Santorini, Naxos, Atene fai da te: Una magia

La Magia delle cicladi in un itinerario comodo e suggestivo. Il fai da te che lascia soddisfatti. Un diario di viaggio dettagliato per aiutare altri avventurieri come i diari degli altri hanno aiutato noi!
Scritto da: alessiamax
santorini, naxos, atene fai da te: una magia
Partenza il: 27/07/2010
Ritorno il: 08/08/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Ciao a tutti! PER L’ESTATE 2010 ABBIAMO DECISO DI RIPROVARE LA MAGIA DELLE CICLADI FAI-DA-TE, E MAI SCELTA FU PIù AZZECCATA! Abbiamo organizzato tutto da soli utilizzando altri diari di viaggio e… Un pò di pazienza! La primissima cosa da fare è prenotare l’aereo: prima si fa meno si paga, ormai è questo l’andazzo! Noi abbiamo optato per volare direttamente su Santorini, per non affrontare lo spostamento col traghetto e impiegare solo 2,40 ore a raggiungere la magia. Volo AEGEAN da MPX a Santorini per 330 euro in due sola andata. Al rientro siamo partiti da Atene con EasyJet per 280 euro in due: La cosa comoda è che entrambe le compagnia avevano 20 kg di bagaglio in stiva, cosa da controllare per evitare di pagare uno sproposito. A Santorini abbiamo prenotato la Pension Livadaros, trovata su booking per 44 al giorno per camera senza colazione. La pensione si trova a Karterados, a circa 2 km di Thira la capitale dell’isola raggiungibile comodamente a piedi. Una volta abbiamo voluto prendere l’autobus ma non conviene spendere1.40 e a testa per due km!! La pensione era gestita da una famigliola greca molto accogliente e gentile, la posizione era ottima per raggiungere tutte le parti dell’isola e la piscina a disposizione degli ospiti era piacevole e molto curata. La camera era piccola e arredata in modo molto spartano ma per il prezzo che aveva ci si può accontentare! Inoltre frigor era grosso e si aveva a disposizione una cucina in comune con gli altri che abbiamo usato solo la mattina per scaldare l’acqua e bere il nescafè sul piccolo terrazzino (a piano terra però). Insomma noi ci siamo trovati bene e lo consiglio a chi non ha tante pretese: d’altronde in Grecia si esce alla mattina e si rientra la sera dopo aver girato le spiagge e per mangiare costa meno stare al ristorante che comprare le cose al super!! Santorini è un’isola vulcanica, le città sono arroccate con visuali stupende sul mare di un colore blu profondo. Non piove mai, il sole è caldo e ci si deve incremare bene ma col venticello non c’è mai afa o troppo caldo. Io ero un pò preoccupata per il vento dato che ad agosto il meltemi non perdona, avevo letto. In realtà nei 12 g che abbiamo passato là solo uno è stato veramente ventoso! Abbiamo affittato un quad per girare l’isola pagando 25 euro al giorno: purtroppo qui devo dirvi che probabilmente quella della pensione ci ha fatto la cresta di 10 euro perchè gli altri italiani che hanno affittato lo stesso mezzo e che abbiamo conosciuto hanno speso meno! Noi tramite loro abbiamo preso i motorini e l’escursione: a Santorini NON PARLANO ITALIANO e noi non parliamo inglese quindi ci siamo fidati! Va beh, d’altronde sono stati gentili per tutte le altre nostre piccole necessità. Quando siamo sulle isole preferiamo sempre il quad al motorino: le strade sulle spiagge sono spesso sterrate e credo che il quad anche se più lento sia più stabile. Al rientro vedo sempre tanti ragazzi con gambe ingessate e bracci rotti e mi piange il cuore. Quindi mi sento di consigliare il quad o al limite la macchina (costano sui 30 euro al giorno) e di stare molto attenti: Noi che andiamo piano vediamo spesso ragazzi che sfrecciano a tutta velocità su stradine strette e che improvvisamente hanno curve a gomito: Insomma la prudenza non è mai troppa! A causa della crisi la benzina ha subito un netto aumento: 2 anni fa la verde 95(quella che serve per i motorini) costava 0.98 e al litro, oggi 1.68 e al litro!!! Cmq un pieno (12 euro) è più che sufficiente per girare tutta l’isola. La capitale