Santorini vs Folegandros

I due volti delle Cicladi in una settimana
Scritto da: cristinabt
santorini vs folegandros
Partenza il: 17/08/2011
Ritorno il: 24/08/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Quest’anno fino all’ultimo non abbiamo saputo dove andare in vacanza, quindi, alla fine di una lunga valutazione su prezzi e mete abbiamo optato per la Grecia zaino in spalla. Uniche cose prenotate il volo e la prima notte ad Atene.

Mercoledì 17 Agosto

Partenza da Milano Malpensa alle 17.35 con Easyjet e arrivo e ad Atene alle 21.35 (2h di volo e 1h di fuso orario). La macchina l’abbiamo lasciata in uno dei tanti parcheggi vicino a Malpensa dove con 36€ (comprensivi della navetta da e per l’aereoporto) rimarrà 8 giorni. Atterrati prendiamo la metro direttamente dall’aeroporto e con 8€ raggiungiamo il centro dove abbiamo prenotato una camera sempre attraverso il sito Easyjet, arrivati qui ci dicono che l’hotel è al completo e ci portano quindi in un altro hotel (passiamo quindi da un 2 stelle a un 3 per 20€ a notte con colazione).

Giovedì 18 Agosto

Primo e unico giorno da dedicare ad Atene, colazione in albergo e ci dirigiamo al Pireo dove compriamo un biglietto per Santorini (19.00-01.00 per 34.50€). Torniamo in centro (sempre con la metro, che è efficientissima 4€ per il giornaliero) e iniziamo la nostra visita. Come consigliato dalla Lonly Planet compriamo il biglietto dell’Acropoli con cui potremo visitare anche il Teatro di Dionisio, l’Agorà Antica, l’Agorà Romana e il Tempio di Efesto per soli 12€. La giornata è decisamente calda, ma in cima all’Acropoli soffia un vento fortissimo. Il tempo trascorre piacevolmente alle scoperta dei resti della capitale e passeggiando nel suo centro, bello e pulito, purtroppo non si può dire la stessa cosa del resto della città che non è particolarmente pulita ne interessante. Verso sera torniamo al Pireo e ci imbarchiamo per Santorini. All’arrivo, diversamente da quanto ci aspettavamo c’erano pochi affittacamere, quindi rimediamo solo una stanza a Perissa a 15€. La sistemazione e pessima e anche Perissa non è assolutamente quello che cercavamo, quindi decidiamo di affittare un quod (60€ per 3 gg) e di cercare di meglio.

Venerdì 19 Agosto

Ci sistemiamo così a Fira, praticamente in centro, all’Hotel Delfino, dove con 40€ a notte a camera disponiamo di un mini appartamento con tanto di cucinino, aria condizionata, e giardino interno. Sistemati partiamo alla volta di Pori Beach, che però causa una pessima segnaletica non troviamo e stanchi di cercare ci fermiamo in una spiaggetta deserta dove non c’era nulla se non una piccola taverna dove consumiamo il nostro primo vero pasto greco. Verso sera andiamo a Kamari, spiagge attrezzate, negozietti e ottimi posti per fare aperitivo in tranquillità. La sera la passiamo in giro per Fira mangiando alla taverna Elià, dove troviamo un cameriere che parla italiano e che ci spiega e consiglia sulla cucina (prenderemo il piatto tipico dell’isola, la Santorini’s fava, moussaka, saganaki e come dolce baklavas.

