Santorini e Naxos: diverse ma splendide

Questo il resoconto di due settimane passate in Grecia, una a Santorini e l’altra a Naxos. Due isole tra loro completamente diverse, dove c’è molto da scoprire, ma che possono essere apprezzate in pieno soltanto se si arriva preparati, conoscendo le loro caratteristiche e anche ciò che evidentemente non possono offrire. Santorini delle due...
Scritto da: t_stefy
santorini e naxos: diverse ma splendide
Partenza il: 03/08/2008
Ritorno il: 16/08/2008
Viaggiatori: in coppia
Questo il resoconto di due settimane passate in Grecia, una a Santorini e l’altra a Naxos. Due isole tra loro completamente diverse, dove c’è molto da scoprire, ma che possono essere apprezzate in pieno soltanto se si arriva preparati, conoscendo le loro caratteristiche e anche ciò che evidentemente non possono offrire.

Santorini delle due è l’isola più indicata per i giovani, per le persone che amano la vita da spiaggia ma che non disdegnano un aperitivo al tramonto da sorseggiare in locali costosi ed eleganti. Alla sera sono tutti o a Thira (la capitale) o a Oia, c’è un casino assurdo e parcheggiare diventa quasi impossibile. Santorini è un’isola piccolina (30Km dall’estremo sud all’estremo nord) e si può girare anche in scooter, però le strade sono un continuo saliscendi, e di notte non molto illuminate. Noi abbiamo preferito noleggiare una city car (che è l’ideale per due) e siamo contenti della scelta fatta. Le spiagge sono quello che sono: l’isola è vulcanica e quindi sono tutte nere o rosse, non molto grandi, abbastanza ventilate, rocciose o di ghiaia fine. La zona + bella, quella con la spiaggia e il mare + vivibili senza il casino di ombrelloni e locali ogni 5 metri stile costa romagnola è la zona della Vlihada Bay, all’estremo sud dell’isola.

Naxos, beh per chi è stato alle Canarie direi che per dare un’idea Naxos sta a Fuerteventura come Santorini sta a Lanzarote. È un isola molto + grande, adatta alle famiglie e ai bimbi perché offre spiagge immense, attrezzate e con un mare in alcune zone davvero calmo, limpido e tranquillo. Qui non ci sono le vedute spettacolari di Santorini, però è l’ideale per chi ama la classica vita da spiaggia, oppure ama girare in auto (le distanze sono un po’ proibitive per scooter e quad) alla scoperta di un illustre passato testimoniato dai reperti storici disseminati ovunque. I ritmi sono + soft, non c’è l’assillo del tramonto, della vita notturna, dell’esibire. La sera si può godere di un giro nei vicoli suggestivi di Chora (la capitale), alla ricerca di una bella taverna tipica con tavoli all’aperto messi un po’ dove capita. I prezzi in generale sono + bassi e ci è sembrato che anche la gente sia + rilassata. Ma veniamo al diario di bordo! 2-8-08 Arriviamo a Santorini e ritiriamo l’auto noleggiata dall’Italia. Scopriremo poi che ogni 5 metri c’è un posto dove noleggiare auto e moto, però per non rischiare e non perdere tempo forse è meglio arrivare già con la prenotazione fatta online, forse si risparmia anche qualcosa. Se possibile, è meglio optare per auto piccole, perché le strade e gli spazi sono ridotti e + l’auto è grande, + parcheggiare (specie di sera) diventa un problema.

Lasciamo i bagagli al nostro hotel che è il Finikia, a metà strada tra Oia e Thira. È una struttura carina, molto pulita e confortevole, arredata in stile greco e dotata di ristorante e piscina. È collocata in una posizione strategica perché vicina ai due paesi che ‘contano’, dove si concentrano la maggior parte dei locali e delle taverne.

