Santorini e le piccole isole della caldera
Partiamo da Firenze intorno alle 4:30 e, senza problemi di traffico, vi giungiamo verso le otto. Trasportati a Fiumicino non ci sono grosse code per le operazioni di chek-in e passiamo nell’area passeggeri poco dopo le nove: abbiamo abbondante tempo prima dell’imbarco previsto alle 10:30. L’aereo della Aegeas Airlines decolla alle 11:00; alle 14:00 (ora locale) siamo ad Atene: non c’è sole, il cielo è velato. Dobbiamo aspettare le 18:00 per il volo per Santorini.
Sorvoliamo il Pireo e le tante isole e isolette dell’Egeo; scorgiamo distintamente i contorni del vulcano dell’isola dove siamo diretti, poi l’aereo si abbassa a pelo d’acqua e velocemente atterra a Fira: sono le 18:45.
Qui si interrompe il felice andamento del nostro viaggio, il tranfer per l’albergo (Meridian Travel Santorini) non c’è. Siamo costretti a prendere un taxi per Perissa (euro 20,00) dove abbiamo l’albergo.
L’albergo prenotato a Perissa si chiama Hotel Rena: ha un aspetto esteriore molto allettante con grande piscina; l’interno è un po’ trascurato nei particolari ma la stanza, è grande e pulita ed ha un bel terrazzo.
E’ l’ora di andare a cena: ci incamminiamo per la strada che sembra la principale del paese e troviamo una taverna (Tavern Xani) dove mangiamo un’ottima grigliata di pesce per 20,00 euro in due.
03 settembre 2006 domenica Ci alziamo verso le otto e vediamo che l’esterno dell’albergo è veramente bello: la piscina ben attrezzata con lettini ed ombrelloni è circondata da alberi e piante di bouganville. Dalla vicina chiesa un altoparlante diffonde la messa nel rito locale per tutto il paese.
L’albergo dista circa 100 metri dal mare ed è situato nella parte est del paese vicino al promontorio dove sorgono le rovine di Fira Vecchia.
La spiaggia nera si estende per metri e metri a perdita d’occhio; facciamo una bella passeggiata verso sud fino all’ora di pranzo. Due ore in piscina poi di nuovo in spiaggia, l’Egeo è calmo e l’acqua è calda: la giornata di oggi è dedicata al riposo.
Domani abbiamo intenzione di affittare un’auto e fare il giro dell’isola.
04 settembre 2006 lunedì Abbiamo affittato un’auto per due giorni (Fiat Punto, euro 20,00 al dì presso la Ankor Travel System).
Prendiamo la strada per Fira; dopo quattro/cinque chilometri c’è il bivio per Akrotiri; dalla strada che costeggia la caldera vediamo bianca sulla roccia Fira e, all’estrema punta dell’isola, Ia. Torniamo indietro e in pochi minuti giungiamo a Fira. Decidiamo per prima cosa di scendere al porto: ci aspettano circa 600 scalini in porfido che discendiamo a fianco di asini e somari che portano i turisti da e alla città.
Un breve riposo su una panchina in riva la mare di fronte a navi da crociera da cui sciamano turisti che si affollano ai posti di affitto degli asinelli o presso la stazione della funivia. A piedi, insieme a pochi altri ( molti prendono l’asinello, ma la salita non è per nulla impossibile, anzi permette ad ogni tornante di scoprire piccoli angoli, sfaccettature di case, di giardini abbarbicati sul precipizio) ritorniamo in paese in circa mezz’ora.
Ci rinfreschiamo con un’ottima insalata greca e tanta acqua. Siamo di nuovo pronti per rituffarci negli stretti vicoli di Fira dove negozi sono pronti e attrezzati per lo shopping turistico.
Alle cinque riprendiamo la macchina: destinazione Ia.
Ia è, senza dubbio, il paese più “affascinante” di Santorini; sdraiata sulla punta estrema dell’isola, bianca coi suoi mulini a vento sembra rompere l’azzurro del cielo.
Raggiungiamo prima in macchina il porto e poi il centro della città dove su una delle torri del castello “prendiamo posizione” per goderci il tramonto. C’è da dire che il tramonto di Ia è tutto particolare: la caldera intera assume colori, sfumature che vanno dal rosso al rosa chiaro che si diffondono in tutta l’isola man mano che il sole scompare nel mare presso l’isola di Thyrassia; impossibile da descrivere, bisogna “gustarlo”.
Poco dopo le nove siamo di nuovo in albergo a Perissa, abbiamo percorso tutta l’isola, circa 20 chilometri. 05 settembre 2006 martedì Su una collina proprio sopra Perissa c’è un paesino che si chiama Pyrgos; è un agglomerato bianco di case l’una attaccata all’altra con vicoli percorribili solo a piedi: vi giungiamo verso le nove per una breve visita.
Giriamo la macchina e, in direzione Kamari, troviamo l’unica strada percorribile in auto per Fira Vecchia. E’ questa una strada molto molto stretta, tutta in salita, con tornanti sul precipizio dove è difficile scambiarsi con le macchine che procedono in direzione inversa, quasi tutta in porfido, in asfalto solo l’ultimo tratto, senza gard rail alle curve sul baratro.
Arriviamo nel piazzale sottostante le rovine della vecchia città dove lasciamo la macchina al parcheggio.
In questo periodo gli scavi sono aperti solo la mattina, l’ingresso è gratuito; un vento fortissimo ci accompagna per i circa 800 metri in forte salita su per la collina che ci separano dall’altopiano dove la città si estende.