Sabato 20 Agosto

Il giorno dopo con un caffè freddo alla mano, tanto caro ai greci, ci dirigiamo verso il sud dell’isola. Da qui ci imbarchiamo su un traghetto che ci porterà alla White Beach (la Red la vedremo solo passandoci con il traghetto, molto bella ma anche molto affollata dal momento che la si può raggiungere anche a piedi). Anche alla White Beach c’è molta gente, ma lì vicino troviamo una piccola e tranquilla caletta dove possiamo goderci il mare cristallino. Il ritorno in traghetto è un po’ movimentato dal momento che sulla spiaggia non è presente, come alla partenza, un molo e quindi issarsi sull’imbarcazione causa onde e sovraffollamento di persone è abbastanza problematico, tanto che siamo costretti a dividerci e prendere due traghetti differenti e a dover proteggere i nostri effetti al fine di non bagnarli (non ci siamo riusciti del tutto). Consiglio, quindi, di non portarsi dietro troppi bagagli. Al porticciolo di arrivo pranziamo e nonostante siano già le 17.00 c’è gente. Qui prendiamo un piatto di antipasti misti che da solo riesce a sfamarci e ci viene inoltre offerto come dolce yogurt e miele (16€ x 2P). Doccetta e poi via verso il tramonto di Oia. Sbagliamo strada e al posto di fare la diretta che passa sul crinale della caldera allunghiamo passando dalla costa orientale, che comunque ci regala un ottimo paesaggio. Il tramonto a Oia in fin dei conti è un tramonto come tanti, ma la moltitudine di persone che si raggruppa su ogni spiazzo libero rende l’attesa a tratti più suggestiva a tratti più snervante. Facciamo un giro per la cittadina con l’intenzione di cenarci, ma i locali sono o sovraffollati o al di sopra del nostro budget e quindi torniamo a Fira dove ceniamo da Stani, localino in una delle viette della cittadina dove mangiamo pitas agli spinaci, pomodori ripieni di riso e spiedini di carne per un totale di 38€. Dopo cena facciamo un giro nella parte più alta della città dove più che negozi si possono trovare locali e dove è pieno di gente.

Domenica 21 Agosto

Decidiamo di tornare a Oia per goderci i suoi colori anche di giorno, qui percorriamo i 300 gradini per arrivare ad Ammaudi, il piccolo porticciolo della cittadina dove a regnare e la tranquillità. Attraversiamo l’isola (nel vero senso della parola) e raggiungiamo la spisggia di Perissa, qui l’isola ci appare ancora più commerciale e turistica con i suoi stabilimenti balneari e baretti. Pranziamo tardi, come ormai ci siamo abituati a fare, in uno di questi locali sulla spiaggia dove con 23€ abbiamo un misto di antipasti (fava, insalata greca, foglie di vite con riso, polpette di pomodori, assaggi di pitas e formaggio fritto), calamari alla piastra e yogurt con frutta. Riconsegniamo il quod e con un taxi (è domenica e di domenica i bus non vanno al porto) raggiungiamo il porto dove un catamarano ci aspetta per portarci a Folegandros (per chi è soggetto a mal di mare occhio al catamarano perché metà dei passeggeri ha avuto problemi di stomaco). Arrivarti a destinazione dal porto di Karavostasi con un bus raggiungiamo Chora, la città più grande dell’isola e ci mettiamo alla ricerca di un posto dove dormire. Consiglio, avendo avuto qualche difficoltà, di prenotare con anticipo perché la cittadina è piccola e ad agosto è al completo. Con un po’ di fortuna riusciamo a trovare una camera in un hotel (Mar-inn) abbastanza in centro, sulla via per Agkali, è un po’ caro, ma come ben presto scopriremo l’intera vita sull’isola è caruccia o almeno di più rispetto alla più commerciale Santorini. La sera tardi ceniamo in una delle incantevoli piazzette di Chora, dove assaggiamo il piatto tipico dell’isola il Matsata, piatto a base di pasta fresca fatta in casa accompagnata o da coniglio o da pollo in salsa rossa e un fantastico yogurt con noci e miele, di cui l’isola è grande produttrice.