Primo bagno a nord, nei pressi Kouloubo Cape. Spiaggia nera con molte alghe. Mare un po’ agitato, come in tutta la parte nord dell’isola. Per iniziare bene e fare i fighi, aspettiamo il tramonto a Oia, sorseggiando un aperitivo da 20 euro. Qui il tramonto riveste un’importanza assurda, ci sono centinaia e centinaia di persone sistemate ovunque, sui tetti, per terra, sui balconi, che aspettano di applaudire al tuffo del sole nel mare. È sicuramente emozionante, per chi ama la fotografia come me un’occasione da non perdere, però abbiamo l’impressione che qui ad Oia ci siano persone che si sparano settimane e settimane di tramonti non stop, il che forse è un po’ eccessivo! La sera Oia è molto ben frequentata, sarà perché è agosto, ma la folla di italiani tirati a lucido ci infastidisce un pochino. Per chi invece vuole rifarsi gli occhi, beh di belle fanciulle ce ne sono parecchie! 3-8-08 Ci spostiamo a sud, a Kamari, che è un luogo molto turistico e ben attrezzato. La spiaggia è nera, lunga e un po’ ventilata, anche se meno rispetto al nord. Dopo pranzo visitiamo la città antica. La strada stretta a strapiombo non è molto agevole (da qui l’importanza di avere un auto piccola e legg era) e non bisogna soffrire di vertigini, però alla fine non è così complicato come sembrava all’inizio. Il sito archeologico è interessante, anche se noi preferiamo le vedute straordinarie che meritano sicuramente una foto. Ci spostiamo infine dall’altra parte dell’isola, alla baia di Ammoudi. Superato il bellissimo e caratteristico porticciolo, ci sono solo rocce e qualche spiazzo dove stendersi, ma il mare è davvero trasparente! Consigliato per chi si è portato pinne e maschera in valigia. La sera si mangia un ottimo pesce fresco, cucinato sulla piastra davanti ai vostri occhi! 4-8-08 Andiamo alla famosa Red Beach, che si trova a sud ovest nella Akrotiri Bay. Carina anche da come ne parlavano, ci aspettavamo qualcosa di +. È abbastanza affollata, secondo noi è meglio fermarsi all’inizio, girando a sx vicino agli scogli appena si scende. In questa zona l’acqua è pulita, i fondali sono belli e non ci sono le alghe che invece si incontrano + avanti. Non ci sono punti di ristoro e i pochi che si incontrano prima di scendere ne approfittano. Consigliamo di portarsi acqua e cibo da casa.

Nel pomeriggio ci spostiamo a ovest, alla spiaggia di sassi neri di Mesa Pigadia, che non è molto grande però l’acqua freddina è davvero pulita! Ceniamo ad Oia, in una taverna che si affaccia sulla strada dove si mangia benissimo (ovviamente dopo il tramonto!) 5-08-08 Essendo abbastanza ustionati, decidiamo di passare la mattinata in ‘montagna’, e andiamo così verso il paese di Pirgos, molto carino e caratteristico con i suoi vicoli bianchi in perfetto stile greco. Si possono fare ottimi acquisti non ‘commerciali’ nei negozietti che vendono prodotti di artigianato locale fatti a mano. (non bisogna fermarsi ai primi negozi di souvenir dove posteggiano i bus, ma inoltrarsi nel centro del paese e salire verso la chiesa) Proseguendo verso la montagna, visitiamo il monastero di Prof. Ilia, piccolino ed accogliente. Il panorama è splendido e ricorda quello visto alla città vecchia di Thira. Il tutto non porta via più di un paio d’ore, quindi torniamo al livello del mare, a Perissa e Perivolos che però non ci ispirano molto: troppa gente, troppi ombrelloni, troppi locali ogni 5 metri. Ci spostiamo così a Vlihada, la spiaggia per noi + bella. La spiaggia inizia qui e prosegue per qualche chilometro, con qualche interruzione che esige l’utilizzo dell’auto per spostarsi da una parte all’altra. L’acqua è calma e tranquilla, abbastanza pulita e c’è anche la zona dedicata al nudismo. A volte c’è un po’ di vento, mai fastidioso, che nel corso dei decenni ha modellato le rocce bianche, rendendole assolutamente particolari e da vedere! Ceniamo da Cesare a Thira, un locale italo/greco carino con un buon rapporto qualità/prezzo.

6-08-08 Proviamo a visitare le spiagge nere orientali, nei pressi di Pigadia, ma non ci ispirano molto, ci sono tante alghe e sono abbastanza piccole, sebbene quasi deserte. Il mare in questa zona è sempre abbastanza agitato. Torniamo allora alla nostra preferita, a Vlihada, andando + avanti rispetto a ieri, dove c’è una delle strutture + eleganti dell’isola con il tetto di paglia. Qui si sta benissimo, acqua pulita e spiaggia a volontà (considerando gli standard di Santorini) ed è l’ideale per chi non ama la confusione e cerca uno spazio di tranquillità, magari per fare il bagno nudo! Nel pomeriggio ci ri-spostiamo a nord, a Pori c’è una piccola caletta di sassi neri dove fanno il pesce alla griglia direttamente sul mare (un po’ come alla baia di Ammoudi, ma molto + alla buona). Il mare è bello per chi ama i cavalloni, ma non è agitatissimo come in altre parti del nord.