è davvero una Perla: stradine strette e bianche, un dedalo di viuzze che improvvisamente si aprono sul mare regalandoti panorami molto romantici e bellissimi. Per nostra grande sorpresa abbiamo trovato una vietta dove c’era anche un pò di movida: localini dove si bevevano cocktail e si ballava. Insomma non manca niente. Le spiagge più famose sono Kamari Beach e Perissa raggiungibili in mezzora circa di motorino: sono vulcaniche per cui fatte di sassi neri e anche il fondo marino è di sassi ciò rende l’acqua di un color blu-Egeo ma un pochino fredda. Entrambe le spiagge sono attrezzate e con 7e si affitta ombrellone e lettini per tutta la giornata. Alle spalle si ha un bel lungomare con ristoranti e tanti market: la cosa bella della Grecia è che ci sono market dappertutto con acqua, bibite e tutto ciò che si vuole fresche che costano veramente poco. Non consiglio quindi di portarsi l’acqua dall’albergo perchè non se ne approfittano e con 1 euro compri 1,5 litri di acqua fresca o bibite e frutta a volontà. Comunque non consiglio Santorini per godersi il mare perchè la spiaggia di sassi è una noia. Molto molto molto meglio Naxos! Avevo letto che Santorini era cara: lo smentisco categoricamente, i prezzi sono identici (sia per i market che per i ristoranti che per gli hotel) a quelli di Naxos e a quelli di Atene. Certo se si affitta una di quelle magnifiche ville arroccate sulla scogliera con la PISCINA sul terrazzo sicuramente si verrà salassati ma se ci si accontenta di soluzioni più spartane i prezzi sono ragionevoli e MOLTO più bassi che in Italia dove si spendono anche 1,5e per mezzo litro d’acqua! Per vedere il famoso tramonto siamo stati sia a Thira che a IMEROVIGLI che a OIA: è sempre splendido, verso le 20.30 la gente si raduna o nei punti panoramici(muretti e piazzalini vari) o nei localini (circa 7 e a cocktail) si gode lo spettacolo e fa grandi applausi quando il sole infuocato sparisce! Per cena abbiamo trovato un posto veramente notevole: DA CESARE a Thira offriva menù completi a 12/13 euro che comprendevano greek salad (la loro insalata tipica a base di pomodori-cipolle-cetriole e feta) un piatto tipico (io la Mussaka e Max le costolette d’agnello) e una birra media: 1 menù bastava veramente per due (e noi due siamo delle buone forchette!!!) ED ERA TUTTO SQUISITO! Altra soluzione notevole era una rosticceria “da asporto” nella piazzetta più bassa di Thira: un piatto per due di pità giros di agnello a 7 euro! Insomma le porzioni in Grecia sono talmente grandi che di solito predavamo 1 salad e 1 piatto di carne che ci bastava per due persone! La birra al risto costa sui 3 euro la media (da 50cc, misura europea, non anglosassone) e l’acqua 2 euro il litro e mezzo in plastica che potevi portare via se non finivi. L’ultimo giorno di permanenza abbiamo fatto l’escursione sul vulcano a 25 euro a persona. Con una barca di Legno (che mi ricordava il galeone di Dylan Dog) in mezz’ora ti portano sul vulcano: una montagna nera da girare a piedi. Fortunatamente avevo letto il diario di un’altra ragazza che consigliava le scarpe da tennis, molta crema e l’acqua e non posso fare altro che ringraziarla! Per 2 ore (dalle 11 alle 13 circa!!) si cammina sotto il sole su questa montagna con una guida che parla 6 lingue (italiano compreso) e ti racconta la formazione di Santorini e i principi della sismologia. Esperienza faticosa ma bella. Fortunatamente il venticello soffiava perche i punti di ombra sono praticamente inesistenti. Mi raccomando le tennis: ho visto gente che ha rotto le infradito e faceva una fatica bestia a scendere dato che la lava sotto il sole scotta parecchio! Dopo il vulcano ti portano a fare il bagno nelle acque calde (dicevano 35 gradi ma io che sono una patita di terme vi posso assicurare che saranno stai al massimo 28 gradi) e poi ti lasciano su un’isoletta piena zeppa di taverne con pesce alla griglia: noi abbiamo mangiato un gelato (anche le taglie dei gelati