E’ una meraviglia: arrivare è stato veramente faticoso; e, anche se non piacciono i siti archeologici, (e non è il nostro caso) vale la pena salire fin quassù per il panorama mozzafiato: da una parte vediamo Perissa, dall’altra Kamari, l’aeroporto, poi su su la costa fino a Fira, uno spettacolo! La città vecchia conserva ancora gran parte delle mura, resti di case private, di edifici religiosi, perfino di un mercato.
Con cautela ridiscendiamo a Kamari e quindi a Perissa.
Nel pomeriggio facciamo tappa verso il sito archeologico di Akrotiri che troviamo chiuso per “cause tecniche”: un vero peccato! Proseguiamo e poco più avanti ci sono le famose spiagge rosse. Andiamo poi alla spiaggia nera di Kamari: ci accorgiamo subito che la località è molto più “signorile” e di conseguenza più cara di Perissa.
Sulla via del ritorno ci fermiamo sul bordo orientale della caldera, proprio sopra il promontorio che sovrasta il porto di Athinios, per vedere nuovamente il tramonto.
Stasera ceniamo alla grande: grigliata maxi di pesce euro 29,00 per due.
06 settembre 2006 mercoledì Abbiamo già visitato l’isola in lungo e in largo, quindi riportiamo al macchina all’autonoleggio.
La mattina, in piscina, progettiamo un’escursione in battello all’interno della caldera, ma il vento veramente forte e caldo di stanotte e che tutt’ora non accenna a diminuire ci fa posporre il nostro progetto da giovedì a venerdì.
Trascorriamo il resto della giornata in spiaggia a baco.
07 settembre 2006 giovedì Stamani abbiamo fatto una passeggiata lungo la spiaggia di Perissa arrivando fino all’estremo ovest di essa.
Il vento si è un po’ calmato, l’aria è tornata fresca ed è piacevole prendere il sole.
Abbiamo prenotato presso la Ankor Travel System la gita per domani che ci porterà all’interno della caldera ( euro 30,00 per due persone con guida in italiano).
Dopo cena sul lungomare assistiamo allo spettacolo della luna piena che spunta dal mare vicino al promontorio sulla cui cima dorme Fira Vecchia e dove, a metà costa, c’è un santuario, raggiungibile solo a piedi, stasera tutto illuminato, da cui fuochi d’artificio illuminano Perissa. 08 settembre 2006 venerdì Ci siamo alzati alle sei: vogliamo vedere l’alba.
Sulla passeggiata lungo la spiaggia non ci siamo che noi e branchi di cani. Il sole nasce dietro l’isola di Anafi, a qualche miglia ad est di Perissa, verso le sette.
Da santuario a metà costa si sentono i canti di una funzione religiosa.
Alle 10:30 puntuali siamo di fronte all’agenzia dove ci aspetta un bus per portarci al porto di Athinios da cui inizia la programmata escursione.
Il battello che ci attende si chiama Albatros e la nostra guida si chiama Eugenio. Facciamo rotta per la prima delle tre isole che visiteremo: Nea Kamene. E’ questa un parco naturale con ingresso a pagamento ( 2 euro a testa); un lungo sentiero in mezzo alla lava ci porta alla sommità dell’sola dove ci sono numerosi crateri, tra cui qualcuno attivo. Da qui possiamo ammirare scenari di particolare bellezza: Fira appare davanti a noi addormentata sul suo precipizio, Ia ci fa occhiolino dalla punta estrema dell’isola… L’escursione dura circa un’ora: che visione insolita quella della caldera dal mare! Poi il battello riparte e ci dirigiamo a Palea Kamene, vulcano oramai spento, dove sono delle sorgenti termali: chi vuole può fare il bagno nelle calde acque ferrose.
Proseguiamo poi per la terza isola, la più grande e la sola abitata (circa 200 persone): Thyrassia. Qui pranziamo – da Capitan John spiedini di pesce e calamari a 7,00 euro.
Alle 17:00 puntuale il battello riparte e costeggiando al caldera, passa sotto Ia prima, Fira poi, fino al porto di Athinios dove il pullman ci riporta a Perissa che raggiungiamo intorno alle 18:30.
Cena e nuovamente sul lungomare: è ancora notte di luna piena.
09 settembre 2006 sabato Mattinata trascorsa in spiaggia: stiamo già pensando al viaggio di ritorno di domani; sarà una levataccia! Nel pomeriggio (memori dell’avventura dell’andata) telefoniamo al Tranfer per puntualizzare l’ora in cui dovrà venirci a prendere – le 5,45 di domattina – per portarci all’aeroporto dove abbiamo l’aereo per Atene alle 7,25.
Ritorniamo a cena da Xani, grigliata di pesce… per noi la miglior taverna di Perissa per qualità, quantità prezzo e disponibilità del personale.
10 settembre 2006 domenica Puntualissimo questa volta il tranfert ci preleva davanti all’albergo all’ora concordata.
Le operazioni di chek-in all’aeroporto sono velocissime e alle 7:30 già sorvoliamo l’Egeo direzione Atene. Arriviamo a Fiumicino alle 10:30 e telefoniamo al “park to fly” che con la navetta ci porta la parcheggio della nostra macchina.
Programmiamo il satellitare Arianna per la “base”; ci fermiamo però a Magliano Sabina alla Trattoria “da Giancarla” per un piatto di agognati bucatini all’amatriciana.
Rientriamo a Firenze intorno alle 17.00.
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