7-08-08 Facciamo la gita al Vulcano Nea Kameni, alle hot springs e all’isola di Thirasia. L’escursione è un classico per il turismo di Santorini, e viene proposte in mille varianti, anche se sostanzialmente le cose da vedere sono più o meno sempre le stesse. Anche i prezzi variano, noi abbiamo prenotato due gg prima e abbiamo pagato 45 euro in due. Si parte con il Calipso alle 10.45 dal porto vecchio di Thira. Scendere a piedi fino al porto è + lunga di quanto previsto, ci vogliono almeno 20 minuti, anche perché si devono schivare gli asini che vanno avanti ed indietro, a volte accompagnati, a volte di loro iniziativa! L’isola vulcanica di Nea Kameni è molto carina. Arrivare in cima non è impossibile nonostante il caldo: con un paio di scarpe comode ci vuole una mezz’oretta. Dalla sua sommità si possono scattare delle belle foto a Santorini e il contrasto tra il nero della lava solidificata e il blu del mare è notevole! Dopo un tuffo nelle hot springs (tiepide + che bollenti – ricordarsi che macchiano un po’ il costume di rossiccio) si approda all’isola di Thirasia, dove ci sono dei ristoranti che propongono pesce fresco e qualche negozio di souvenir per nulla originali. Volendo si può anche salire in cima, ma noi preferiamo fare un bel bagno nelle acque blu e pulitissime del porticciolo. Sulla strada del ritorno vediamo il “Reef” tramite il pavimento trasparente della nostra barca. Il mare è un po’ agitato e si balla parecchio per arrivare a Oia. Qualcuno scende, noi continuiamo e torniamo al porto vecchio di Thira, dove per tornare su ci aspetta un bel asinello! Troppo bello! È una splendida alternativa alla funicolare (risalire a piedi è impossibile sotto il sole delle 4), io lo rifarei cento volte! Nel tardo pomeriggio proviamo ad andare a Kanakari, ma qui il mare è davvero agitato e fa paura! La spiaggia è + grande rispetto alle altre nella zona e praticamente deserta. Ideale per una passeggiata.

Al tramonto ceniamo alla baia di Ammoudi, praticamente in mare. Romanticissimo.

8-8-08 Andiamo alla spiaggia di sassi di Almira, molto tranquilla con mare pulito. Non è molto frequentata dai turisti perché la strada per arrivarci non è il massimo, quindi va bene se si cerca un po’ di pace.

Nel pomeriggio torniamo ancora a Vlihada che è a due passi da lì, questa volta a dx rispetto al bar elegante.

Finisce qui l’avventura a Santorini, domani si parte per Naxos. Conteggio finale: 400Km in una settimana, non si può dire che non l’abbiamo girata per bene! 9-8-08 In mattinata partiamo con il “superjet” per Naxos. Con il catamarano ci vogliono circa 2 ore. La strada che scende verso il porto turistico e commerciale di Santorini è molto ripida, ma offre una veduta eccezionale sulla caldera.

Naxos ci appare subito diversa da Santorini, e, d’altronde, non può essere diversamente! Alloggiamo alla pensione Sofi, ubicata a Chora in una zona abbastanza centrale, anche se i ‘300 metri’ dal mare indicati nel sito dell’albergo in realtà si rivelano un po’ fasulli perché il mare che c’è a 300 metri fa schifo e sembra una discarica. Lì vicino ci sono le acque calme del porto (che comunque sono davvero pulite e piene di pascetti), oppure bisogna farsi una camminata di un quarto d’ora e andare alla S.George Beach, che è la migliore della città, molto indicata anche per le famiglie e i bambini. La spiaggia scende lentamente nel mare, e si deve fare un bel po’ di strada per arrivare al punto in cui non si tocca +. Con il senno di poi, avremmo prenotato un albergo qui. In ogni caso la pensione è davvero pulita e, se si prenota direttamente tramite il suo sito, notevolmente conveniente. Il personale si distingue per la gentilezza e l’accoglienza davvero fuori dal comune! Giriamo un po’ per la città (la + grande e a tutti gli effetti l’unico vero riferimento dell’isola per tutti i servizi) e prendiamo confidenza con i vicoli bianchi e stretti che amiamo subito, in quanto molto graziosi e caratteristici.

Nei pressi del porto, situata su una piccola roccia, sorge la Portara il simbolo della città e anche dell’isola, dove al tramonto c’è la fila per scattare le fotografie di rito.

10-08-08 Noleggiamo un auto e partiamo alla scoperta dell’entroterra. Naxos è circa 7 volte Santorini come estensione, ci sono circa 70 villaggi, ma la maggior parte del territorio è disabitato e capita spesso di percorrere dei km in perfetta solitudine, il che per noi non affatto un aspetto negativo, anzi! Visitiamo il grande Kouros ad Apollonas, e facciamo un bagno in quella baia che si trova nel nord-est dell’isola. In complesso il posto e la spiaggia non sono male, l’unico problema è che ci sono troppe famiglie e troppi bambini, quindi dopo pranzo ci muoviamo verso l’interno. Visitiamo Apiranthos (la città di marmo) che merita sicuramente una visita per le sue stradine e per i negozietti di artigianato locale (anche se quando siamo andati noi ci saranno stati 40 gradi e si moriva dal caldo), passiamo da Filoti e da altri paesini che alla fine sembrano tutti abbastanza simili. Alcuni scorci offrono dei panorami davvero splendidi.