Lunedì 22 Agosto

A Folegandros valutiamo la possibilità di prendere un a noleggio uno scooter, ma visti i prezzi decidiamo di optare per il bus (scelta che si rivelerà poi azzeccata dal momento che l’isola dispone di una sola strada che la taglia trasversalmente e il servizio non essendoci traffico è efficientissimo). Raggiungiamo quindi la spiaggia di Agkali, e da lì con sentiero sterrato, in 5 minuti raggiungiamo la baia di Galyfos, poca ombra ma mare da sogno e rimaniamo qui quasi tutta la giornata. Verso la metà del pomeriggio decidiamo di continuare il sentiero e di raggiungere la baia di Agios Nikolaos, non ci arriveremo perché durante il sentiero incontriamo una taverna incastonata su una sporgenza della montagna “Taverna Papalagi”. Qui il rapporto qualità prezzo non è come nel resto dell’isola perché nonostante si mangi bene i prezzi sono abbastanza alti, d’altro canto però la vista è mozzafiato, e c’è la possibilità di restare seduti anche dopo aver pranzato a leggere libri, giocare a dadi o ascoltare la musica del dj set offerto dal locale. La sera la dedichiamo allo shopping, diversamente da Fira, qui i negozi sono molti meno e di stampo più artigianale, visitiamo anche il Chastro, la città originaria di età medioevale, dove regna la pace. Per cena lasciamo le piazzette centrali e ci avventuriamo in una viuzza dove troviamo posto in un ristorantino coperto da un’enorme bouganville.

Martedi 23 Agosto

Riprendiamo il bus per la spiaggia di Agkali, ma questa volta ci imbarchiamo per la spiaggia di Livadaki. La spiaggia è raggiungibile solo con il battello (8€ a/r) o con un sentiero da Ano Meria di 45 minuti. Qui non c’è nulla se non qualche sporadico alberello per ripararsi dal sole e dall’incessante vento, il mare è di un verde intenso e ottimo per lo snorkeling. Si consigliano scorte di cibo e acqua. Alla sera decidiamo di visitare Ano Meria e di cenarci. Prendiamo il bus dalla piazza centrale, ma a nostre spese scopriamo che quello che è considerato il secondo centro più importante dell’isola altro non è che un insieme di case sparse in un territorio abbastanza vasto senza un vero centro, piazze o vie. Torniamo quindi indietro di qualche centinaio di metri da dove il bus ci ha scaricati alla ricerca di un posto dove mangiare, anche se siamo a piedi la via ci dà la possibilità di ammirare il tramonto che non ha nulla da invidiare a quello di Santorini. Ceniamo dal famoso Mimi’s, di cui avevamo molto letto in altri diari di viaggio e facilmente riconoscibile per i polipi stesi fuori. La cena è ottima e solo la necessità di prendere l’ultimo bus della serata ci costringe ad alzarci.

Mercoledì 24 Agosto

Nel nostro ultimo giorno a Folegandros decidiamo di passeggiare per Chora, nel Castro e su fino alla Panagia, il monastero che sovrasta la cittadina e a cui si ci arriva percorrendo una tortuosa strada completamente esposta al sole. La meta del pomeriggio è Katergo Beach e anche in questo caso facciamo rifornimenti di acqua e cibo perché sulla spiaggia non c’è nulla. Prendiamo l’autobus per il porto e poi il traghetto (8€ a/r) e raggiungiamo la spiaggia. Il mare trasparente è ottimo per chi è appassionato di snorkeling. La spiaggia a nostro parere è meno bella delle altre viste in precedenza, inoltre è chiusa su tre lati e questo la rende meno ventilata, cosa a cui ci eravamo affezionati. Tornati a Chora ceniamo in una delle piazzette vicino al ristorante Melissa dove facciamo il bis di Saganaki, un formaggio locale, più volte impanato e poi fritto. Alle 21.30 il gestore del nostro hotel (il Mar-Inn) ci porta al porto per imbarcarci sul nostro battello diretto al Pireo. I battelli che servono le Cicladi sono spesso in ritardo e anche il nostro arriverà a Folegandros con un’ora di ritardo e ne accumulerà altro nel tragitto per il porto, il che per noi è un vantaggio perché arrivati al Pireo possiamo subito accedere alla metro che apre solamente alle 5.00. Il nostro aereo è alle 15.00, quindi decidiamo di sfruttare la mattinata per vedere il cambio della guardia in Piazza Syntagma e per riposarci nel parco della città. In metro raggiungiamo l’aeroporto e qui diversamente dall’andata, a causa di innumerevoli controlli e fiscalità, accumuliamo ritardo nella partenza.

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Le tipiche costruzioni a cupola delle Cicladi

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Baia di galyfos

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Vista da Oia

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Il castro di Chora

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Il monastero - Panagia

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Una delle piazze di Chora

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i tipici polipi di Mimi's

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Vista dalla piazza dei bus di Chora



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