Santorini e più
L’alloggio è all’interno di una zona alla quale si accede solo a piedi in quanto la larghezza dei vicoli è così ridotta da non permettere il passaggio di macchine. Un asinello provvede al trasporto dei nostri zaini e lo studio è immacolato e bellissimo. L’antico borgo di Oia (che si pronuncia Ia) si trova all’estremo nord dell’isola, arroccato in posizione panoramicissima sulla Caldera, cioè il cratere dell’antico vulcano che scoppiando si dice abbia posto fine alla civiltà Minoica, e che ora divide le isole vicine con un breve braccio di mare, formando una specie di arcipelago di forma circolare. Posiamo i bagagli e alle 12.30 prendiamo possesso per 15 € al giorno (compresa assicurazione) del nostro motorino 125cc che ci accompagnerà per i seguenti due giorni. Nonostante il vento forte visitiamo Akrotiri, l’antica polis distrutta dall’esplosione, prendendo la prima bidonata in quanto solo dopo aver pagato (5 euro cadauno) vari cartelli ci comunicano che i lavori in corso impediscono di vedere chiaramente gli scavi. In effetti il breve tour ci lascia intravedere solo qualche muro scalcinato affiorante da castelli di tubi innocenti e teli di nylon.
Poco male, la stanchezza comincia a farsi sentire per cui ci dirigiamo alla spiaggia di Perivolos dove passiamo il resto del pomeriggio a dormire sulla nera battigia di ghiaia fine. Tornando a Oia alla sera ci fermiamo a Fira, la capitale, per prenotare il traghetto che due giorni dopo ci avrebbe portato a Folegandros. Prezzo dei biglietti 6,20 € cadauno.
La cena, dopo aver assistito al tramonto sulla Caldera, si svolge in un ristorantino dove con 15€ a testa mangiamo in modo più che soddisfacente un antipasto, un piatto principale, birra e caffè per ognuno. Non c’è che dire, il rapporto qualità-prezzo è vantaggiosissimo.
06-09-2003 La giornata trascorre all’insegna delle spiagge e del mare. Bocciate Kamari (sembra Rimini) e la Red Beach. Promossa a pieni voti la spiaggia sulla strada che porta al Faro (Pharos). Discesa su sterrato alla Camel Trophy e buche enormi, ma mare stupendo in beata solitudine. Non manca la classica taverna dove eventualmente sgranocchiare qualcosa. Raccomandabile anche la vista che si gode dal Faro, basta sgambettare 10 minuti e ci si ritrova sulla punta estrema meridionale dell’isola.
Alla sera solito giretto a Oia con cena in un’altra taverna all’estrema sinistra della passeggiata pedonale. Spesa sempre sui 28€ a coppia e dopocena al pub Flora, ottima vista dal terrazzino e prezzi contenuti.
07-09-2003 Utilizziamo il motorino fino alle 12.30 per visitare la parte nord dell’isola piena di spiaggette piccole ma deserte e finiamo quasi per caso alla magnifica baia di Ammudi. Si trova all’estremo lembo nord sottostante l’abitato di Oia. Superato a piedi un pittoresco porticciolo si giunge ad una splendida baietta nella quale fare snorkeling è fantastico. Certo non è il Mar Rosso ma la limpidezza dell’acqua e la presenza di numerosi pesciolini invoglia ad un tuffo. Purtroppo è tardi e dobbiamo riconsegnare il fedele destriero e recarci al porto dove ci imbarcheremo per Folegandros. Comunque torneremo dopo tre giorni.
Arriviamo al porto su bus stipatissimo e ci imbarchiamo puntuali alle 16.30. Alle 19.00 scendiamo a Folegandros senza la più pallida idea di dove andare. Per essere sinceri un’idea c’è, e si basa sul racconto letto su Tpc prima di partire per cui vi lascio immagginare quando sul porticciolo trovo un omone con un cartello “Pavlo’s”, è proprio l’indirizzo che consigliava un precedente viaggiatore. In 10 secondi ci accordiamo per alloggio e colazione per 20€ a coppia. Il brav’uomo in 5 minuti ci porta in un pseudo residence con 12 stanze tutte uguali. Noi becchiamo la n° 10 e l’aggettivo giusto per descriverla è “spartana”. Abbiamo 1 letto matrimoniale con 2 lenzuola singole, 1 armadio, 1 sedia e il bagno col lavabo penzolante e la doccia quasi a cavallo del wc. Poco male, per quei soldi mica pretendiamo lo Sheraton.