Poco dopo Filoti, andando in direzione di Chora, c’è la distilleria + antica di Naxos, dove si possono comprare degli ottimi liquori a base di cannella o dei cedri coltivati sull’isola. Sulla via del ritorno ci fermiamo alla spiaggia di Agia Anna, poco distante da Chora. Qui il mare è davvero splendido, color smeraldo e pulitissimo. La spiaggia è bianca o dorata e si estende per km, su tutto il versante che va da Chora fino a Okos e poi proseguendo per Alyko. Sicuramente questa è la zona + indicata per vivere la vita da spiaggia di Naxos, perché nelle altre zone dell’isola le spiagge sono + piccole e il mare + agitato.

I fondali sono una meraviglia per chi ama fare le immersioni e vedersi circondato dai pesci. Ci sono anche un sacco di ristorantini e taverne sul mare dove poter cenare.

11-08-08 Attraversiamo tutta l’isola e arriviamo a Kanaki, alla Psili Ammos Bay che si trova nella parte orientale. Il viaggio in macchina, pur adottando una guida ‘sportiva’ dura parecchio (almeno un’ora) perché c’è in pratica una sola strada possibile da percorrere senza alternative o scorciatoie (nell’ultimo tratto ripida e con qualche tornante).

Sulla strada visitiamo la Panagia Drossiani, chiesa del sesto secolo vicina a Moni. La spiaggia bianca di Kanaki è molto grande e frequentata + da gente del posto che dai turisti (anche se qualche italiano lo si trova sempre!). L’acqua è abbastanza pulita, anche se è meglio di mattina perché nel pomeriggio in alcune zone arrivano le alghe. Il mare era un po’ agitato, ma comunque praticabile per un bel bagnetto rinfrescante.

Torniamo poi ad Agia Anna per guardare il tramonto e mi ferisco ad un piede urtando contro l’unico sasso di tutta la spiaggia, la solita sfiga !!! 12-08-08 Giornata di relax. Al mattino stiamo al mare alla S. George Beach, poi visitiamo il complesso del castello veneziano e facciamo un bagno nelle acque vicino al porto, in un punto dove l’acqua è davvero pulita, ai piedi della Portara. Qui al tramonto i colori sono davvero splendidi! 13-08-08 Noleggiamo un Quad, moto a 4 ruote un po’ goffo e lentissimo, ma divertente da guidare sui terreni sabbiosi e sconnessi. L’autonomia è limitata, perciò ci spingiamo solo fino a Plaka, a sud di Chora.

Bellissima la spiaggia bianca e il mare trasparente, non c’è neppure tanta gente, solo qualche nudista. Nel pomeriggio risaliamo verso Agia Anna. Ceniamo a Chora, alla taverna Lucillus, secondo noi una delle migliori tra quelle provate. Molto caratteristica.

14-08-08 Siccome abbiamo preso un po’ + di confidenza con il Quad, ci spingiamo + a sud rispetto a ieri, verso Orkos e il capo di Mikri Vigla. Questa zona è molto ventosa, frequentata soprattutto dai patiti di windsurf. Più avanti, la spiaggia di Clyfada è immensa, ma non ci fa impazzire come quelle precedenti, quindi torniamo indietro ad una spiaggetta più piccola molto carina che si trova proprio prima di Orkos. Il mare è più agitato rispetto a Plaka e Agia Anna, ma è cmq possibile fare il bagno.

Ceniamo a S. George Beach in una taverna che ha i tavoli direttamente sulla spiaggia e poi beviamo un drink in un bar (sempre sulla spiaggia) 15-08-08 Per l’ultimo giorno vogliamo stare tranquilli e così noleggiamo un ombrellone e i lettini (8 euro) a Plaka. Zona tranquilla, mare come sempre splendido e spiaggia immensa e bianca che non ha nulla da invidiare a quelle tropicali.

Ultima cena in una taverna con tavolini sparsi nelle piazzette e nei vicoli di Chora, che tristezza l’ottimo cibo greco ci mancherà! 16-08-08 Ultimo bagno a S.George Beach e poi alle 18.30 ci imbarchiamo sul traghetto che ci porterà ad Atene. Nel complesso ci siamo mossi meno rispetto a Santorini, un po’ perché eravamo + stanchi e un po’ perché l’isola e le sue spiagge splendide inducono ad un stile di vita più ‘easy’ rispetto a Santorini!



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