confezionati sono maxi: il cornetto è da 180 grammi!!!) all’onnipresente minimarket! Infine che vuole scende al porto di Oia per godersi il tramonto e si deve arrangiare a tornare, altrimenti torna al porto di Thira. E qui la sorpresa: avevo capito che c’erano molti gradini per salire al paese (588 di quelli ampi da mulattiera) e che una delle possibilità per non farli a piedi (dopo una giornata faticosa) era quella di prendere un mulo. Ma avevo capito che l’altra possibilità era la teleferica. Mi sono (SOB!) sbagliata: la teleferica c’è solo a Thira e non a Oia! Ora per chi è ignorante come me voglio spiegare che i muli non sono quelli piccoli e carini col ciuffetto ma sono quelli del tutto simili ai cavalli solo più “larghi” e con le orecchie più lunghe. E io ho paura a salire anche sul pony!!! Per la forza della disperazione ho pagato 5e a quel signore che urlava “Donkey-Donkey-Mulooo” e in un attimo mi sono trovata in sella a una povera bestiola che aveva più paura di me e che per 10 minuti circa ha cominciato a salire i gradoni insieme a una decina di amici. A destra la montagna e a sinistra un muretto di 30 cm ci separava dallo strapiombo, dietro il Muliere (mmm non so come si dica, comunque il signore che li affittava) che urlava qualcosa che suonava come “DE LA’ DE LA'” e io ho dovuto ricorrere ad esercizi di respirazione per non farmi prendere dal panico! Il mio moroso che va a cavallo e altre persone dietro si sono divertiti molto, anche solo a vedermi lottare contro la paura! Quando il mulo si ferma ci sono ancora (UFFFF) un pò di gradini (PANT PANT) poi finalmente si arriva al paese: Oia è bellissima, più piccola della capitale ma mantiene lo stesso stile. Noi eravamo distrutti dalla gita (e io dal povero donkey) e ci siamo seduti ad un bar con la terrazza panoramica bevendo l’immancabile cappuccino freddo (Una specie di caffè freddo con latte e panna) e lottando per sfuggire al sole in faccia perchè dopo 10 ore di sole non ne potevamo più. Ma quando ha cominciato lo spettacolo del tramonto, che dire, ne vale la pena! Appena dopo “l’applauso al sole” abbiamo cercato un taxi (che si trovano ai piedi della città) e credo che abbiamo preso una delle poche fregature della Grecia. Il tassametro era coperto e noi non parliamo inglese e quello ci ha chiesto 25 euro!!!! Veramente troppo rispetto ai prezzi della Grecia. Noi però eravamo talmente distrutti che abbiamo pagato senza questionare ma tutte le altre volte abbiamo chiesto prima il prezzo e non ci hanno più fregato. Per cena abbiamo preso qualche spinach pie (la loro tipica torta salata ripiena di spinaci e feta), qualche dolcino e qualche birra e dopo la sospirata doccia l’abbiamo mangiata nella nostra piscina illuminata. Una meraviglia! Da segnalare un’altra VERA fregature: mentre ci dirigevamo a piedi all’OLD PORT di thira kci siamo fermati ad un baretto (Katrin Gallery, cafè e restourant, sull’unica strada che conduce al porto, è uno degli ultimi) con terrazzino sul mare perché il padrone fuori ci ha fermato in modo simpatico e ci ha promesso un super caffè: Noi ci siamo fatti invogliare dalla sua simpatia è abbiamo speso 17EURO per due specie di cappuccini senza schiuma alla cannella cattivi! Mentre eravamo lì abbiamo visto altri boccaloni che ci cascavano e delle ragazze hanno speso 45 EURO per 3 coche e un succo di cactus! Insomma Santorini è cara se si finisce nelle mani di gente disonesta: tutti gli altri bar panoramici avevano prezzi assolutamente paragonabili ai locali italinai (es 7 euro un Cocktail, 4 una birra..!) Il giorno dopo a malincuore abbiamo lasciato l’isola per trasferirci a Naxos: George della pensione ci ha accompagnato al porto (il transfer da/per aeroporto/porto è quasi sempre compreso nel prezzo). Avevamo prenotato in internet i traghetti veloci perché ci avevano avvisato che si potevano avere delle difficoltà a trovarli a causa dell’alta stagione. Così facendo abbiamo speso 12 euro in più