (costo di un’intera giornata di lezione di vela, teorica e pratica, su barca sportiva con 2 istruttori 120,00€ a persona, con pernottamento gratuito in barca)

Dopo la colazione al bar del porticciolo, ripresi i bagagli, salutiamo a malincuore la scuola di vela con un grande “Garantisco che tornerò” e ci dirigiamo in autobus verso la nostra ultima meta: il centro storico di Cagliari, per vagabondare un po’ tra i vicoli che brulicano di gente, ma senza la sensazione di stress delle città a cui siamo abituate (quelle lombarde). Cagliari è una città che stupisce: pulita, ordinata, luminosa, con un centro storico che si sviluppa dal mare fino alla collina alle sue spalle. Bellissimi scorci, e davvero panoramica la vista dall’alto che ci viene regalata dal bastione. Passeggiamo tra i quartieri antichi e infine ci lasciamo catturare dal profumo avvolgente che esce dalla pizzeria al taglio (dal nome evocativo) in cima all’ottocentesca piazza ovale e pedonale Yenne, e si fa così l’ora di ripartire. Prendiamo un treno “qualsiasi” in partenza da Cagliari (sì perché tutti i treni in entrata e in uscita da Cagliari fermano all’aeroporto di Elmas) e con i soliti 5/6 minuti d’orologio e 1,30 € siamo in aeroporto.

I mezzi pubblici, economici e frequenti, ci hanno aiutate a spostarci senza difficoltà e a rendere molto ricca, seppur breve, questa vacanza in Sardegna.

Salutiamo Cagliari e questo tratto del Sud Sardegna che in pochi giorni è riuscita a darci tanto: ci ha consentito di rilassarci in un mare da favola, di conoscere meglio la cultura e la storia millenaria di questa terra intensa, e attraverso un’esperienza indimenticabile di sperimentare il volto affascinante, poetico e insieme adrenalinico, dell’andar per mare.

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