Il soggiorno a Folegandros si compone alla fine di un solo giorno intero durante il quale abbiamo girato quattro spiagge trovandole tutte molto belle. La migliore è senza dubbio Livadaki che ci è costata 1 ora di cammino in mezzo ai rovi ma ne è valsa assolutamente la pena. Le due sere abbiamo seguito i consigli del precedente Tpc e devo dire che le sue lodi dei ristoranti da Asygrito e To Sik non erano esagerate, abbiamo mangiato divinamente e sempre spendendo meno di 30€ a coppia. A dir poco magico l’insieme delle piazzette che compongono il centro della Chora, la città vecchia. Folegandros insomma ci è piaciuta, ma per mancanza di traghetti torniamo a Santorini già martedì.
09-09-2003 Partiamo alle 12.30 e stavolta arriviamo al porto di Athinios di Santorini dopo quasi quattro ore. Caspita, più che un traghetto abbiamo beccato un pedalò a motore !! Una volta scesi cerchiamo di districarci dal bazar di offerte che piovono da decine di persone e alla fine optiamo per Manos Villas, a Karterados, 800m da Fira la capitale.
Qui serve una piccola spiegazione per quanti non hanno avuto la fortuna di arrivare in un porto di qualsiasi isola della Grecia. A qualsiasi ora si giunga, nella zona di imbarco, sostano moltissimi proprietari di stanze e alberghetti che ti offrono i loro alloggi a prezzi che variano dal periodo e dalla posizione. Il bello è che quasi tutti sono forniti di un book fotografico che facilita la scelta. Queste persone sono sempre molto cortesi e poco insistenti e risultano una alternativa molto vantaggiosa al solito circuito di hotel offerti dalle agenzie.
Noi nella fattispecie facciamo bingo, in quanti per soli 30€ a notte a stanza (non a testa) otteniamo una sistemazione in un residence con bagno, frigo e tv in camera. A disposizione anche maxi piscina e sdrai, il tutto nella massima pulizia.
10/11-09-2003 Trascorriamo le giornate tra giri in motorino e spiagge. L’importante è sempre evitare le più note e affollate ma non è un problema perché con le nostre due ruote arriviamo pressochè ovunque. Dedichiamo una mattinata al giro in barchetta a Vulcano (isoletta in mezzo alla Caldera sede delle più recenti eruzioni – 1950) e Hot Springs ( piccola baia dal cui fondo esce zolfo che riscalda l’acqua del mare a 38°). Troviamo condizioni di mare estreme, per cui nonostante l’attraversata non duri più di 15 minuti, distribuisco i miei Travelgum (scaduti) a mezza barca, salvandoci perciò da un naufragio da vomito. L’escursione è molto affollata e turistica, ma vale comunque la pena anche in virtù del prezzo contenuto (12€).
Le sere ceniamo a Fira e mi sento di consigliare “STANOS”, un ristorantino dove si mangia stretti stretti ma in modo superbo. Il costo è sempre di 30€ a coppia.
Il dopocena seduti sulla terrazza di un localino a picco sulla Caldera pur costandoci per due drink come un pasto per uno, ci regala la vista delle navi da crociera ancorate sotto la luna. Molto suggestivo ! 12-09-2003 Per colpa di mancanza di comunicazione tra la Livingstone e l’aereoporto di Santorini ci presentiamo al check in come da orario sul monitor. Peccato che il volo parta 6 ore dopo. Poco male, andiamo in una bruttissima spiaggia (Monolithos) in prossimità dello scalo dell’isola e quindi dopo essere ripassati da Fira torniamo ad imbarcarci per un perfetto viaggio di ritorno. In definitiva è stata una vacanza molto bella e molto economica, qualità quest’ultima difficilmente riscontrabile nel nostro magnifico Paese.