di spese di spedizione (arrivano da Bari tramite corriere in 36 ore) ma là non avevamo più pensieri, e non abbiamo fatto le file enormi che vedevamo alle varie biglietterie distribuite in tutta l’isola (non solo porto ma centro e lungomare). L’arrivo a Naxos (dopo 3 ore di comodo viaggio, tranne il divieto di fumare) è stato spettacolare: la Portara (porta di un antico tempio incompiuto e punto panoramico per godersi il tramonto) ci attendeva per darci il benvenuto. In quel momento la romantica Santorini ha lasciato spazio alla nuova avventura. Avevamo trovato su booking (ma va?!?) una pensione ”PANSION ANNAMARIA” che a 50 euro alla camera( a 5 minuti a piedi dalla chora di Naxos e dall’old market) godeva di ottime recensioni: tutte vere! L’arredamento era nuovo e molto accogliente, la camera linda e le pulizie erano fatte ogni giorno. Le colazioni (pagate a parte 5 e a testa) erano squisite ma davvero troppo abbondanti (un piatto dolce,uno salato tipico preparate dalla signora + marmellate casalinghe+succhi+biscotti+caffè etc)! Dato che già ci abbuffavamo alla sera e alla mattina la fame non era molta abbiamo chiesto alla signora di non farcela più e che un espresso era sufficiente: niente da fare, lei ci preparava sempre i piatti tipici (e anche qualcuno da tenere in frigo per il ritorno dalla spiaggia) e non ce li ha fatti nemmeno pagare! E quando siamo usciti presto per l’escursione…ce li ha fatti trovare in camera! Ora se vi ho fatto venire l’acquolina vi do anche un’altra dritta: prenotando da booking si accede ad un complesso di alberghi (credo sia una specie di ufficio di turismo) e si lascia una cauzione del 30%. La signora ci ha detto che se prenotavamo direttamente a lei avremmo pagato 10 euro in meno al giorno (AAAA) e che non richiede l’acconto. I suoi recapiti sono www.annamariapansion.com tel 2285025310 – 6948538230 (parla bene italiano, francese, inglese). Non voglio fare pubblicità, ma è una signora talmente gentile che merita il mio passaparola. Noi siamo contenti perché abbiamo trovato il nostro nido per Naxos che ormai è in cima alla lista delle più belle isole visitate! Le spiagge dell’isola sono veramente come tutti le descrivono: sabbia bianca e coste lunghissime! Agios Georgios-Anna-Prokiopos (15/20 minuti di motorino da Chora) e la bellissima Plaka (30 minuti di motorino) sono tutte attrezzate e piene di..market economici nonché di ristorantini e localini di ogni genere. Noi abbiamo passato bellissime giornate a Plaka: il “bagno” “Amore mio” aveva un ombrellone bello grande e due AMACHE al posto dei lettini! Una goduria!!!!! Per 10 euro al giorno in 2 (7e in luglio) una goduria ancor maggiore. Il bar è gestito da Triestini che girano per la spiaggia a portare bevande, senza strafare coi prezzi (es 2 e una coca, 1,5e il bottiglione di acqua) e a offrire tranci di pizza (veramente italiana!), anguria etc. Insomma, dopo dieci giorni di paranoia perché non capivamo l’inglese, ci siamo sentiti a casa! La vera sorpresa è stato il mare: oltre ad essere trasparente e cristallino come quello di Cuba.. Era anche CALDO!!! Era la prima volta che trovavo una parte dell’Egeo a quella temperatura, non so se è sempre così ma era una vera meraviglia! Abbiamo girato l’isola ovviamente in quad affittato alla modica cifra di 15e al giorno da “CIAO MOTO” (scendendo dalla pensione verso il porto si trova sulla dx), gestito da un signore carino che parla molto bene italiano e ci ha aiutato nelle piccole necessità, come lasciare parcheggiato da lui il motorino per una corsa veloce in farmacia, dato che sul porto, che in realtà è un lungomare pedonale, non si possono assolutamente parcheggiare pena multe salate. Col motorino non è consigliato girare l’interno (montagnoso), ci siamo diretti solo sulla costa occidentale. Dopo Plaka si può trovare la bellissima Orkos, spiaggia libera di sabbia con qualche albero per godersi l’ombra (ho visto perfino delle tende di ragazzi italiani). Non so perché ma ho l’impressione che in Grecia si stia sempre e costantemente sotto il sole: io mi spalmavo crema protezione 50 (dato il mio incarnato cittadino-pallido da ufficio condizionato) e sono tornata scurissima! Mikri Vigla (50 minuti circa dalla Chora) è la spiaggia dei surf: troverete camper, costruzioni smesse con gente che campeggia liberamente(è ancora permesso!!!) e vele di ogni tipo. Poco più avanti, percorrendo la strada costiera, si incontrano tante calette sabbiose poco frequentate, meno ventose, con poca ombra e il mare che degrada ancora più lentamente: un paradiso!!!! E dopo tanto sole sulla strada un market provvidenziale con tavolini per fare il pic nic. Un giorno ci siamo spinti fino alla parte sud dell’isola: a noi non è piaciuta molto perché le spiagge sono di ciottoli, solo una è attrezzata, il vento era praticamente inesistente, faceva molto caldo, e ci vogliono quasi 3 ore a raggiungerla in motorino. Troppo per noi che siamo biker..esclusivamente cicladici! Però non mi sento di sconsigliarla in assoluto, dato che erano semi deserte e il mare era bellissimo! Anche la parte orientale dell’isola (da visitare con la macchina) mi hanno detto essere molto bella, ma non abbiamo fatto in tempo ad andarci. L’unica delusione di Naxos è stata l’escursione in barca a vela, prenotata un paio di sere prima sul porto dall’unica barca a vela che si vede ormeggiata. Eravamo una decina di persone (più alcuni bimbi): lo skipper parlava solo inglese e tutti sulla barca devono lavorare. Ci sembrava una bella cosa ma tre ore(abbondanti) di traversata per raggiungere Kourfunissi con lui che ti chiamava ogni mezz’ora (in modo un po’ burbero direi) per prendere il timone o tirare le vele o fare altre manovre non sono state molto piacevoli. Ombra praticamente inesistente e seduti un po’ scomodi per tanto tempo.. Non è stato sicuramente la nostra giornata ideale. Inoltre ci avevano detto che avremmo fatto degli stop per fare il bagno al largo ma invece non ci siamo mai fermati fino all’isola (procedendo comunque sempre a motore e non a vela): un bel porticciolo con un’unica taverna dove mangiare (noi abbiamo preso una insalata una mussaka birra acqua e caffè con 20 euro), una spiaggia veramente piccola dove c’erano bestioline varie (insetti, lucertole che mi sono venute addosso appena mi sono sdraiata e meduse nel mare). Il rientro è stato ancora peggiore dell’andata dato che abbiamo navigato l’ultima ora a vela e ci abbiamo messo più di 4 ore: fortunatamente una coppia di italiani ci ha fatto compagnia e il tempo è passato un pochino di più! Insomma la vista era molto bella ma se non si è un vero amante della barca (e non del mare dato che ci abbiamo passato solo poco tempo) lo sconsiglio. Anche perché costava ben 50e a crapa! Il cibo a Naxos, se possibile è ancora più buono che a Santorini : la Naxos Salad (insalata verde con pomodorini secchi, olive, mais e noci) è da volar via e l’insalata (rigorosamente coltivata sull’isola) è di un verde rubino che all’esselunga nemmeno con le lampade più evolute riescono ad ottenere!!! Trai migliori posti in cui siamo stati non posso non citare la Taverna Paradiso (ad Agios Anna) coi tavoli direttamente sulla spiaggia sotto una Tamerice leggendaria (si vede anche nelle foto antiche dell’isola), Vassillisi (nell’old market, nel centro di Chora, un dedalo di viuzze candide con soffitti bassi, volte, profumi e sapori indescrivibili), dove fanno le patate di Naxos con formaggio abbondanti e superbe e Yalos a Saint Georges (la spiaggia appena dopo il porto) dove i tavolini sono sulla spiaggia e si può ammirare il tramonto! La movida notturna credo che fosse un po’ inferiore a quella di Santorini (infatti si vedevano in giro meno compagnie di ragazzi e molte più coppie e famiglie con bambini): noi tornavamo verso le 19 dalla spiaggia, andavamo a cena e verso le 23 eravamo talmente cotti che ce ne importava poco (anche perché per digerire le quantità di cibo il nostro organismo aveva bisogno di assoluto riposo). Però abbiamo scovato un ragazzo italiano che lavora nel bar adiacente al ristorante “Flamingo” (con terrazza sul porto, dove il groviera fritto di Naxos è uno splendore): bar panoramico con barman di Milano, indicava il cartello. Marco è davvero un ottimo barman, con 5 euro abbiamo bevuto i cocktail migliori della vacanza: lui ci ha anche spiegato di avere una specie di agenzia per i turisti italiani e di occuparsi di tutto dal volo aereo al traghetto (Naxos è raggiungibile da Atene, Mikonos –la più vicina- o Santorini) all’alloggio strategico e garantito. Insomma, ci ha fatto una buona impressione. Altro punto strategico è il bar Moijto ad Agios Prokopios: trovato per caso un pomeriggio in cui la mia pelle chiedeva aiuto per la troppa esposizione al sole cocente (inconsapevole, a causa del venticello benedetto) si è rivelato un posticino carino dove bere una bella birra ghiacciata (nel senso che mettono il bicchiere in freezer prima di servirlo e non si può rifiutare), mangiare delle buone patate fritte (dell’isola ovviamente) ascoltando musica e, finita la birra, ballare davanti ai ventilatori che spruzzano vapore freddo! I 6 giorni a Naxos sono passati troppo velocemente e ci siamo ritrovati a prendere il traghetto veloce che in 4 ore ci ha portato al Pireo (il super porto di Atene) per 46 euro a testa. Una volta arrivati ho cercato il metrò per raggiungere il nostro hotel (trovato su booking, ovviamente, Athens Center Square, situato nelle vicinanze di Plaka, la zona turistica di Atene, ai piedi dell’acropoli) ma non ci sono riuscita. Proprio davanti ai traghetti ci sono molti autobus che portano direttamente all’aereoporto ma indicazioni del metrò poche! Il pireo è affollatissimo, con vigili che suonano e traffico intenso: insomma abbiamo deciso di non fare troppa fatica e prendere il taxi che con 12 euro ci ha portato a destinazione. L’hotel è molto molto bello, camere nuove e colorate e una terrazza per godersi la vista su Atene (un mare di case bianche) e sull’acropoli. La zona non è molto bella, però, proprio davanti al mercato comunale con gente di tutti i tipi. Eravamo già stati ad Atene e il centro è praticamente identico, per cui ci siamo accontentati. Atene merita almeno 2 giorni (io preferirei 3) di visita: il quartiere pedonale è una chicca, con negozietti e localini di ogni genere, la visita all’acropoli è suggestiva ma consiglio di farla con una guida perché senza riferimenti si fa un po’ fatica ad immaginare quello che c’era anticamente. Noi abbiamo preso il pullman turistico rosso(15 euro per due giorni a testa) e con l’audio guida ci abbiamo capito un po’ di più. Anche ad Atene l’acqua e le bibite sono considerate un bene primario, come è giusto che sia, e non ci sono rincari troppo alti, così come i ristoranti. Insomma ci si sta bene, anche se si deve rientrare un po’ nei ranghi dopo i giorni selvaggi e spensierati delle cicladi. Per raggiungere l’aeroporto di Atene si usa il Metrò: per 5 euro a testa ti porta direttamente dentro. Una cosa importante: dopo aver fatto il check-in si trovano solo delle sedie azzurre E NESSUN NEGOZIO!!!! Noi ci eravamo ripromessi di comprare il vino (quello di Santorini è davvero buono, non solo il bianco famoso, ma anche il rosso), la frutta secca (splendida anche se non siamo consumatori abituali) e magari qualche altra cosina al Diuty free per non appesantire ulteriormente il bagaglio (emmm 56 kg in due mi sembravano già sufficienti). MA NON C’ERANO NEGOZI NE ALTRO. L’aeroporto invece offriva di tutto di più (persino i massaggi in 20 minuti) e ho visto altri caricare a mano borse e borse di souvenir: probabilmente non controllano il peso del bagaglio a mano. Quindi… dovremo tornare al più presto, e non solo per portare a casa il vino, ma soprattutto per rivivere quei giorni di magia! Ale e Max.


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